SLC CGIL Nazionale

lunedì 17 dicembre 2012

giovedì 8 novembre 2012

Nota SLC-CGIL su incontro 7 novembre




NOTA SLC CGIL
INCONTRO 7 NOVEMBRE 2012
in allegato trovate:
 
1) il documento di sintesi aziendale sul mercato del lavoro, su questo nella giornata di ieri si è svolto un confronto serrato.

Vi descriviamo in sintesi le nostre principali considerazioni e richieste.

Il mercato del lavoro in Rai deve avere una coerenza ed equilibrio superando la vecchia impostazione, sia per poter rispondere alle esigenze produttive aziendali sia per mettere i lavoratori nella condizione di lavorare con le giuste tutele ed una retribuzione adeguata.

Per avere contezza degli ingressi in azienda si è chiesto che per tutte le forme contrattuali ci sia informativa tempestiva alle RSU.
Si è anche chiesto che per meglio regolamentare il mercato del lavoro, si definiscano, come è già previsto negli accordi di bacino per i TD (11,5% nel 2012, 10% nel 2013, 8% nel 2014) e in quello sugli apprendisti, quote massime di utilizzazione di contratti a tempo determinato (TD, somministrazioni, contratti a progetto, partite iva).

SELEZIONI
si è chiesto di dare visione alle OO.SS. del documento predisposto in precedenza dall'azienda e di dare vita ad un confronto con le stesse sul documento in elaborazione.
Il sindacato deve poter definire con la Rai le regole di trasparenza e di valutazione per l'assunzione del personale, non è intenzione della Slc Cgil invece essere parte di coloro che selezioneranno le risorse.

APPRENDISTATO
L'apprendistato dovrà essere indicato come contratto principale di accesso in azienda, fermo restando che il contratto di riferimento deve essere sempre quello subordinato a tempo indeterminato.
L’apprendistato con le modifiche normative intervenute non può durare più di 36 mesi per poi trasformarsi in tempo indeterminato, misura già espressa anche nella nostra piattaforma contrattuale di marzo. Questo impone l'esigenza di meglio definire l'accordo di bacino (TD) che stabilisce tempi assai più lunghi per il raggiungimento del contratto a tempo indeterminato.
Si è richiesto di non modificare in peggio, rispetto a quanto definito nell'accordo di luglio 2011, la quota (80%) di mantenimento degli apprendisti per poter proseguire nell'utilizzo da parte della Rai di tale forma contrattuale. Questo è per la Cgil un dato di garanzia importante che non può essere ridotto in riferimento a quanto definito in peggio dalla legge Fornero.
Vanno definiti con chiarezza i percorsi formativi dei diversi profili professionali. L’apprendistato è un contratto che impegna le parti ad una specifica crescita professionale, è quindi determinante definire chi può essere assunto con questa forma e con quale tipo di formazione dedicata.

Si è contestata l'idea di penalizzare questi lavoratori non consentendo la maturazione dell'anzianità per gli scatti e per i comporti, come già detto l’equilibrio del mercato del lavoro, in questo caso tra apprendisti e TD non si può fare peggiorando le condizioni di accesso dei futuri assunti, piuttosto è necessario migliorare le condizioni di chi oggi è presente in azienda.

TEMPI DETERMINATI

Si è riconosciuto all'azienda l'apertura su alcuni temi che avevano visto una distanza con la Slc Cgil negli scorsi mesi:

 calcolo dei pregressi per i somministrati,

 accesso al parte time.

Questo però, nel nuovo contesto e per quanto detto sopra, è un inizio ma non è sufficiente, perché vi è l'esigenza di rendere equo oltre che trasparente il sistema di reperimento del personale.
Si è chiesto con forza, trovando un consenso quasi unanime di parte sindacale, di consentire attraverso il part time (opzionale per i lavoratori) l'immediata assunzione a tempo indeterminato dei presenti nei bacini A e B.

Questa consentirebbe ai lavoratori a tempo determinato presenti in azienda, che hanno tempi di attesa lunghi per la stabilizzazione (e che per questo motivo potrebbero essere superati dagli apprendisti), di opzionare per una assunzione immediata ed attendere la maturazione del full time, che può rimanere individuata dal raggiungimento della data definita nell’accordo di luglio 2011 per l’assunzione a TI.

Una soluzione proposta, per evitare discriminazioni, nell’assegnazione della percentuale di part time (50%, 65%, 75% - 6 mesi, 8 mesi, 9 mesi etc) può essere quella di determinare tale quota, da assegnare al singolo lavoratore, in forza del lavoro medio prestato nel corso degli ultimi 3 anni.

