SLC CGIL Nazionale

venerdì 30 marzo 2012

Comunicato Delegati Cgil della CRAIPI (19.3.2012)

Sindacato Lavoratori Comunicazione










Comunicato CRAIPI


Care colleghe e cari colleghi,
alcuni aggiornamenti sul nostro Fondo di Previdenza Complementare CRAIPI.

Selezione dei gestori del portafoglio finanziario

Nelle prossime settimane saranno formalizzate le convenzioni di gestione del portafoglio finanziario (con esclusione della parte investita in polizze assicurative) con le 2 società (State Street Global Advisors, statunitense, e Natixis Global Associates SA, francese) selezionate dal Consiglio di Amministrazione a seguito di selezione pubblica (bando di gara del 17 novembre 2011) svolta secondo le regole emanate dall’autorità di controllo dei fondi pensione (COVIP) e a cui hanno partecipato 20 diversi operatori finanziari italiani ed esteri.

I mandati con i gestori dovrebbero prevedere:
  • la ripartizione del patrimonio finanziario esistente al netto della componente assicurativa (60% alla State Street e il 40% alla Natixis);
  • il riconoscimento di una commissione di risultato (finalizzata a premiare l’efficienza gestionale nel rispetto dei vincoli di rischio assegnati dal CdA);
  • la definizione di un benchmark di riferimento (finora inesistente) per poter misurare il raggiungimento degli obiettivi assegnati dal Consiglio di Amministrazione.

Nell’evidenziare che è la prima volta che CRAIPI seleziona i propri gestori mediante selezione pubblica, sarà nostra cura informarvi sui termini essenziali dei mandati di gestione. Chiederemo inoltre in autunno, primo periodo utile per verificare l’operato dei nuovi gestori, la convocazione di un’assemblea dedicata all’approfondimento della gestione finanziaria con particolare attenzione al profilo di rischio, finora a nostro avviso troppo elevato, e alla conoscenza dei nuovi gestori e delle loro metodiche.

Sito web

Dal 12 dicembre scorso è attivo il nuovo sito web di CRAIPI (www.craipi.it/), gestito dal service contabile (Previnet). Nel sito, strutturato in modo pressoché identico a quello dei più noti fondi pensione negoziali, sono riportati e consultabili i basilari documenti che disciplinano il funzionamento del fondo e i relativi bilanci. Nei prossimi giorni riceverete da Previnet la comunicazione contenente la Userid e la Password per accedere all’area “personale”. Potrete così controllare l’esattezza della vostra posizione previdenziale (contabilizzazione dei finanziamenti – nella forma di contributi e/o TFR - e delle prestazioni erogate dal fondo - anticipi, riscatti parziali, …) ed effettuare la stima del Progetto Esemplificativo Personalizzato. Terremo in considerazione ogni vostra osservazione per il miglioramento delle funzionalità del sito e per l’arricchimento dei suoi contenuti.

Rinnovo degli organi associativi

Ricordiamo che quest’anno scade il mandato dei Delegati dell’Assemblea del fondo. In linea con le norme statutarie, invitiamo il Consiglio di Amministrazione e le fonti istitutive, nell’ambito delle rispettive responsabilità e competenze, a compiere gli atti formali e sostanziali per lo svolgimento delle elezioni, fondamentale momento di democrazia interna.

Comunicazione annuale

Con un comunicato del 16 gennaio 2012, Cisal comunicazione RAI ha denunciato l'assenza, nella comunicazione annuale 2010, del contributo trattenuto nella busta paga del mese di gennaio dello stesso anno. In realtà i contributi del mese di gennaio 2010 sono stati regolarmente versati RAI e contabilizzati nella comunicazione annuale con “data operazione” 01/02/2010. Ricordiamo, infatti, che tutti i contributi mensili al fondo sono versati da RAI all’inizio del mese successivo a quello di competenza. L’unica inesattezza presente nella comunicazione annuale afferisce, in realtà, alla data indicata relativamente ai contributi di dicembre 2009 che sarebbe dovuta essere 01/01/2010 e non 01/12/2009. Nel rassicurarvi circa l’avvenuto e regolare versamento delle somme dovute da RAI al fondo, osserviamo come una semplice telefonata agli uffici CRAIPI avrebbe fugato ogni dubbio, evitando inutili allarmismi.

Bilancio esercizio 2011

Nel prossimo mese di aprile si svolgerà, come da Statuto, l’Assemblea annuale per l’approvazione della proposta di bilancio 2011. Non appena sarà stato approvato, provvederemo, come di consueto, a diffondere un’adeguata informativa unitamente alle nostre analisi e considerazioni.

Roma, 19 marzo 2012

I Delegati CGIL della CRAIPI





martedì 20 marzo 2012

Comunicato Slc Cgil nazionale (19.3.2012)

 Sindacato Lavoratori Comunicazione

Rai, in stato confusionale?

Oggi, il 19 marzo 2012, secondo l'accordo sui bacini dei lavoratori a tempo determinato, sottoscritto, il 29 luglio 2011, si sarebbero dovuti stabilizzare, con la firma della conciliazione tra le parti, un numero considerevole di lavoratori e lavoratrici precari in attesa di quest'evento da quasi 10 anni.

Invece, venerdì scorso, alle ore 18.00, con una telefonata ai lavoratori interessati è stata annunciata la sospensione della firma adducendo imprecisati motivi tecnici, oltretutto, senza definire la nuova data per procedere all'attuazione dell'accordo.

L'Azienda ha evitato, inoltre, di informare preventivamente le segreterie nazionali di Slc, Fistel e Snater  firmatarie dell'accordo di luglio, limitandosi a chiamare i conciliatori  delle sigle ed i lavoratori,  i quali preoccupati dell'evento e dal comportamento aziendale hanno sollecitato le nostre organizzazioni sindacali.

