SLC CGIL Nazionale

mercoledì 23 dicembre 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (23.12.2009)



C.RaiP.I…. Il REGALO DI NATALE

Alle Lavoratrici e ai Lavoratori Rai,

A Natale… finalmente un regalo per il futuro dei lavoratori.

Oggi sono arrivate le nomine del Consiglio di Amministrazione del Craipi di parte aziendale.

Dopo mesi di discussioni: le tanto avversate elezioni della Assemblea dei Delegati, la sofferta elezione del Cda e Collegio dei Revisori di parte sindacale, finalmente la Rai ci ha fatto il “dono” di completare la squadra che dovrà traghettare il Fondo in lidi più sicuri.

Tolta la metafora marinara questo è per noi un passo importante, voluto con forza dalla nostra Organizzazione e dai Lavoratori, passo necessario per far diradare quelle nebbie figlie di un’epoca ormai passata.

Lo sviluppo ed il risultato Craipi è un elemento che deve dare coraggio, spingere i lavoratori a rendersi protagonisti e pesare nelle scelte che li riguardano. E’ vero, ci è voluto tempo e caparbietà ma alla fine il quadro è stato radicalmente cambiato. Ci permettiamo di dire che in Rai si è realizzato un atto rivoluzionario, si sono modificati equilibri che sembravano sedimentati e immodificabili.

Il lavoro che ci aspetta: Organismi neo eletti o nominati, Azienda, Sindacato e Lavoratori, non sarà semplice. E’ necessario modificare molte cose, rendere il Fondo “trasparente” e ben gestito. Questo impegno deve essere sentito da tutti, per primi lavoratrici e lavoratori, i quali devono essere parte attiva del cambiamento. Ricordiamo a tutti che Fondo rappresenta la possibile tranquillità economica per il futuro di tanti.

Crediamo che tale risultato debba essere di buono augurio anche per le altre vertenze Rai. In un’epoca in cui si parla di: crisi, chiusure o riduzione di settori strategici, aumento di esternalizzazioni, i lavoratori devono essere vigili e spingere il sindacato a FARE. Possibili scelte di politica industriale sbagliate non devono calare in un quadro passivo.

Troviamo giusto, visto il momento ed il risultato positivo, farvi e farci gli AUGURI per le feste e per il FUTURO.

Roma, 23 Dicembre 2008
Slc Cgil Nazionale


lunedì 21 dicembre 2009

Comunicato Segreteria naz. Slc Cgil (18.12.2009)



COMUNICATO


Il 17 dicembre 2009 le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-Confsal, unitamente ai rappresentanti delle Sedi Regionali di: Bolzano, Bologna, Cagliari, Cosenza, Campobasso e Firenze si sono incontrate con la Rai.

In tale occasione si è proseguita la verifica sull’Accordo di Buongiorno Regione, con una estesa descrizione delle specifiche condizioni delle sedi.

In fase iniziale l’Azienda ha consegnato alle segreterie nazionali un documento con i dati dell’Accordo sui Tempi Determinati. Il documento, che sarà oggetto di analisi nei prossimi giorni, dovrebbe contenere le informazioni sull’andamento dell’Accordo di giugno 2008 richieste dalle OO.SS. (andamento stabilizzazioni, riduzione percentuale dell’utilizzo dei contratti a termine).

Le 6 sedi presenti hanno esposto le loro specifiche problematiche, relative a:

  • riconoscimento economico per coloro che debbono svolgere mansioni diverse o più mansioni/attività (attraverso innalzamento del livello o indennità);

  • scarsa o nessuna formazione per coloro che sono stati utilizzati per mansioni diverse dalle proprie;

  • mancato riconoscimento al disagio nel reperire mezzi di trasporto pubblici per inizio lavoro;

  • in alcuni casi scarsità di risorse umane;

  • difficoltà a chiudere lo studio alle ore 00.30, a seguito del tgr notte, con una sola risorsa;

  • inadeguatezza delle apparecchiature con cui si opera;

  • mancanza del giusto turnover per alcune figure professionali;

  • esteso utilizzo degli appalti, reputati in molti casi onerosi e di scarsa qualità.


