COMUNICATO
Il 22 aprile 2010, le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil.com Uil, Ugl Tlc, Snater, Libersind Confsal si sono incontrate con la Rai per discutere sulla possibile erogazione del Premio di Risultato e della condizione economica dell’azienda.
L’azienda ci ha esposto il mancato raggiungimento del Mol, parametro unico per il pagamento del Premio.
La somma da raggiungere era di 809 milioni di euro, il risultato è stato di 685 milioni.
Secondo l’azienda il mancato risultato è da individuarsi nei mancati introiti pubblicitari e nell’aumento dell’evasione del canone.
In relazione alle richieste sindacali l’azienda si è resta disponibile a pagare una somma a compensazione del mancato Pdr. Tale somma sarà contrattata in un incontro che sarà programmato entro la prossima settimana.
Da parte loro le OO.SS., hanno richiesto sulla specifica questione Pdr, l’intera somma del premio. Hanno inoltre avanzato l’esigenza di modificare la struttura di tale istituto. Tale richiesta nasce dalla considerazione che nulla della crisi aziendale è addebitabile ai lavoratori Rai. Che gli sperperi, le scelte industriali sbagliate: rinuncia al Contratto con Sky, proliferare degli appalti, scelte editoriali discutibili, moltiplicazione di dirigenti, sono tutte addebitabili alla gestione dell’attuale direzione.
Tale condizione non può essere sopportata, l’azienda, anche per voce dei responsabili delle relazioni industriali, e le dichiarazioni pubbliche di L. Flussi, indica il rischio di una crisi irreversibile e la necessità di ridurre i costi, ma non fa niente per correggere le sue scelte sbagliate.
È dimostrabile che il costo del lavoro è sostanzialmente stabile dal 2005, è quindi evidente che il sindacato ed i lavoratori si sono assunti appieno le loro responsabilità per salvaguardare la Rai ed il servizio pubblico. Stessa cosa non si può dire per chi dirige l’azienda. Per questo le OO.SS. non si possono accontentare di una semplice somma premiante per i dipendenti, è necessario da subito concordare incontri puntuali e risolutivi su:
- Piano Industriale, alla presenza del Direttore Generale;
- Definizione di criteri chiari sull’utilizzo degli appalti al fine di evitare ogni abuso e attivazione di strumenti di controllo puntuale.
- L’aggiornamento dell’Accordo sui Tempi Determinati;
- Modifica della struttura del Pdr.
Le OO.SS.a seguire hanno incontrato lavoratrici e lavoratori, che hanno sostenuto la trattativa con la loro presenza e con un corteo nei corridoi di viale Mazzini, spiegando loro l’andamento della trattativa e ringraziandoli per il loro determinante apporto.
Tale iniziativa, insieme alle altre iniziative intraprese sugli altri territori, deve accompagnare la fase complessa che si sta affrontando. Solo con la partecipazione delle lavoratrici ed i lavoratori le organizzazioni sindacali saranno in grado di ottenere risultati che rispondano ai loro bisogni.
L’azienda ci ha esposto il mancato raggiungimento del Mol, parametro unico per il pagamento del Premio.
La somma da raggiungere era di 809 milioni di euro, il risultato è stato di 685 milioni.
Secondo l’azienda il mancato risultato è da individuarsi nei mancati introiti pubblicitari e nell’aumento dell’evasione del canone.
In relazione alle richieste sindacali l’azienda si è resta disponibile a pagare una somma a compensazione del mancato Pdr. Tale somma sarà contrattata in un incontro che sarà programmato entro la prossima settimana.
Da parte loro le OO.SS., hanno richiesto sulla specifica questione Pdr, l’intera somma del premio. Hanno inoltre avanzato l’esigenza di modificare la struttura di tale istituto. Tale richiesta nasce dalla considerazione che nulla della crisi aziendale è addebitabile ai lavoratori Rai. Che gli sperperi, le scelte industriali sbagliate: rinuncia al Contratto con Sky, proliferare degli appalti, scelte editoriali discutibili, moltiplicazione di dirigenti, sono tutte addebitabili alla gestione dell’attuale direzione.
Tale condizione non può essere sopportata, l’azienda, anche per voce dei responsabili delle relazioni industriali, e le dichiarazioni pubbliche di L. Flussi, indica il rischio di una crisi irreversibile e la necessità di ridurre i costi, ma non fa niente per correggere le sue scelte sbagliate.
È dimostrabile che il costo del lavoro è sostanzialmente stabile dal 2005, è quindi evidente che il sindacato ed i lavoratori si sono assunti appieno le loro responsabilità per salvaguardare la Rai ed il servizio pubblico. Stessa cosa non si può dire per chi dirige l’azienda. Per questo le OO.SS. non si possono accontentare di una semplice somma premiante per i dipendenti, è necessario da subito concordare incontri puntuali e risolutivi su:
- Piano Industriale, alla presenza del Direttore Generale;
- Definizione di criteri chiari sull’utilizzo degli appalti al fine di evitare ogni abuso e attivazione di strumenti di controllo puntuale.
- L’aggiornamento dell’Accordo sui Tempi Determinati;
- Modifica della struttura del Pdr.
Le OO.SS.a seguire hanno incontrato lavoratrici e lavoratori, che hanno sostenuto la trattativa con la loro presenza e con un corteo nei corridoi di viale Mazzini, spiegando loro l’andamento della trattativa e ringraziandoli per il loro determinante apporto.
Tale iniziativa, insieme alle altre iniziative intraprese sugli altri territori, deve accompagnare la fase complessa che si sta affrontando. Solo con la partecipazione delle lavoratrici ed i lavoratori le organizzazioni sindacali saranno in grado di ottenere risultati che rispondano ai loro bisogni.
Roma, 23 aprile 2010
Slc Cgil Fistel Cisl Uil.com Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind Confsal
Slc Cgil Fistel Cisl Uil.com Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind Confsal
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