COMUNICATO
La SLC CGIL della Dir. Prod. di Roma viste le indiscrezioni di stampa riguardanti il Piano Industriale della RAI, ritiene dette indiscrezioni, se non smentite, una grave anticipazione che contiene pericolosi presupposti di riduzione della la capacità produttiva dell’Azienda.
Vogliamo essere chiari:
Vogliamo essere chiari:
Noi non siamo d’accordo con quanto sta accadendo in RAI.
Tutte le richieste avanzate in quest’ultimo periodo:
• Taglio costi esterni;
• Riduzione sostanziale delle collaborazioni;
• Investimenti su risorse interne e tecnologia;
• Utilizzo delle risorse Interne;
• Formazione del personale.
Non hanno avuto accoglienza.
Solo negli ultimi 4 mesi abbiamo assistito alla nomina di 36 Vicedirettori e 14 direttori, mentre per proseguire nel risparmio affidiamo alla solita consulenza un studio urgente per esternalizzare settori che, secondo l’azienda, non sono core-business o hanno alti costi di gestione vedi : Centrali Elettriche, ICT, Affari e Finanza, Abbonamenti, Riprese Esterne, Truccatori/Parrucchieri e forse anche il Centro Ricerche.
Come se questo non bastasse proseguiamo con le acquisizioni di format esterni ed appaltiamo “chiavi in mano” attività che almeno in parte venivano realizzate internamente.
In Rai, e nei Centri di Produzione si opera oramai “A VISTA”, con gravi danni economici e organizzativi.
Le continue modifiche della programmazione, i mancati investimenti tecnologici, e la continua riduzione d’organico, fanno parte di una precisa strategia tesa a portare al collasso la struttura produttiva, favorendo così gli interessi ingordi di chi da tempo vorrebbe controllare la Rai con prodotti “Chiavi in Mano”.
L’ultima novità è la costruzione di un parcheggio per far posto ai mezzi mobili locati attualmente presso la pal.E di Saxa che dovrà essere destinata all’espansione della TGS.
Invece di sviluppare un piano organico che tenga conto delle esigenze produttive si agisce con il principio del più forte.
Fino ad oggi solo il senso di responsabilità dei lavoratori ha fatto sì che impegni straordinari, ma prevedibili, calati improvvisamente sulla filiera siano stati realizzati, anche se con qualche attrito; ma questo non può continuare.
Pertanto la scrivente O.S. della Dir. Produzione di Roma, attende una smentita da parte aziendale degli annunci mezzo-stampa e l’avvio immediato di un serio confronto per il rilancio produttivo.
• Taglio costi esterni;
• Riduzione sostanziale delle collaborazioni;
• Investimenti su risorse interne e tecnologia;
• Utilizzo delle risorse Interne;
• Formazione del personale.
Non hanno avuto accoglienza.
Solo negli ultimi 4 mesi abbiamo assistito alla nomina di 36 Vicedirettori e 14 direttori, mentre per proseguire nel risparmio affidiamo alla solita consulenza un studio urgente per esternalizzare settori che, secondo l’azienda, non sono core-business o hanno alti costi di gestione vedi : Centrali Elettriche, ICT, Affari e Finanza, Abbonamenti, Riprese Esterne, Truccatori/Parrucchieri e forse anche il Centro Ricerche.
Come se questo non bastasse proseguiamo con le acquisizioni di format esterni ed appaltiamo “chiavi in mano” attività che almeno in parte venivano realizzate internamente.
In Rai, e nei Centri di Produzione si opera oramai “A VISTA”, con gravi danni economici e organizzativi.
Le continue modifiche della programmazione, i mancati investimenti tecnologici, e la continua riduzione d’organico, fanno parte di una precisa strategia tesa a portare al collasso la struttura produttiva, favorendo così gli interessi ingordi di chi da tempo vorrebbe controllare la Rai con prodotti “Chiavi in Mano”.
L’ultima novità è la costruzione di un parcheggio per far posto ai mezzi mobili locati attualmente presso la pal.E di Saxa che dovrà essere destinata all’espansione della TGS.
Invece di sviluppare un piano organico che tenga conto delle esigenze produttive si agisce con il principio del più forte.
Fino ad oggi solo il senso di responsabilità dei lavoratori ha fatto sì che impegni straordinari, ma prevedibili, calati improvvisamente sulla filiera siano stati realizzati, anche se con qualche attrito; ma questo non può continuare.
Pertanto la scrivente O.S. della Dir. Produzione di Roma, attende una smentita da parte aziendale degli annunci mezzo-stampa e l’avvio immediato di un serio confronto per il rilancio produttivo.
Roma, 4 giugno 2010
SLC CGIL Dir. Prod. Roma
SLC CGIL Dir. Prod. Roma
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