SLC CGIL Nazionale

mercoledì 30 settembre 2009

Manifestazione 3 ottobre: punto di ritrovo Slc



Informiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori che il punto di ritrovo di SLC il giorno 3 ottobre pv è alle ore 15,30 nei pressi di Porta del Popolo - lato Piazza del Popolo (per chi non è di Roma: Porta del Popolo è la Porta da cui si accede alla Piazza da Piazzale Flaminio).
Vi ricordiamo di portare striscioni e bandiere

Area Organizzazione
SLC-CGIL nazionale


Il 19 settembre manifesta per la libertà



3 ottobre 2009

(Ore 16.00 P. del Popolo)


manifesta per la libertà


Il Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione Cgil sarà in Piazza del Popolo a Roma, per rispondere all’aggressione del Presidente del Consiglio ai media, alla libertà di stampa e d’informazione.

I lavoratori della Rai sono ben consapevoli della portata dell’attacco subendo in quanto partecipi del servizio pubblico: pressioni, epurazioni, occupazioni, depauperamento delle professionalità.

Per questo invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori ad essere presenti

L’invito è soprattutto per tutti quei lavoratori che hanno sensibilità per il futuro del pubblico servizio.

Per quelli che ancora oggi si scandalizzano:

  • per la perdita della qualità e della professionalità,

  • per i denari buttati per moltiplicare incarichi di direzione o per costituire appalti inutili…


martedì 29 settembre 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (29.09.09)



COMUNICATO


Care/i Lavoratrici e Lavoratori,
Sono ormai mesi che dimostriamo senso di responsabilità e pazienza.
Il tempo dell’Accordo sulla stabilizzazione dei Precari (cosa assolutamente giusta), il rinnovo dei vertici Rai, la micro conflittualità e le problematiche giornaliere, Buongiorno Regione e la discussione sull’attuazione dell’Accordo per i TD, si sono trasformati per volontà Rai in elementi ostativi della novazione del Contratto Collettivo di Lavoro.

Non è più accettabile il rinvio del Rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro.

Sono ormai 21 mesi che è scaduto, la Slc Cgil vuole con il vostro sostegno rompere questa immobilità. Sono mesi che va avanti una discussione su chi deve sacrificarsi per aumentare le risorse a disposizione del CCL, risorse ritenute scarse anche dalla Rai che ce le propone, salvo poi utilizzare denaro in “scelte molto discutibili”.

Noi nei nostri comunicati abbiamo già espresso una chiara contrarietà a un cambiamento della struttura del salario (modifica degli istituti), e abbiamo detto al Direttore Generale:

CI VOGLIONO PIU’ RISORSE.


Masi però sembra impegnato a realizzare nuove nomine, a “decidere palinsesti” ed a scegliere con chi non si fanno affari (vicenda Sky – a tal riguardo attendiamo ancora la convocazione per valutare la condizione dei lavoratori RaiSat), evitando di costituire un tavolo di trattative serio, come i lavoratori meriterebbero.

Sembra ormai chiaro che senza una spinta dei lavoratori o non si conseguirà un contratto o se ne farà uno solo parzialmente soddisfacente, per questo noi insieme ad altre organizzazioni abbiamo deciso di aprire le procedure di Raffreddamento per lo

SCIOPERO
QUESTO E’ IL MOMENTO DI RISPONDERE ALLA SORDITA’ DELL’AZIENDA

(nelle prossime settimane metteremo in campo delle assemblee)
Inoltre la Slc Cgil (unitamente a Fistel Cisl, Snater e Libersind) oggi invierà lettera di

DISDETTA
dell’accordo su BUONGIORNO REGIONE (sedi regionali).

Questo a seguito del Comunicato unitario del 17 luglio, in cui affermavamo che: ”Altro impegno che deve essere onorato dall’Azienda è l’attuazione dell’accordo su “Buongiorno regione”, accordo che va perfezionato prima della ripresa della trasmissione prevista per il 28 settembre 2009. Le lavoratrici ed i lavoratori Rai si sono impegnati per la riuscita di un prodotto “sperimentale”, è giusto che l’azienda risponda a tale disponibilità. In mancanza di ciò le OO.SS. non escludono di disdettare l’accordo siglato.”