Nulla da aggiungere  sulla questione delle corrette relazioni sindacali, già abbiamo esplicitato in maniera estesa in altri comunicati, speriamo però che quest'atto nasca realmente da una estemporanea difficoltà e non da una scelta politica e/o strategica.

La stabilizzazione dei precari, ricordiamo, è definita dettagliatamente da un accordo sancito tra le parti lo scorso anno, Accordo che non è modificabile unilateralmente se non per motivi gravi, ma non ci risulta ci siano aperture di crisi aziendale, anzi, ci risulta che il Direttore Generale in ogni occasione pubblica sottolinei la solidità dei conti economici della Rai.

Invitiamo quindi l'azienda a procedere come definito nell'accordo di luglio, individuando da subito le date per le conciliazioni, evitando di aumentare le tensioni già presenti in azienda per le questioni contrattuali e per le dannose scelte industriali.

Oggi, alle 16.30, Slc Cgil, Fistel CISL e Snater, incontreranno la Rai convocati dalla stessa per espletare le procedure di raffreddamento e conciliazione come previsto dalla legge sullo sciopero per i pubblici servizi, in tale occasione chiederemo chiarimenti anche sulla questione dei TD.

Ricordiamo inoltre che entro fine mese, la Rai, per quanto definito nel CCL Rai, dovrà fornire alle OO.SS. i dati relativi al MOL per il pagamento del Premio di Risultato di quest'anno.

Ricordiamo infine ulteriori scadenze, la verifica sull'Accordo stipulato su Rec e Rup: “le parti si incontreranno entro il 15 di gennaio 2012 ed ogni 3 mesi per la verifica dell’Accordo”, ed anche “le parti si incontreranno entro il 31 marzo 2012 per definire adeguati riconoscimenti ai lavoratori impegnati nelle procedure”; la comunicazione della lista dei Td che automaticamente debbono entrare nei Bacini A e B e la verifica dell’andamento dell’Accordo.

Denunciamo che rimangono aperti una serie di capitoli irrisolti, secondo noi per negligenza aziendale,  sull'Accordo dei Td:

calcolo dei periodi di maternità obbligatoria, calcolo dei pregressi dei somministrati a partire da giugno 2011, trattamento dei lavoratori inseriti nelle liste di collocamento speciali, applicazione del Parte Time verticale.

Infine, nell'incontro di oggi, non ci presenteremo a mani vuote ma con le proposte su Contratto e Delibere, scrupolosamente scritte in un testo che la scorsa settimana abbiamo distribuito tra i lavoratori.

Crediamo, per la complessa formulazione del testo, di aver reso chiaro a tutti che le nostre organizzazioni vorrebbero sottoscrivere un accordo con valori economici assolutamente compatibili. Questo però per noi, a differenza del testo proposto dall'azienda per fax il 13 marzo, deve avere un articolato che tenga conto di un equilibrio solidaristico tra lavoratori senza punire nessuno. Deve impegnare l'intera azienda ad uno sforzo di revisione complessivo del modello, tagliando sprechi, costi inutili, e rivedendo modelli e processi produttivi, struttura salariale, e figure professionali questo con un lavoro condiviso e costante nell'arco di alcuni rinnovi contrattuali.

Oggi avremo modo di verificare se, da parte aziendale, c'è una reale volontà a discutere o se le sue scelte sono semplicemente finalizzate ad annichilire e dividere sindacato e lavoratori, avendo, la Rai, già valutato di utilizzare quei valori economici dovuti ai lavoratori per ottenere il pareggio di bilancio tanto sbandierato dai vertici aziendali sui media.

Martedì p.v., alle ore 10.30, svolgeremo la prima delle assemblee con i lavoratori presso la sala mensa di Viale Mazzini.

Roma, 19 marzo 2012

SLC-CGIL NAZIONALE



lunedì 19 marzo 2012

comunicato Delegati CGIL della CRAIPI (19.3.2012)

 Sindacato Lavoratori Comunicazione
Roma, 19 marzo 2012
Comunicato CRAIPI

Care colleghe e cari colleghi,
alcuni aggiornamenti sul nostro Fondo di Previdenza Complementare CRAIPI.

Selezione dei gestori del portafoglio finanziario
Nelle prossime settimane saranno formalizzate le convenzioni di gestione del portafoglio finanziario (con esclusione della parte investita in polizze assicurative) con le 2 società (State Street Global Advisors, statunitense, e Natixis Global Associates SA, francese) selezionate dal Consiglio di Amministrazione a seguito di selezione pubblica (bando di gara del 17 novembre 2011) svolta secondo le regole emanate dall’autorità di controllo dei fondi pensione (COVIP) e a cui hanno partecipato 20 diversi operatori finanziari italiani ed esteri.
I mandati con i gestori dovrebbero prevedere:
q           la ripartizione del patrimonio finanziario esistente al netto della componente assicurativa (60% alla State Street e il 40% alla Natixis);
q           il riconoscimento di una commissione di risultato (finalizzata a premiare l’efficienza gestionale nel rispetto dei vincoli di rischio assegnati dal CdA);
q           la definizione di un benchmark di riferimento (finora inesistente) per poter misurare il raggiungimento degli obiettivi assegnati dal Consiglio di Amministrazione.
Nell’evidenziare che è la prima volta che CRAIPI seleziona i propri gestori mediante selezione pubblica, sarà nostra cura informarvi sui termini essenziali dei mandati di gestione. Chiederemo inoltre in autunno, primo periodo utile per verificare l’operato dei nuovi gestori, la convocazione di un’assemblea dedicata all’approfondimento della gestione finanziaria con particolare attenzione al profilo di rischio, finora a nostro avviso troppo elevato, e alla conoscenza dei nuovi gestori e delle loro metodiche.

