Roma, 30 gennaio 2012
Segreteria Nazionale
SLC – CGIL
FISTEL – CISL
UILCOM – UIL
UGL – Telecomunicazioni
SNATER
LIBERSIND. CONF. SAL
Il coordinamento nazionale RaiWay, in riferimento al Verbale d’Incontro sottoscritto, il 26 gennaio 2012, da Rai e OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConFsal chiede un chiaro impegno alle segreterie nazionali nell’avere, nell’incontro con la Rai del 1 febbraio 2012, un pronunciamento definitivo rispetto alle volontà aziendali sull’asset Rai Way.
La contraddittorietà delle posizioni attribuite al Direttore Generale, notizie provenienti dalle dichiarazioni esplicitate al tavolo sindacale il 18 gennaio 2012 “Rai Way è patrimonio strategico della RAI considerate anche le ingenti risorse investite per la digitalizzazione (500 milioni di euro a fine Swich-off), spingendosi a chiedere alle OO.SS. una pressione comune ai ministeri competenti, affinché si esprimano negativamente sulla vendita delle torri ponti”; rispetto a quanto pubblicato sulla stampa, in particolare sull’articolo di Carlo Festa, del 25 gennaio 2112, uscito sul Sole 24 ore, (non smentita dalla Rai) che “le banche riaprono il Dossier Rai Way – torna d’attualità il Piano di scorporo delle antenne di Viale Mazzini”, rivelano una assoluta mancanza di chiarezza.
Il Coordinamento Nazionale Rai Way chiede, in assenza di un chiaro pronunciamento del Direttore Generale sul ritiro o la volontà di ritiro della cessione dell’ intero asset (torri, apparati, terreni e fabbricati) di proprietà della società Rai Way, alle stesse Segreterie Nazionali, la ripresa delle iniziative di contrasto, dando mandato alle OO.SS. di Rai Way di individuare, insieme a quelle dell’intero Gruppo Rai, una serie di iniziative di lotta aziendali e di Gruppo.
Lo stesso Coordinamento, svolgendo a pieno il suo mandato, invierà lettera aperta al Sole 24 Ore, esplicitando la propria posizione e opinione su quanto ipotizzato nell’articolo sopra citato, ed invierà lettera con richiesta di chiarimento al Direttore Generale della Rai per la palese contraddittorietà di posizioni proveniente da diverse fonti sulle scelte relative alla cessione dell’asset Rai Way.
Il coordinamento dei lavoratori Rai Way.
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