Da
tempo in Rai è diventata consuetudine la non assunzione di responsabilità da
parte di chi sarebbe preposto ad esercitarla, ormai è tutto demandato alla
buona volontà di chi in quel momento si trova a dover risolvere un problema.
Questo
si riflette anche sul lavoro ordinario come la dotazione dei dispositivi di
sicurezza e la movimentazione del materiale tecnico sia in azienda che fuori.
Sulle
Dotazione di protezione si è scelto che ogni struttura o settore provvederà
all’approvvigionamento del materiale come se le varie strutture, più o meno
grandi, abbiano la possibilità di occuparsi dell’approvvigionamento, dello
stoccaggio e della distribuzione dei
beni. Non si tiene conto che frazionando l’acquisto aumenta il costo , evenienza che si voleva scongiurare con la “Centrale
Unica di Acquisto”. In pratica i “dispositivi” sono di difficile reperimento, e
non uniformi perché una volta acquistati ci si rende conto che sono diversi secondo i tempi ed i soggetti
che ne hanno fatto richiesta.
Per
quello che concerne il trasferimento di
materiale tecnico verso ditte esterne o nell’ambito del perimetro
aziendale, allo stato attuale non abbiamo spedizionieri contrattualizzati,
quindi movimentare un apparato tecnico
diventa quasi impossibile.
Ci
sono esempi di squadre di ripresa che, sempre per la buona volonta o
l’attaccamento aziendale, ritirano presso i magazzini centrali il materiale pur
di non creare problemi all’Azienda. Si arriva al paradosso che in certi casi
converrebbe comprarlo nuovo.
Quindi
siamo un’Azienda che sui giornali si fa vanto del passaggio tecnologico in HD
ma, non riesce a spedire una telecamera da Trieste a Venezia o da Roma a
Palermo. Ci vantiamo di essere arrivati sulla luna ma non sappiamo come arrivare
al palazzo accanto.
Questo
sarebbe il nostro management aziendale?
Questi
sarebbero i dirigenti che si fanno belli sui giornali rilasciando interviste a
“destra e a manca”?
Oppure
il disegno è un altro: Fermare
l’Azienda, affinchè le difficoltà di
operare diventino quasi insormontabili
costringendo all’esternalizzazione , aumentando i costi operativi per
motivarne poi la chiusura? La risposta è sicuramente già insita nelle domande,
questa purtroppo è l’amara verità.
Roma,
14.01.2014 SLC
CGIL RAI ROMA
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