Slc Cgil ritiene inaccettabile la modalità con cui vengono inventate nomine e poltrone mentre l’azienda vive una profondissima crisi economica, industriale ed editoriale – così una nota ufficiale della segreteria nazionale di Slc Cgil.
“Mentre i lavoratori dipendenti hanno lasciato sul campo circa 50 milioni di euro negli ultimi due anni – prosegue la nota - tra mancato rinnovo del contratto, mancato pagamento del premio di risultato, compressione dei costi attraverso leve gestionali, blocco degli avanzamenti di carriera, il management intanto crea nuovi ruoli e spartisce poltrone, dilapidando risorse che andrebbero dedicate al lavoro e agli investimenti tecnologici.”
“Per Slc Cgil in Rai imperversa ormai la peggiore politica, a totale detrimento del servizio pubblico. Ne è esempio lampante, in questo momento di spartizione di posti, il tentativo di tagliare la terza edizione della Tgr motivando la decisione con la volontà di risparmiare.”
“Slc Cgil intende, nelle prossime settimane, insieme a tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda e le associazioni che in questi anni si sono mobilitate a difesa del servizio pubblico, dare vita a numerose iniziative pubbliche e manifestazioni, non escludendo la mobilitazione generale, se la situazione dovesse rimanere invariata – conclude il comunicato.
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