Si è approfondita la questione di Bologna, sede in cui si è realizzato uno Sciopero per dire di no alla chiusura dei Ponti Mobili. Le Rsu di Bologna hanno illustrato brevemente una proposta e chiesto su questa un intervento delle Risorse Umane Nazionali.

Slc Cgil valutando come proposta “la volontà dei lavoratori di” trasformare” i ponti mobili in una unica squadra leggera da aggregare alle esterne di Milano, con il compito qualificato e selettivo di svolgere un lavoro che altrimenti verrebbe dato in appalto”, la giudica una richiesta ragionevole e indirizzata alla riduzione dei costi e al mantenimento di professionalità importanti. Su tale questione attendiamo una risposta che eviti ulteriori scontri e apra ad una ragionevole gestione della produzione e di riduzione degli appalti.

L’ultimo incontro di VERIFICA per le Sedi Regionali, si terrà il giorno 20 Gennaio 2010 con le ultime 7 regioni.

In conclusione, così come scritto nel comunicato Slc Cgil del 15 dicembre sulle difficoltà dei Centri di Produzione, in particolare sulla profonda crisi nelle produzioni per il Centro di Napoli, si è chiesto un incontro con i vertici aziendali per una discussione approfondita, con la volontà di superare le difficoltà produttive e le paure dei lavoratori per il futuro.

Da parte aziendale si è dimostrata la volontà di svolgere tale incontro in tempi brevi, anche alla presenza del Vicedirettore Generale Antonio Marano.

Il Sindacato ha fortemente sollecitato l’apertura di un confronto a tutto tondo sulla condizione aziendale.

La nostra preoccupazione, non limitata alla produzione nei centri ma figlia di una politica industriale poco comprensibile e scarsamente omogenea, ci ha spinto a chiedere con forza un incontro sul Piano Industriale.

Da parte sua la Rai ha dichiarato che il Cda ed i dirigenti Aziendali stanno predisponendo in questi giorni il nuovo Piano Industriale, il quale potrà essere oggetto di presentazione e di discussione con le OO.SS. nel mese di Febbraio 2010.

Ci troviamo in ultimo a dover denunciare l’ennesimo spreco di denaro: infatti durante il Consiglio di Amministrazione di ieri si è deciso di nominare altri 22 vicedirettori (TG3, TGR, Rai Internazionale, Innovazione Prodotto, Palinsesto Tv, Canali di Pubblica Utilità, Televideo). Denunciamo la contraddittorietà dei vertici aziendali: si grida alla crisi, si impone la riduzione dei costi del lavoro e poi si moltiplicano le nomine, rischia di ingenerare un circolo vizioso profondamente diseducativo per i lavoratori che espone l’azienda al fallimento.

Roma, 18 Dicembre 2008
La Segreteria Nazionale


mercoledì 16 dicembre 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (16.12.2009)




COMUNICATO

Slc Cgil ulteriormente sollecitata dalla lettera dei lavoratori del Centro di Produzione di Napoli, reputa, non ulteriormente rinviabile l’incontro a livello nazionale con la Rai sulla profonda crisi della produzione.

La richiesta in sede Contrattuale delle OO.SS. - calendarizzare incontri specifici sui Centri di Produzione e per le Consociate - nasceva da una lettura che oggi viene confermata dalle iniziative messe in essere dai lavoratori di Napoli. La profonda crisi che l’azienda sta vivendo da qualche temo si manifesta con più violenza sul Centro di Napoli, ma non lascia senza conseguenze anche Torino e Milano.

Nella giornata di domani si svolgerà l’incontro con l’azienda su TD e Buongiorno Regione. Crediamo che quella sia l’occasione per definire con le altre organizzazioni sindacali e la Rai la calendarizzazione dell’incontro.

Incontro che, vogliamo ribadirlo, dovrà aprire una serie di appuntamenti per discutere di tutti i centri di produzione e della situazione delle Consociate (Rai Sat, Rai Way e Rai Net per prime), ovviamente in un quadro di discussione e verifica così estesa che inevitabilmente porterà ad una discussione sul piano industriale e sul futuro del servizio pubblico radio televisivo.

