SLC CGIL Nazionale

domenica 28 giugno 2009



COMUNICATO CRAIPI

Care/i Colleghe/i

Sentiamo la necessità e il dovere di informarvi che, al termine di un’assemblea infuocata, abbiamo votato contro l’approvazione del bilancio di esercizio 2008 che si è chiuso con una perdita del 6,6%, pari a 15,7 milioni di euro.

Il bilancio è stato approvato con 17 voti favorevoli (CISL, UIL, UGL) e 16 contrari (CGIL e SNATER).


Inutili sono state le nostre ripetute richieste di rinviare l’approvazione del bilancio a una data successiva, per consentire al CdA la rettifica delle inesattezze riscontrate e l’integrazione delle informazioni e dei dati necessari per una completa e corretta valutazione della gestione.

L’Assemblea non ha potuto inoltre eleggere, come previsto all’ordine del giorno, i consiglieri e i revisori di parte sindacale.

Il “vecchio” Consiglio di Amministrazione, interpretando in modo del tutto arbitrario lo Statuto del Fondo (art. 6, comma 4) e senza alcun supporto documentale alle tesi esposte, ha contestato la validità di alcune candidature sindacali impedendoci, di fatto, di procedere all’elezione.

Il Fondo continua pertanto ad essere governato da organi collegiali (CdA e Collegio dei Revisori) scaduti e incompleti nella loro composizione da anni.


L’abbandono dell’aula da parte del Presidente e di alcuni consiglieri ha impedito la discussione dell’ultimo punto all’ordine del giorno (richieste di trasparenza sollecitate e votate a larga maggioranza nell’assemblea dello scorso 9 giugno). Il CdA si è limitato a diffondere una laconica risposta scritta che rigetta, nella sostanza, quelle richieste di trasparenza da noi formulate.

Nonostante questa difficile giornata noi proseguiremo la nostra opera, siamo stati votati dalle lavoratrici e dai lavoratori per RINNOVARE la gestione e portare elementi di TRASPARENZA.

Nei prossimi giorni vi invitiamo a partecipare alle Assemblee che saranno indette dalla Slc Cgil e a vigilare sulla situazione del Fondo.

DELEGATI CRAIPI SLC CGIL


venerdì 26 giugno 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale su assicurazione per disoccupazione ordinaria per alcune figure professionali

Direzione Risorse Umane e Organizzazione
c.a. Direttore RAI – Radiotelevisione Italiana
Viale Mazzini 14 – 00195 Roma
e, p.c.: alle Lavoratrici ed ai Lavoratori Rai


Oggetto: Richiesta del versamento da parte della RAI Radio-Televisione Italiana S.p.A dell’assicurazione per la disoccupazione a favore di alcune figure professionali. Non applicabilità della qualifica “artistica” per i profili professionale con inquadramento non apicale.

Il Sindacato Lavoratori della Comunicazione, anche a seguito di consultazione con il Patronato INCA, promosso dalla CGIL, chiede che per alcune figure professionali con inquadramento non apicale la RAI Radio-Televisione Italiana S.p.A. versi il contributo dovuto per l’assicurazione contro la disoccupazione. La richiesta è fondata sui riferimenti legislativi e di interpretazione delle norme da parte degli Enti previdenziali che vengono richiamati di seguito.

Il Contratto collettivo del comparto e l’organizzazione del lavoro aziendale

Ogni anno, entro il mese di marzo dell'anno seguente quello del contratto, la RAI consegna al lavoratore a tempo determinato la “Dichiarazione ai fini della corresponsione dell’indennità di disoccupazione ai sensi della legge n.160/88”.

In tale dichiarazione vengono riportate le giornate retribuite nell’anno di riferimento, la durata del contratto, in caso di prestazione subordinata, la qualifica rivestita, il tipo di contratto e il motivo della cessazione del rapporto di lavoro.

Tra i dati relativi al rapporto di lavoro vogliamo sottolineare quello relativo alla qualifica attribuita, dando per scontato che tutti gli altri dati siano rispettosi della normativa legislativa e contrattuale vigenti.

Le figure professionali seguenti:
- programmista regista
- operatore di ripresa
- montatore
- consulente musicale
vengono definite dalla RAI come “qualifica artistica”.


Tali figure professionali sono contemplate nel Contratto Collettivo di Lavoro(CCL) siglato il 16 luglio 2007, denominato “Contratto Collettivo di Lavoro per Quadri, Impiegati e Operai dipendenti da …” ma nel capitolo relativo a “Livelli e Mansioni”, con riferimento ai livelli di inquadramento basso (dal 5° verso il 3°, ad esempio) il Contratto non fa riferimento a qualifiche di tipo “artistico”.
Appare utile ricordare che per artista si intende: 1) “Chi opera nel campo dell'arte come creatore o come interprete; 2) Professionista dello spettacolo”, come indicato anche nei dizionari di lingua italiana. Per fare qualche esempio di profilo “artistico” nel campo dello spettacolo e dell’informazione televisiva citiamo l’attore, il presentatore, il ballerino, il cantante, l’autore, il regista realizzatore (di intero ciclo produttivo, 1° livello), giornalista e tele-cine-operatore.

Il CCL RAI del 1990, nella parte relativa alle figure professionali, a riguardo del Programmista-Regista precisava che egli “idea, propone, imposta e prepara - sotto il profilo culturale, artistico, organizzativo, produttivo e budgettario - programmi radiofonici e/o televisivi (elettronici o filmati), culturali e di spettacolo; redige o concorre alla redazione di testi, soggetti, scalette, trattamenti e sceneggiature; segue la realizzazione dei programmi o li realizza dirigendo la ripresa, il montaggio l'edizione e la messa in onda; effettua all'occorrenza prestazioni al microfono e/o in video ed al mixer video per le riprese dirette o differite di attualità, inchieste, dibattiti, riprese di avvenimenti sportivi e comunque in tutte quelle produzioni per le quali non si richiede la presenza dell'addetto al mixer”.