Sito web
Dal 12 dicembre scorso è attivo il nuovo sito web di CRAIPI (www.craipi.it/), gestito dal service contabile (Previnet). Nel sito, strutturato in modo pressoché identico a quello dei più noti fondi pensione negoziali, sono riportati e consultabili i basilari documenti che disciplinano il funzionamento del fondo e i relativi bilanci. Nei prossimi giorni riceverete da Previnet la comunicazione contenente la Userid e la Password per accedere all’area “personale”. Potrete così controllare l’esattezza della vostra posizione previdenziale (contabilizzazione dei finanziamenti – nella forma di contributi e/o TFR - e delle prestazioni erogate dal fondo - anticipi, riscatti parziali, …) ed effettuare la stima del Progetto Esemplificativo Personalizzato. Terremo in considerazione ogni vostra osservazione per il miglioramento delle funzionalità del sito e per l’arricchimento dei suoi contenuti.

Rinnovo degli organi associativi
Ricordiamo che quest’anno scade il mandato dei Delegati dell’Assemblea del fondo. In linea con le norme statutarie, invitiamo il Consiglio di Amministrazione e le fonti istitutive, nell’ambito delle rispettive responsabilità e competenze, a compiere gli atti formali e sostanziali per lo svolgimento delle elezioni, fondamentale momento di democrazia interna.

Comunicazione annuale
Con un comunicato del 16 gennaio 2012, Cisal comunicazione RAI ha denunciato l'assenza, nella comunicazione annuale 2010, del contributo trattenuto nella busta paga del mese di gennaio dello stesso anno. In realtà i contributi del mese di gennaio 2010 sono stati regolarmente versati RAI e contabilizzati nella comunicazione annuale con “data operazione” 01/02/2010. Ricordiamo, infatti, che tutti i contributi mensili al fondo sono versati da RAI all’inizio del mese successivo a quello di competenza. L’unica inesattezza presente nella comunicazione annuale afferisce, in realtà, alla data indicata relativamente ai contributi di dicembre 2009 che sarebbe dovuta essere 01/01/2010 e non 01/12/2009. Nel rassicurarvi circa l’avvenuto e regolare versamento delle somme dovute da RAI al fondo, osserviamo come una semplice telefonata agli uffici CRAIPI avrebbe fugato ogni dubbio, evitando inutili allarmismi.

Bilancio esercizio 2011
Nel prossimo mese di aprile si svolgerà, come da Statuto, l’Assemblea annuale per l’approvazione della proposta di bilancio 2011. Non appena sarà stato approvato, provvederemo, come di consueto, a diffondere un’adeguata informativa unitamente alle nostre analisi e considerazioni.

I Delegati CGIL della CRAIPI



venerdì 16 marzo 2012

Comunicato Stampa (16.3.2012)



Rai: sindacati, pareggio di bilancio della 2011 ottenuto con il blocco degli stipendi dei dipendenti e degli investimenti tecnologici

“Riteniamo doveroso rispondere a quanto dichiarato dal Direttore Generale, Lorenza Lei, a Il Sole 24 Ore, il 14 marzo – annuncia una nota di Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater.

“Leggendo ciò che dichiara nell’intervista, la dott.ssa Lei sembra sposare le posizioni dei sindacati ufficialmente presentate in Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai negli ultimi due anni, sembra dare ragione alle motivazioni che hanno dato vita ai due recenti scioperi generali dei lavoratori Rai, indetti per contrastare il Piano Industriale 2010/2012 di Masi e poi il Piano di Risanamento varato dalla Lei stessa nel 2011.
Contrariamente a quanto il D.G. dichiara nell’articolo, tutte le delibere attuative individuano elementi di contenimento di costo attraverso l’esternalizzazione di settori strategici, la riduzione di personale e delle risorse economiche per mantenere la produzione interna, la cessione degli impianti trasmittenti di Rai Way, la chiusura di Rai Internazionale e Rai Med, la riduzione dei finanziamenti per le Sedi regionali che svolgono una funzione fondamentale verso le minoranze linguistiche, la chiusura di molti uffici di corrispondenza e la cessazione di Rai Corporation.”

“Certamente, per le scriventi, non potrà essere la produzione interna di una o due fiction, peraltro ancora sulla carta, a dare il segnale concreto della riduzione dei costi e dell’internalizzazione del lavoro, visto che proprio il piano di risanamento produrrà l’inevitabile aumento degli appalti di produzione e manterrà a pieno l’acquisto di format per tutta la parte ideativa ed editoriale – prosegue la nota. Proprio in questi giorni, dopo 27 mesi di scadenza del Contratto Collettivo degli operai, impiegati e quadri della Rai, circa 12.000 lavoratori tra tempi indeterminati e tempi determinati, sta naufragando un possibile Accordo tra sindacati e Rai. Visto il modo in cui sta fallendo l'ennesimo tentativo, e viste le trionfanti dichiarazioni di pareggio di bilancio, e' evidente che le due cose siano inevitabilmente correlate.”

"La Rai infatti – continuano i sindacati - evitando di accantonare in bilancio i valori economici per i 27 mesi trascorsi dalla scadenza del contratto di lavoro e dei premi di risultato, come fanno tutte le aziende private e pubbliche sane, sta mantenendo in cassa proprio gli 80 milioni di euro che le stanno consentendo di chiudere in pareggio il bilancio."

"All'intervista sul bilancio e sullo stato della Rai, si aggiungono una serie di iniziative mediatiche del DG in vista di una eventuale riconferma dell'incarico. Sarebbe invece il caso che i media verificassero direttamente il clima che c'è tra i dipendenti Rai e cosa pensano le donne della Rai del loro Direttore Generale.

