SLC CGIL Nazionale

mercoledì 9 maggio 2012


COMUNICATO STAMPA

RAI: SINDACATI, AZIENDA TEME REFERENDUM LAVORATORI

MARTEDI’ 15 MAGGIO LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI

I sindacati SLC CGIL, FISTEL CISL, SNATER denunciano le gravi azioni, in alcuni casi addirittura discriminatorie, messe in atto dalla Rai. L'Azienda ha impropriamente diffuso tra i lavoratori l’idea che lo sciopero indetto per il 9 maggio sia illegittimo, nonostante le OO.SS. abbiano mantenuto la proclamazione, debitamente comunicata ad azienda e alla Commissione di garanzia per lo sciopero. 

L’azienda, inoltre, ha provato a limitare la partecipazione dei lavoratori alla consultazione referendaria organizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater (indetta per sfiduciare i vertici aziendali e per sostenere il rinnovo contrattuale), chiedendo di non collocare i banchetti nelle sedi maggiormente frequentate dai dipendenti.

Tale atto segna, da parte della Rai, un diverso atteggiamento rispetto alla raccolta di firme svolta da altre OO.SS. e anche rispetto alla prassi normalmente attuata.

Questo, purtroppo, ritarderà i tempi della consultazione. Di conseguenza l'annunciata conferenza stampa per illustrare i risultati è rinviata a martedì 15 maggio, presso la Federazione Nazionale della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349), alle ore 11.00. 

Nonostante l’azione di contrasto della Rai, in numerose sedi, la consultazione ha già fatto registrare una forte partecipazione e questo fa ben sperare.

A livello territoriale e di unità produttive, per ovviare alla limitazione imposte dall'azienda, il voto si svolgerà presso le sale sindacali. Manifesti affissi nelle strutture aziendali indicheranno il luogo e l'orario di apertura dei seggi: i delegato ed i comitati promotori saranno attivi per facilitare la partecipazione.

Slc Cgil, Fistel CISL e Snater confermano lo sciopero di domani mercoledì 9 maggio, dalle ore 19.00 alle 21.00, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, per contrastare i licenziamenti e la chiusura di Rai Corporation e degli uffici di corrispondenza, le politiche di destrutturazione del servizio pubblico, di cessione di asset strategici e per chiedere l'allontanamento dei vertici aziendali che tali politiche hanno ideato e messe in campo.

I lavoratori Rai, ancora una volta, risponderanno alle pressioni e all'arroganza di questi vertici aziendali con la partecipazione e la mobilitazione.

Roma, 8 Maggio 2012

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