Sindacato Lavoratori Comunicazione
COMUNICATO STAMPA
Sindacati Rai:
Inaccettabile ennesima svendita di un bene pubblico alle banche.
Avevamo visto giusto a temere per il futuro della società controllata Rai, Rai Way, che detiene il possesso della rete trasmittente.
Un articolo del Corriere della Sera, esplicita che il board, presieduto da Anna Maria Tarantola, ha deciso la vendita del 49% dell’azienda, la quale sarà collocata in borsa da un consorzio composto da Mediobanca, Credit Suisse, Banca Imi, Bnp Paribas e Citi.
Si aggiunge che, forse, il 20% dell’offerta sarà riservata al pubblico.
Questo implica che il controllo della più grande rete trasmittente televisiva, struttura molto delicata anche sotto il profilo democratico e della sicurezza nazionale sarà nelle mani delle "solite" banche e dei poteri forti.
A questo punto, con la sottrazione dei 150 milioni alla Rai determinato dalla applicazione di quanto previsto dalla legge n. 89 del 2014, si sta realizzando la vendita sotto costo della struttura trasmittente, costata all’azienda (e quindi anche ai cittadini che pagano il canone) per il passaggio al Digitale Terrestre 450 milioni di euro negli ultimi tre anni.
Alla fine di luglio, Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind hanno avviato, proprio su tale questione, le procedure di sciopero in attesa di avere un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Vista la gravità della situazione ci attendiamo che si apra, prima dell’operazione, un confronto con le parti sociali ed i soggetti interessati per evitare l’ennesima catastrofe.
Per sollecitare l’apertura del confronto si svolgerà un presidio sotto il Ministero dello Sviluppo Economico.
Nei prossimi giorni i sindacati decideranno quali ulteriori iniziative di protesta mettere in campo.
Roma, 5 settembre 2014
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