“Slc Cgil, Fistel CISL e Snater hanno aperto le procedure per lo sciopero per il mancato rinnovo contrattuale e per respingere alcune delibere che tendono a smantellare settori produttivi dell'azienda, tra cui le riprese esterne, Rai Internazionale, Rai Med, e gli uffici di corrispondenza. Le organizzazioni sindacali avvieranno, nei prossimi giorni, un percorso assembleare in tutta Italia, e procederanno ad un referendum tra i lavoratori chiedendo un giudizio sull'operato del Direttore Generale Lorenza Lei, dell'intero Consiglio di Amministrazione e del management aziendale, giudicati responsabili di una gestione che sta portando la Rai ad un punto di non ritorno.”



giovedì 15 marzo 2012

DOCUMENTO PER IL RINNOVO DEL CCL RAI (15.3.2012)

SLC - CGIL   Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL   Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER   Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni


DOCUMENTO
PER IL RINNOVO DEL CCL RAI

Sappiamo tutti di affrontare un rinnovo contrattuale in una fase difficile per la Rai e per l'economia europea, per questo nonostante i valori economici che dovremmo richiedere per realizzare il recupero dell'inflazione, responsabilmente calmieriamo la nostra richiesta, puntando però a salvaguardare i redditi più bassi e a non penalizzare nessun settore aziendale.
Deve però essere chiaro che tale gravoso impegno deve essere controbilanciato da una adeguata risposta dal punto di vista normativo.



mercoledì 14 marzo 2012

fax procedura raffreddamento (14.3.2012)

S

SLC - CGIL   Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTEL - CISL   Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
SNATER   Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
______________________________________________________________________
                                                                         
Roma, 14 marzo 2012
                                                                                   Spett. le RAI Radiotelevisione Italiana
                                                       Direzione Risorse Umane - Relazioni Industriali e Sindacali
                                                                                            Viale Mazzini, 14 - 00195     R O M A
      
Trasm.  a m/fax 

                                                                           

OGGETTO:   Procedure di raffreddamento e di conciliazione (in base all’art. 3 dell’Accordo sulle prestazioni indispensabili e sulle altre misure di cui all’art. 2, comma 2, legge n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, nel settore del servizio radiotelevisivo pubblico siglato in data 22.11.2002 tra OO.SS. e RAI).
MOTIVAZIONI:   contro l’applicazione del piano di Risanamento Economico Aziendale, contenuto nelle delibere del 29 novembre e 15 dicembre 2011;
                               per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati e operai dipendenti della Rai.
                        Con la presente si intendono avviate le procedure di legge per la proclamazione dello stato di agitazione e le iniziative di sciopero a sostegno della vertenza in oggetto per i dipendenti di tutte le aziende del Gruppo RAI.
Distinti saluti.

SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL,   FISTel-CISL,   SNATER   



Comunicato Segreterie Nazionali SLC CGIL, FISTEL CISL, SNATER (14.3.2012)


COMUNICATO
Slc Cgil, Fistel CISL e Snater

Le scriventi OO.SS. ritengono inaccettabile l'atto aziendale di inviare per fax una ipotesi d'accordo contrattuale non definita in una discussione unitaria.

Quest'atto arriva, oltretutto, dopo che Uil.com, Ugl Telecomunicazioni e Libersind, in un loro documento annunciavano un referendum "propositivo" sulla proposta aziendale da noi giudicato, con lettere inviate ai tre sindacati ed all’Azienda, improponibile, su un testo mai consegnato pubblicamente al tavolo della trattativa.

Evidenziamo che, improvvidamente, il giorno 13 marzo u.s., mentre Slc Cgil, Fistel CISL e Snater svolgevamo un coordinamento unitario che le altre tre sigle volontariamente disertavano, la Rai inviava a mezzo fax la proposta di accordo dalla stessa definita ultimativa di una discussione, che vogliamo ricordare, L’AZIENDA HA INTERROTTO, ABBANDONANDO IL TAVOLO DELLA TRATTATIVA, IL GIORNO 8 MARZO U.S..

Sottolineiamo anche che il 7 marzo u.s., l'azienda ha provato a convocare solo una parte delle organizzazioni sindacali, quelle che la stessa riteneva più disponibili alla sottoscrizione dell'accordo compiendo un atto lesivo delle corrette relazioni sindacali, e che solo grazie al rifiuto di una organizzazione sindacale non ha prodotto gli effetti devastanti di un accordo separato.

Espressa questa parte che può apparire forma ma che noi consideriamo sostanza delle relazioni sindacali, la proposta contrattuale che l'azienda ci ha inviato non risponde a quanto da noi richiesto negli incontri del 29 febbraio, dell’1 e dell'8 marzo u.s. e per questo riteniamo doveroso avviare le procedure di raffreddamento così come previsto dalla norma che regola le procedure di sciopero.
Le scriventi OO.SS., a breve, come chiesto dal Coordinamento Nazionale Unitario del 13 marzo u.s., invieranno alla Rai una proposta contrattuale che tenga conto di valori economici sostenibili senza però penalizzare settori di lavoro, e che dal punto di vista normativo contenga elementi fondamentali per il superamento delle delibere del 29 novembre, del 15 dicembre e di tutte quelle relative all'applicazione del Piano Industriale 2010/2012.

Ribadiamo che queste OO.SS. vogliono il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro atteso dai lavoratori da 27 mesi e sono disponibili ad una discussione equilibrata, in cui l'Azienda non determini integralmente i testi dell’accordo contrattuale e sia disposta ad un confronto complessivo per la salvaguardia della Rai.

In questo senso, viste le voci di possibili proroghe del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale e i comportamenti dei livelli apicali della dirigenza aziendale, avvieremo un referendum tra i lavoratori dipendenti per sfiduciare chi ha mal gestito la RAI in questi ultimi 3 anni, con la volontà di trasferire il risultato referendario ai cittadini attraverso una conferenza stampa e al Ministero dell'economia e Finanze attraverso la consegna dei verbali e delle schede riportanti il dato definito della consultazione.

Chiediamo a tutte le nostre rappresentanze di non dare seguito in nessun modo alla consultazione messa in campo su una ipotesi non legittimata né dalla firma di alcuna sigla sindacale, né da una discussione unitaria e di vigilare rispetto a comportamenti lesivi dei nostri iscritti o dei delegati sindacali.