Ciò può verificarsi solo a partire dal 2° livello di inquadramento; per i lavoratori a tempo determinato, dunque, questa progressione di carriera non può realizzarsi proprio a causa della non continuità della prestazione lavorativa.

E’ evidente, infatti, che l’autonomia tecnica e l’espressione artistica possono manifestarsi solo quando il livello di inquadramento del lavoratore lo consenta e, dunque, nel solo caso in cui il lavoratore/la lavoratrice sia collocato a livello apicale.

In tal senso si esprime anche il Contratto di Lavoro che, per alcune figure professionali, precisa le mansioni previste per chi è collocato nel 1° livello:
l’operatore di ripresa, ad esempio, “Dirige ed è responsabile dell’illuminazione delle scene, dell'insieme delle riprese e della intera unità delle riprese, per programmi di grande rilievo artistico e/o spettacolare e/o produttivo e/o documentaristico e/o di attualità.”
il montatore: ”In possesso di diploma di scuola media superiore esegue, con piena responsabilità artistica e tecnica e/o con orientamento giornalistico, il montaggio di produzioni filmate ed elettroniche”
il consulente musicale “in possesso di diploma di conservatorio collabora, con il responsabile del programma, nella scelta di brani musicali per ottenere una resa artistica aderente all'impostazione concordata; fornisce, attraverso la lettura della partitura, tutte le indicazioni utili alla ripresa.

Riferimenti alle norme ed alle indicazioni operative ENPALS

Dal punto di vista della contribuzione tutti i lavoratori dello spettacolo devono essere iscritti all’Enpals. Il Decreto interministeriale del 15 marzo 2005, entrato in vigore il 22 aprile 2005 elenca le categorie dei lavoratori che devono essere assicurati e la circolare n. 7 del 30 marzo 2006 dell’Ente definisce le modalità operative dell’iscrizione.

In questa sede si ritiene utile non riportare tutti i profili professionali contemplati nella documentazione richiamata ma si richiama il capitolo 3 della circolare “Declaratorie delle nuove figure professionali assicurate all’Enpals”:
- con il termine “audiovisivo” ci si riferisce al cinema, alla radio, alla televisione e ad altri analoghi strumenti di comunicazione;
- ogni qual volta siano menzionati dal decreto impiegati, operai, tecnici dipendenti da imprese di settore, il richiamo va riferito a tutti i lavoratori subordinati, fatta eccezione per le qualifiche dirigenziali, delle imprese in questione (…televisive…)

La stessa circolare riporta nell’allegato 2 i “Codici relativi alla categoria di appartenenza dei lavoratori”, suddivisi per gruppi.

In particolare richiamiamo quelli che interessano al nostro scopo:
- Gruppo registi e sceneggiatori
- Gruppo tecnici (tecnici del montaggio, del suono e sound designer di audiovisivi)
- Gruppo operatori e maestranze (tra i quali operatori di ripresa audiovisiva…)
- Gruppo scenografi, arredatori e costumisti
- Gruppo truccatori e parrucchieri

Indicazioni dell’ INPS

La domanda del lavoratore a tempo determinato per l’indennità di disoccupazione con requisiti normali va presentata all’INPS e per ottenere la prestazione occorre aver maturato alcuni requisiti. La prima condizione è quella che vi sia stato versamento della quota per l’assicurazione contro la disoccupazione che l’azienda dello spettacolo, in questo caso, deve effettuare a favore del lavoratore a tempo determinato.
Dalle informazioni avute dall’azienda, la RAI non versa più, dal 2001, l’assicurazione in oggetto per alcune figure professionali in quanto le considera aventi la qualifica “artistica”:si tratta di programmista regista, montatore,operatore di ripresa, consulente musicale, volendo rimanere solo nei profili presenti nei Bacini.
Per quanto attiene l’indennità di disoccupazione, va detto che i riferimenti legislativi sono molto datati e risalgono ai tempi in cui la televisione non esisteva ancora.
In particolare:
• Il Regio Decreto RDL n. 1827/1935; l’art. 40 comma 5 afferma che: ”…i lavoratori dello spettacolo delsettore sia teatrale che cinematografico in possesso di una preparazione tecnica, culturale e artistica sono esclusi dall’assicurazione contro la disoccupazione…”
• La Circolare INPS n. 1754/1951 art. 1 conferma il suddetto art. 40 comma 5 esplicando l’elenco delle categorie dei lavoratori dello spettacolo teatrale e cinematografico.

Va detto che la “Guida INPS” pubblicata nel marzo 2005, Direttore Annalisa Guidotti, Del Gallo Editore, avente come titolo ”L’indennità ordinaria di disoccupazione”, riportando le modalità e i requisiti per ottenere l’indennità di disoccupazione con requisiti normali e ridotti, nel paragrafo “A chi spetta” elenca i lavoratori interessati alla prestazione citando, in particolare:
- gli operai, impiegati, equiparati ed intermedi (lavoratori che svolgono mansioni a metà strada tra quelle operaie e quelle impiegatizie), anche se assunti con contratto part-time o a tempo determinato;
- i lavoratori occupati occasionalmente in sostituzione di altro personale;
- i lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro;
- i lavoratori con contratto di solidarietà;

Nel capitolo intitolato “Le situazioni particolari” ed i casi riguardanti “I lavoratori dello spettacolo”, la Guida precisa che: “Non tutti i lavoratori dello spettacolo sono obbligatoriamente assicurati presso l’Inps contro la disoccupazione.