In questo tipo di equilibrio il sindacato si può rendere disponibile a valutare elementi di flessibilità nella gestione degli orari e dei turni del part time, ed ha dato la sua disponibilità a ridurre lo stacco tra un contratto e l'altro dei TD.

Ovviamente, in premessa, si è chiesto che l’accordo definisca il termine delle prime utilizzazioni (TD) se non per le causali previste dal CCL (termine della deroga nelle nuove assunzioni).
Mentre per i TD sotto i 300 giorni va ricercata una soluzione che non generi un ulteriore allungamento della permanenza dei bacini.

Si è chiesta anche l’assunzione immediata per i lavoratori del collocamento obbligatorio, almeno nella quota del 7% della forza lavoro prevista dalla norma.

ATIPICI (lavoratori a progetto, partite IVA).
Su tale tema, la Rai, nonostante nell’incontro precedente avesse ascoltato le considerazioni e le richieste sindacali, non ha fatto proposte, affermando che tale regolazione, da cui non intende sottrarsi in maniera precostituita, non può essere effettuata nell’ambito contrattuale.

Slc Cgil ha ribadito l’esigenza di regolare il lavoro "atipico" sia per ridurre i costi esterni (immaginando la valorizzazione del lavoro interno), sia per dare i giusti riconoscimenti a tanti lavoratori che da anni vivono una condizione di precarietà.

Si è chiarito che vi è l’esigenza di definire quali contratti autonomi sono genuini e quali no.
Nel primo caso per definire minimi salariali e diritti fondamentali, nel secondo per avviare un processo di emersione e stabilizzazione.
Il rischio altrimenti è quello, viste le modifiche di legge, dell’incremento del contenzioso per poter giungere al riconoscimento dei diritti dei lavoratori.
Infine, si può anche decidere di non inserire nel testo contrattuale tale accordo, ma rimane impensabile regolare il mercato del lavoro in Rai e ridurre i costi esterni senza la definizione di un accordo tra le parti su tale tema.
 

2) il verbale, redatto nella giornata di ieri, per l'istituzione delle commissioni paritetiche su flessibilità, riduzione appalti e profili professionali, definite per aree:

Produzione Tv, Rai Way, Sedi Regionali e Area Editoriale.

Le commissioni dovranno svolgere un confronto tecnico che sarà, al termine dei tempi tassativamente definito nel verbale stesso, riportato al tavolo politico nazionale per una definizione unitaria.
Nel contempo le segreterie nazionali e la Rai proseguiranno il confronto su tutti i temi contrattuali, per giungere il più rapidamente possibile al rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

 
Roma, 8 novembre 2012
 
La Segreteria Nazionale SLC-CGIL
 

Allegati

DOCUMENTO DI SINTESI AZIENDALE SUL MERCATO DEL LAVORO

 

VERBALE ISTITUZIONE COMMISSIONI PARITETICHE

 

 
 

lunedì 15 ottobre 2012

COMUNICATO STAMPA SLC-CGIL


Alla Rai di Milano Slc Cgil si conferma sindacato di maggioranza assoluta
 
Alla Rai di Milano con il 56% dei consensi, Slc Cgil si conferma il sindacato, crescendo nella percentuale di lavoratori rappresentati: su 19 RSU infatti Slc ne elegge 11, su 4 RLS ne elegge 2, confermando così la maggioranza assoluta sia nei voti che delle RSU.
La più votata in assoluto è una donna, eletta come rappresentante per la sicurezza, con 167 voti: le donne elette nella lista sono il 40% dei candidati, una necessità sostenuta con forza da Slc Cgil.
Questi i numeri confermano il buon lavoro svolto dai delegati e dalla Cgil ed il sostegno, dei lavoratori, per le posizioni politiche assunte dal sindacato in questi anni difficili. Sarà necessario, dopo le importanti elezioni di Roma, alla luce dei nuovi equilibri determinati dal voto in varie sedi regionali tra cui i centri di produzione di Napoli, Torino, Milano, definire un nuovo assetto della rappresentanza: bisognerà ricalibrare, in base a quanto previsto nell'Accordo interconfederale del 28 giugno 2011, la reale proporzione delle rappresentanze di sigla definite dal voto e dal numero degli iscritti all’interno del coordinamento nazionale (organo di valutazione democratica degli accordi).
Riteniamo che questo sia lo strumento migliore per superare confusione e contrapposizioni legate a vecchie logiche sindacali e rappresentare le vere richieste dei lavoratori Rai. Non rimane che augurare a tutti un buon lavoro per questi mesi che dovranno traghettare la Rai fuori da una difficile crisi.