Ovviamente, prima di dare seguito alle iniziative di mobilitazione, svolgeremo assemblee su tutto il territorio nazionale, proprio a partire da quelle sedi o aree aziendali in cui i temi relativi all'incremento salariale pesano di più.

Roma, 14 marzo 2012

 Le Segreterie Nazionali

SLC- CGIL, FISTEL- CISL, SNATER 


lunedì 12 marzo 2012

Comunicato Segreterie Nazionali SLC CGIL, FISTEL CISL, SNATER





FIRMIAMO UN CONTRATTO CHE UNISCE

Dopo la rottura da parte della Rai della trattativa sul rinnovo del contratto e sulle delibere del 29 novembre 2011, le OO.SS. si riuniranno in Coordinamento Nazionale, il giorno 13 marzo 2012, dalle ore 11.00 alle ore 16.00, presso hotel Londra, Piazza Sallustio, 18, con collegamento streaming (http://www.ustream.tv/channel/coordinamento-nazionale http://www.ustream.tv/channel/clacla62live) per dare la possibilità a tutti i lavoratori di seguire la discussione.

Tale appuntamento, a fronte della rottura dell’8 marzo u.s., era stato proposto a tutte le sigle sindacali, ma durante la scorsa settimana, Uil, Ugl e Libersind, valutando inutile tale confronto hanno preferito indire da sole, per lunedì 12 marzo, un'assemblea a Viale Mazzini, provocando di fatto la rottura del fronte sindacale che fino ad oggi ha contrastato le politiche scellerate dei vertici Rai (Piano Industriale Masi e Piano di Risanamento Lei).

Crediamo sia necessario, prima di affrontare la questione salariale, ricordare a tutti che sulle delibere (mantenimento delle riprese esterne, chiarimento sul futuro di Rai Way, della produzione internazionale, uffici di corrispondenza e Rai Corporation, tutela del bilinguismo) e sulla parte normativa (regole su appalti e consulenze, apprendistato professionalizzante, futuro dei TD e piena applicazione dell'accordo del 29 luglio 2011, modelli produttivi, figure professionali) la trattativa non è stata conclusa. Riteniamo tali elementi fondamentali per una valutazione complessiva dell’accordo, soprattutto se si vuole dare un futuro all'azienda ed ai lavoratori. Per fare questo è necessario un ulteriore confronto unitario alla presenza di tutte le delegazioni.

L'azienda ha convocato, l'8 marzo u.s., su rilievo delle organizzazioni escluse nell'incontro indetto per il giorno precedente (Slc Cgil e Snater, e sostenuto dalla Fistel CISL), tutte le segreterie nazionali, di fatto superando il tentativo scellerato di dividere le organizzazioni sindacali.
Questo tentativo non riuscito ha purtroppo innescato un meccanismo di divisione sindacale che in queste ore sta amplificando la confusione e la contrapposizione. Il primo effetto della divisione, se non avremo la capacità di porvi rimedio, sarà rendere difficilissimo impegnare l'azienda ad un confronto serrato per migliorare il testo d'accordo, il secondo è quello di mettere in pericolo il movimento sindacale in Rai.

Noi giudichiamo pericoloso il meccanismo che alcuni perseguono, la sistematica pressione su diverse realtà aziendali per dividere i lavoratori. Per noi sarebbe facile, come fanno UIL, Ugl e Libersind a Mazzini con gli amministrativi, andare a Saxa Rubra o dove è forte la produzione, per cogliere il consenso e minare la rappresentanza delle altre organizzazioni, ma noi a questo gioco non ci stiamo, non abbiamo nessuna intenzione di perseguire la divisione per piegare la resistenza dei lavoratori. Noi vogliamo ottenere un Contratto migliore e per farlo abbiamo bisogno di unità, per questo, dopo il Coordinamento Nazionale, svolgeremo assemblee in tutti i luoghi di lavoro per spiegare la situazione e rilanciare l'iniziativa sindacale.

Noi vogliamo rappresentare sia chi non fa i turni ed ha bisogno di salario in prima voce, sia chi li fa ed ha la necessità di vedere riconosciuto il proprio disagio, quindi tutti i lavoratori della Rai che debbono vedere tutelato il loro futuro e l'integrità della loro azienda.
Vogliamo ricordare a tutti che senza solidarietà tra lavoratori di diversi comparti non si sarebbe giunti al rientro dell'outsurcing (abbonamenti, Ict, contabilità,  trucco e parrucco), come non si sarebbe potuto fermare la chiusura delle riprese esterne.

La Rai deve sapere che se vuole definire un Accordo con il sindacato deve rispettare tutti i lavoratori, deve rispettare tutte le OO.SS. e rispondere a quanto espresso nelle motivazioni dello sciopero del 22 dicembre 2012.
Sino ad oggi il fronte sindacale non ha consentito lo smembramento della Rai, forse quest’accanimento nel produrre divisioni, questa spinta ad evidenziare la questione economica, non è altro se non il colpo di coda di una gestione clientelare e politica che mal sopporta la capacità di mobilitare e denunciare a tutela del servizio pubblico.

In ultimo, vogliamo ribadire che i valori economici proposti dall'azienda sono insufficienti ed i tagli conseguenti, ben più di 7 milioni di euro, sono una riduzione di salario al netto dell'aumento contrattuale insopportabile per molti lavoratori.

Non vogliamo semplificare il ragionamento sull'aumento salariale, per questo, nel corso del coordinamento del 13 marzo p.v., definiremo meglio la lettura dei dati economici ed espliciteremo anche una proposta, a costo invariato, con minore incidenza di tagli sugli istituti e maggiore resa anche sui comparti amministrativi.
Noi contrariamente ad altri, che sembra si trovino a loro agio nella tensione, siamo preoccupati dal clima aziendale, dalle divisioni, dalle liti.

