SLC CGIL Nazionale

venerdì 29 luglio 2011

Comunicato SLC CGIL su accordo 29.07.2011

   

                                                                           

 Sindacato Lavoratori Comunicazione 



COMUNICATO

Si è conclusa stanotte una difficile trattativa che ha visto siglare l’accordo sui lavoratori a tempo determinato e la regolamentazione dell’apprendistato. Nulla di fatto invece sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro della Rai.
Non si è riusciti, se non in maniera assolutamente marginale, a stabilire la discussione su importanti elementi normativi quali le selezioni del personale, la regolamentazione restrittiva di appalti e consulenze.
Slc Cgil giudica negativamente tale impasse e l’enorme difficoltà a discutere nel merito per i continui riposizionamenti politici delle altre organizzazioni sindacali, tali da pregiudicare l’esito positivo della trattativa.

Nonostante questo Slc Cgil è invece rimasta responsabilmente al tavolo per tutelare soprattutto i lavoratori precari in quanto i tempi relativi alle impugnative per il collegato lavoro e l’avvicinarsi della stagione televisiva non consentivano di rimandare la discussione senza una scelta sostanziale. Bisognava firmare un accordo o aprire una vertenzialità per rivendicare i diritti di questi lavoratori.

La discussione ha trovato, almeno nei contenuti della parte relativa all’accordo di bacino elementi positivi: si procederà all’accelerazione delle stabilizzazioni dei TD in Fascia A (come previsto dall’accordo 2008); all’inserimento di tutti i lavoratori che hanno raggiunto i 1095 giorni nella nuova fascia A, per una stabilizzazione che avrà esito definitivo nel 2017 ed un percorso di utilizzazione con automatismo all’assunzione a Tempo Indeterminato (passaggio da fascia B ad A) sino a conclusione della deroga sulla stagionalità definita per il 2019, con chiusura di ogni strascico per il 2021.

E’ necessario sottolineare gli ulteriori elementi di positività definiti nell’accordo, elementi che  limitano l’effetto del collegato lavoro, tra cui il diritto di opzione del lavoratore per il part time ai fini di una immediata stabilizzazione a tempo indeterminato (con individuazione di un percorso di implementazione oraria successiva); una attenzione ai territori e alle società del gruppo ed infine l’impegno dell’azienda a terminare la prassi dell’utilizzo dei TD.
Come richiesto più volte da Slc Cgil, si aprirà una discussione sulle consulenze e le tipologie atipiche utilizzate in Rai nonché una avanzata regolamentazione dell’apprendistato professionalizzante. Saranno al massimo 48 i mesi impiegati per la stabilizzazione, e sarà limitata al 20% l’utilizzazione dell’apprendistato in proporzione ai Tempi Indeterminati. L’azienda è inoltre obbligata a stabilizzare almeno l’80% degli apprendisti per poter proseguire nell’utilizzo di tale tipologia contrattuale. Importante, anche se non chiaramente definito, l’impegno all’assunzione attraverso selezione del personale.

Detto questo, ovviamente l’accordo presenta alcuni limiti, in quanto in molti punti si lascia una discrezionalità gestionale all’azienda.
Inoltre l’assenza di un comune orientamento sindacale ha determinato l’impossibilità di rinnovare il contratto nel suo complesso, lasciando sul campo la possibilità di chiudere il biennio con l’aumento dei minimi, l’una tantum a copertura dei mesi pregressi e definire regole sugli appalti.

Slc Cgil ha in ogni modo spinto per concludere un articolato più complesso, evitando un rinvio che rende l’aumento economico sempre meno esigibile, purtroppo scontrandosi con l’indisponibilità di varie organizzazioni sindacali a costruire un fronte comune.

La preoccupazione è che a settembre, con il consiglio di amministrazione in scadenza e la fragilità del gruppo dirigente, non sarà possibile andare alla chiusura del rinnovo contrattuale.
Per questo, siglata questa parte di trattativa, data una certezza minima a tante lavoratrici e lavoratori che attendevano una risposta, da settembre Slc aprirà su tutto il territorio nazionale una fase di assemblee per consultare i lavoratori sul percorso da intraprendere.
A settembre dovranno essere i lavoratori della Rai che dovranno rispondere a tanta inerzia ed Slc proporrà delle iniziative attraverso le quali i lavoratori siano sempre più vicini a riprendersi l’azienda.

Sono necessari gli Stati Generali con tutte le forze sane presenti in azienda, Slc presenterà in autunno l’aggiornamento dell’analisi dei Bilanci dell’azienda.