Infatti, i lavoratori a cui è richiesta una specifica preparazione tecnica, culturale ed artistica sono esclusi dall’obbligo assicurativo, in quanto le loro prestazioni vengono considerate come tecnicamente autonome.
Sono, di norma, soggetti all’assicurazione contro la disoccupazione
(riportiamo solo le figure di nostro interesse):
… (omissis) …
• maestranze cinematografiche, teatrali e di aziende di produzione televisiva assunte con contratto di lavoro a tempo indeterminato; … (omissis) …
tecnici (operatori cine-tv, macchinisti di scena, parrucchieri, truccatori, ecc.) e impiegati amministrativi dipendenti di enti e imprese esercenti pubblici spettacoli, di produzione televisiva, delle imprese di produzione cinematografica, di doppiaggio e di sviluppo e stampa.. … (omissis) …”

E’ evidente che, per l’INPS, vanno esclusi dall’assicurazione contro la disoccupazione i lavoratori che operano in autonomia, con alta qualificazione, poiché la loro prestazione ha tutti i caratteri di una prestazione progettata e realizzata in piena autonomia.

L’INPS dice, infatti, l’esclusione opera per le figure professionali le cui prestazioni vengono considerate come tecnicamente autonome.

Ora, quale lavoratore é tecnicamente autonomo?
Un capo-operaio è tecnicamente autonomo?
Un assistente ai programmi, un impiegato della contabilità, uno scenografo, un ispettore della produzione è tecnicamente autonomo?

Il messaggio INPS n. 12956/1998 e le circolari n. 191/1998 e n. 60/2002 ribadiscono che:
“In particolare beneficiano dell'assicurazione contro la disoccupazione involontaria anche:
…" i lavoratori dello spettacolo per i quali sussiste il rapporto di lavoro subordinato con esclusione del personale artistico, teatrale e cinematografico"………

Ancora l'Inps, nel “Manuale di indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti normali” a cura della Direzione centrale prestazioni a sostegno del reddito, allegato al messaggio 13 novembre 2002 n. 852, dice:

"…le prestazioni del personale dello spettacolo si qualificano come tecnicamente autonome ciò in quanto il lavoratore opera "nella più ampia autonomia di organizzazione dei compiti assunti e la prestazione costituisce espressione talmente personalistica del soggetto che in essa non concorre l'apporto e l'opera dell'imprenditore…"

Da quanto sopra esposto si deduce, dunque, che i lavoratori:
- a tempo determinato;
- con contratto di lavoro subordinato;
- con inquadramento di livello non apicale;
- appartenenti o meno ad un Bacino di reperimento (accordi di bacino 2003,2005,2007,2008) con la finalità a stabilizzare il personale;
- con garanzia o meno di impegno minimo di contratto (6 o 7 mesi);
- in una società televisiva strutturata industrialmente come la RAI (ma potrebbe valere anche per Mediaset, La7, SKY, ecc.) che svolge la propria attività produttiva 365 giorni all’anno per 24 ore al giorno;
- con Strutture Produttive complesse, a gerarchie di tipo piramidale, professionalmente coinvolte nelle dinamiche decisionali dell’imprenditore (la RAI attraverso la figura dell’Area Editoriale, la Rete TV).
Vanno assicurati contro la disoccupazione, senza nessuna esclusione.
Non è possibile, infatti, ravvisare nel loro lavoro quell'ampia autonomia di organizzazione dei compiti assunti né le loro prestazioni possono costituire espressione “talmente personalistica del soggetto che in essa non concorre l'apporto e l'opera dell'imprenditore”.
Del resto non è neanche possibile configurarne il lavoro in un tempo già preordinato dal processo produttivo,come accade per le compagnie teatrali o cinematografiche, visto che per l'impresa televisiva il gruppo di lavoro impegnato nella singola produzione, all'interno dalla stagione produttiva, non può essere considerato estraneo alle produzioni realizzate dalla restante parte dell’azienda.
Infatti, l’azienda televisiva lavora su modelli produttivi consolidati e determinati di tipo industriale. Le figure professionali impegnate sono costituzionalmente e strutturalmente fondamentali per lo scopo produttivo.
Per quanto sopra esposto, la Slc Cgil, chiede alla Rai di effettuare il versamento per la disoccupazione a favore di tali figure professionali modificando la dicitura, relativa alla qualifica, riportata nei moduli di fine lavoro.
Crediamo che tale versamento possa attribuire i dovuti diritti ai lavoratori ed alle lavoratrici interessati, evitando il ricorso a contenzioso legale.
Le organizzazioni scriventi sono disposte ed interessate ad un incontro a breve termine per precisare ancor meglio le basi giuridiche e le disposizioni applicative poste a base della richiesta avanzata, che nasce anche dalla volontà di veder valorizzato il contributo che le lavoratrici ed i lavoratori precari della RAI assicurano all’azienda.

In attesa di un cortese riscontro, si inviano distinti saluti.
Slc Cgil Nazionale
Roma, 26 giugno 2009


giovedì 25 giugno 2009

RAI: SLC/CGIL, Azienda cede frequenze e "paga" per contenzioso Mediaset – Europa 7

“La RAI da un lato spende soldi per lo spostamento delle frequenze di RAI Uno per risolvere il contenzioso tra Mediaset e Europa 7 (definito in giudicato sia in Italia che in Europa) mentre dall’altro non si riesce a concludere l’accordo sul Contratto Nazionale per circa 13.000 lavoratori della Rai.” Così una nota della Segreteria Nazionale SLC/CGIL.

“Il conferimento ad Europa 7 del canale su cui trasmettere obbligherà Rai Uno a modificare gli impianti anche in bacini di minore importanza ma contigui per evitare disturbi di segnale, per non intaccare il proprio ruolo di servizio pubblico.”