Roma, 15 ottobre 2012


martedì 9 ottobre 2012

lunedì 8 ottobre 2012

Milano verso le elezioni RSU-RLS



lunedì 4 giugno 2012

Comunicato Segreteria Nazionali Slc Cgil - Fistel Cisl - Snater



SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni



Roma, 24 maggio 2012         


Spett. le RAI Radiotelevisione italiana S.p.A.
Direttore Generale         

Direzione Risorse Umane
Relazioni Industriali e Sindacali

Spett. le
RAI WAY S.p.A.
Risorse Umane e Organizzazione

RAI CINEMA S.p.A.
Risorse Umane e Organizzazione

RAI Net S.p.A.
Risorse Umane e Organizzazione

Al Ministero delle Comunicazioni

Ministero dello Sviluppo Economico

Alla Commissione di Garanzia
per l’attuazione della legge sullo
sciopero dei servizi pubblici essenziali

Spett. le Presidenza del Consiglio dei Ministri
Autorità Competente ad emettere
l’Ordinanza ex art. 8


Trasm.  a m/fax                                                                                                                                       


OGGETTO:   atto di proclamazione di secondo sciopero per i giorni 5 e 6 giugno 2012

                     Le scriventi Organizzazioni Sindacali, avendo esperito in data 17 aprile con esito negativo le procedure di raffreddamento e conciliazione di cui all’art. 3 dell’accordo 22 novembre 2001 in materie di regolamentazione dei conflitti di lavoro e dell’esercizio del diritto di sciopero, applicativo della L. n. 146/90 e n. 83/2000, nel settore del servizio radiotelevisivo pubblico, avendo indetto un primo sciopero, con blocco dello straordinario e delle prestazioni accessorie dal giorno 7 maggio al 13 maggio e con astensione lavorativa dalle ore 19.00 alle ore 21.00 per il giorno 9 maggio,  nell’ambito della stessa vertenza, proclamano un secondo sciopero a livello nazionale per tutti i dipendenti RAI e del Gruppo RAI ( operai, impiegati e quadri) di 4 ore nell’ambito delle 48 ore -previste dal succitato accordo quale durata massima delle azioni di sciopero seguenti alla prima- così distribuite:
per il giorno 5 giugno 2012 con astensione dal lavoro dalle ore 19.00 alle ore 21.00
per il giorno 6 giugno 2012 con astensione dal lavoro dalle ore 13.00 alle ore 15.00
L’astensione è da intendersi su tutto il territorio nazionale, sedi centrali, distaccate e Centri Mobili  e comunque ove presente personale del gruppo RAI. con le seguenti motivazioni: contro l’applicazione del piano di Risanamento Economico Aziendale, contenuto nelle delibere del 29 novembre e 15 dicembre 2011; per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati e operai dipendenti della Rai.
La presente comunicazione vale come preavviso minimo di 10 giorni ai sensi della Legge 83/2000 e precedenti.
                     Distinti saluti.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC-CGIL                           FISTel CISL                     SNATER
A. De Luca                         W. D’AvacK                    P. Pellegrino

  

domenica 3 giugno 2012

Comunicato Segreterie Nazionali Slc Cgil - Fistel Cisl - Snater


SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni

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COMUNICATO SINDACALE



            SLC - CGIL, FISTel - CISL, SNATER riscontrano ancora una volta che, a 10 giorni dalle iniziative di mobilitazione e dal riuscito sciopero del 9 maggio, nonostante il clima teso, inasprito dalla pesante azione aziendale contro i lavoratori in sciopero, la Dirigenza RAI, anziché assumersi le proprie responsabilità e adoperarsi per la ricomposizione del conflitto sociale, persevera nell’agire al di fuori di ogni logica  industriale o manageriale, negando la ripresa del confronto sindacale.

            I Vertici RAI, a cui il mandato è scaduto il 4 maggio u.s. con l’approvazione del bilancio, dimostrano ancora una volta la propria arroganza. Anziché limitarsi ad una gestione ordinaria, in attesa dell’imminente “passaggio del testimone” al nuovo vertice aziendale, decidono di ipotecare il futuro della “prima “Industria Culturale del Paese” e dei propri lavoratori, deliberando provvedimenti e tagli economici per circa 46 milioni di euro che incideranno profondamente sulla capacità ideativa e produttiva già pesantemente minate, dalla assoluta mancanza di investimenti e dalle precedenti delibere.

            Le Segreterie Nazionali di SLC - CGIL, FISTel - CISL, SNATER, riunitesi il 23 maggio 2012, ribadiscono l’esigenza di rinnovare il Contratto di Lavoro nel segno dell’unità dei lavoratori, senza subire ricatti, senza dover rinunciare alla difesa dell’attuale perimetro aziendale e senza dover accantonare quei provvedimenti e riforme di carattere normativo che consentirebbero una ottimizzazione dei costi di gestione e produzione, nonché la progressiva riduzione di appalti e consulenze, nell'interesse generale dei lavoratori e del servizio pubblico.

