RAI: SLC/CGIL, CANCELLARE EMENDAMENTO CALDEROLI ATTO DI BUON SENSO
La maggioranza ha preferito un atto di buon senso scegliendo di cancellare l’emendamento Calderoli alla finanziaria. D’altronde, le molte prese di posizione e iniziative sindacali, in testa la forte partecipazione dei dipendenti Rai allo Sciopero Generale della CGIL del 25 giugno scaturivano anche dall’inaccettabile contenuto dell’emendamento.
La riduzione del costo del lavoro fino al 25%, prevista dall’emendamento e come già denunciato, sarebbe stato il colpo mortale alla Rai: avrebbe inevitabilmente condotto ad un taglio da 3000 a 3500 posti di lavoro, oltre che al completo ridimensionamento della struttura produttiva e ideativa.
Si potrebbe dire che la logica, da un lato, e la spinta impressa dalle organizzazioni sindacali dall’altro, hanno vinto sulla propaganda.
Rimangono tutti in piedi però i problemi relativi alla Governance dell’azienda e al Piano Industriale. Preoccupante è l’impianto del Piano Industriale che prevede: tagli, esternalizzazioni e cessioni che inevitabilmente condurrebbe ad un forte ridimensionamento del perimetro aziendale e della missione della società concessionaria del servizio pubblico radio televisivo. Per rispondere a questa impostazione dell’azienda la Slc Cgil ha indetto lo Sciopero Generale dei lavoratori Rai per il 19 di luglio.
La maggioranza ha preferito un atto di buon senso scegliendo di cancellare l’emendamento Calderoli alla finanziaria. D’altronde, le molte prese di posizione e iniziative sindacali, in testa la forte partecipazione dei dipendenti Rai allo Sciopero Generale della CGIL del 25 giugno scaturivano anche dall’inaccettabile contenuto dell’emendamento.
La riduzione del costo del lavoro fino al 25%, prevista dall’emendamento e come già denunciato, sarebbe stato il colpo mortale alla Rai: avrebbe inevitabilmente condotto ad un taglio da 3000 a 3500 posti di lavoro, oltre che al completo ridimensionamento della struttura produttiva e ideativa.
Si potrebbe dire che la logica, da un lato, e la spinta impressa dalle organizzazioni sindacali dall’altro, hanno vinto sulla propaganda.
Rimangono tutti in piedi però i problemi relativi alla Governance dell’azienda e al Piano Industriale. Preoccupante è l’impianto del Piano Industriale che prevede: tagli, esternalizzazioni e cessioni che inevitabilmente condurrebbe ad un forte ridimensionamento del perimetro aziendale e della missione della società concessionaria del servizio pubblico radio televisivo. Per rispondere a questa impostazione dell’azienda la Slc Cgil ha indetto lo Sciopero Generale dei lavoratori Rai per il 19 di luglio.
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