“Ne è riprova in questi giorni la comunicazione che viene trasmessa su Rai Uno – prosegue la nota - circa la possibilità di dover riposizionare l’antenna del televisore da parte degli utenti: eventualità non legata alle nuove tecnologie né ai lavori per il digitale terrestre, ma in realtà al tentativo artigianale e improprio di risolvere il problema delle frequenze in analogico di Europa 7.”

“Rai Uno è stata costretta a cedere parte della propria copertura a Francesco Di Stefano, patron di Europa 7, decisione che comporta costi di adeguamento e riposizionamento del sistema di trasmissione attuale e che tra meno di due anni sarà inutilizzabile, a causa del passaggio di tutte le emittenti al Digitale Terrestre.”

“Ci domandiamo se questo escamotage possa essere risolutivo per Europa 7 – conclude la nota - e se convenga al proprietario investire a sua volta ingenti somme per adeguare una rete che utilizzi la tecnologia analogica, ormai in dismissione.”



mercoledì 17 giugno 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil

COMUNICATO SU CRAIPI


In questi giorni si ricorda Enrico Berlinguer …

Parlando della sua vita non si può non discutere di questione morale e correttezza.

Senza fare paralleli infelici, vogliamo però ribadire un concetto, il nostro paese è tormentato dall’assenza di moralità e onestà intellettuale, vive continue rimozioni della verità e della propria memoria. Per questo ci fa piacere citarlo nell’anniversario della morte e tributargli un saluto.

La Rai, anche per la fase storico/politica, è al limite della sua tenuta, non diciamo questo per fare allarmismi, ma per dire che il MODELLO RAI, quello che “distribuiva” soprattutto ai furbi e agli “amici”, è a un punto di non ritorno, e la nostra paura è che TUTTI paghino tali prassi. Per noi l’Alitalia costituisce un precedente da non emulare.

Tutti noi, il sindacato per primo, ci dobbiamo impegnare a cambiare questa situazione; quest’azienda è fatta di donne e uomini, professioniste e professionisti, persone che ogni giorno. anche con ingegno, si sforzano di rendere il servizio pubblico all’altezza di questo nome.

Craipi è uno degli elementi, è uno dei mondi che compongono l’universo Rai: un Fondo Pensione, che per regola ancora “non può essere definito tale”; un fondo gestito in maniera “casereccia” (che non sempre è sinonimo di genuinità); un fondo che non ha quegli elementi di trasparenza per i propri iscritti che fa gridare allo scandalo.

Hanno fatto bene, anzi benissimo, le lavoratrici e i lavoratori a chiedere chiarimenti mesi fa e a produrre un documento analitico. Hanno fatto benissimo i nuovi Delegati all’Assemblea Craipi a chiedere al Cda del Fondo TRASPARENZA sul Bilancio del 2008, presentando e votando alcune mozioni scritte in seno all’assemblea tenutasi il 9 giugno 2009.

In questo paese, in quest’azienda, per questo Fondo chiedere chiarezza e TRASPARENZA è già un atto rivoluzionario, per questo ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto tale proposta.

Senza scendere in polemiche con altre organizzazioni sindacali vorremmo però fare alcune precisazioni:

1) È stata diffusa, in maniera impropria, la relazione commissionata dalla RAI e dalla CRAIPI in risposta a un’istanza presentata a dicembre 2008 da un gruppo di iscritti al Fondo e a fronte di una sollecitazione della Slc Cgil Nazionale sul tema (lettera del 28 novembre 2008, con cui si richiedeva incontro urgente per analizzare il preoccupante andamento del Fondo per di più in un momento di seria crisi del sistema finanziario).

Diciamo impropria perché:

- a seguito di un incontro tra le Organizzazioni sindacali (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil.com Uil) e la Rai, la relazione doveva essere consegnato alle organizzazioni sindacali dopo pochi giorni dalla richiesta, cosa mai avvenuta;
- il presidente del Fondo aveva dichiarato, nell’Assemblea del 9 giugno scorso, che lo avrebbe diffuso per fonogramma circolare ai dipendenti

È accaduto, invece, che un’organizzazione sindacale, assumendo la relazione come propria, abbia largamente diffuso il documento tra i lavoratori accompagnandolo con una lettera, intestata Uil.Com Uil Nazionale e firmata dal membro del Cda Uil e dagli otto Delegati all’Assemblea Craipi. Da parte nostra troviamo tale atteggiamento imbarazzante. Noi preferiamo, perché lo siamo, avere posizioni autonome da quelle aziendali.

Troviamo, oltretutto, curioso che ci sia questo sostengo pieno per la relazione del prof. Gennaro Olivieri, ordinario di matematica finanziaria alla Luiss “Guido Carli” e attuario.

Citiamo un verbale di Assemblea Crampi del 28.6.2006:

“Ottavio Bulletti richiama l’errore di valutazione sulle polizze effettuato lo scorso anno da parte del Professore Olivieri ed informa che il CDA ha contestato alla Rai la scelta del professionista che, con una relazione inesatta e fornita in ritardo ha creato problematiche alla Craipi”;

2) L’annunciata perdita del 6,6% del Fondo, “per quanto non ci sembri catastrofica”, come dichiarato nel comunicato UIL, ci preoccupa fortemente; si tratta di 15,7 milioni di euro di soldi degli iscritti che dovevano servire a garantirne il futuro. Il dato è ancora più grave perché conferma un trend decennale di bassa redditività del Fondo; ribadiamo che è l’andamento e la gestione di questi anni a preoccuparci e non il risultato di questo anno.

Analizzeremo il bilancio appena consegnato all’Assemblea. Per ora ci è sembrato meritoria l’azione che i nostri delegati hanno fatto: CHIEDERE DATI ED ELEMENTI DI TRASPARENZA.

Crediamo, anche alla luce di tante dichiarazioni di certezza, che tutti i sindacati ci aiuteranno a ottenere l’accessibilità ai dati per tutti i lavoratori, questo a partire dal voto nella prossima assemblea.

