SLC CGIL Nazionale

martedì 11 novembre 2014

SLC CGIL: Dalle Parole ai Fatti o ....una Lenta AGONIA?



Il più delle volte in Rai si fa fatica a passare dalle parole ai fatti, ovvero ad attuare le enunciazioni.  Per questo ci corre l’obbligo di fare il punto della situazione.

Riprese in Movimento
L’azienda ci aveva messo al corrente, all’inizio di quest’anno, che si sarebbe proceduto ad avviare una gara per l’affidamento del servizio di aeromobili e sistemi girostabilizzati atti ad assicurare riprese televisive aeree. Gara che andava nel verso delle richieste sindacali effettuate già dal 2013, essendo Rai in possesso di una gran parte dei sistemi tecnici e di lavoratori con specifica professionalità. Purtroppo dobbiamo constatare che i buoni intendimenti non coincidono con la pratica.
La gara è stata sì avviata, ma in tempi così avanzati che un solo granellino di polvere basterebbe a bloccare tutto, producendo il risultato che anche il prossimo anno si debba ricorrere ad un appalto “tuttoincluso” per il Giro d’Italia e per gli  altri eventi  legati al contratto con RCS.

Centro Studi Nomentano
Ogni giorno una voce di corridoio.
Ci risultava che dal 5 gennaio 2015 si doveva procedere alla chiusura delle aree cantierabili, quindi la chiusura della quasi totalità della palazzina studi, ora circola la voce che tutto è rimandato, e forse la chiusura si concretizzerà da metà del prossimo anno. Questa incertezza crea seri problemi legati alle attività produttive che sono o che potrebbero essere sviluppate in futuro in questo insediamento. Forse non è chiaro al management aziendale che esiste un costo legato agli impianti ivi esistenti, anche se fermi, ed ai lavoratori che vi  operano producendo ore di trasmissione che altrimenti andrebbero in appalto.

Teche Rai
Bello il progetto di Digitalizzazione, ma vorremmo vederne la  luce in tempo utile, al momento tanti buoni intendimenti. Stiamo assistendo a formazione erogata troppo in anticipo, quando i sistemi non sono ancora completamente operativi, con il rischio di trovarci davanti una realtà diversa da quella prefigurata.
Oltretutto sarebbe opportuno, proprio in questa fase, stabilire i flussi produttivi futuri, in modo che quando saranno avviati, si operino solo piccoli aggiustamenti. Dal fronte invece giungono solo voci di “ricerca personale per il salario”, voci che in un quadro incerto come l’attuale, aumentano solo la confusione generale. In aggiunta riteniamo che il valore del materiale esistente in Teca richieda una più attenta osservazione e valutazione del lavoro, non ascrivendolo “frettolosamente” come semplice riversamento.

Area TG
Comprendiamo che in questo momento “tutta l’azienda” sia incentrata sul progetto “15 Dicembre”, ma l’Azienda deve dare anche risposte su come intende riutilizzare gli spazi produttivi. Al momento la produzione di Roma possiede locali tecnici, comprese aree studi non utilizzate, mentre ha due studi di produzione, considerati tali per la loro cubatura, impegnati per i tg1/3 provvisori. Accelerare il riutilizzo tecnico per queste aree è doveroso per ottimizzare la capacità produttiva del centro.
Dal punto di vista operativo i recenti interventi di digitalizzazione non si sono accompagnati ad un’attualizzazione delle procedure operative, dei protocolli, e della definizione univoca del chi fa cosa.

Innovazione tecnologica e Riprese esterne.
Qui casca l’asino.
Da molto tempo ribadiamo la necessità di investire sui mezzi di ripresa  per le esterne, naturalmente in base a quello che è l’obiettivo produttivo. Secondo noi, se si vuole vincere la sfida dell’Alta Definizione si deve sviluppare proprio questo ambito produttivo che può espletare le attività HD oggi richieste, come le riprese di eventi sportivi o produzioni da poter indirizzare sia sulle Reti Generaliste, che su quelle  tematiche.
Inoltre ricordiamo che solo un nucleo forte di attività interne può calmierare il mercato esterno. Mercato esterno che se diviene unico fornitore del servizio, può tranquillamente fare il “prezzo” rendendo i controlli previsti per gli appalti pubblici meramente tecnico/procedurali.

In ultimo “Allestimento Studi”
Ne fanno parte Arredamento, Trucco, Sartoria/Costumi, Scenografie (scenografi,Pittori e Costruttori ).
Quali sono le intenzioni della Rai nei confronti di questo settore a nostro avviso strategico per la produzione a costi certi? Non si sa! Nel passato ci sono stati tentativi di esternalizzare, ma i costi a regime si sono dimostrati più alti. Solo i lavoratori interni possono essere al corrente dei costi di realizzazione di un prodotto interno ed è per questo motivo che dovrebbero essere valorizzati e motivo di orgoglio perché è con quel prodotto che siamo visibili all’esterno. Quindi riteniamo che anche in questo ambito l’azienda debba cambiare registro e passare ai fatti.

Questi sono solo cinque “buoni propositi” che l’azienda in alcuni tavoli aveva enunciato, ce ne sono altri come le manutenzioni interne, che all’azienda fanno risparmiare in termini economici e per i tempi di intervento, o la post-produzione e tutti i reparti che la compongono.
E’ per questo che chiediamo OLTRE ALLE  PAROLE I FATTI.
Non pretendiamo il tutto subito, ma non siamo neanche più disponibili ad accettare il NIENTE che accompagna l’agonia cui stiamo assistendo. Com’è quindi nel costume di questa Organizzazione Sindacale, nel caso in cui non dovessero arrivare risposte convincenti dall'Azienda su queste problematiche, ci riserviamo di attivare tutti i percorsi sindacali per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.

Roma, 6 novembre ’14                                                 SEGRETERIA SLC-CGIL Roma e Lazio

                                                                                       SLC CGIL Rai Roma 

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