SLC CGIL Nazionale

venerdì 21 novembre 2014

SCIOPERO RAI 12 OTTOBRE INTERO TURNO

SLC – CGIL                          Sindacato Lavoratori Comunicazione
SNATER                               Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
LIBERSIND. CONF. SAL      Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori
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SCIOPERO RAI


Slc Cgil, Snater e Libersind- ConfSal hanno deciso di definire una unica giornata di sciopero nazionale della Rai per il giorno 12 dicembre 2014.

Quanto il Governo Renzi sta realizzando sulla Rai, riduzione di risorse da canone e assenza di un vero ridisegno del Servizio Pubblico, è in continuità con i temi che stanno alla base dello sciopero generale indetto dalla CGIL e dalla UIL per il giorno 12 dicembre.

Per questo, dopo lo sciopero dell'11 giugno, partecipato dall'80% dai lavoratori della Rai ed a seguito dei ricorsi messi in campo contro le scelte del Governo su Rai (riduzione del canone sul 2014 e 2015 e (s)vendita di Rai Way, cancellazione dell’obbligo per legge di avere le Sedi regionali), le scriventi OO. SS., svolte le prime assemblee, hanno valutato di indire lo sciopero nazionale della Rai in concomitanza dello sciopero generale indetto contro il Job Act e la legge di stabilità, dalla CGIL e dalla UIL.

La mobilitazione in RAI del 12 dicembre è quindi:

·         Contro il prelievo forzoso dei 150 ml di euro con la legge 89/2014, contro il prelievo del 5% per ogni anno (85 ml di euro) del canone previsto con la legge di stabilità da parte del Governo.

·    Contro la (s)vendita di parte della proprietà di Rai Way, determinata dal decreto della Presidenza del Consiglio del 2 settembre ed attuata con la delibera del Consiglio di Amministrazione della Rai del 4 settembre 2014.

·         Per una Rai, Servizio Pubblico, riformata attraverso:
1.      un diverso modello di Governance,
2.      la Concessione definitiva di Servizio Pubblico alla Rai,
3.      l’assegnazione anche attraverso un Canone differenziato per reddito, che consenta lo svolgimento delle attuali attività e percorsi di crescita e sviluppo,
4.      una nuova regolazione del sistema radio televisivo in linea con i Paesi Europei. 

·       Per una riforma del sistema produttivo, gestionale e delle figure professionali attraverso un rinnovo contrattuale.

·         Contro il Job Act, nel quale si prevede di: modificare negativamente l'art.18 della L. 300/70 a tutela dei licenziamenti senza giusta causa, cancellare la tutela dell'art. 4 della L.300/70 contro i controlli a distanza, modificare la normativa vigente per consentire il demansionamento dei lavoratori unilateralmente da parte dell'azienda.

·     Contro la legge di stabilità che continua a ridurre le risorse a disposizione dei lavoratori e pensionati, anche attraverso una fiscalità iniqua, e che non stabilisce un sistema universalistico ed efficace degli ammortizzatori sociali.

Crediamo che alla Rai ed alle forze politiche debba arrivare un ulteriore forte segnale, sia sui temi generali che sul futuro della Rai Servizio Pubblico.
I temi sono fortemente connessi, è difficile per noi immaginare una Rai sana in assenza di una certezza sul futuro occupazionale (art.18 e risorse/Canone/rinnovo Concessione di servizio pubblico), è difficile immaginare una Rai che riconosca le professionalità (qualità di prodotto) senza una certezza sugli inquadramenti e sui diritti indisponibili (controllo a distanza).
Siamo fortemente preoccupati anche dalla accondiscendenza con cui i vertici aziendali della Rai hanno accettato ogni indicazione da parte del Governo, anche quando queste non erano obblighi formali, rispetto a percorsi di riduzione e di cessione di asset strategici (vendita di Rai Way), ancor di più in un quadro di totale incertezza normativa sulla Rai Servizio Pubblico e più in generale sul settore radio televisivo.

Per ora da parte del Governo ci sono un insieme di promesse, in realtà si è operato solo per la riduzione di risorse economiche che limitano la capacità produttiva.
In questo i vertici aziendali della Rai, con i loro atti ufficiali, hanno pesato solo negativamente.

Per questo lo sciopero è contro le scelte del Governo ed è anche contro le scelte della Rai.

A sostegno della vertenza si svolgeranno assemblee su tutto il territorio nazionale.
In allegato il calendario.

Roma, 20 novembre 2014

Le Segreterie Nazionali

                                          Slc Cgil                      Snater                  Libersind- ConfSal

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