Riportiamo, di seguito, alcune immediate considerazioni sulla relazione del prof. Olivieri.


Slc Cgil Nazionale
Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil


ANALISI TECNICA


Domandare è lecito…

La lettura della relazione del Prof. Olivieri ha confermato, se non rafforzato, le nostre preoccupazioni.

Va da subito chiarito che per l’analisi, il prof Olivieri, ha ricevuto molti dati e informazioni che ancora oggi il Fondo non rende disponibili ai delegati, istituzionalmente chiamati a tutelare gli interessi patrimoniali di tutti gli iscritti.

Preliminarmente osserviamo che l’analisi è stata fatta utilizzando dati che nessuno ha potuto verificare, contraddice le sue stesse affermazioni e non fornisce nessuna spiegazione esaustiva sulle modalità di investimento delle risorse. D'altronde, dice che … non esiste una soluzione univoca per tutti ... dipende dall'età, da questo si desume che tutte le forme d’investimento sono giustificabili.

Entriamo nel merito.

1) La relazione del Prof. Olivieri dice che 100 lire (o euro) investite nel 1989 hanno reso più del TFR. È vero, continua la relazione, che gli aderenti al Fondo nel 1997 e negli anni successivi hanno ottenuto un rendimento inferiore al TFR, ma questo non deve preoccupali; hanno una vita lavorativa per recuperare.

Commento

Il periodo considerato nell’istanza per valutare i risultati del fondo (8 anni, dal 2000 al 2007) è considerato poco significativo nonostante la “Nota Informativa per i potenziali aderenti” indichi chiaramente che l’orizzonte temporale del “comparto ordinario” è fissato nel breve/medio periodo (fino a 10 anni); un periodo ragionevole è, per il Prof. Olivieri, quello 1991 – 2007 (17 anni).

2) La relazione del Prof. Olivieri dice che nel periodo 2003 - 2005 la componente obbligazionaria ha pesato per oltre il 70% e, di converso, quella azionaria, fino al 30% (la relazione non spiega le motivazioni dell’indisponibilità dei dati per il 2006 – 2007). Per la COVIP (cfr. relazione 2007, pag. 88), un fondo con una simile struttura patrimoniale rientra tra i cd. fondi obbligazionari misti (investimento in capitale fino al 30%).

Commento

- Il dato elaborato da Olivieri è frutto, per una parte significativa (gestioni patrimoniali e polizze assicurative che valgono oltre il 50% nel periodo considerato) di una comunicazione della CRAIPI e non di analisi diretta dei prodotti finanziari. Nella relazione si legge infatti: “In merito a CRAIPI, invece, la composizione del portafoglio sembrerebbe caratterizzata da una minore percentuale di investimenti in titoli di debito rispetto a quella dei fondi pensione negoziali. In realtà, è necessario premettere che, sulla base delle indicazioni fornite dal Presidente del Fondo, sia le gestioni patrimoniali che gli investimenti assicurativi rispettano i vincoli pattuiti in modo tale che la quota della componente azionaria sia pari al 20%”. Avete capito bene … sulla base delle indicazioni fornite dal presidente del Fondo. Un’ulteriore conferma arriva dall’assenza, tra i materiali forniti dalla CRAIPI, proprio della documentazione necessaria per l’acquisizione del dato.
- La relazione del Prof. Olivieri inferisce, in modo discutibile, che la composizione del portafoglio tra titoli obbligazionari e azionari riscontrata nel periodo 2003 – 2005 sia coerente con le politiche di investimento descritte nella “Nota Informativa per i potenziali aderenti. Indipendentemente da tale argomentazione, nulla è detto circa l’adeguatezza dell’Asset Allocation al profilo di rischio degli iscritti, dei quali non è mai stata approfondita la propensione al rischio e ai quali non è stata ancora offerta la possibilità di scegliere il comparto più appropriato (tranquilli, ci stanno lavorando);
- La relazione del Prof. Olivieri non dice nulla di significativo sulla massiccia presenza di prodotti assicurativi e gestioni patrimoniali, che non figurano nelle politiche di investimento riportate nella “Nota Informativa per gli aderenti” (“I contributi versati e/o il TFR sono investiti in strumenti finanziari - azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento, OICR - sulla base della politica di investimento definita per il comparto Ordinario del Fondo, e producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione”);
3) La relazione del Prof. Olivieri dice che le perdite 2008 sono genericamente da attribuire al comparto azionario.

Commento

Nel bilancio 2008 la perdita del 6,6% è stata confrontata con indicatori assolutamente non condivisibili (per tutti il risultato dei fondi negoziali, che registrano una perdita pari a 8,4%, mentre il raffronto dovrebbe essere fatto, come spiegato al punto 2, con i fondi negoziali simili - obbligazionari misti - che hanno perso mediamente il 3.9%). Troverete un’analisi completa dei risultati del Fondo nel periodo 2000 - 2008 sul sito www.inforai.blogspot.com

4) La relazione del Prof. Olivieri dice, con riferimento ai magri risultati del periodo 2001 – 2007, che l’arresto del trend di crescita è in linea con quanto registrato dagli altri fondi pensione negoziali nello stesso periodo. In particolare, i risultati 2002 sono coerenti con l’andamento del mercato; diverso è per gli anni 2001 e 2007 ma non se ne spiega il perché (per il 2007 il risultato può essere giustificato, in parte, dalle perdite connesse allo smobilizzo di attività necessarie per liquidare crescenti richieste di anticipo). In conclusione, le perdite descritte nell’istanza non sono da imputare ad una presenza sproporzionata di titoli rischiosi (nei limiti di Fondi similari) ma al fatto che gli investimenti azionari, pur rappresentando una quota piccola degli investimenti, hanno subito una perdita complessiva significativa, tanto da poter pesare in maniera piuttosto incisiva sul portafoglio.