In coerenza con quanto detto e prodotto, a partire dal coordinamento unitario dell’11 gennaio 2012, si è inviata alla Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai una lettera attestante i risultati della Consultazione Referendaria di sfiducia dei Vertici Rai, realizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater tra il 7 ed il 14 maggio u.s.

            Le scriventi convocano un Coordinamento Unitario, per il giorno 29 maggio 2012, alle ore 11.30 con il seguente ordine del giorno:

-        situazione Rai (trattativa rinnovo del Contratto e Delibere),
-        iniziative sindacali
-        varie ed eventuali

            SLC - CGIL, FISTel - CISL, SNATER, da subito, hanno deciso di indire ulteriori iniziative di mobilitazione, a partire da un pacchetto di 4 ORE DI SCIOPERO da attuare su 2 giornate:
Ø     IL 5 GIUGNO DALLE ORE 19.00 ALLE ORE 21.00 (per tutti i lavoratori in turno)
Ø     IL 6 GIUGNO DALLE ORE 13.00 ALLE ORE 15.00 (per tutti i lavoratori in turno), con l'indicazione ai territori di indire manifestazioni sotto i diversi cespiti.

            A seguito del mancato pronunciamento, da parte della Rai e dei Ministeri competenti, sul futuro della consociata Rai Way, si ritiene necessario mettere in campo una iniziativa specifica che sarà oggetto di valutazione nell’ambito del Coordinamento del 29 maggio.

            Sempre nell’ambito del Coordinamento si valuteranno iniziative per rispondere alle dinamiche innescate dall’attuazione delle delibere del novembre e dicembre 2011, dalla cessazione di settori strategici ed il licenziamento dei dipendenti di Rai Corporation e degli Uffici di Corrispondenza.

Oltre al rinnovo del contratto di lavoro, permangono temi di  fondamentale attenzione, quali, le politiche di reclutamento del personale, il percorso di assunzione relativo ai lavoratori a TD, come previsto dall’accordo del 29 luglio 2011; l’utilizzo sproporzionato ed inconsueto di consulenze (partite iva, collaborazioni) non conformi alla normativa vigente.

            Le iniziative sindacali sono finalizzate ad attuare una concreta discontinuità con il passato e a rilanciare la prima “Industria Culturale del Paese”, Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater respingono ogni atto violento o intimidatorio, esprimono solidarietà a tutti i soggetti che ne hanno subiti e, al contempo, con la loro azione, intendono garantire la libertà di espressione e di opinione di tutti.

            Nelle iniziative messe in campo da SLC - CGIL, FISTel - CISL, SNATER non ci sono misteri, né finalità diverse da quelle di merito sindacale, la richiesta delle scriventi è chiara, l’azienda se vuole riprendere il dialogo (volontà che spesso cita senza darvi seguito), deve prendere atto delle istanze espresse attraverso le azioni di sciopero, la mobilitazione e la consultazione referendaria. Nessun sindacato è indisponibile a trovare soluzioni che contengano temi innovativi rispetto a quanto la Rai voleva imporre con la proposta di marzo.

            Se questo non avviene, evidentemente, non c’è una reale volontà di dialogo ma solo il tentativo, grossolano, di scaricare le responsabilità di un fallimento colossale dei vertici Rai sui sindacati “disubbidienti” e sui lavoratori.

            SLC - CGIL, FISTel - CISL, SNATER rispondono così ad una politica aziendale miope, incapace di ricercare soluzioni condivise per superare la crisi e accompagnare l'evoluzione del settore. Rispondono così a un'azienda che non vuole trovare insieme al sindacato il modo per riformare il lavoro, eliminare gli sprechi che in questi anni hanno alimentato un sistema che ormai ha fatto il suo tempo.

Roma, 24 Maggio 2012

                                                                       SEGRETERIE NAZIONALI
            SLC - CGIL       FISTel - CISL        SNATER




domenica 27 maggio 2012

Comunicato Segreterie Nazionali Slc Cgil Fistel Cisl Snater


SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
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Comunicazione ai T.D.

