E’ nostra volontà, attraverso quanto svilupperemo nel testo, omogeneizzare le iniziative territoriali della nostra organizzazione rispetto al trattamento dei TD.
Sapete tutti che il Collegato Lavoro produce degli effetti sui lavoratori a Tempo determinato e sull’Accordo di Bacino del 4 giugno 2008. (vedi Effetti del Collegato Lavoro in Rai.pdf)
Per questo abbiamo chiesto all’azienda di rispondere concretamente al bisogno di superare una norma sbagliata ed ingiusta (richiesta unitaria del 7 dicembre).
L’esito dell’incontro è ben illustrato nel comunicato unitario del 13 gennaio 2011.
Ribadendo la nostra volontà di concludere un Accordo risolutivo dei problemi che il Collegato Lavoro ci pone, riteniamo fondamentale alla luce della incapacità momentanea dell’azienda di sostenere la trattativa prima del 23 gennaio, di dare un indirizzo chiaro ai lavoratori.
1) riteniamo che per una corretta gestione dell’impugnativa (e per una non auspicata ma possibile vertenza) sia necessario indirizzare i lavoratori agli uffici vertenze.
Questo perché è pratica delicato per la quale va data ai lavoratori la massima assistenza e la certezza del percorso.
2) la Rai ci ha assicurato, lettera di risorse umane datata 13 gennaio 2011, che non riterrà le impugnative elemento interruttivo o lesivo dell’accordo dei bacini e delle transazioni in essere con i lavoratori.
A tal riguardo abbiamo chiesto all’azienda:
- di non creare discrimine tra diverse formulazioni di impugnativa,
- di interpretare mai l’impugnativa come azione interruttiva degli impegni tra le parti (vedi testo delle transazioni), spostando tale determinazione al solo deposito della causa (quello da farsi entro i 270 giorni).
Le altre organizzazioni, molto probabilmente, distribuiranno lettere prestampate identiche.
Questa scelta, che per noi è possibile ma non auspicabile, non permetterà la loro catalogazione e accorta gestione anche in una (oggi non escludibile) iniziativa legale.
Vogliamo evidenziare, oltretutto, che tale pratica caricherebbe la categoria di una responsabilità non propria e con difficoltà gestionali non indifferenti.
Infine, vogliamo sottolineare che la nostra forte determinazione nella gestione della questione TD, l’accortezza con cui ci prepariamo ad affrontare le storie dei singoli lavoratori sono elementi importanti per determinare il futuro di questa azienda.
3) Fatte salve le argomentazioni da noi già sviluppate sul Collegato Lavoro crediamo che, anche alla luce di quanto dichiarato dall’azienda, sia opportuno stimolare i lavoratori a Td per l’invio della impugnativa.
E’ palese che il numero peserà sul futuro della trattativa.
Questo non vuol dire far inviare a tutti indiscriminatamente la lettera, significa però suggerire come prima cosa una verifica della singola posizione presso l’ufficio vertenze.
Non tutti possono impugnare, ricordiamo che se non sono si sono raggiunti i famosi 1095 giorni o non vi è un contratto viziato questo è inefficace e inutile.
Poi vanno fatti dei ragionamenti che qui sotto riassumiamo:
- coloro che hanno raggiunto i 1095 giorni potranno ricorrere anche successivamente al 23 di gennaio per la sola assunzione a tempo indeterminato (perderanno i pregressi nel caso in cui l’accordo saltasse e dovessero fare vertenza),
- coloro che sono nel bacino A e sono assolutamente a ridosso dell’assunzione possono impugnare ma forse non è opportuno,
- coloro che sono fuori bacino o nel bacino B hanno maggiore interesse a impugnare (e se non hanno raggiunto i 1095 giorni ad andare presso gli uffici vertenze a farsi controllare la propria posizione).
4) Cosa devono fare i lavoratori:
- attraverso la nostra rappresentanza in azienda cercare i riferimenti degli uffici vertenze (oppure cercare sul sito della CGIL www.cgil.it i riferimenti delle sedi e poi degli uffici vertenze),
- portare all’ufficio vertenze le lettere di assunzione, le transazioni o qualsiasi altro documento scambiato con l’azienda dal primo contratto stipulato.
5) Cosa devono fare le RSU e le strutture territoriali:
- suggerire ai lavoratori di recarsi presso l’ufficio vertenze, in qualsiasi caso (anche se i lavoratori decidessero di inviare lettere autonomamente o chiedendolo alla Slc) catalogare le impugnative inviate attraverso di noi o con la nostra collaborazione.
- nella catalogazione registrare tutti i riferimenti per mantenere il contatto,
- avere grande attenzione nell’accompagnamento e nella gestione di tutti i casi,
- la lettera va inviata alla sola azienda (magari tenetene una copia),
- valutare con il lavoratore l’esigibilità della loro posizione e l’opportunità di impugnare: se nella transazione è presente la data di assunzione, se sono in possesso di una lettera (precontratto) che impegna in maniera irreversibile l’azienda all’assunzione,
- sviluppare territorialmente un documento/vademecum per indicare ai lavoratori riferimenti e modalità con cui agire, ovviamente partendo dalle indicazioni espresse dalla Slc Nazionale.