Commento

Le affermazioni del prof. Olivieri non sono supportate da alcuna evidenza resa nota agli iscritti. Insomma, tutto tranquillo e tutto bene, e sorvoliamo sui milioni di perdite prodotti dal comparto assicurativo.

5) La relazione del Prof. Olivieri dice è opportuna la diversificazione anche valutaria nella scelta degli investimenti.

Commento

La relazione non cita gli studi che attestano la suddetta asserzione, non dice se l’attuale Consiglio di Amministrazione ha le competenze e gli strumenti per gestire tale rischio né se CRAIPI si sia coperta, come previsto nella “Nota Informativa redatta per i potenziali aderenti”,da questo rischio e, qualora lo abbia fatto, come (ricordiamo che il forte deprezzamento del dollaro americano sull’euro negli anni 2000 – 2007 è stato concausa delle forti perdite del comparto assicurativo).

6) La relazione del Prof. Olivieri dice le preoccupazioni sul peggioramento strutturale dell’equilibrio finanziario del Fondo non sono fondate. Gli indicatori riportati nell’istanza (elevata età media degli iscritti, dimensioni ridotte del patrimonio gestito, limitate prospettive di crescita degli iscritti, crescita modesta della raccolta previdenziale) sarebbero non significativi o in linea con quelli dei fondi negoziali.

Commento

Nel ricordare che le relazioni annuali della COVIP tengono in grande considerazioni la dinamica dei suddetti indicatori, notiamo che:

- L’età media degli iscritti CRAIPI è superiore a 46,6 anni a fronte dei 41,6 dei fondi negoziali e dei 44,3 dei fondi preesistenti (sicuri che siamo in linea?);

- Il fondo ha registrato, nel 2007, un decremento dell’attivo netto destinato alle prestazioni per oltre 2 milioni di euro; nel 2008 il decremento è stato superiore a 14 milioni di euro (tutto normale? possiamo dormire sonni tranquilli?);
- Il trend di crescita dei contributi previdenziali complessivi si è ridotto negli anni e, addirittura, è diminuita la quota % dei contributi derivanti dal TFR;
- Non è nota l’incidenza degli iscritti attivi rispetto al bacino dei potenziali sottoscrittori; ciò impedisce ulteriori utili analisi sull’appeal del fondo, specialmente per i dipendenti assunti dopo il 28 aprile 1993;
- Con riferimento all’equilibrio finanziario del fondo, connesso alla sussistenza del matching temporale tra attività e passività, l’ultimo studio risale al 31.12.2005 (non è disponibile sul sito intranet della CRAIPI). Al riguardo ci saremmo aspettati, almeno, un’analisi del fenomeno delle anticipazioni che, per le dimensioni raggiunte, è sintomatico della sfiducia degli iscritti nella redditività del medesimo (I fondi Mediaset e Telemaco hanno registrato un ricorso alle anticipazioni cd. 30% in misura percentualmente minore (siamo sicuri, quindi, che siamo in linea con i fondi negoziali migliori?).
7) La relazione del Prof. Olivieri dice il livello di comunicazione non è in linea con gli attuali standard (pagg. 33-34 della relazione). Si raccomanda al Consiglio di Amministrazione di:
- rendere conforme la comunicazione periodica agli iscritti a quanto riportato nelle disposizioni della COVIP (delibera 10 febbraio 1999);
- integrare le informazioni rappresentate nel bilancio annuale secondo quanto riportato nell’Istanza e nel rispetto delle “Disposizioni COVIP del 17 giugno 1998” e s.m.i. (la relazione non chiarisce i profili di difformità con la normativa sul bilancio; verosimilmente si riferisce anche alla necessità di rappresentare il patrimonio degli iscritti in quote).

Commento

Il progetto di bilancio per l’anno 2008 non riporta le informazioni richieste nell’istanza del 4 dicembre 2008. L’incontro dei delegati con i gestori avvenuto in seno all’assemblea del 9 giugno non può ritenersi esaustivo della carenza di informazione poiché:

- I delegati non erano informati della presenza dei gestori;
- I delegati non conoscevano il bilancio 2008, distribuito solo al termine dell’incontro;
- Il Consiglio di Amministrazione non ha permesso ai delegati di acquisire la documentazione prodotta dai 3 gestori invitati;

- Le informazioni richieste per la chiarezza del bilancio devono essere inserite o allegate allo stesso.

Per terminare, vale la pena ricordare che la relazione del Prof. Olivieri:

Non contesta la tabella dei rendimenti nel periodo 2000 – 2007 (da cui si evince che CRAIPI ha avuto, mediamente, risultati peggiori di: inflazione, TFR, BOT, BTP, FIPDRAI, Fondi negoziali …..) né alcun altro dato quantitativo riportato nell’istanza (ricordiamo che una sigla sindacale ha fatto, della presunta e mai dimostrata erroneità dei dati denunciati, il refrain della campagna elettorale);
Non ha risposto a tutte le osservazioni esposte nell’istanza. In particolare:
- Non analizza i pessimi rendimenti delle polizze assicurative (le polizze assicurative hanno prodotto perdite per 7,8 milioni di euro nel periodo 2000 – 2007 e appena 326 mila euro nel 2008);
- Non spiega le ragioni di opportunità economica che hanno giustificano la forte concentrazione delle risorse investite in gestioni patrimoniali e polizze assicurative di 2 noti gruppi finanziari (Generali e Allianz Ras);
- Non analizza la struttura dei costi di intermediazione sostenuti dal Fondo per verificare se siano in linea con quelli di mercato e se i gestori con portafogli maggiori siano anche quelli che assicurano combinazioni di rendimento/rischio migliori;
- Non spiega perché la mancata crescita degli iscritti, la riduzione della massa amministrata, l’abnorme numero delle richieste di anticipazioni, che non trova proporzionale riscontro in altri fondi ben più grandi del nostro, non debbano preoccupare gli iscritti e i potenziali aderenti.

