Roma, 30 gennaio 2012
Rai Radiotelevisione Italiana
Viale Mazzini, 14
00195 - Roma
Direttore Generale
c.a. dott.ssa Lorenza LEI
Come coordinamento dei lavoratori di RAI WAY ci permettiamo di scriverLe direttamente per tentare di avere una risposta chiara ed univoca sul futuro della azienda in cui prestiamo la nostra attività ed oggi più che in passato sentiamo l’esigenza di chiederLe chiarezza.
Dopo anni di incertezze stiamo affrontando con grandi timori per il nostro futuro e per quello dell’azienda in cui lavoriamo una impegnativa e delicata fase di transizione dal vecchio sistema analogico a quello tecnologicamente avanzato del digitale.
Abbiamo letto alcuni articoli di giornale sulle determinazioni del C.d.A della RAI relativamente alla cessione degli impianti trasmittenti di Rai Way, in particolare un articolo de Il Sole 24 Ore, dal titolo: “le banche riaprono il Dossier Rai Way – torna d’attualità il Piano di scorporo delle antenne di Viale Mazzini”, pubblicato il giorno 25 gennaio 2012, a firma Carlo Festa.
Nell’articolo si evidenzia il Suo impegno diretto nella ricerca di acquirenti per la cessione degli impianti; mentre vediamo, da parte della stessa Rai e delle OO.SS. che ci rappresentano, con la sottoscrizione di un Verbale d’Incontro e soprattutto un Comunicato Sindacale, che accompagna tale sottoscrizione e che le fa dire: “Rai Way è patrimonio strategico della RAI considerate anche le ingenti risorse investite per la digitalizzazione (500 milioni di euro a fine Swich-off), spingendosi a chiedere sindacati una pressione comune ai ministeri competenti, affinché si esprimano negativamente sulla vendita delle torri ”.
Come può comprendere l’assenza di smentita, di almeno una delle fonti ( RAI) , non ci consente di capire cosa Lei pensa della nostra Azienda e della cessione degli asset ovvero degli impianti trasmittenti.
Sappiamo ovviamente che è in atto con il sindacato una discussione non semplice per trovare soluzioni alternative alle difficoltà economiche della Capogruppo , ma riteniamo che una sua risposta definitiva sulla volontà di non reiterare la proposta di cessione presso i ministeri
competenti e l’idea di ritirare tale determinazione, presente nel Piano Industriale 2010/2012, potrebbe tranquillizzare la nostra condizione e aprire a diversi scenari, diciamo questo ricordandoLe quale impegno abbiamo messo e stiamo mettendo per il passaggio al digitale terrestre e , in particolare , quanto la nostra disponibilità ha contribuito ai risultati economici aziendali, per questo certi di una Sua risposta esaustiva e chiara la ringraziamo anticipatamente.
Il coordinamento dei lavoratori Rai Way.
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