SLC CGIL Nazionale

giovedì 17 settembre 2009

Comunicato dei lavoratori RaiSat



RaiSat oscurata, perché?

I lavoratori di RaiSat esprimono viva preoccupazione per le sorti della consociata del gruppo Rai dopo il fallimento della trattativa per il rinnovo dell’accordo con Sky Italia, avvenuto con modalità poco chiare.
Il risultato è stato quello di veder sparire dalla piattaforma satellitare i sei canali che non solo hanno garantito dieci anni di ascolti, qualità di programmazione e utili ricavati sia dai 50 milioni di euro annui di Sky sia dalla raccolta pubblicitaria.
Sono stati chiusi due dei sei canali RaiSat e i quattro “superstiti” hanno visibilità sulla nuova piattaforma satellitare TivùSat (chi l’ha vista?) e nelle regioni completamente digitalizzate. Per ora solo la Sardegna. RaiSat, dunque, potrebbe essere visibile su tutto il territorio nazionale solo allo switch-off definitivo previsto per la fine del 2012.
Ad oggi l’azienda è quasi totalmente paralizzata: sono più che dimezzati i contratti di collaboratori, consulenti, programmisti-registi, assistenti ai programmi che negli anni hanno rappresentato la maggior parte delle risorse impiegate.
Fa eccezione la produzione dei canali Rai4 e RaiGulp, anch’essi realizzati da RaiSat sotto la responsabilità editoriale della Rai, che continuano regolarmente ad essere programmati in tutta Italia sul DTT.

I lavoratori di RaiSat dopo aver preso atto della situazione senza ricevere alcuna comunicazione ufficiale né durante né dopo la trattativa, hanno quindi potuto solo constatare, negli ultimi mesi, la progressiva paralisi dell’azienda.
Oggi chiedono che il piano industriale annunciato dal Direttore Generale della Rai per la fine di ottobre, tenga conto della professionalità acquisita nella produzione di canali tematici valorizzando le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni hanno costruito contenuti di grande qualità dando lustro al servizio pubblico.
Per rispondere alle sfide del mercato televisivo ci si aspetta che la Rai investa su queste risorse e sull’azienda RaiSat che può essere il traino per una presenza significativa della Rai sul Digitale Terrestre e sulle piattaforme satellitari.
I lavoratori di RaiSat hanno deciso di aderire alla manifestazione del 19 settembre per la libertà di informazione nel timore che la strategia aziendale che ha voluto la discesa di RaiSat dalla piattaforma Sky, debba intendersi come il primo passo verso la progressiva “dissoluzione” della Rai e del servizio pubblico nelle sue articolazioni.


I lavoratori di RaiSat.



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