Oggi ci è stato comunicato da parte della Rai che, dal 28 maggio, le OO.SS. potranno ritirare per posta gli elenchi dei lavoratori a Tempo Determinato inseriti, per quanto previsto dall’Accordo di luglio 2011, nei Bacini A e B.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater avevano già chiesto, con lettera alla direzione del personale del 16/04/2012, di comunicare il prima possibile i risultati della verifica ai lavoratori interessati (e alle OO.SS.), per rassicurarli sull'applicazione dell'Accordo, per farli sentire parte importante dell’azienda e per poter con più tranquillità verificare eventuali discordanze.
L’unica risposta che in tale occasione fu recapitata aveva, come spesso avviene in Rai, il tono brusco della risposta burocratica: “In esecuzione delle intese sopra richiamate (si fa riferimento al testo di accordo di luglio), Vi confermiamo che entro il prossimo mese di giugno riceverete le previste comunicazioni in merito ai lavoratori risultanti in possesso dei requisiti per l’ingresso nelle Fasce A e B a seguito della verifica effettuata dall’Azienda.”; segno ulteriore della bassa considerazione che la Rai ha per il lavoro di circa 1500/2000 persone, oltre che delle relazioni sindacali.

Nel confronto con questa azienda, sempre più spesso sembra di trovarsi in un racconto di Kafka e, alle volte, ci si domanda se vale la pena porre delle domande di senso sperando ancora in una risposta di senso.

Sappiamo tutti che, da oggi, 25 maggio, la maggior parte dei lavoratori a Tempo Determinato non saranno più in azienda perché il loro contratto segue la stagionalità della programmazione.
Crediamo che chi si occupa di tali questioni per la Rai, sappia, quanto noi, che da oggi sarà più complicato interloquire con i TD e cercare soluzioni a possibili problemi individuali e collettivi.

Questo, ancora una volta, ci fa dire che le modalità di relazione ideate e sostenute dal gruppo dirigente della Rai sono inaccettabili. In questo caso, però, siamo convinti che per migliorarle non sia necessario riformare la Governance della Rai, ma basterebbe usare il buonsenso.

Da parte nostra, il prima possibile, daremo comunicazione ai lavoratori sugli elenchi ed il materiale relativo alla conciliazione ed alle lettere d’accettazione dell’inserimento in bacino, assisteremo chiunque rileverà discordanze con la propria collocazione, lavoreremo per consentire ai lavoratori la maggiore serenità possibile nonostante il clima e le modalità relazionali scelte dall’azienda.

Roma, 25 maggio 2012
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC‐CGIL, FISTel‐CISL, SNATER



giovedì 10 maggio 2012

unitaria risposta Commissione Garanzia 9 maggio 2012


Roma, 9 Maggio 2012           
Commissione di Garanzia
per l’attuazione della legge sullo
sciopero dei servizi pubblici essenziali
Piazza del Gesù,46
00186 ROMA

e,p.c.  Ministero delle Comunicazioni

Ministero dello Sviluppo Economico

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Autorità Competente ad emettere
l’Ordinanza ex art. 8

RAI Radiotelevisione italiana S.p.A.
Direttore Generale         
Direzione Risorse Umane
Relazioni Industriali e Sindacali

RAI WAY S.p.A.
Risorse Umane e Organizzazione

RAI CINEMA S.p.A.
Risorse Umane e Organizzazione

RAI Net S.p.A.
Risorse Umane e Organizzazione

              CGIL

CISL

 Trasmissione urgente a m/fax 

Ci riferiamo alla vostra comunicazione dell’8 maggio u.s., per confermarvi, sentite anche le strutture confederali di CGIL e CISL, la conformità delle azioni di conflitto proclamate, sia nel merito delle motivazioni, sia nelle modalità di attuazione e sia nei tempi di comunicazione secondo le previsioni dell’accordo aziendale del 22 novembre  2001 e alla legge 12 giugno 1990, n.146 e successive modifiche, in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Le scriventi infine precisano che in data 3 maggio 2012 è stata inoltrata comunicazione all’azienda con la quale si sollecitava ai sensi dell’accordo aziendale sopra menzionato, la convocazione delle RSU per la definizione delle prestazioni di garanzia, istanza ad oggi rimasta inascoltata.
           

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL                         FISTel CISL                  SNATER
A. De Luca                       W. D’AvacK                P. Pellegrino

RAI comunicato SLC FIstel Snater sciopero 9 maggio


SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni

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Grazie ai Lavoratori


Ieri, 9 maggio, si è svolto lo SCIOPERO di 2 ore, dalle 19.00 alle 21.00, dei dipendenti Rai per il rinnovo del Contratto e contro le delibere del piano di risanamento del 29 novembre 2011.
Intanto un ringraziamento forte va a tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno partecipato, aderendo nonostante il clima di forte intimidazione ai dipendenti messo in campo dall'azienda in maniera capillare in tutta Italia.

