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venerdì 4 giugno 2010

MiceliI: Commissione di indagine sui costi esterni Rai



Il direttore generale della Rai, dott. Mauro Masi, è riuscito in una sola giornata ad assestare due colpi micidiali al sistema delle relazioni industriali dell’azienda: ha fatto saltare l’incontro sul piano industriale e lo ha anticipato a mezzo stampa. Si tratta, come si vocifera e si legge sulla stampa, di linee guida e non del piano, e non si capisce perché, e sembra ci sia la volontà di produrre mille esuberi e contemporaneamente di aumentare i costi esterni.
E’ bene ricordare che i costi esterni della Rai già oggi riguardano i due terzi dei ricavi e già oggi duplicano, con sprechi impressionanti, attività che l’azienda può svolgere a costi infinitamente più contenuti e di uguale qualità. I costi esterni sono, alla Rai, il costo che l’azienda paga al sistema politico e che si incanala nei mille rivoli delle raccomandazioni, delle spese clientelari, degli affari.
Rappresenta, con le dovute eccezioni, la faccia impresentabile della Rai su cui un management davvero all’altezza dei suoi doveri dovrebbe concentrarsi per disboscare, ottimizzare, risanare moralmente.
Al presidente Garimberti, persona stimata ed autorevole, chiediamo di fare il contrario di quella che sembra essere la scelta del CdA: mettere sotto la lente d’ingrandimento il “sistema” dei costi esterni Rai, attraverso la costituzione di una commissione d’indagine interna che riferisca al Parlamento, alle forze sociali, al Paese. Ciò farebbe bene all’azienda ed alla sua credibilità.
Bisogna avere la forza di mettere sotto controllo quella “Rai sommersa”, vera nemica del servizio pubblico, che gestisce i soldi dei cittadini per un servizio universale ormai anch’esso privatizzato. Si tratta di una marea di arbìtri, favori e discrezionalità che sta avvolgendo l’intero sistema radiotelevisivo pubblico. Non occuparsi di questo grande tema significa alla fine essere corresponsabili.
Per quanto ci riguarda faremo ogni sforzo per portare in trasparenza questo sistema che, a ben vedere, potrebbe non essere lontano da altri che si annidano nelle pieghe della amministrazione pubblica del paese.
Per conto nostro ci metteremo al lavoro per offrire ai lavoratori e al paese una radiografia precisa di questo poco credibile “sistema Rai”.

Roma, 4 Giugno 2010


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