Sapete tutti che il Collegato Lavoro produce degli effetti sui lavoratori a Tempo determinato e sull’Accordo di Bacino del 4 giugno 2008. (vedi Effetti del Collegato Lavoro in Rai.pdf)
Per questo abbiamo chiesto all’azienda di rispondere concretamente al bisogno di superare una norma sbagliata ed ingiusta (richiesta unitaria del 7 dicembre).
L’esito dell’incontro è ben illustrato nel comunicato unitario del 13 gennaio 2011.
Ribadendo la nostra volontà di concludere un Accordo risolutivo dei problemi che il Collegato Lavoro ci pone, riteniamo fondamentale alla luce della incapacità momentanea dell’azienda di sostenere la trattativa prima del 23 gennaio, di dare un indirizzo chiaro ai lavoratori.
1) riteniamo che per una corretta gestione dell’impugnativa (e per una non auspicata ma possibile vertenza) sia necessario indirizzare i lavoratori agli uffici vertenze.
Questo perché è pratica delicato per la quale va data ai lavoratori la massima assistenza e la certezza del percorso.
2) la Rai ci ha assicurato, lettera di risorse umane datata 13 gennaio 2011, che non riterrà le impugnative elemento interruttivo o lesivo dell’accordo dei bacini e delle transazioni in essere con i lavoratori.
A tal riguardo abbiamo chiesto all’azienda:
- di non creare discrimine tra diverse formulazioni di impugnativa,
- di interpretare mai l’impugnativa come azione interruttiva degli impegni tra le parti (vedi testo delle transazioni), spostando tale determinazione al solo deposito della causa (quello da farsi entro i 270 giorni).
Le altre organizzazioni, molto probabilmente, distribuiranno lettere prestampate identiche.
Questa scelta, che per noi è possibile ma non auspicabile, non permetterà la loro catalogazione e accorta gestione anche in una (oggi non escludibile) iniziativa legale.
Vogliamo evidenziare, oltretutto, che tale pratica caricherebbe la categoria di una responsabilità non propria e con difficoltà gestionali non indifferenti.
Infine, vogliamo sottolineare che la nostra forte determinazione nella gestione della questione TD, l’accortezza con cui ci prepariamo ad affrontare le storie dei singoli lavoratori sono elementi importanti per determinare il futuro di questa azienda.
3) Fatte salve le argomentazioni da noi già sviluppate sul Collegato Lavoro crediamo che, anche alla luce di quanto dichiarato dall’azienda, sia opportuno stimolare i lavoratori a Td per l’invio della impugnativa.
E’ palese che il numero peserà sul futuro della trattativa.
Questo non vuol dire far inviare a tutti indiscriminatamente la lettera, significa però suggerire come prima cosa una verifica della singola posizione presso l’ufficio vertenze.
Non tutti possono impugnare, ricordiamo che se non sono si sono raggiunti i famosi 1095 giorni o non vi è un contratto viziato questo è inefficace e inutile.
Poi vanno fatti dei ragionamenti che qui sotto riassumiamo:
- coloro che hanno raggiunto i 1095 giorni potranno ricorrere anche successivamente al 23 di gennaio per la sola assunzione a tempo indeterminato (perderanno i pregressi nel caso in cui l’accordo saltasse e dovessero fare vertenza),
- coloro che sono nel bacino A e sono assolutamente a ridosso dell’assunzione possono impugnare ma forse non è opportuno,
- coloro che sono fuori bacino o nel bacino B hanno maggiore interesse a impugnare (e se non hanno raggiunto i 1095 giorni ad andare presso gli uffici vertenze a farsi controllare la propria posizione).
4) Cosa devono fare i lavoratori:
- attraverso la nostra rappresentanza in azienda cercare i riferimenti degli uffici vertenze (oppure cercare sul sito della CGIL www.cgil.it i riferimenti delle sedi e poi degli uffici vertenze),
- portare all’ufficio vertenze le lettere di assunzione, le transazioni o qualsiasi altro documento scambiato con l’azienda dal primo contratto stipulato.
5) Cosa devono fare le RSU e le strutture territoriali:
- suggerire ai lavoratori di recarsi presso l’ufficio vertenze, in qualsiasi caso (anche se i lavoratori decidessero di inviare lettere autonomamente o chiedendolo alla Slc) catalogare le impugnative inviate attraverso di noi o con la nostra collaborazione.
- nella catalogazione registrare tutti i riferimenti per mantenere il contatto,
- avere grande attenzione nell’accompagnamento e nella gestione di tutti i casi,
- la lettera va inviata alla sola azienda (magari tenetene una copia),
- valutare con il lavoratore l’esigibilità della loro posizione e l’opportunità di impugnare: se nella transazione è presente la data di assunzione, se sono in possesso di una lettera (precontratto) che impegna in maniera irreversibile l’azienda all’assunzione,
- sviluppare territorialmente un documento/vademecum per indicare ai lavoratori riferimenti e modalità con cui agire, ovviamente partendo dalle indicazioni espresse dalla Slc Nazionale.
Buon Lavoro,
p. SLC. CGIL nazionale
Alessio De Luca
Nessun commento:
Posta un commento