Vogliamo chiarire ai lavoratori per evitare problemi che, la disdetta non implica la possibilità di rifiutare lo svolgimento del compito assegnato dall’azienda. La Slc Cgil, oltre ad auspicare che le altre OO.SS. disdicano l’Accordo, si impegnerà, nel caso in cui la Rai si rifiuti di trovare soluzioni condivise, a valutare la possibilità di addire azioni legali per il giusto trattamento dei lavoratori impegnati sul programma.
Se non riusciremo a chiudere a breve e dignitosamente questo contratto, comunque dovremo avviare le procedure per il RINNOVAMENTO DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI, anche in questo campo come in Craipi è necessario unire all’esperienza l’energia del Rinnovamento.
Bisogna dare spazi di rappresentanza a chi 6 anni fa non c’era in azienda, e rispondere a quei bisogni che si sono costituiti in questi anni. Il confronto democratico è rimandato da troppo tempo.

Per tutto questo invitiamo tutte le organizzazioni sindacali a costruire con noi la lotta, e chiediamo a voi di sostenerci pienamente.

Roma, 29 settembre 2009
Slc Cgil Nazionale




Fax Segreterie nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL


Trasm. a m/fax Spett. le
RAI Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane
Relazioni Industriali e Sindacali
Viale Mazzini, 14
00195 R O M A


OGGETTO: Procedure di raffreddamento e di conciliazione (in base all’art. 3 dell’Accordo sulle prestazioni indispensabili e sulle altre misure di cui all’art. 2, comma 2, legge n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, nel settore del servizio radiotelevisivo pubblico siglato in data 22.11.2002 tra OO.SS. e RAI).

MOTIVAZIONI: Per il mancato Rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati ed operai dipendenti da Rai e consociate del Gruppo Rai scaduto il 31 dicembre 2007;

Per la mancata attuazione di impegni contenuti nell’Accordo sul Programma Buongiorno Regione (Sedi Regionali).

Per la mancata verifica e implementazione dell’Accordo del 4 giugno 2008, sul lavoro a Tempo Determinato.

Con la presente si intendono avviate le procedure di legge per la proclamazione dello stato di agitazione e le iniziative di sciopero a sostegno della vertenza in oggetto.

Distinti saluti.
SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL


Comunicato Slc-Cgil Fistel-Cisl Snater Libersind-Confsal


Trasm. a m/fax Spett. le
RAI Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane
Relazioni Industriali e Sindacali
Viale Mazzini, 14
00195 R O M A


Con la presente, le scriventi OO.SS., intendono disdettare l’Accordo sul Programma Buongiorno Regione (Sedi Regionali), come preannunciato nel Comunicato Unitario del 17 luglio 2009, a seguito del mancato perfezionamento di quanto definito nel suddetto Accordo.

Distinti saluti.
SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL


Nota di Emilio Miceli, Segretario generale SLC-CGIL, su rischio declino RAI



L’assalto alla Rai è ormai diventato lo sport quotidiano di questo paese.
La sensazione è che lo si stia conducendo con tre obiettivi: impoverirla, normalizzarla, dequalificarla.
Non è un mistero che il dg Mauro Masi, con una straordinaria tempestività, e appena nominato, ha rinunciato a 50 milioni del contratto Sky, tra l’altro rendendo evidente un problema molto delicato, perché è assai discutibile che un servizio pubblico non stia dietro il clic di ogni telecomando e dunque dentro tutte le piattaforme. Che significa questa rinuncia a fronte di una situazione di bilancio in discesa e sempre più preoccupante? Ricordiamo sempre che la Rai riesce a chiudere i suoi bilanci solo attraverso vecchi trucchi contabili, a cominciare dagli ammortamenti. Siamo in una fase di crisi acuta, com’è noto, e ci riesce difficile incontrare un manager che rinuncia a ricavi per nulla inconsistenti. Si sa come sarebbe finita in qualsiasi azienda di questo paese e del mondo. Ovviamente è superfluo ricordare che il contratto dei dipendenti è scaduto da 22 mesi. Praticamente siamo alla vigilia del nuovo contratto senza aver rinnovato il precedente. Significherà qualcosa se un gruppo così importante non riesce a fare il contratto? Interessa qualcuno? Ovviamente la campagna contro l’abbonamento, che trae linfa dai giudizi e dai comportamenti di rappresentanti del governo e della maggioranza, non è solo stupida: è pericolosa. In questo momento, dentro la maggioranza sembrano coesistere due linee: chi vuole tagliare il canone (la Lega), e chi la pubblicità in obbedienza al servizio pubblico (dentro il PDL). Ci limitiamo solo ad osservare come tutte e due le proposte alla fine centrano lo stesso obiettivo: quello di portare i libri in tribunale! La Rai, per i distratti o per i superficiali, incassa metà ricavi dal canone e, dunque, metà per pubblicità. La verità è che, a prenderli sul serio, il fine ultimo non può che essere l’esistenza stessa dell’azienda, ormai sostanzialmente e formalmente subalterna, così come La7, al gruppo Mediaset; ed il direttore generale fin qui ha mostrato di assecondare questo progetto.