È risultato evidente che, nonostante l'azione aziendale per depotenziare l'iniziativa:
  • aver impropriamente comunicato ai lavoratori l’illegittimità dello sciopero e ventilato conseguenti sanzioni disciplinari a chi avesse aderito;
  • la sostituzione da parte di superiori del personale in sciopero;
la programmazione ha subito tagli, ridimensionamenti e modifiche e l’adesione si aggira intorno all’80% dei lavoratori in servizio. 
Quasi tutti i TG sono andati in forma ridotta, alcune trasmissioni in diretta sono state soppresse o sono state ridimensionate e che l'azione, anche se limitata nell'orario è stata di grande efficacia.
La reazione durissima della Rai per far fallire lo sciopero segnala almeno 3 questioni:

§      i vertici aziendali e coloro che hanno mal gestito l'azienda in questi anni temono per la loro posizione ed i loro interessi,
§      lo sciopero, con la sua articolazione, colpisce nel profondo il sistema produttivo,
§      le iniziative dei lavoratori stanno incrinando le vecchie dinamiche di potere all'interno della Rai.

Oggi il nostro obiettivo primario, proprio alla luce della virulenza dell'azione aziendale che denota una debolezza di fondo, è quello di far riuscire pienamente la consultazione referendaria contro i vertici aziendali e per il rinnovo del contratto di lavoro.

Registriamo un'alta affluenza in tutta Italia, in molte sedi regionali si ha già un ottimo risultato ben oltre il 70% di partecipazione.
L'impegno delle organizzazioni sindacali: strutture, Rsu e lavoratori dovrà nelle prossime 48 ore essere interamente concentrata sul referendum, non bisogna farsi distrarre dalle code della pesante azione aziendale contro l'attuazione dello sciopero di ieri. Ricordiamo che il voto e la partecipazione sono segreti, i dati relativi ai nominativi, visto il clima intimidatorio, non saranno diffusi in nessun modo dalle organizzazioni sindacali.

Per fare questo, il 15 maggio alle ore 11.00, presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa, si svolgerà la conferenza stampa sull'esito referendario (anche a questa iniziativa sono invitati a partecipare i lavoratori).
In queste ore valuteremo con i nostri legali possibili azioni da intraprendere nei confronti della Rai per le azioni intimidatorie svolte da suoi preposti prima dell'iniziativa di sciopero, in questo senso stiamo raccogliendo, materiale, informazioni e notizie utili.

Come abbiamo già comunicato, se la Commissione di Garanzia sullo Sciopero aprirà un procedimento contro i sindacati per le modalità di proclamazione dello sciopero, risponderemo adeguatamente. In tal senso abbiamo già preparato il materiale necessario e interessato gli uffici legali competenti delle nostre organizzazioni. Non sarebbe la prima volta che i sindacati agiscono contro interpretazioni delle restrittive del diritto di sciopero e che gli viene riconosciuto di aver ragione.
Se l'Azienda, come ha minacciato ieri, agirà nei confronti dei lavoratori per l’adesione allo sciopero risponderemo sia dal punto di vista sindacale sia attraverso la tutela legale individuale dei lavoratori eventualmente interessati. Deve essere però chiaro, cosi stabilisce la norma, che non possono essere comminate sanzioni ai lavoratori, se non dopo la conclusione della procedura tra commissione e organizzazioni sindacali e solo nel caso in cui al sindacato fosse dato torto.

Invitiamo tutti i lavoratori a non farsi intimidire, la nostra attenta scelta avvenuta nelle scorse settimane di resistere all'indicazione della Commissione è basata su ragionamenti giuridici assolutamente fondati.
Non è per le nostre organizzazioni accettabile che si cumuli il blocco delle ore straordinario (NL) allo sciopero delle ore ordinarie, tale è la motivazione per la quale la Commissione, su probabile suggerimento dell'azienda, aveva indicato di riformulare la proclamazione dello sciopero.
Tale interpretazione della Commissione limiterebbe ulteriormente il diritto di sciopero in Rai, già fortemente ridimensionato dalla norma e dall'accordo del 22 novembre 2001.

Siamo convinti che l'aver resistito, assumendoci una doverosa risposta legale e politica, sia un segnale importante nei confronti di tutti i soggetti in campo (azienda, lavoratori e altre OO.SS.). Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater non scelgono la via più facile, ma decidono di confrontarsi frontalmente, per non perdere i diritti e ottenere quanto dovuto.

Tutti i lavoratori, proprio per la reazione sproporzionata di ieri da parte dell'azienda, debbono sapere che vi è un clima pesante in Rai, ma che Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater sono lo strumento dei lavoratori per rispondere in maniera composta ma ferma alla crisi industriale, economica e oramai anche morale dell'azienda.

Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater diffidano la Rai dal procedere all’invio di contestazioni disciplinare ai lavoratori che hanno esercitato legittimamente il loro diritto di sciopero, e dal proseguire in una condotta antisindacale.

