SLC CGIL Nazionale

mercoledì 24 novembre 2010

Comunicato Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Confsal (22.11.2010)

COMUNICATO SINDACALE
NON C’E’ ALTERNATIVA ALLO SCIOPERO!


Dopo aver letto il comunicato stampa della FISTEL CISL del 18 novembre u.s. scritto a seguito dell’incontro avuto con il D.G. Mauro Masi, siamo ancor più convinti che non c’e’ alternativa allo sciopero generale della RAI del 10 dicembre p.v.
Nonostante l’arduo tentativo del comunicato FISTEL di dire tanto sul nulla, quello che emerge con chiarezza è la confermata volontà del Direttore Generale della RAI di procedere con quanto previsto sul piano industriale ossia con esternalizzazioni, esuberi di personale e vendita di Asset strategici (cosa che oltretutto aveva confermato in video nella rubrica del Tg 2, Punto di Vista, il 5 novembre).
Nell’incontro si è ripetuto ciò che già a tutti noi, il 25 di ottobre, era stato detto e “offerto”dal Direttore Generale: “il Piano Industriale rimane in tutte le sue articolazioni ma siamo pronti a discuterne con le parti sociali”, proposta reputata da tutti noi irricevibile.
Lo abbiamo detto con chiarezza e lo vogliamo ribadire ai vertici aziendali e alla Fistel Cisl, non ci interessa discutere se gli esuberi del personale saranno tanti o pochi, oppure decidere quali sono i settori che possono essere esternalizzati e quali no, o peggio ancora considerare RAI WAY vittima sacrificale, venderla e ripianare il bilancio senza avere più la proprietà aziendale degli impianti di trasmissione.
Ad oggi rimane in vigore la delibera, votata unanimemente dal Cda, che ratifica l’impianto del Piano Industriale questo nonostante la contrarietà di tutte le OO.SS. compresi giornalisti e dirigenti.
In una difficile fase come è quella attuale ci sembra curioso che una organizzazione sindacale, invece di protestare fortemente mantenendo l’unità sindacale, inviti gli altri sindacati a sedersi ad un tavolo negoziale viziato dalla pregiudiziale dei tagli che pesano come macigni.
Se in alcune occasioni alcuni hanno parlato di scioperi politici, in questo caso ci sentiamo
di inquadrare il comportamento della Cisl come un atto tutto politico di non sciopero.
Noi faremo pesare la forza delle nostre iniziative per trovare un’altra modalità di confronto. Non siamo disponibili a discutere con la pistola puntata, da subito vanno rimosse esternalizzazioni, cessioni, esuberi. Se questo avverrà, un momento dopo, si dovrà necessariamente ricercare con la RAI gli indispensabili interventi per generare un risparmio di carattere strutturale e rilanciare il lavoro, gli investimenti, i prodotti Rai e per salvare il servizio pubblico dalla crisi.
Infine, questo è quanto ci impegneremo a spiegare al Presidente della RAI e al C.d.A. in un incontro che abbiamo richiesto da qualche giorno.
Roma, 22 novembre 2010


Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind-Conf.Sal


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