Per questo abbiamo scelto di ripartire dal Coordinamento Nazionale, dall'elaborazione condivisa tra tutti i lavoratori, da qui uscirà la piattaforma della nostra richiesta su salario, parte normativa e delibere, con conseguente impegno ad andare tra i lavoratori e organizzare iniziative necessarie a rispondere alla rigidità aziendale.

Roma,12 Marzo 2012

Le Segreterie Nazionali

SLC- CGIL, FISTEL- CISL, SNATER



giovedì 8 marzo 2012

Comunicato SLC incontro 8 marzo




COMUNICATO

Nell'incontro dell'8 marzo, l'Azienda ha dichiarato la sua indisponibilità a proseguire il confronto, non ha illustrato la proposta da lei dichiarata definitiva e alla richiesta di analizzare quanto avvenuto in questi giorni ha affermato che ritirava la sua disponibilità al confronto.
Oltre alla totale mancanza di rispetto nei confronti delle delegazioni sindacali, e di conseguenza dei lavoratori rappresentati, il dubbio che sorge è che la Rai non avesse una vera intenzione di concludere un accordo equilibrato, rivedendo l'articolato delle delibere, mettendo in sicurezza il lavoro con la parte normativa del Contratto, e garantendo a tutti i lavoratori il giusto recupero economico rispetto al costo della vita.
Il dubbio è che la finalità di una così snervante trattativa fosse anche quella di dividere il corpo dei lavoratori che in questi 2 anni ha saputo respingere piani industriali e di risanamento che avrebbero messo in ginocchio il servizio pubblico.
Non possiamo nascondere che il clima politico, le spinte alla proroga del CDA e del Direttore Generale abbiano influito pesantemente con il continuo cambiamento di opinione e di disponibilità aziendali.
Deve essere chiaro a tutti che il pareggio di bilancio per il 2011 è stato raggiunto anche grazie al mancato rinnovo del contratto e al mancato pagamento del Premio di Risultato e non certo per le "grandi" capacità del gruppo dirigente, che a nostro avviso, in questo modo, mette a rischio la coesione dei lavoratori ed il funzionamento della più grande azienda culturale del paese.

Roma, 8 marzo 2012

SLC-CGIL NAZIONALE



mercoledì 7 marzo 2012

Comunicato Stampa dichiarazione Segretario Generale SLC (7.3.2012)

COMUNICATO STAMPA

DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI

SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL

Abbiamo, più che la sensazione la certezza, che il management Rai sia in preda ad uno stato confusionale. In vista dell’8 marzo, festeggiato alcuni giorni or sono dalla notizia dell’esclusione dalla tutela per maternità delle lavoratrici precarie della Rai, il DG ha pensato bene di riunire il Comitato Paritetico, dimenticandosi totalmente della componente sindacale, per celebrare l’8 marzo alla presenza della Ministra del lavoro. E la Ministra, Dott.ssa Fornero, non ha provato alcun imbarazzo a trovarsi in una riunione semiclandestina.

È un segnale preoccupante perché, in assenza dei rappresentanti della vera parte lesa, il governo sembrerebbe avallare il comportamento della Rai.

Se a questo si aggiunge un lavorìo del management per giungere ad un accordo separato sul contratto, la cui trattativa dovrebbe teoricamente essere in corso, si capisce come la Dott.ssa Lei intenda spingersi fin dove nemmeno i suoi predecessori si sono mai avventurati.

La Ministra, è il nostro consiglio, incontri le precarie della Rai per rendersi conto dei problemi ed onorare l’8 marzo. Il DG sia più prudente.

Roma, 7 Marzo 2012

 

Comunicato stampa (7.3.2012)



COMUNICATO STAMPA


Rai: Slc Cgil, azienda organizza convegno su pari opportunità mentre danneggia lavoratrici madri

L'iniziativa di oggi dal titolo: UNO SGUARDO DIVERSO - Le donne e la Rai, due mondi complessi a confronto, che si sta svolgendo a Roma nella sala degli Arazzi a Viale Mazzini, non si può compiutamente affermare essere stata promossa ed organizzata dalla Commissione Pari Opportunità Rai.

Slc Cgil, ne' le altre sigle sindacali da quanto si deduce dallo stesso materiale informativo prodotto, e' stata interpellata e coinvolta nella organizzazione del convegno. Eppure la Commissione e' composta paritariamente sia da parte sindacale che aziendale!

Una situazione ancor più spiacevole, dato il parterre dei relatori, alla luce di quanto recentemente emerso, con la denuncia della esistenza della clausola sulla maternità delle lavoratrici precarie assunte con partita IVA.

Sarebbe interessante se in quel consesso, che non dovrebbe essere un palcoscenico ove ricostruirsi una credibilità ormai sfumata, il Direttore Generale, sempre in tema di maternità, si impegnasse a modificare definitivamente una scelta unilaterale dell'azienda, che in forza di una lettura capziosa dell'Accordo sottoscritto il 29 luglio 2011 sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, esclude le lavoratrici a tempo determinato divenute madri nel corso del contratto dal conteggio delle giornate necessarie per raggiungere il diritto alla stabilizzazione a tempo indeterminato, discriminando di fatto coloro che scelgono, da precarie, di divenire madri.

Roma, 7 marzo 2012

Comunicato Slc Cgil nazionale (7.3.2012)






COMUNICATO



UNITI SI VINCE
non lasciamoci dividere!

In una fase delicata come questa, chiudere un contratto che non abbia una larga base di consenso e che non risponda ad un equilibrio tra parte normativa ed economica, non sarebbe in linea con le motivazioni che hanno dato vita alle iniziative sindacali di questi lunghi mesi, e per questo, oltre a raggiungere un risultato parziale, si rischierebbe di disperdere una esperienza fondamentale anche per il futuro sindacale dei lavoratori della Rai.