Su tutte le problematiche evidenziate e sulle altre non toccate dalla relazione del Prof. Olivieri, auspichiamo che quanto prima (possibilmente nel mese di settembre) possa essere convocata un’assemblea ordinaria dei delegati per discutere, analizzare e indirizzare le scelte di investimento del Consiglio di Amministrazione.

Nostro compito è quello di informare e tutelare le lavoratrici ed i lavoratori della Rai.


Slc Cgil Nazionale
Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil



mercoledì 10 giugno 2009

Comunicato Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil (10.06.09)

Cari/e iscritti/e

Vi informiamo che ieri, 9 giugno 2009, si è svolta, presso la Direzione Generale di viale Mazzini 14 a Roma, la prima riunione dell’Assemblea dei Delegati CRAIPI alla presenza del Consiglio di Amministrazione (il presidente Laganà e i consiglieri Bulletti, Fusco, Migliore, Sassone), del Collegio dei Revisori (Borghese, Gabelli, Righini) e dei delegati.

I 37 delegati presenti hanno ascoltato nell’ordine:

1) la relazione del Prof. Olivieri, incaricato dal Dr. Luciano Flussi, Direttore Risorse Umane e Organizzazione della RAI, di elaborare uno studio sulla CRAIPI in risposta all’istanza promossa, nel dicembre 2008, da un gruppo di iscritti alla CRAIPI. Con riferimento alle problematiche finanziarie sollevate nell’istanza, le sole oggetto di analisi, il Prof. Olivieri ha dichiarato che:
- il Fondo ha registrato dal 1989 un rendimento superiore (quasi il doppio) a quello del TFR;
- nel periodo 1991 – 2007 la composizione degli investimenti avrebbe visto la presenza di strumenti cd. “azionari” in misura mediamente pari al 20 – 30%. Il presidente del Fondo ha puntualizzato che attualmente la componente azionaria è minima;
- il miglior modo per tutelare gli investitori poco propensi al rischio è quello di stipulare polizze assicurative che garantiscano il rendimento del TFR;
- è auspicabile una comunicazione più dettagliata, in linea con gli standard adottati da altri fondi.

2) i rappresentanti di 3 primari gruppi bancari e assicurativi (Intesa – SanPaolo, Alleanza Ras e Generali) che gestiscono, per conto della CRAIPI, una quota cospicua delle risorse finanziarie del fondo. I suddetti gestori hanno illustrato, in termini generali, le attuali strategie d’investimento, comunicando la massa amministrata e i relativi rendimenti nel 2009.

Nel corso del dibattito con il Prof. Olivieri è emerso anche che l’attuale natura degli investimenti non ostacola la comunicazione infrannuale (mensile o trimestrale) del rendimento del fondo. Il Presidente del fondo ha manifestato palesemente la propria contrarietà a tale richiesta per ragioni di carattere organizzativo (mancanza di personale).


Su iniziativa dei delegati Slc CGIL, l’Assemblea ha votato a maggioranza le seguenti mozioni:

a) convocazione delle Assemblee dei Delegati anche mediante comunicazione e-mail;
b) ordine del giorno delle convocazioni delle Assemblee dei Delegati CRAIPI non generico per consentire una più consapevole partecipazione al lavori assembleari;
c) trasmissione ai delegati del verbale emesso dalla COVIP a seguito degli accertamenti in corso;
d) comunicazione in forma scritta entro il prossimo 26 giugno 2009, data fissata per la prossima Assemblea, in merito alle seguenti richieste:
- indicazione del testo dello Statuto della CRAIPI vigente al 26 giugno 2009;
- pubblicazione sul sito intranet della CRAIPI dei dati afferenti l’organizzazione del Fondo e quelli relativi alle riunioni degli Organi Collegiali (Cons. di Amministrazione, Collegio dei Revisori, Ass. dei Delegati). In particolare si chiede di pubblicare l’elenco dei partecipanti, giustificare le eventuali assenze, riportare l’estratto delle decisioni adottate, ...;
- Comunicazione dei documenti cui i delegati possono accedere, a titolo di consultazione e/o per estrarne copia, presso la sede legale della CRAIPI. Ci si riferisce, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, ai libri delle adunanze e delle deliberazioni degli Organi Collegiali (Consiglio di Amministrazione, Collegio dei Revisori, …), alle relazioni della società di revisione contabile, a tutta la documentazione finanziaria e contabile attinente alla gestione delle risorse economiche e patrimoniali del fondo.
Tutte le mozioni sono state approvate con il voto determinante dei delegati CGIL e Snater e di quello, a titolo personale, di delegati delle altre sigle sindacali

Ci siamo inoltre impegnati perché il verbale dei lavori assembleari sia redatto in modo analitico e visionabile dalle lavoratrici e dai lavoratori.

Al termine della riunione, il Presidente CRAIPI ha consegnato a tutti i delegati copia della proposta di Bilancio 2008, che registra una perdita del 6.6%.
Il prossimo 26 giugno si terrà l’assemblea per l’approvazione del bilancio e le nomine dei componenti sindacali del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori.

Le iniziative intraprese in seno all’Assemblea, coerentemente con il mandato elettorale ricevuto, sono finalizzate a garantire a tutti gli iscritti la conoscenza degli elementi basilari della gestione del Fondo. A questo riguardo, apprezziamo che il Consiglio di Amministrazione abbia messo, al quinto punto dell’ordine del giorno dei lavori assembleari della prossima adunanza, la risposta alle mozioni votate dai delegati.