 Roma, 29 luglio 2011


Segreteria Nazionale SLC-CGIL

venerdì 22 luglio 2011

Comunicato Slc Cgil (20.07.2011)


  




COMUNICATO SLC CGIL

I giorni 18 e 19 luglio le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind-ConfSal hanno incontrato l’azienda sui temi definiti nell’incontro precedente (5 e 6 luglio), ed espressi nei giorni a seguire nei comunicati delle diverse organizzazioni (http://inforai.blogspot.com/2011/07/comunicato-segreteria-nazionale-slc.html ).

Il confronto è iniziato con una ristretta richiesta dall’azienda alle OO.SS.
Evidentemente dalle conversazioni informali, preparatorie dell’incontro in plenaria, era risultato alla stessa che il valore economico dei tagli sugli istituti contrattuali non erano accettabili, sia dal punto di vista delle modalità che delle quantità, da parte di nessuna delle organizzazioni sindacali.

Indicativamente i tagli sul costo del lavoro, individuati dall’azienda in 10 milioni di euro, avrebbero consentito una congrua erogazione di una Una Tantum e minimi a partire da gennaio 2012 ma attraverso la cancellazione completa di 2 pesanti istituti contrattuali, oltretutto senza il tempo, o meglio, la volontà aziendale di ragionare di diverse formulazioni (no ai tagli lineari) o di minori entità in un contesto di rivisitazione di modelli produttivi, organici, figure professionali, elementi che avrebbero potuto alleggerire l’impatto su alcune aree produttive e risposto dal punto di vista anche del miglioramento della qualità della vita ad una attenuazione delle indennità.

Slc a quel punto, sempre in ristretta, ha provato a formulare una diversa proposta che rispondesse in tempi brevi anche alle difficoltà economiche dell’azienda. Chiusura del contratto sul biennio, con: Una Tantum e aumento dei minimi a partire da fine 2011, con parte normativa su TD, mercato del lavoro e regole stringenti sugli appalti, rinviando necessariamente al contratto successivo (triennio) una discussione più profonda su revisione del premio di risultato, struttura contrattuale, modelli organizzativi, figure professionali, inquadramento e organico, in una compatibilità economica da discutere senza dictat aziendali.
Tale opzione avrebbe consentito di spalmare su 5 anni: biennio 2010/2011 e triennio 2012/2014 la revisione della struttura contrattuale, ragionando così di entità economiche meno pesanti,  rispondendo da subito alle questioni normative non rinviabili: Accordo sui TD, mercato del lavoro (selezione e apprendistato), regole stringenti sugli appalti.

Su questa proposta non si è trovata unanimità tra organizzazioni sindacali e a quel punto l’azienda, prendendo a pretesto le divisioni sindacali, ha fatto una sua ipotesi “veloce”, stessa proposta che, purtroppo, trovando sostegno da alcune organizzazioni sindacali è stata portata in plenaria: Accordo sui TD, mercato del lavoro e una somma che si dovrebbe aggirare sui 1000 euro riparametrata ad “anticipo del contratto”, contratto che dovrebbe essere discusso, sempre presupponendo la riduzione del costo degli istituti contrattuali (per le somme sopra menzionate), a partire da settembre 2011.

Slc con chiarezza ha espresso la preoccupazione che il contratto non sarà rinnovato, che a settembre la vicina scadenza del CDA Rai, la fragilità del sistema relazionale e la diversità di visione delle OO.SS., anche se legittima, porterà all’impossibilità della chiusura contrattuale con una resa economica all’azienda, da parte dei lavoratori Rai, di circa 25 milioni di euro senza colpo ferire, condizione che ricadrà soprattutto sulle fasce più deboli, quei lavoratori che solo attraverso l’aumento dei minimi possono vedere il recupero del potere d’acquisto del salario.
Non sarà certo il rinvio a rendere le cose compatibili, se oggi non vi sono le condizioni per trovare le compatibilità economiche perché ci dovrebbero essere a settembre?
La questione è che l’azienda non è disponibile a ragionare su tutti gli elementi ed il problema non è nei tempi, sono 5 mesi che si discute, quasi sempre di metodo, con pochi testi e senza arrivare a conclusione. La fragilità aziendale ben si lega al conservatorismo di alcune organizzazioni sindacali, producendo una dilazione nel rinnovo contrattuale che sta costando milioni di euro ai lavoratori.
L’ulteriore rinvio è una responsabilità che SLC non ha intenzione di addossarsi, anche per questo ,ieri, ha annunciato l’indisponibilità a ristrette di segreteria con l’azienda, la discussione dovrà quindi proseguire in plenaria sino alla conclusione del percorso vertenziale estivo.

