COMUNICATO su T.D.
È di nostra conoscenza che la Rai, al momento della comunicazione di impegno per i TD, definisce con lettera “limiti” non presenti nell’accordo del 4 giugno 2008 e mai concordati o discussi con le OO.SS.
Per questo invitiamo la Rai a smettere di inviare comunicazioni ai TD non in linea con gli accordi sottoscritti, affermando che tale comportamento è lesivo del protocollo per le relazioni industriali, del CCL e dell’accordo su citato.
Se la Rai valuta necessaria una manutenzione dell’accordo sui Bacini è suo impegno preciso convocare le organizzazioni sindacali per discuterne.
Non è accettabile che interloquisca direttamente con i lavoratori minacciandoli di decadenza dai bacini e che definisca unilateralmente come vanno considerati i 6 mesi di utilizzazione minima.
Noi più volte, abbiamo esposto questioni di merito che impegnavano tutti per il miglioramento dell’accordo, definendo: turnover, tempistiche e regole certe che garantiscano i lavoratori ed il rilancio l’attività aziendale.
In più occasioni tali proposte sono state respinte, individuando di contro nei lavoratori a TD coloro che dovevano pagare pegno per realizzare risparmio.
Inoltre, vorremmo ricordare che l’accordo stabilisce un incontro entro il 31/3/2009.
Tale confronto, indirizzato a definire modalità di accesso nei bacini per coloro che avessero raggiunto i requisiti, non si è potuto sviluppare per i continui rinvii e le posizioni precostituite dell’azienda.
Per Slc la questione precarietà va rapidamente affrontata, e va affrontata con la volontà di trovare soluzioni compatibili e non degradanti per le lavoratrici ed i lavoratori.
Pertanto Slc Cgil tutelerà i lavoratori ricorrendo se necessario anche alle vie legali.
Per questo invitiamo la Rai a smettere di inviare comunicazioni ai TD non in linea con gli accordi sottoscritti, affermando che tale comportamento è lesivo del protocollo per le relazioni industriali, del CCL e dell’accordo su citato.
Se la Rai valuta necessaria una manutenzione dell’accordo sui Bacini è suo impegno preciso convocare le organizzazioni sindacali per discuterne.
Non è accettabile che interloquisca direttamente con i lavoratori minacciandoli di decadenza dai bacini e che definisca unilateralmente come vanno considerati i 6 mesi di utilizzazione minima.
Noi più volte, abbiamo esposto questioni di merito che impegnavano tutti per il miglioramento dell’accordo, definendo: turnover, tempistiche e regole certe che garantiscano i lavoratori ed il rilancio l’attività aziendale.
In più occasioni tali proposte sono state respinte, individuando di contro nei lavoratori a TD coloro che dovevano pagare pegno per realizzare risparmio.
Inoltre, vorremmo ricordare che l’accordo stabilisce un incontro entro il 31/3/2009.
Tale confronto, indirizzato a definire modalità di accesso nei bacini per coloro che avessero raggiunto i requisiti, non si è potuto sviluppare per i continui rinvii e le posizioni precostituite dell’azienda.
Per Slc la questione precarietà va rapidamente affrontata, e va affrontata con la volontà di trovare soluzioni compatibili e non degradanti per le lavoratrici ed i lavoratori.
Pertanto Slc Cgil tutelerà i lavoratori ricorrendo se necessario anche alle vie legali.
Roma, 28 luglio 2010
La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL
La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL
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