Allora i conti tornano. La manovra è a tenaglia: impoverire e normalizzare al fine di emarginare; dequalificare, e le nomine ne sono un chiaro esempio, al fine di ridurre la tv pubblica a soggetto marginale.

Queste le nostre preoccupazioni e questo il motivo anche del nostro impegno. Per l’informazione, per la tv pubblica, per un mercato realmente aperto cui nessuna authority ha il coraggio, a differenza di altri mercati, di regolare. Ma di questo parleremo più avanti.

Roma, 29 settembre 2009


venerdì 25 settembre 2009

RAI: SLC/CGIL, LA RAI SPRECA RISORSE E NON INVESTE SUI LAVORATORI

“La Rai non smette mai di stupirci. Dopo le polemiche di ieri sui costi provocati dalla scelta di Michele Santoro che per Annozero ha dichiarato di essere stato costretto ad utilizzare operatori di ripresa esterni, invece degli operatori Rai a causa della mancata individuazione delle risorse interne da assegnare alla trasmissione, assistiamo oggi alla delibera della nomina di ben tredici nuovi Vicedirettori tra Rai Uno e Rai Due.” Così una nota di Slc/Cgil.

“Il direttore generale Masi ieri impazzava sulle agenzie con la storia dei bilanci in rosso, prevedendo per quest’anno perdite per 50.000.000 di euro, dimenticandosi che si tratta della stessa cifra fatta perdere alle casse della Rai con la rinuncia, da lui voluta, al contratto con Sky.”

“Slc/Cgil da sempre rivendica la necessità di ridurre gli appalti, utilizzando a pieno le risorse interne nè assumendo, d’altro canto, lavoratori autonomi con identica mansione dei dipendenti. Denunciamo ancora una volta questa pratica, diffusa e utilizzata in Rai per tutti i programmi più importanti. Infatti la Rai non solo utilizza risorse esterne ma acquista esternamente anche i contenuti, senza più idearli, con costi stratosferici. Ci chiediamo di chi sia la responsabilità di simili scelte.
Da mesi si tenta di definire, nel contratto, norme stringenti sull’utilizzo degli appalti: ad oggi non è dato sapere motivazioni, quantità e qualità delle utilizzazioni e soprattutto tipologia contrattuale dei lavoratori esterni.”

“Se le affermazioni dell’azienda non sono solo strizzatine d’occhio al sultano, richiediamo che le azioni necessarie al cambiamento siano avviate in ogni remoto feudo della Rai – conclude la nota. Il recupero delle risorse interne e il taglio delle iniziative inutili permetterebbe a questa azienda di recuperare risorse economiche da poter investire sulle principali attività e sui lavoratori che contribuiscono a realizzarle, cominciando con il mettere a disposizione del rinnovo contrattuale le quantità economiche indispensabili per concludere un contratto degno di questo nome.”

martedì 22 settembre 2009

Lettera aperta Segreteria naz. Slc Cgil (21.09.09)



Lettera aperta

La scrivente Segreteria Nazionale, a seguito dell’incontro del 9 settembre u.s., ritiene che la trattativa contrattuale non sia ulteriormente percorribile sulla base delle proposte avanzate dalla Rai in tale occasione.
L’inadeguatezza delle risorse messe in campo dall’azienda costituisce il principale, anche se non l’unico elemento ostativo a pervenire a una rapida e positiva soluzione della vicenda contrattuale. Un tale quadro infatti non offre alcun margine per ipotesi di avvicinamento tra le parti sul merito della trattativa.
La scrivente Segreteria Nazionale chiede alla Rai di rivedere tale posizione entro la settimana in corso, perché solo attraverso la sostanziale disponibilità di ulteriori risorse economiche, il sindacato sarà pronto ad riavviare fin da subito il confronto contrattuale, evitando una fase di contrapposizione conflittuale, a partire dallo sciopero, che sarà necessaria qualora la trattativa non trovi lo sbocco suddetto.