Va rilevato che, nella proposta aziendale, oltre ad essere scomparsi valori economici importanti, postati essenzialmente per il rinnovo contrattuale, non è più menzionata la regolamentazione proposta sugli appalti, quindi, mentre si chiede la disponibilità alle OO.SS. a regolare l’apprendistato professionalizzante, tipologia che consente la diminuzione dei costi aziendali nella contrattualizzazione dei lavoratori, e si dovrebbe accettare una somma irrisoria al fine di evitare il sollevamento dei lavoratori giustamente furenti per il diverso trattamento economico dei giornalisti, punti determinanti in discussione, finalizzati alla riduzione dei costi esterni, vengono accantonati.

Slc, ieri l’ha espresso con chiarezza al tavolo: pesante la scelta aziendale e di alcune OO.SS. a non voler da subito ragionare di aumento dei minimi salariali; grave la chiusura aziendale nel non voler ragionare a 360 gradi di struttura contrattuale ma di voler imporre valori economici e modalità; pesante il ricatto di far leva sulle difficoltà dei tempi determinati per impegnare tutte le OO.SS. nel sottoscrivere un accordo privo di risposte economiche e di impegno al risparmio sui costi esterni; nonostante questo Slc, insieme al suo coordinamento, ha valutato di dover rimanere al tavolo per senso di responsabilità, soprattutto per cercare soluzioni alla situazione dei TD, evitando, se possibile, la via giudiziaria. In conclusione starà all’organizzazione e ai suoi organismi la valutazione se sottoscrivere o meno l’ipotesi di accordo. Deve essere però chiaro che i presupposti da cui parte la discussione della prossima settimana (27 e 28 luglio), nonostante la vicinanza sul merito di alcune sigle sindacali, non sono quelli auspicati.

Infine, unitariamente, la parte sindacale (per l’ennesima volta) ha chiesto i testi delle parti più complesse per elaborare una risposta e tentare di fare un lavoro di revisione, se fosse necessario, prima dell’incontro calendarizzato.

L’azienda, dopo aver posto come pregiudiziale all’invio dei testi una risposta di disponibilità all’intero impianto, avendo riscontrato l’assenza di univocità delle OO.SS. a tale condizione e la richiesta unitaria della documentazione, ha acconsentito a farla pervenire alle parti tra mercoledì e giovedì di questa settimana.

Roma, 20 luglio 2011

La Segreteria Nazionale



Lettera SLC-CGIL su Rec/Rup

 Sindacato Lavoratori Comunicazione
  


Roma, 20 luglio ’11 
Spett. le Direzione Risorse Umane Rai
c.a. Avv. Luigi Meloni

e.p.c.
Dott.ssa Paola Sciommeri
Direzione Produzione TV
Ufficio Personale-Affari Sindacali

a mezzo /e mail

Oggetto: Rec/Rup

SLC CGIL, facendo seguito alle precedenti comunicazioni già inoltrate, ritiene quanto mai inopportuno che l’azienda, avendo un tavolo di confronto sindacale aperto, prosegua con inadeguate forzature nell’ambito delle procedure riguardanti la nomina di Rec/Rup.
SLC CGIL nel ribadire la sua disponibilità nel ritrovare soluzioni adeguate riguardanti l’applicazione delle normative per l’acquisizione di beni e servizi, rivolge formale richiesta al fine di conoscere: .
a)      I criteri operativi ed organizzativi che, in conformità alla normativa anche pattizia vigente, consentano l'individuazione del Settore, ed in considerazione delle mansioni dagli stessi svolte nell’ambito dei settori di rispettiva competenza, quei soggetti cui affidare la qualifica di responsabile del procedimento ex art. 10 D.lgs. 163/2006, anche in relazione alla dotazione organica vigente con riferimento ai settori interessati;
b)      L’individuazione delle responsabilità conseguenti l'assunzione dell'incarico di che trattasi, ovvero l’individuazione anche gerarchica delle singole responsabilità per e nell'ambito dello svolgimento dell'eventuale incarico assegnato;
c)      L’individuazione degli strumenti e/o mezzi anche di natura tecnica, gestionale organizzativa e di spesa attualmente esistenti (p.es. ex art 16 dlgs 81/08 citato dall’art 10 dlgs 207/10), nei diversi settori (riferiti, ovviamente, a quelli cui appartengono in quanto agli stessi assegnati gli attuali esponenti) che consentano il corretto espletamento dell’eventuale assegnazione dell'incarico in questione;
d)      L’individuazione del percorso formativo necessario per fornire gli adeguati strumenti conoscitivi per lo svolgimento dell’incarico;
e)      L’individuazione dei meccanismi, se previsti, anche a carattere retributivo e/o indennitario per l’eventuale assegnazione dell'incarico.
f)       L’individuazione dei meccanismi e degli strumenti per la copertura assicurativa e legale in caso di contenzioso anche con enti diversi dalla RAI

Sicuri di un sollecito riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Segreteria Nazionale SLC-CGIL

venerdì 8 luglio 2011

Comunicato Segreteria Nazionale SLC-CGIL


COMUNICATO
  
Il giorno 5 e 6 luglio Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind-ConfSal con i Coordinamenti Nazionali si sono incontrati con la Rai.

