Mozione Assembleare
L’assemblea ampia e partecipata dei lavoratori Rai del CPTV di Napoli, riunitasi il giorno 25 ottobre, intendendo dare un contributo al dibattito sul rinnovo contrattuale, ha votato unanime la seguente mozione.
Le difficoltà economiche della nostra Azienda, sono soltanto la superficie di un problema più vasto e pericoloso che affonda le radici in un diffuso sentimento di lontananza dell’utenza.
La RAI produce, oramai, un surrogato del “servizio pubblico”; ne è riprova la scarsa qualità dei programmi e una generale disattenzione al prodotto a fronte di un’attenta e puntuale difesa di interessi lobbistici e politici.
L’impossibilità di operare scelte editoriali in totale e incondizionata autonomia, in linea con gli interessi aziendali e con lo spirito del “servizio pubblico”, rendono più buio e incerto il nostro presente, compromettendo la capacità di sviluppare strategie possibili per il futuro.
Scelte distruttive e ottuse, quale la rescissione del contratto di utenza con Sky, stanno pesando sui conti dell’azienda, ma ancor più peseranno i mancati contratti pubblicitari per gli effetti nefasti di un palinsesto zoppo che lascia ampi spazi d’azione alla concorrenza. Sul fronte del canone, siamo fortemente preoccupati per la raccolta 2012, che si preannuncia con una flessione al momento non prevedibile, sulla quale peserà la crisi e, più in generale, la crescente disaffezione nei confronti della Rai.
Un’istantanea dell’Azienda disegnerebbe un quadro fortemente condizionato da un impianto normativo vecchio che ingessa ogni possibile slancio innovativo e consegna l’Azienda ad un ruolo periferico nel complesso e agguerrito universo dell’editoria televisiva.
Si rende necessario, quindi, procedere in tempi brevi al rinnovamento dei modelli produttivi, delle figure professionali, dell’organizzazione del lavoro, ovvero mettere mano alla parte normativa del contratto ferma da quindici anni.
Quest’Assemblea, indica come priorità assoluta il rinnovamento dell’Azienda nella consapevolezza che l’attuale impianto industriale non consente proiezioni ottimistiche sul futuro dell’Azienda e di quanti vi lavorano.
Per far questo invitiamo tutte le sigle Sindacali ad aprire tavoli di confronto unitari con i lavoratori, che avranno così modo di partecipare al cambiamento con proposte e suggerimenti.
Con l’impegno di tutti si potrebbe arrivare al rinnovo della parte normativa del contratto in sei/otto mesi. Subito dopo sarà necessario aprire la partita del rinnovo economico che, procedendo in tal senso, risulterebbe coerente a quanto modificato nell’impianto normativo.
L’Assemblea dei lavoratori del CPTV di Napoli ritiene necessario aprire immediatamente una trattativa che riporti nelle tasche dei lavoratori il PDR (Premio di Risultato) anche, ove necessario, ridiscutendone significato e modalità di erogazione. Ciò consentirebbe di bilanciare momentaneamente il mancato rinnovo contrattuale (parte economica).
26 ottobre 2011
L’Assemblea dei Lavoratori del CPTV Rai Napoli
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