COMUNICATO
Le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater, Libersind-Confsal si sono incontrate con il Direttore Generale della Rai ed i Responsabili delle Relazioni Industriali.
M.Masi ci ha descritto la profonda situazione di crisi dell’azienda, dovuta a:
- Forte riduzione del mercato pubblicitario,
- Aumento dell’evasione del Canone, il tutto in una situazione di crisi generale.
Si è scelto di non rinnovare il contratto con Sky (RaiSat), perché la proposta della controparte era diretta a cannibalizzare la Rai, ed essendo Sky un diretto competitor dell’azienda non è possibile concedere dei favori.
Positivo è invece l’andamento della piattaforma digitale che sta registrando l’aumento degli ascolti, anche se si scontano delle difficoltà tecniche legate al raggiungimento delle località montane o isolate.
Ha poi teso a evidenziare la posizione inusuale della Slc Cgil, invitata nonostante la proclamazione di Sciopero.
L’Azienda per la prima volta ha dichiarato che il costo del lavoro degli operai, impiegati e quadri Rai è di 700 milioni di euro, da questo si evince che il costo dei contratti dei giornalisti e Dirigenti è di 270/300 milioni di euro.
La Slc Cgil ha ribadito la sua convinzione nella proclamazione dello sciopero per il giorno 30 ottobre 2009, poiché dopo un blocco che da 22 mesi impedisce il rinnovo del Contratto di Lavoro, la necessità è quella di reperire risorse consistenti per poter concludere un contratto dignitoso, senza tralasciare l’acquisizione di nuove regole e nuovi comportamenti su temi come: la regolazione degli appalti, delle consulenze e in generale politiche di efficientamento.
La Slc ha nuovamente criticato la scelta da parte della Rai di abbandonare il contratto con Sky in un momento di crisi importante, mettendo le lavoratrici ed i lavoratori di RaiSat in una difficile condizione: riduzione del lavoro, riduzione delle assunzioni dei TD e assenza di prospettive professionali.
Si è denunciato l’esternalizzazione del lavoro mentre Centri di produzione come Napoli, Milano e Torino vivono una crisi profonda di produzioni, si è ribadita la assoluta necessità di saturare il lavoro interno.
La Fistel Cisl da parte sua ha criticato l’assenza di Uil e Ugl al tavolo col Direttore Generale, ed ha proposto di arrivare rapidamente a concludere un biennio solo economico incrementando le risorse disponibili, per poi, dentro il nuovo “modello contrattuale” (non firmato dalla Cgil) aprire da gennaio 2010 la trattativa per il triennio (economico e normativo), saltando quindi il biennio successivo e proponendo un modello non condiviso da nessuna delle organizzazioni al tavolo.
Alla luce di tutto questo il Direttore Generale, in sintonia con il CdA, ha chiesto 48/72 ore per riflettere sulla possibilità di trovare altre risorse, questo senza promettere miracoli e ammettendo che ancora ci sono sprechi e inefficienze da recuperare, ha però evidenziato che molto di ciò che viene denunciato come tale è favolistico.
A fronte di tali dichiarazioni Slc Cgil si è detta disponibile a valutare le prossime proposte, senza però sospendere lo sciopero, il quale si svolgerà, se non ci saranno novità significative, il 30 di ottobre.
M.Masi ci ha descritto la profonda situazione di crisi dell’azienda, dovuta a:
- Forte riduzione del mercato pubblicitario,
- Aumento dell’evasione del Canone, il tutto in una situazione di crisi generale.
Si è scelto di non rinnovare il contratto con Sky (RaiSat), perché la proposta della controparte era diretta a cannibalizzare la Rai, ed essendo Sky un diretto competitor dell’azienda non è possibile concedere dei favori.
Positivo è invece l’andamento della piattaforma digitale che sta registrando l’aumento degli ascolti, anche se si scontano delle difficoltà tecniche legate al raggiungimento delle località montane o isolate.
Ha poi teso a evidenziare la posizione inusuale della Slc Cgil, invitata nonostante la proclamazione di Sciopero.
L’Azienda per la prima volta ha dichiarato che il costo del lavoro degli operai, impiegati e quadri Rai è di 700 milioni di euro, da questo si evince che il costo dei contratti dei giornalisti e Dirigenti è di 270/300 milioni di euro.
La Slc Cgil ha ribadito la sua convinzione nella proclamazione dello sciopero per il giorno 30 ottobre 2009, poiché dopo un blocco che da 22 mesi impedisce il rinnovo del Contratto di Lavoro, la necessità è quella di reperire risorse consistenti per poter concludere un contratto dignitoso, senza tralasciare l’acquisizione di nuove regole e nuovi comportamenti su temi come: la regolazione degli appalti, delle consulenze e in generale politiche di efficientamento.
La Slc ha nuovamente criticato la scelta da parte della Rai di abbandonare il contratto con Sky in un momento di crisi importante, mettendo le lavoratrici ed i lavoratori di RaiSat in una difficile condizione: riduzione del lavoro, riduzione delle assunzioni dei TD e assenza di prospettive professionali.
Si è denunciato l’esternalizzazione del lavoro mentre Centri di produzione come Napoli, Milano e Torino vivono una crisi profonda di produzioni, si è ribadita la assoluta necessità di saturare il lavoro interno.
La Fistel Cisl da parte sua ha criticato l’assenza di Uil e Ugl al tavolo col Direttore Generale, ed ha proposto di arrivare rapidamente a concludere un biennio solo economico incrementando le risorse disponibili, per poi, dentro il nuovo “modello contrattuale” (non firmato dalla Cgil) aprire da gennaio 2010 la trattativa per il triennio (economico e normativo), saltando quindi il biennio successivo e proponendo un modello non condiviso da nessuna delle organizzazioni al tavolo.
Alla luce di tutto questo il Direttore Generale, in sintonia con il CdA, ha chiesto 48/72 ore per riflettere sulla possibilità di trovare altre risorse, questo senza promettere miracoli e ammettendo che ancora ci sono sprechi e inefficienze da recuperare, ha però evidenziato che molto di ciò che viene denunciato come tale è favolistico.
A fronte di tali dichiarazioni Slc Cgil si è detta disponibile a valutare le prossime proposte, senza però sospendere lo sciopero, il quale si svolgerà, se non ci saranno novità significative, il 30 di ottobre.
Roma, 16 ottobre 2009
Slc Cgil Nazionale
Slc Cgil Nazionale
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