Nelle prossime ore, se l'azienda non riaprirà la discussione sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro e sull'attuazione delle delibere, si valuterà quali altre iniziative mettere in campo nei prossimi giorni.
Infine, ricordiamo che rimane in essere, fino al 13 maggio, il blocco delle prestazioni straordinarie ed accessorie.

Partecipate, votate, scioperate per il servizio pubblico, il lavoro, i diritti ed il salario!


Roma, 10 maggio 2012


LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL, FISTel-CISL, SNATER

  
SLC-CGIL    Tel. 06-42048204    Fax 06-4824325    e-mail segreteria.nazionale@slc.cgil.it
FISTel-CISL Tel. 06-492171        Fax 06-4457330    e-mail federazione.fistel@cisl.it
S.N.A.TE.R.  Tel. 063720095/6    Fax 0637514885    e-mail rai@snater.it


Diffida azienda post sciopero (10/05/2012)



Roma 10 maggio  2012

Rai Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane e Organizzazione
-        Direzione
                                                                              c.a. Luciano FLUSSI
                                                                                 
-        Relazioni Sindacali
                                                                              c.a. Marco ANASTASIA

Viale Mazzini, 14
00195 - Roma

Oggetto:  diffida 
Ci riferiamo alla proclamazione di due ore di sciopero nella fascia oraria 19 -21 per il giorno  9 maggio 2012 indetta dalle scriventi organizzazioni sindacali per tutti i dipendenti del gruppo RAI, nonché del blocco delle prestazioni accessorie e straordinarie nel periodo 7 - 13 maggio 2012 su tutto il territorio nazionale, sedi centrali, distaccate e Centri Mobili e comunque ove presente personale del gruppo RAI.
Le scriventi, a fronte di comunicazioni palesemente intimidatoria nei confronti dei lavoratori da parte di alcuni preposti aziendali a non partecipare all’iniziativa di sciopero ventilando possibili contestazioni da parte dell’azienda, diffidano la RAI dal procedere ad eventuali contestazioni disciplinari verso i lavoratori che hanno legittimamente aderito alle iniziative di conflitto.
 Pertanto le scriventi, in caso di vostro negativo riscontro, si impegnano a tutelare i lavoratori procedendo in ogni ambito, sindacale, vertenziale e giurisprudenziale. 
per le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL                     FISTel CISL                   SNATER
A. De Luca                   W. D’AvacK                 P. Pellegrino




mercoledì 9 maggio 2012


COMUNICATO STAMPA

RAI: SINDACATI, AZIENDA TEME REFERENDUM LAVORATORI

MARTEDI’ 15 MAGGIO LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI

I sindacati SLC CGIL, FISTEL CISL, SNATER denunciano le gravi azioni, in alcuni casi addirittura discriminatorie, messe in atto dalla Rai. L'Azienda ha impropriamente diffuso tra i lavoratori l’idea che lo sciopero indetto per il 9 maggio sia illegittimo, nonostante le OO.SS. abbiano mantenuto la proclamazione, debitamente comunicata ad azienda e alla Commissione di garanzia per lo sciopero. 

L’azienda, inoltre, ha provato a limitare la partecipazione dei lavoratori alla consultazione referendaria organizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater (indetta per sfiduciare i vertici aziendali e per sostenere il rinnovo contrattuale), chiedendo di non collocare i banchetti nelle sedi maggiormente frequentate dai dipendenti.

Tale atto segna, da parte della Rai, un diverso atteggiamento rispetto alla raccolta di firme svolta da altre OO.SS. e anche rispetto alla prassi normalmente attuata.

Questo, purtroppo, ritarderà i tempi della consultazione. Di conseguenza l'annunciata conferenza stampa per illustrare i risultati è rinviata a martedì 15 maggio, presso la Federazione Nazionale della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349), alle ore 11.00. 

Nonostante l’azione di contrasto della Rai, in numerose sedi, la consultazione ha già fatto registrare una forte partecipazione e questo fa ben sperare.

A livello territoriale e di unità produttive, per ovviare alla limitazione imposte dall'azienda, il voto si svolgerà presso le sale sindacali. Manifesti affissi nelle strutture aziendali indicheranno il luogo e l'orario di apertura dei seggi: i delegato ed i comitati promotori saranno attivi per facilitare la partecipazione.

Slc Cgil, Fistel CISL e Snater confermano lo sciopero di domani mercoledì 9 maggio, dalle ore 19.00 alle 21.00, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, per contrastare i licenziamenti e la chiusura di Rai Corporation e degli uffici di corrispondenza, le politiche di destrutturazione del servizio pubblico, di cessione di asset strategici e per chiedere l'allontanamento dei vertici aziendali che tali politiche hanno ideato e messe in campo.

