SLC CGIL Nazionale

venerdì 22 luglio 2011

Comunicato Slc Cgil (20.07.2011)


  




COMUNICATO SLC CGIL

I giorni 18 e 19 luglio le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind-ConfSal hanno incontrato l’azienda sui temi definiti nell’incontro precedente (5 e 6 luglio), ed espressi nei giorni a seguire nei comunicati delle diverse organizzazioni (http://inforai.blogspot.com/2011/07/comunicato-segreteria-nazionale-slc.html ).

Il confronto è iniziato con una ristretta richiesta dall’azienda alle OO.SS.
Evidentemente dalle conversazioni informali, preparatorie dell’incontro in plenaria, era risultato alla stessa che il valore economico dei tagli sugli istituti contrattuali non erano accettabili, sia dal punto di vista delle modalità che delle quantità, da parte di nessuna delle organizzazioni sindacali.

Indicativamente i tagli sul costo del lavoro, individuati dall’azienda in 10 milioni di euro, avrebbero consentito una congrua erogazione di una Una Tantum e minimi a partire da gennaio 2012 ma attraverso la cancellazione completa di 2 pesanti istituti contrattuali, oltretutto senza il tempo, o meglio, la volontà aziendale di ragionare di diverse formulazioni (no ai tagli lineari) o di minori entità in un contesto di rivisitazione di modelli produttivi, organici, figure professionali, elementi che avrebbero potuto alleggerire l’impatto su alcune aree produttive e risposto dal punto di vista anche del miglioramento della qualità della vita ad una attenuazione delle indennità.

Slc a quel punto, sempre in ristretta, ha provato a formulare una diversa proposta che rispondesse in tempi brevi anche alle difficoltà economiche dell’azienda. Chiusura del contratto sul biennio, con: Una Tantum e aumento dei minimi a partire da fine 2011, con parte normativa su TD, mercato del lavoro e regole stringenti sugli appalti, rinviando necessariamente al contratto successivo (triennio) una discussione più profonda su revisione del premio di risultato, struttura contrattuale, modelli organizzativi, figure professionali, inquadramento e organico, in una compatibilità economica da discutere senza dictat aziendali.
Tale opzione avrebbe consentito di spalmare su 5 anni: biennio 2010/2011 e triennio 2012/2014 la revisione della struttura contrattuale, ragionando così di entità economiche meno pesanti,  rispondendo da subito alle questioni normative non rinviabili: Accordo sui TD, mercato del lavoro (selezione e apprendistato), regole stringenti sugli appalti.

Su questa proposta non si è trovata unanimità tra organizzazioni sindacali e a quel punto l’azienda, prendendo a pretesto le divisioni sindacali, ha fatto una sua ipotesi “veloce”, stessa proposta che, purtroppo, trovando sostegno da alcune organizzazioni sindacali è stata portata in plenaria: Accordo sui TD, mercato del lavoro e una somma che si dovrebbe aggirare sui 1000 euro riparametrata ad “anticipo del contratto”, contratto che dovrebbe essere discusso, sempre presupponendo la riduzione del costo degli istituti contrattuali (per le somme sopra menzionate), a partire da settembre 2011.

Slc con chiarezza ha espresso la preoccupazione che il contratto non sarà rinnovato, che a settembre la vicina scadenza del CDA Rai, la fragilità del sistema relazionale e la diversità di visione delle OO.SS., anche se legittima, porterà all’impossibilità della chiusura contrattuale con una resa economica all’azienda, da parte dei lavoratori Rai, di circa 25 milioni di euro senza colpo ferire, condizione che ricadrà soprattutto sulle fasce più deboli, quei lavoratori che solo attraverso l’aumento dei minimi possono vedere il recupero del potere d’acquisto del salario.
Non sarà certo il rinvio a rendere le cose compatibili, se oggi non vi sono le condizioni per trovare le compatibilità economiche perché ci dovrebbero essere a settembre?
La questione è che l’azienda non è disponibile a ragionare su tutti gli elementi ed il problema non è nei tempi, sono 5 mesi che si discute, quasi sempre di metodo, con pochi testi e senza arrivare a conclusione. La fragilità aziendale ben si lega al conservatorismo di alcune organizzazioni sindacali, producendo una dilazione nel rinnovo contrattuale che sta costando milioni di euro ai lavoratori.
L’ulteriore rinvio è una responsabilità che SLC non ha intenzione di addossarsi, anche per questo ,ieri, ha annunciato l’indisponibilità a ristrette di segreteria con l’azienda, la discussione dovrà quindi proseguire in plenaria sino alla conclusione del percorso vertenziale estivo.

Va rilevato che, nella proposta aziendale, oltre ad essere scomparsi valori economici importanti, postati essenzialmente per il rinnovo contrattuale, non è più menzionata la regolamentazione proposta sugli appalti, quindi, mentre si chiede la disponibilità alle OO.SS. a regolare l’apprendistato professionalizzante, tipologia che consente la diminuzione dei costi aziendali nella contrattualizzazione dei lavoratori, e si dovrebbe accettare una somma irrisoria al fine di evitare il sollevamento dei lavoratori giustamente furenti per il diverso trattamento economico dei giornalisti, punti determinanti in discussione, finalizzati alla riduzione dei costi esterni, vengono accantonati.

Slc, ieri l’ha espresso con chiarezza al tavolo: pesante la scelta aziendale e di alcune OO.SS. a non voler da subito ragionare di aumento dei minimi salariali; grave la chiusura aziendale nel non voler ragionare a 360 gradi di struttura contrattuale ma di voler imporre valori economici e modalità; pesante il ricatto di far leva sulle difficoltà dei tempi determinati per impegnare tutte le OO.SS. nel sottoscrivere un accordo privo di risposte economiche e di impegno al risparmio sui costi esterni; nonostante questo Slc, insieme al suo coordinamento, ha valutato di dover rimanere al tavolo per senso di responsabilità, soprattutto per cercare soluzioni alla situazione dei TD, evitando, se possibile, la via giudiziaria. In conclusione starà all’organizzazione e ai suoi organismi la valutazione se sottoscrivere o meno l’ipotesi di accordo. Deve essere però chiaro che i presupposti da cui parte la discussione della prossima settimana (27 e 28 luglio), nonostante la vicinanza sul merito di alcune sigle sindacali, non sono quelli auspicati.

Infine, unitariamente, la parte sindacale (per l’ennesima volta) ha chiesto i testi delle parti più complesse per elaborare una risposta e tentare di fare un lavoro di revisione, se fosse necessario, prima dell’incontro calendarizzato.

L’azienda, dopo aver posto come pregiudiziale all’invio dei testi una risposta di disponibilità all’intero impianto, avendo riscontrato l’assenza di univocità delle OO.SS. a tale condizione e la richiesta unitaria della documentazione, ha acconsentito a farla pervenire alle parti tra mercoledì e giovedì di questa settimana.

Roma, 20 luglio 2011

La Segreteria Nazionale



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