Dobbiamo saper evitare le divisioni. Un contratto che laceri il tessuto sociale, il giorno successivo ci lascerebbe nel peggiore degli scenari: il fronte sindacale e dei lavoratori spaccato, un'azienda capace di mettere in campo iniziative simili o peggiori di quelle proposte da Masi o dalla Lei con il Piano Industriale e quello di Risanamento, una conseguente capacità di reazione ridotta.

La polemica di queste ore tra lavoratori fa semplicemente il gioco della controparte che, va riconosciuto, ha saputo cogliere quegli elementi di interesse soggettivo che stanno minando la compattezza del fronte sindacale. Proprio per questo, crediamo che il clima vada rasserenato, riportando i ragionamenti al contesto, individuando con chiarezza chi ci ha condotti a questo punto e chiedendo all'azienda che non solo le "maestranze" paghino la mala gestione, ma che tutti partecipino con un cambiamento del comportamento ed un contributo economico.

Va sottolineato che se oggi non abbiamo subìto lo smembramento dell'azienda è grazie all'azione sindacale e all'unità dei lavoratori. Due anni di lotte e di conflittualità, due scioperi unitari con partecipazione superiore all'80% hanno dato un segnale fortissimo ai vertici Rai e alla politica. Siamo convinti che questo patrimonio non vada assolutamente disperso.

Sarebbe quindi opportuno evitare la rincorsa dei singoli testi di proposta aziendale, non definitivi e per questo non produttivi di effetti.

Abbiamo già affermato che la proposta aziendale sulla parte economica, anche limata dalla discussione del 29 febbraio e 1 marzo, è insufficiente e non sottoscrivibile, soprattutto per il peso dei tagli che in alcuni settori divengono punitivi. Questo è uno dei motivi che giovedì mattina ci hanno fatto ritenere l'ipotesi d'accordo non sottoscrivibile, senza contare l'idea avventuristica di siglare la parte economica senza aver definito il testo della parte normativa e quello relativo alle delibere aziendali del 29 novembre.

In questi giorni abbiamo tenuto toni pacati, non perché non avessimo forti pulsioni, ma perché abbiamo ritenuto fondamentale mantenere quella lucidità e quel clima che ci potessero consentire, come abbiamo detto nel nostro precedente comunicato, di verificare la possibilità di rimuovere le rigidità aziendali e ricercare soluzioni più avanzate, provando, in questo modo, a raggiungere unitariamente un'intesa equilibrata e soddisfacente per tutti.

Nella giornata di ieri abbiamo svolto il nostro coordinamento nazionale, poi, come abbiamo già affermato, proporremo, in tempi strettissimi, alle altre sigle una riunione di segreteria unitaria, per valutare tutti insieme, prima di qualsiasi determinazione, le modalità con cui proseguire.

Non vogliamo fornire a nessuno motivi per rompere il fronte sindacale. Deve essere chiaro che si sta provando fino in fondo a costruire un contratto economicamente congruo per tutti e a strutturare la parte normativa (appalti, consulenze e apprendistato) in modo tale da poter garantire il futuro dell'azienda riducendo gli sprechi, aumentando i controlli e gli investimenti. Si sta tentando, in linea con quanto contrastato nelle mobilitazioni, di annullare o ridimensionare gli effetti delle delibere su riprese esterne, Rai Internazionale, Rai Way, bilinguismo, garantire la tutela dei lavoratori a TD con la piena applicazione dell'accordo di luglio, e sancire definitivamente il rientro dell'outsurcing.

Sono, queste, tutte questioni fondamentali che non possono essere sottratte alla discussione o cancellate in nome della fretta o della rissa generalizzata. La sensazione è che a qualcuno faccia comodo la confusione che consente di proporre soluzioni semplificanti. Noi siamo convinti che nella semplificazione qualcuno ci perda sempre, e crediamo che la Rai dovrà valutare attentamente se mantenere una posizione così dura e generare, quindi, la ripresa della conflittualità.

Per questo diciamo a tutti che bisogna mantenere i nervi saldi, non lasciarsi distogliere da quello che è l'interesse generale e sostenere l'azione sindacale. In qualsiasi caso, anche per consentire di superare eventuali timori di forzature e scelte non condivise, ci sentiamo di rassicurare tutti che, se nelle prossime ore si arrivasse alla sottoscrizione di un'ipotesi d'accordo/contratto, ci impegneremo a garantire la consultazione democratica, dando la possibilità ai lavoratori di pronunciarsi sui testi prima che questi siano attuati.

Nell'eventualità in cui non si raggiungesse una ipotesi d'accordo sarà necessario, ovviamente, riavviare la lotta e ci permettiamo di dire che anche in questo caso la fiducia, il consenso, la partecipazione e l'unità del fronte sindacale saranno fondamentali per arrivare ad un risultato più avanzato e contrastare l'attuazione delle delibere.

Roma, 7 marzo 2012

SLC-CGIL NAZIONALE







venerdì 2 marzo 2012

Comunicato Segreteria Nazionale Slc Cgil (2.3.2012)