I lavoratori Rai, ancora una volta, risponderanno alle pressioni e all'arroganza di questi vertici aziendali con la partecipazione e la mobilitazione.

Roma, 8 Maggio 2012

Comunicato Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTel-CISL, SNATER (7.5.2012)


SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni

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COMUNICATO
RAPPRESENTANZA E SINDACATO

La mobilitazione messa in campo da Slc Cgil , Fistel Cisl, Snater inizia a bucare la nebbia  che per anni ha coperto la Rai.
Le Manifestazioni del 4 maggio e del 27 aprile, grazie alle rappresentazioni messe in scena dai Colleghi e alla partecipazione dei Lavoratori,  hanno avuto una importante eco e per la prima volta anche i palazzi istituzionali iniziano a percepire il malessere presente in Azienda. 
È chiaro che lo scontro non è semplicemente sulla parte economica del rinnovo contrattuale ma anche per dare regole che diano un futuro occupazionale a tutti i dipendenti della Rai. 
C’è una Rai, purtroppo, fatta anche di alcuni dirigenti sindacali che vorrebbe continuare a esistere con la testa rivolta al passato, indisponibile ad accettare che le vecchie dinamiche di scambio e di sottomissione nei confronti del potente di turno devono essere superate, indubbiamente non rendendosi conto di quanto nella Rai e nel paese sta avvenendo. 
Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater in questi anni, faticosamente in Rai, hanno avuto una loro evoluzione, un cambio di quadro dirigente, una volontà di ricercare forme di relazione con la controparte che non consistessero più nel mero scambio.
Tale processo, oggi più che mai, vede il bisogno di un ulteriore passo in avanti, per questo a livello nazionale si è deciso, in tutti i luoghi dove le RSU/RLS sono scadute, di avviare le procedure per il loro rinnovo. 
Si ravvisa forte l’esigenza di coinvolgere i lavoratori per ricostruire una rappresentanza che risponda al cambiamento in essere. C’è l’esigenza di dare voce anche a tutti quei lavoratori che escono da anni di precarietà o che ancora vi sono immersi, di rivitalizzare l’iniziativa quotidiana e la presenza, cancellando la distanza che si è costituita tra sindacato e lavoratori. 
È evidente che, con quello che Uil e Libersind hanno messo in campo per dividere i lavoratori, ormai l’azienda ha raggiunto il suo obiettivo e coloro che fino a ieri le erano “utili”, oggi sono soli.
Oramai è chiara la mancanza di volontà aziendale di arrivare ad una vera novazione contrattuale.

Non è però accettabile che un qualsiasi sindacato, dopo essersi imbarcato in una azione dai contorni poco chiari, non avendo spiegato ai lavoratori la reale finalità e potenzialità della petizione che ha chiesto di sottoscrivere, oggi, stretto dalla propria inefficacia, scarichi la propria responsabilità politica su quei sindacati che hanno fatto le loro scelte e stanno svolgendo il proprio compito di sindacato. 
La responsabilità politica di Uilcom e Libersind non si limita all’aver favorito la divisione dei lavoratori, ma, attraverso il sostegno alla proposta aziendale, anche all’aver impedito un’azione unitaria per ottenere in tempi brevi un risultato più avanzato e la difesa del perimetro aziendale. 
Nella discussione tra le parti non ci sono scorciatoie, nessun accordo sindacale nazionale prevedeva e prevede la possibilità di validare attraverso le firme individuali dei lavoratori contratti o accordi, almeno fino a quando la Rai aderirà a Confindustria. 
Più volte abbiamo avvisato i lavoratori che l’azione di alcuni sindacati, al di là della legittimità politica, non aveva riscontro in nessuna pratica confederale o aziendale, e che tale iniziativa rischiava di creare inutili aspettative oltre che innescare una forviante discussione tra i lavoratori.
Questa però è una questione che sta alla responsabilità di chi ha messo lavoratore contro lavoratore e non alla nostra, quello che noi possiamo suggerire a tutti è di forzare l’azienda nel rimettersi seduta al tavolo di confronto per arrivare ad un vero rinnovo contrattuale che contemporaneamente garantisca un futuro alla nostra Azienda.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater sono ben disposte a sedersi ad tavolo di trattativa, conquistato con le proprie iniziative di lotta, dove definire un vero rinnovo del contratto, con regole nuove su appalti e consulenze, che permetta di ridurre gli sprechi e superare le delibere che smantellano settori strategici della Rai.

Roma,7 Maggio 2012


LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL, FISTel-CISL, SNATER