Oggetto della discussione:
Rinnovo Contrattuale, Premio di Risultato, Accordo sui Tempi Determinati.
Va menzionato che nel corso delle ultime settimane vi erano già stati incontri di approfondimento su l’impianto dell’accordo sui TD, in questa occasione si è teso a determinare il percorso e i punti di discussione, verificando disponibilità e quantità di massima senza entrare nel dettaglio.
L’azienda sulle sollecitazioni sindacali e a seguito dell’incontro con il Direttore Generale del 27 giugno ha proposto, partendo dal presupposto di un aumento di risorse economiche a disposizione della discussione:

  • una somma una tantum a copertura del biennio 2010/2011, somma congrua che copra il valore del mancato aumento contrattuale e consideri una quota a parziale recupero del PdR non raggiunto per l’anno 2010 (pagamento 2011),
  • l’aumento dei minimi a partire dal 1/1/2012, una cifra che sia congrua
  • di modificare, transitoriamente, la struttura del PdR per l’anno 2011 (pagamento 2012), individuando un parametro che consenta comunque vadano i conti dell’azienda il pagamento di una quota parte importante del premio, oltretutto individuando un parametro che a bilancio in positivo aumenti il valore del premio oltre il 100% del valore attuale,
  • la disponibilità a siglare l’accordo sulla stabilizzazione dei tempi determinati, entro la prossima settimana consegnerà alle OO.SS. il testo ultimo di discussione dopo aver accolto nella lunga discussione gli argomenti dei sindacati,
  • la disponibilità (in ambito contrattuale) a normare il mercato del lavoro con la definizione delle modalità di selezione, la regolamentazione dell’apprendistato sempre su testi discussi con le OO.SS.,
  • la disponibilità (in ambito contrattuale) a definire regole stringenti sugli appalti, anche qui si è resa disponibile a recepire la maggior parte delle richieste sindacali,
  • la disponibilità da gennaio 2012 ad iniziare una discussione tecnico-politica con le OO.SS. per rivedere nell’arco di 1 anno: figure professionali (relativamente anche ad accordi in essere), modelli produttivi, progetti formativi condivisi per recepire i finanziamenti appostati anche per il 2011.
  • In ultimo l’azienda ha chiesto, così come era stato sottoscritto nel precedente rinnovo contrattuale, di ridiscutere la struttura del salario, proponendo una riduzione del costo di alcuni istituti contrattuali che consenta un risparmio e apra ad una riequilibrio del costo del lavoro in azienda.
Le OO.SS. dopo lunga discussione anche all’interno dei propri coordinamenti hanno accettato di aprire la discussione su questi presupposti, identificando un percorso con tempi certi e premettendo che l’equilibrio anche economico determinerà l’accettabilità dell’Ipotesi di Accordo.
Per consentire ai lavoratori di valutare il possibile Accordo, ovviamente se varrà raggiunto, le OO.SS. svolgeranno assemblee con consultazione dei lavoratori; per una questione di presenze il percorso si svolgerà nel mese di settembre 2011.
Per consentire i giusti tempi di discussione si è valutato quindi che, sempre nel caso di sottoscrizione d’ipotesi e valutazione positiva dei lavoratori, l’erogazione dell’una tantum (come al punto 1) avverrà il 1 di ottobre 2011, mentre la definizione dei rallentamenti degli istituti sarà valutata tra le parti, solo per quanto concerne le modalità a partire dal mese di settembre, mentre già l’accordo generale dovrà definire il quantitativo economico.
I minimi salariali aumenterebbero in una sola tranche a partire dal 1 gennaio 2012.
Il pagamento del premio rimarrebbe nel mese di aprile.
Deve essere chiaro che, questo è stato esplicitamente detto, i rallentamenti degli istituti non potranno essere effettuati attraverso tagli lineari e non dovranno penalizzare pesantemente nessuno.
Le OO.SS. dovranno quindi verificare nell’incontro prossimo, 18 e 19 luglio, l’interezza dell’impianto, gli strumenti normativi e il valore economico che l’azienda impegnerà realmente per migliorare il salario di tutti i lavoratori.


Segreteria Nazionale SLC-CGIL