Ingenti risorse con programmi fallimentari, contratti a dirigenti in pensione e "inutili" consulenze a fronte di un rinnovo del contratto collettivo "che langue da quasi due anni" e che rischia di rimanere problema ancora insoluto. Per queste ragioni praticamente tutte le sigle sindacali presenti in Rai (Slc-Cgil, Uilcom Uil, Ugl, Snater e LiberSind Confsal, manca solo la Fistel Cisl) chiamano alla mobilitazione i lavoratori e al presidio di Viale Mazzini e delle altre realtà Rai sul territorio nazionale in contemporanea con l'incontro con la numero uno di Viale Mazzini Lorenza Lei, fissato per lunedì 14, dopo aver scartato la data, già fissata dell'8 novembre. "E' gravissimo il comportamento del Direttore Generale Lorenza Lei - scrivono - la quale, evidentemente, vuole raggiungere lo scopo della sua missione, ossia il pareggio di bilancio e giustificare il suo cospicuo quanto inopportuno incremento retributivo, operando i risparmi con il taglio del contratto collettivo di lavoro sulla pelle dei lavoratori. Con ciò di fatto, il dg metterebbe "la spazzatura sotto lo zerbino senza risolvere i problemi ma solo procrastinandoli".
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