Ci siamo impegnati in un primo importante confronto, in modo puntuale e attento, esprimendo chiaramente la nostra volontà di esser elemento di discontinuità nella gestione del fondo. Abbiamo riscontrato una forte sensibilità in molti delegati di altre sigle sindacali; speriamo che in futuro tale autonomia di giudizio e di azione, a nostro avviso figlia del rinnovamento elettorale, assicuri al Fondo Craipi la dinamicità necessaria per modificare l’attuale modello gestionale, garantendo trasparenza e oculatezza di gestione e riportando serenita’ a tutte le lavoratrici e lavoratori Rai.

Per quanto ci riguarda, la posizione dei delegati CGIL Craipi in seno alla prossima assemblea, che dovrà votare il bilancio e nominare i componenti sindacali degli organi collegiali sarà coerente con il mandato ricevuto dai propri elettori.


10 giugno 2009
Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil



venerdì 5 giugno 2009

Comunicato dei delegati all'Assemblea Craipi (01.06.09)

Alla cortese attenzione di:
CRAIPI
Consiglio di Amministrazione
c. a. del Presidente
Viale Mazzini 14 – 00195 Roma
Fax n.06/36822036

RAI – Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane e Organizzazione
c.a. Direttore
Viale Mazzini 14 – 00195 Roma
Fax n.06/36226724
SLC – CGIL
Sindacato Lavoratori Comunicazione
piazza Sallustio, 24 - 00187 Roma
Fax n.06/4824325

FISTel – CISL
Federazione Informazione, Spettacolo e Telecomunicazioni
via Palestro, 30 - 00185 Roma
Fax n.06/4457330

UILCOM – UIL
Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
via di Tor Fiorenza, 35 - 00199 Roma
Fax n.06/86508235

S.N.A.TE.R RAI
via Dardanelli, 13 - 00195 Roma
Fax n.06/37514885

UGL – Telecomunicazioni
via Tuscolana n. 859 - 00175 Roma
Fax n.06/76968469

Libersind
via Virgilio Meandri n. 72 - Roma
Fax n.06/40500016

Anticipata via fax

Roma, 1 giugno 2009


Nei giorni scorsi si è svolta, presso la sala mensa RAI di Viale Mazzini, un’assemblea pubblica con l’obiettivo di avviare un confronto costruttivo tra lavoratori, delegati neoeletti all’assemblea CRAIPI e organizzazioni sindacali, sulle prospettive del fondo pensione integrativo e sulle azioni da intraprendere per migliorarne la gestione. All’assemblea sono intervenuti, tra l’altro, alcuni rappresentanti delle segreterie nazionali di Slc Cgil e Snater.

Nel corso dell’assemblea, coerentemente con quanto palesemente evidenziato dai recenti risultati elettorali, è emersa con forza da parte dei lavoratori la volontà di conoscere, capire e partecipare più consapevolmente ed attivamente alle questioni relative a Craipi e in particolare :

• ai meccanismi di funzionamento degli organi del fondo con particolare riferimento alle modalità di selezione e nomina dei componenti di parte sindacale e di parte aziendale del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori.
L’assemblea ha manifestato la necessità che la RAI (cui spetta di nominare il 50% dei componenti dei suddetti organi), adotti un effettivo criterio di rinnovamento nella scelta dei propri candidati, basato sia sul possesso dei titoli formali previsti dalla normativa vigente, sia sulle loro reali competenze professionali;

 ai risultati per l’esercizio 2008: in assenza di ulteriori notizie rispetto a quelle comunicate dal Presidente della CRAIPI (30 marzo 2009), i lavoratori sono stati informati che entro il prossimo 11 giugno, il progetto di bilancio dovrà essere, per statuto, trasmesso alle Organizzazioni Sindacali e reso disponibile, per consultazione, presso la sede della CRAIPI;

 alla necessità di poter disporre tempestivamente di dati ed informazioni sulla gestione del fondo non rinvenibili nei documenti ufficiali del fondo (principalmente, il bilancio, e la comunicazione annuale agli iscritti) per una corretta valutazione del bilancio 2008 e per poter indirizzare nel modo più opportuno la gestione futura.

 all’opportunità di introdurre una gestione multi comparto per consentire a ciascun iscritto di poter scegliere il più opportuno profilo di rendimento/rischio.

I delegati presenti confermano la volonta’ di rappresentare i diritti e le richieste cosi’ esplicitamente espresse dei lavoratori e dagli iscritti, con tutti gli strumenti a loro disposizione e nelle sedi opportune, a cominciare dalle prossime assemblee dei delegati fissate per i giorni 9 e 26 giugno p.v.. E’ in quest’ottica che e’ già stata inoltrata al Presidente della CRAIPI, - da cui si e’ in attesa di risposta - una richiesta di dati ed informazioni.

L’assemblea ha inoltre manifestato ai delegati presenti, con mandato di estenderla a tutti i delegati eletti, la legittima e forte attesa per iniziative comuni, concrete e tempestive, il piu’ possibile coordinate tra le diverse componenti del fondo, a salvaguardia degli interessi economici degli iscritti.

Con l’auspicio di una nuova stagione di rapporti comuni e costruttivi per affrontare, nel modo migliore, le prossime sfide, porgiamo distinti saluti.


I seguenti delegati all’Assemblea:

Giacomo Berutti
Giorgio Calabria
Cinzia Ceccarelli
Sandro Coccioni
Roberta Conti
Giovanni De Simone
Maria Rita Franceschini
Mario Gargiulo
Piero Magnoni
Piero Pellegrino
Teresa Pelusio
Silvio Petaccia
Luigi Repoli
Francesco Travaglini
Alberto Trionfi
Roberto Tronconi
Renzo Zaninotto
Katia Zapponi
Mauro Zorzan