Roma, 21 settembre 2009
La Segreteria Nazionale SLC CGIL


giovedì 17 settembre 2009

Strage di militari italiani in Afghanistan: la Fnsi rinvia la manifestazione prevista per sabato 19 settembre a Roma, in Piazza del Popolo



“Con profondo rispetto verso i caduti, nell’espressione di un’autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d’intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, Libertà è Giustizia e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo."



FNSI: rimandata la Manifestazione del 19



La strage di soldati italiani a Kabul ha spinto la Federazione nazionale della stampa, il sindacato nazionale dei giornalisti, a rinviare la manifestazione in difesa della libertà di stampa, in programma sabato prossimo

Dopo l'attentato di oggi a Kabul in Afghanistan è stata rinviata la manifestazione di sabato a Roma per la libertà di informazione.
“Con profondo rispetto verso i caduti, nell'espressione di un'autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile”, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d'intesa con le altre organizzazioni aderenti (CGIL, ACLI, ARCI, Art. 21, e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo.

“In un momento tragico come questo - scrive la FNSI in una nota - ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in Afghanistan. Sono morti dell'Italia che paga oggi un pesante tributo nella frontiera della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo. Il nostro rispettoso pensiero va subito ai soldati caduti, alle loro famiglie, alle forze armate che, in un Paese martoriato, rappresentano la nostra comunità in ossequio a risoluzioni dell'Onu, in una complicata ricerca di una via di uscita dell'Afghanistan dal terrore verso la democrazia”.

“I giornalisti - continua la FNSI -, che hanno pagato alti prezzi di sangue per il diritto-dovere di informare compiutamente i cittadini su dolorose vicende belliche e del terrorismo in ogni parte del mondo, rinnovando la solidarietà e il cordoglio nei confronti di tutti i caduti e delle loro famiglie, riconfermano l'impegno permanente per un' informazione che dia sempre voce alle ansie, alle speranze, alle idee di tutti”.



Comunicato dei lavoratori RaiSat



RaiSat oscurata, perché?

I lavoratori di RaiSat esprimono viva preoccupazione per le sorti della consociata del gruppo Rai dopo il fallimento della trattativa per il rinnovo dell’accordo con Sky Italia, avvenuto con modalità poco chiare.
Il risultato è stato quello di veder sparire dalla piattaforma satellitare i sei canali che non solo hanno garantito dieci anni di ascolti, qualità di programmazione e utili ricavati sia dai 50 milioni di euro annui di Sky sia dalla raccolta pubblicitaria.
Sono stati chiusi due dei sei canali RaiSat e i quattro “superstiti” hanno visibilità sulla nuova piattaforma satellitare TivùSat (chi l’ha vista?) e nelle regioni completamente digitalizzate. Per ora solo la Sardegna. RaiSat, dunque, potrebbe essere visibile su tutto il territorio nazionale solo allo switch-off definitivo previsto per la fine del 2012.
Ad oggi l’azienda è quasi totalmente paralizzata: sono più che dimezzati i contratti di collaboratori, consulenti, programmisti-registi, assistenti ai programmi che negli anni hanno rappresentato la maggior parte delle risorse impiegate.
Fa eccezione la produzione dei canali Rai4 e RaiGulp, anch’essi realizzati da RaiSat sotto la responsabilità editoriale della Rai, che continuano regolarmente ad essere programmati in tutta Italia sul DTT.

I lavoratori di RaiSat dopo aver preso atto della situazione senza ricevere alcuna comunicazione ufficiale né durante né dopo la trattativa, hanno quindi potuto solo constatare, negli ultimi mesi, la progressiva paralisi dell’azienda.
Oggi chiedono che il piano industriale annunciato dal Direttore Generale della Rai per la fine di ottobre, tenga conto della professionalità acquisita nella produzione di canali tematici valorizzando le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni hanno costruito contenuti di grande qualità dando lustro al servizio pubblico.
Per rispondere alle sfide del mercato televisivo ci si aspetta che la Rai investa su queste risorse e sull’azienda RaiSat che può essere il traino per una presenza significativa della Rai sul Digitale Terrestre e sulle piattaforme satellitari.
I lavoratori di RaiSat hanno deciso di aderire alla manifestazione del 19 settembre per la libertà di informazione nel timore che la strategia aziendale che ha voluto la discesa di RaiSat dalla piattaforma Sky, debba intendersi come il primo passo verso la progressiva “dissoluzione” della Rai e del servizio pubblico nelle sue articolazioni.


