Abbiamo apprezzato le dichiarazioni del Presidente del Consiglio in ordine alla auspicata riforma della Rai. Siamo tra quelli che si sono battuti in questi anni per cambiarne la governance, la funzione del direttore generale e la stessa cultura di governo. Ovviamente la presa di posizione del Presidente del Consiglio non può che avere come conseguenza immediata il blocco di tutte le decisioni prese fin qui dal CdA.
Nessuna esternalizzazione, nessuna chiusura di sedi e di uffici di corrispondenza né alcun azzeramento di settori e società del gruppo. È bene che di ciò si prenda atto così come riteniamo importante che, al fine di giungere a una proposta di riorganizzazione della Rai, il sindacato sia soggetto di un confronto con il governo.
Siamo perché si facciano riforme anche radicali, ma pretendiamo il rispetto e l’attenzione dovuta verso chi in questa azienda ci vive ed opera ogni giorno.
Roma, 9 gennaio 2012
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