COMUNICATO
Slc Cgil, Fistel CISL e Snater
Le scriventi OO.SS. ritengono inaccettabile l'atto aziendale di inviare per fax una ipotesi d'accordo contrattuale non definita in una discussione unitaria.
Quest'atto arriva, oltretutto, dopo che Uil.com, Ugl Telecomunicazioni e Libersind, in un loro documento annunciavano un referendum "propositivo" sulla proposta aziendale da noi giudicato, con lettere inviate ai tre sindacati ed all’Azienda, improponibile, su un testo mai consegnato pubblicamente al tavolo della trattativa.
Evidenziamo che, improvvidamente, il giorno 13 marzo u.s., mentre Slc Cgil, Fistel CISL e Snater svolgevamo un coordinamento unitario che le altre tre sigle volontariamente disertavano, la Rai inviava a mezzo fax la proposta di accordo dalla stessa definita ultimativa di una discussione, che vogliamo ricordare, L’AZIENDA HA INTERROTTO, ABBANDONANDO IL TAVOLO DELLA TRATTATIVA, IL GIORNO 8 MARZO U.S..
Sottolineiamo anche che il 7 marzo u.s., l'azienda ha provato a convocare solo una parte delle organizzazioni sindacali, quelle che la stessa riteneva più disponibili alla sottoscrizione dell'accordo compiendo un atto lesivo delle corrette relazioni sindacali, e che solo grazie al rifiuto di una organizzazione sindacale non ha prodotto gli effetti devastanti di un accordo separato.
Espressa questa parte che può apparire forma ma che noi consideriamo sostanza delle relazioni sindacali, la proposta contrattuale che l'azienda ci ha inviato non risponde a quanto da noi richiesto negli incontri del 29 febbraio, dell’1 e dell'8 marzo u.s. e per questo riteniamo doveroso avviare le procedure di raffreddamento così come previsto dalla norma che regola le procedure di sciopero.
Le scriventi OO.SS., a breve, come chiesto dal Coordinamento Nazionale Unitario del 13 marzo u.s., invieranno alla Rai una proposta contrattuale che tenga conto di valori economici sostenibili senza però penalizzare settori di lavoro, e che dal punto di vista normativo contenga elementi fondamentali per il superamento delle delibere del 29 novembre, del 15 dicembre e di tutte quelle relative all'applicazione del Piano Industriale 2010/2012.
Ribadiamo che queste OO.SS. vogliono il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro atteso dai lavoratori da 27 mesi e sono disponibili ad una discussione equilibrata, in cui l'Azienda non determini integralmente i testi dell’accordo contrattuale e sia disposta ad un confronto complessivo per la salvaguardia della Rai.
In questo senso, viste le voci di possibili proroghe del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale e i comportamenti dei livelli apicali della dirigenza aziendale, avvieremo un referendum tra i lavoratori dipendenti per sfiduciare chi ha mal gestito la RAI in questi ultimi 3 anni, con la volontà di trasferire il risultato referendario ai cittadini attraverso una conferenza stampa e al Ministero dell'economia e Finanze attraverso la consegna dei verbali e delle schede riportanti il dato definito della consultazione.
Chiediamo a tutte le nostre rappresentanze di non dare seguito in nessun modo alla consultazione messa in campo su una ipotesi non legittimata né dalla firma di alcuna sigla sindacale, né da una discussione unitaria e di vigilare rispetto a comportamenti lesivi dei nostri iscritti o dei delegati sindacali.
Ovviamente, prima di dare seguito alle iniziative di mobilitazione, svolgeremo assemblee su tutto il territorio nazionale, proprio a partire da quelle sedi o aree aziendali in cui i temi relativi all'incremento salariale pesano di più.
Roma, 14 marzo 2012
SLC- CGIL, FISTEL- CISL, SNATER
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