Il
più delle volte in Rai si fa fatica a passare dalle parole ai fatti, ovvero ad
attuare le enunciazioni. Per questo ci
corre l’obbligo di fare il punto della situazione.
Riprese in Movimento
L’azienda
ci aveva messo al corrente, all’inizio di quest’anno, che si sarebbe proceduto
ad avviare una gara per l’affidamento del servizio di aeromobili e sistemi
girostabilizzati atti ad assicurare riprese televisive aeree. Gara che andava
nel verso delle richieste sindacali effettuate già dal 2013, essendo Rai in
possesso di una gran parte dei sistemi tecnici e di lavoratori con specifica
professionalità. Purtroppo dobbiamo constatare che i buoni intendimenti non
coincidono con la pratica.
La gara è stata sì avviata, ma in
tempi così avanzati che un solo granellino di polvere basterebbe a bloccare
tutto, producendo il risultato che anche il prossimo anno si debba ricorrere ad
un appalto “tuttoincluso” per il Giro d’Italia e per gli altri eventi
legati al contratto con RCS.
Centro Studi Nomentano
Ogni giorno una voce di corridoio.
Ci risultava che dal 5 gennaio
2015 si doveva procedere alla chiusura delle aree cantierabili, quindi la
chiusura della quasi totalità della palazzina studi, ora circola la voce che
tutto è rimandato, e forse la chiusura si concretizzerà da metà del prossimo
anno. Questa incertezza crea seri problemi legati alle attività produttive che
sono o che potrebbero essere sviluppate in futuro in questo insediamento. Forse
non è chiaro al management aziendale che esiste un costo legato agli impianti
ivi esistenti, anche se fermi, ed ai lavoratori che vi operano producendo ore di trasmissione che
altrimenti andrebbero in appalto.
Teche Rai
Bello il progetto di Digitalizzazione, ma vorremmo vederne la luce in tempo utile, al momento tanti buoni
intendimenti. Stiamo assistendo a formazione erogata troppo in anticipo, quando
i sistemi non sono ancora completamente operativi, con il rischio di trovarci
davanti una realtà diversa da quella prefigurata.
Oltretutto sarebbe opportuno, proprio in questa fase, stabilire i
flussi produttivi futuri, in modo che quando saranno avviati, si operino solo
piccoli aggiustamenti. Dal fronte invece giungono solo voci di “ricerca
personale per il salario”, voci che in un quadro incerto come l’attuale,
aumentano solo la confusione generale. In aggiunta riteniamo che il valore del
materiale esistente in Teca richieda una più attenta osservazione e valutazione
del lavoro, non ascrivendolo “frettolosamente” come semplice riversamento.
Area TG
Comprendiamo che in questo momento “tutta l’azienda” sia
incentrata sul progetto “15 Dicembre”, ma l’Azienda deve dare anche risposte su
come intende riutilizzare gli spazi produttivi. Al momento la produzione di
Roma possiede locali tecnici, comprese aree studi non utilizzate, mentre ha due
studi di produzione, considerati tali per la loro cubatura, impegnati per i
tg1/3 provvisori. Accelerare il riutilizzo tecnico per queste aree è doveroso
per ottimizzare la capacità produttiva del centro.
Dal punto di vista operativo i recenti interventi di
digitalizzazione non si sono accompagnati ad un’attualizzazione delle procedure
operative, dei protocolli, e della definizione univoca del chi fa cosa.
Innovazione tecnologica e
Riprese esterne.
Qui casca l’asino.
Da molto tempo ribadiamo la necessità di investire sui mezzi di
ripresa per le esterne, naturalmente in
base a quello che è l’obiettivo produttivo. Secondo noi, se si vuole vincere la
sfida dell’Alta Definizione si deve sviluppare proprio questo ambito produttivo
che può espletare le attività HD oggi richieste, come le riprese di eventi
sportivi o produzioni da poter indirizzare sia sulle Reti Generaliste, che su
quelle tematiche.
Inoltre ricordiamo che solo un nucleo forte di attività interne
può calmierare il mercato esterno. Mercato esterno che se diviene unico
fornitore del servizio, può tranquillamente fare il “prezzo” rendendo i
controlli previsti per gli appalti pubblici meramente tecnico/procedurali.
In ultimo “Allestimento
Studi”
Ne fanno parte Arredamento,
Trucco, Sartoria/Costumi, Scenografie (scenografi,Pittori e Costruttori ).
Quali sono le intenzioni della Rai nei confronti di questo settore
a nostro avviso strategico per la produzione a costi certi? Non si sa! Nel
passato ci sono stati tentativi di esternalizzare, ma i costi a regime si sono
dimostrati più alti. Solo i lavoratori interni possono essere al corrente dei
costi di realizzazione di un prodotto interno ed è per questo motivo che
dovrebbero essere valorizzati e motivo di orgoglio perché è con quel prodotto
che siamo visibili all’esterno. Quindi riteniamo che anche in questo ambito
l’azienda debba cambiare registro e passare ai fatti.
Questi sono solo cinque “buoni propositi” che l’azienda in alcuni
tavoli aveva enunciato, ce ne sono altri come le manutenzioni interne, che
all’azienda fanno risparmiare in termini economici e per i tempi di intervento,
o la post-produzione e tutti i reparti che la compongono.
E’ per questo che chiediamo OLTRE ALLE PAROLE I FATTI.
Non pretendiamo il tutto subito, ma non siamo neanche più
disponibili ad accettare il NIENTE che accompagna l’agonia cui stiamo
assistendo. Com’è quindi nel costume di questa Organizzazione Sindacale, nel
caso in cui non dovessero arrivare risposte convincenti dall'Azienda su queste
problematiche, ci riserviamo di attivare tutti i percorsi sindacali per la
tutela delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.
Roma,
6 novembre ’14 SEGRETERIA
SLC-CGIL Roma e Lazio
SLC CGIL Rai Roma
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