I lavoratori di RaiSat.



lunedì 14 settembre 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (14.09.2009)



RAI: BALLARO', SLC/CGIL IN ONDA SOLO VESPA E BERLUSCONI?


Per Slc/Cgil continuano le scelte preoccupanti della nuova Dirigenza Rai, ultimo caso lo spostamento o meglio la cancellazione della puntata di martedì di Ballarò, per dare spazio mediatico a Porta a Porta con protagonista Berlusconi. Fatti di questo genere sono la chiara manifestazione di voler far passare un messaggio unico e acritico.

È giusto dare risalto alla condizione delle popolazioni abruzzesi e alla ricostruzione, è sbagliato non consentire a più trasmissioni e testate di esprimere la propria visione.

Per Slc/Cgil non rimane che rilanciare la partecipazione alla Manifestazione del 19 settembre a Piazza del Popolo. Quest’ennesimo addomesticamento dell’informazione rende tale scelta sempre più valida e doverosa.



Slc Cgil nazionale

Roma, 14 settembre 2009



sabato 12 settembre 2009

Piazza Bella Piazza







Comunicato Slc Cgil su Raisat (11.09.09)




Il giorno 10 settembre 2009, la Slc Cgil insieme a Snater, Uil.com Uil, Fistel Cisl e Ugl Telecomunicazioni hanno incontrato in assemblea i lavoratori di RaiSat.

Dopo l’incontro poco soddisfacente con Direttore Generale M. Masi di un mese fa, era questa un’esigenza per comprendere la reale condizione del lavoro in azienda.
Tolte le rassicurazioni, che la stessa direzione Rai ha fornito ai sindacati sul dato occupazionale, rimangono una serie di preoccupazioni amplificate dalle parole dei lavoratori.
Infatti RaiSat, azienda sperimentale e con utili importanti fino al 31 luglio del 2009, oggi versa in condizione comatosa.

Per questo:

Ci si aspetta chiarezza rispetto al progetto industriale, la valorizzazione di lavoratrici e lavoratori che in questi anni hanno costituito una esperienza importante, hanno costruito contenuti di grande qualità dando lustro al pubblico servizio.
Ci si aspetta un investimento su queste risorse e soprattutto su un lavoro che può essere da traino per il futuro della Rai sul Digitale Terrestre e sulla piattaforma di TivùSat.
Quello che invece ci siamo trovati ieri davanti sono lavoratori preoccupati del loro futuro, inteso soprattutto come futuro professionale e di evoluzione di una produzione che deve rispondere alle sfide del mercato.
Ci si preoccupa del futuro di quei lavoratori ancora non a tempo indeterminato, i quali possono vivere le vicissitudini di un gruppo con grandi difficoltà nella gestione delle proprie risorse.
Va detto con chiarezza che in questo momento il lavoro è pressoché fermo, tutta la parte dedita all’ideazione è stata eliminata, autori e consulenti esterni sono stati mandati via e ormai si mandano in onda prodotti Rai o cose già pronte.
Questo ovviamente si lega alla scelta rispetto al contratto con Sky, condizione che permette la trasmissibilità dei canali di RaiSat solo sulla Sardegna dove è avvenuto lo Switch off del Digitale Terrestre e su TivùSat (sulla quale mancano i dati della diffusione/acquisizione del decoder - presente in pochissimi negozi).
Tutto questo implica, oltre la perdita secca dei famosi 50 milioni di euro l’anno del contratto con Sky, la mancata diffusione di un prodotto il che può voler dire perdere pezzi di mercato. Ciò è ancor più grave, vista la diffusa inadeguatezza rispetto al cambiamento tecnologico da parte della Rai, che ha subito la scelta del legislatore sul digitale, invece di cogliere questo cambiamento come una opportunità di evoluzione del servizio pubblico.

In considerazione di queste criticità, unitamente alle altre organizzazioni sindacali chiederemo al Direttore Generale della Rai un incontro per chiarire quanto elaborato durante l’assemblea.
Infine Slc Cgil ha proposto ai lavoratori di RaiSat la partecipazione all’iniziativa sulla libertà di informazione del 19 settembre 2009, lanciata dalla Fnsi e organizzata anche dalla Cgil.

E’ necessaria la mobilitazione di tutti contro gli attacchi in atto, che colpiscono anche la Rai, che tendono a soffocare l’informazione libera, le professionalità, le esperienze e alcune realtà produttive importanti, al fine di impedire la critica e favorire gruppi privati riconducibili al Presidente del Consiglio.