 Sindacato Lavoratori Comunicazione

     
COMUNICATO
  
Nella mattinata del 1 marzo u.s., dopo 24 ore di trattativa no stop tra OO.SS. e Rai, Slc Cgil ha valutato la proposta aziendale sulla parte economica insufficiente. Il mix proposto, tra tagli degli istituti contrattuali e risorse messe a disposizione, per il rinnovo del contratto e premio di risultato, sono stati giudicati non in equilibrio, soprattutto sul versante dei tagli, giudicati eccessivamente onerosi per alcune aree di lavoratori e non in linea con il senso ed il valore di una novazione contrattuale.
Il 29 febbraio, le OO.SS., dopo la consegna in plenaria di un documento che conteneva una proposta sulla parte normativa del Contratto e delibere del 29 novembre 2011, a valle di una discussione avvenuta nei coordinamenti nazionali,  avevano individuato e relazionato (sempre in plenaria) all'azienda una serie di modifiche articolate e sostanziali. Si era poi deciso, visti anche i tempi lunghi di confronto e per poter giungere ad una ipotesi complessiva: parte normativa/delibere e parte economica, prima di approfondire la disamina del primo documento, di avviare in ristretta (per richiesta aziendale), un confronto su quest'ultima parte.
Purtroppo, dopo circa 12 ore di discussione sulla parte "economica", con interruzioni funzionali al confronto con le delegazioni nazionali, nonostante le modifiche e gli avvicinamenti sui valori complessivi e soprattutto per le notevoli distanze ancora presenti sulle modalità di risparmio sugli istituti contrattuali, la trattativa non ha portato ad un esito positivo.
Per chiarire i termini economici della discussione, l'azienda, nel documento consegnato la scorsa settimana, ipotizzava un risparmio, attraverso un taglio orizzontale degli istituti, di circa 12 milioni di euro sull'anno e intorno ai 15 a regime, al termine della trattativa i tagli erano scesi a circa 7 milioni di euro con una offerta di incrementi complessivi per circa 44 milioni di euro per l'intero triennio: PdR 2012 al 70/75% (nonostante questo dai dati economici anche quest'anno non è stato raggiunto), minimi a partire da aprile 2012 con seconda tranches a dicembre, una tantum intorno ai 2000 euro con 1000 per i TD ripartito sulle presenze. Inutile dire che la distanza più grande si è realizzata sui tagli, più volte è cambiata l'individuazione degli istituti da ridurre, ma il mix è stato sempre ritenuto troppo oneroso e concentrato su aree specifiche di lavoro, tanto da far ritenere che, se anche uno degli intendimento sindacali per raggiungere l'accordo è quello di salvare le riprese esterne (uno dei settori strategici per il servizio pubblico), l'operazione proposta dall'azienda, per come è formulata, indipendentemente dalla modifica della delibera attuativa della chiusura del settore, per i tagli economici pesantissimi e l'intercambiabilità, a totale appannaggio aziendale, tra produzione interna ed esterna, ne determinerebbe comunque lo smantellamento.

Nonostante l'enorme sforzo delle OO.SS., l'assunzione di responsabilità, la volontà di cercare soluzioni anche attraverso sacrifici sostenibili, sembra sempre più evidente che l'azienda minando singoli istituti punti a smantellare la struttura contrattuale più che a trovare soluzioni congrue. Tutti sappiamo che la struttura del salario va cambiata, che non è opportuno, oltre che giusto, che i salari siano in buona parte determinati dalla parte variabile della retribuzione, ma questo modello, creato nel tempo e rispondente, ci permettiamo di dire, a logiche più funzionali al rapporto "clientelare" e al controllo gestionale da parte dell'azienda che alle esigenze di sindacato e lavoratori, non può essere cambiato a colpi d'accetta né con operazioni estemporanee. Se il sacrificio deve essere fatto, e noi ci rendiamo conto che il momento lo esige, deve essere fatto in maniera equa, ripartito tra tutti i soggetti aziendali, giornalisti e dirigenti compresi, e deve essere realizzato organicamente, con una rimodulazione che consenta di spostare le entità economiche senza penalizzare chi lavora. Per far questo bisogna partire da una scelta che tiene conto dei modelli produttivi e dei PROCESSI PRODUTTIVI, ipotizzare tagli "casuali", li dove ci sono i soldi, mentre non si ferma la ragione per cui certe scelte gestionali vengono fatte, non risolve il problema al massimo lo sposta. Inutile ribadire che, lo abbiamo chiesto nella discussione sulla parte normativa, è necessario ridurre l'utilizzo di appalti e consulenze, dando regole certe e possibilità di controllo al sindacato, e tornare a ragionare di organico  e figure professionali in relazione a modelli e processi produttivi. Siamo convinti che se si vuole seriamente rivedere la struttura del salario si deve, necessariamente, cambiare il modo con cui si gestisce il lavoro in azienda, se invece, come si sta agendo nella discussione intavolata in questi giorni, si vuole uscire da una situazione di "crisi contingente" con un risparmio minimo, lo si deve fare senza eccessi ideologici o punitivi, trovando un mix economico che risponda all'incremento economico degli stipendi e che non realizzi ulteriori storture o penalizzazioni.
Noi siamo pronti da tempo ad affrontare la discussione larga sulla questione lavoro, ci sembra che l'azienda invece vada avanti con richieste spot di tagli e senza considerare l'intera platea dei lavoratori della Rai, e questo, diciamo noi, non può che sottolineare l'inadeguatezza più volte espressa dei vertici aziendali.
Con la situazione che si è realizzata dopo questa lunga e complessa discussione, ferme restando le determinazioni individuate nei vari coordinamenti ed il giudizio sui vertici aziendali e sulla discussione di questi giorni appena esplicitata, Slc Cgil si riunirà in un suo coordinamento nazionale indetto per martedì 6 marzo 2012 ed ha proposto già a tutte le altre OO.SS. di incontrarsi in una riunione di segreteria per una valutazione più complessiva e per decidere come proseguire alla luce della rigidità aziendale.
Per la complessità del momento e le difficoltà che si pongono nel percorso per novare il contratto e per rispondere ai temi normativi e di contrasto alle determinazioni delle delibere, si è volutamente evitato nel comunicato di  approfondire valutazioni sulla modalità con cui si è sviluppata la discussione di questi giorni  ed anche l'articolata  trattativa sulla modulazione del risparmio, crediamo che evitare ulteriori polemiche possa aiutare il sindacato ed i lavoratori a spingere l'azienda ad adottare lo stesso comportamento e a ragionare su una proposta compatibile con il contesto reale.
 Roma, 2 marzo 2012

Segreteria Nazionale SLC-CGIL