Roma, 11 Settembre 2009
Slc Cgil Nazionale


Richiesta Incontro con Dir. Gen. a nome di tutti i sindacati



Rai-Radiotelevisione Italiana
Direttore Generale
Dr. Mauro Masi
Direttore Risorse Umane
Dr.Luciano Flussi
Loro Sedi


Roma, 11 settembre 2009


Oggetto: Richiesta incontro

Le scriventi organizzazioni sindacali del Settore Radiotelevisivo Slc-Cgil – Uilcom - Fis-Tel Cisl – Snater – Ugl Telecomunicazioni – Libersind Conf. S.A.L., a seguito dell’assemblea tenutasi con i lavoratori di Rai Sat il 10/09, chiedono un urgente incontro sulle prospettive immediate e future della Società dopo il mancato accordo Rai Sky.
In attesa in un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL
FISTEL-CISL
UILCOM-UIL
SNATER
UGL Telecomunicazioni
LIBERSIND CONF. S.A.L.



Dichiarazione di Emilio Miceli sulla Manifestazione del 19 settembre



"Il 19 settembre saremo in piazza del Popolo insieme alla Federazione Nazionale della Stampa in difesa della libertà d’informazione nel nostro paese. Siamo ormai giunti ad un punto di non ritorno a causa ormai di un atteggiamento quotidianamente squadristico che mira a colpire la libera stampa e quanti esercitano il sacrosanto diritto di critica in Italia. Faremo in modo che siano in tanti tra cittadini, giovani, lavoratori per protestare. Bisogna costruire un argine al rischio di una deriva democratica nel nostro paese, sostenendo quanti ogni giorno, attraverso il diritto di cronaca, sono impegnati sul fronte delicatissimo della salvaguardia della democrazia in Italia."



Comunicato Slc Cgil 10 settembre 2009



CI VOGLIONO PIU’ RISORSE


Il giorno 9 settembre le Segreterie Nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno incontrato la Rai, per alcune valutazioni sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

La Rai nella sua proposta ha integralmente modificato l’impianto contrattuale sino ad ora discusso con le organizzazioni sindacali, partendo dalla solita disponibilità economica (55 euro), già giudicata insufficiente dai sindacati nella riunione del 16 luglio 2009, ha espresso la volontà di concedere una somma più alta (80 euro) a fronte di:
  • spostamento del turno notturno dalle ore 20.00 alle ore 22.00,
  • doppio regime, riduzione del salario e dei diritti per i TD (attraverso l’eliminazione per questi ultimi di molti istituti contrattualmente previsti).
Ha poi avanzato alcune ipotesi potenzialmente migliorative per rispondere a problemi specifici, le quali comunque non sembrano prefigurare una soluzione generale, compiuta e soddisfacente.


La Slc Cgil si dichiara fortemente contraria all’insieme delle proposte,perché:

1. Non si vede un reale implemento dell’impegno economico della Rai per il Contratto,

2. Si deve registrare un’idea di modifica dell’impianto salariale e dei diritti che pregiudica il futuro dell’azienda.


L’azienda e la politica sono stati impegnati in questi mesi nel toto nomine ed altro, lavoro che ha dato risultati discutibili e scelte d’investimento, vedi quella su Sky, ingiustificabili e onerose; oggi però la stessa azienda pretende di risparmiare sul Contratto e sul salario di coloro che il pubblico servizio lo rendono possibile.

Questo modo d’agire è per la Slc Cgil inaccettabile e ci fa pensare anche che forse non c’è una volontà aziendale di chiudere il Contratto, ma di proseguire in una discussione che immobilizza una serie di vertenzialità che non consentono un clima sereno in azienda (Accordo sui Bacini, Buongiorno Regione, Trasferte, Figure Professionali, etc).

È chiaro che è necessario fare uno sforzo nel reperire risorse, bisogna lavorare seriamente per un’idea di azienda che non è quella che ieri è stata prospettata, bisogna lavorare per dare e farlo con equità.

Per questo richiediamo con forza l’impegno del vertice aziendale affinché la Rai liberi risorse PER IL LAVORO, e ci appelliamo alle altre organizzazioni sindacali per scegliere e organizzare insieme lo sciopero, perché la spinta che va prodotta deve essere: condivisa, forte, risolutiva.


Roma, 10 settembre 2009
Slc Cgil Nazionale