L’idea che la Rai sia soggetto intoccabile, privo di contatti con la realtà che la circonda è ragionamento che va superato. Il rischio, lo abbiamo detto più volte, è quello di un crollo verticale e non gestibile.

Il sindacato responsabilmente più volte ha suggerito percorsi per il contenimento dei costi, per riportare all’interno lavorazioni che fuori costano di più e che contemporaneamente riducono la qualità dei prodotti.

Vorremmo arrivare ad un ragionamento maturo e sano, ragionamento in cui non siano solo i lavoratori ad assumersi l’onere del risparmio e che prospetti un futuro dignitoso per loro e per il servizio pubblico.


Roma, 16 Dicembre 2009
Slc Cgil Nazionale


domenica 6 dicembre 2009

Comunicato Segreteria naz. Slc Cgil (30.11.2009)




COMUNICATO

Care/i Lavoratrici e Lavoratori,
in questi mesi l’impegno sindacale è stato molto forte e continuerà ad esserlo per i prossimi.

La trattativa per il rinnovo del CCL Rai ha fatto vivere forti momenti di tensione, stemperati da un rinnovo giudicato da voi positivamente.

In queste settimane si è iniziata una complicata discussione su:

- Buongiorno Regione e Accordo sui TD.

Nel prossimo futuro dovremo iniziare a discutere della situazione delle Consociate e dei Centri di Produzione (i quali vivono una contrazione nella produzione).

A tutto questo va aggiunto che sono necessari quei passaggi democratici e di partecipazione per animare la discussione e rivitalizzare la rappresentanza prima che si giunga alla trattativa per il rinnovo del CCL.

Detto questo, dopo la spinta prodotta per il rinnovamento degli organismi dirigenti di Craipi, non bisogna dimenticare di avviare identico percorso per l’Arcal.

Siamo colpiti dal fatto che l’istituto, nonostante i corposi finanziamenti che riceve, non sarà in grado di garantire i rimborsi per le vacanze invernali. Da parte nostra non avendo riferimenti negli organismi dirigenti viviamo una mancanza di intervento che va superata, per questo, in queste ore abbiamo inviato all’Arcal la nomina di un nostro rappresentante per il Consiglio Generale, il sig. Giorgio Calabria, dipendente Rai di Milano. Questo, ovviamente, ad anni dalla scadenza degli organismi non è sufficiente, ed è infatti nostra intenzione, dopo aver gestito in maniera trasparente il prossimo finanziamento annuale, superare la fase emergenziale ed indire le elezioni degli organismi.

L’Arcal come ogni altro Cral da una responsabilità pesante alle organizzazioni sindacali, ancor di più in un momento di crisi, come è quello che vive la Rai. Si deve avere una condotta di trasparente avviando da subito il processo di rinnovamento.

Deve essere impegno della Slc Cgil avviare tale processo in tutti gli spazi di rappresentanza, bisogna rispondere ai lavoratori nei molti impegni che l’inverno prepara con maggiore legittimità.

Nelle prossime settimane tenteremo di condividere con le altre organizzazioni sindacali la rapida calendarizzazione dei passaggi democratici, a questo punto per:
  • Rsu/Rls,
  • Organismi Arcal,
  • Assemblea dei Delegati Fasi.
Roma, 30 novembre 2009
Slc Cgil Nazionale








giovedì 26 novembre 2009

Segreteria Nazionale SLC-CGIL (26.11.09)




COMUNICATO


Il giorno 25 novembre 2009, Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater e Libersind-Confsal hanno incontrato la Rai per discutere di:

  • Verifica e prosecuzione Accordo di stabilizzazione sui Tempi Determinati (come da Accordo sui T.D. del 4 giugno 2008).
  • Verifica su Accordo per programmazione di Buongiorno Regione nelle Sedi regionali.

Tempi Determinati

L’incontro è stato dedicato essenzialmente non ad una fase di approfondimento e contrattazione, ma alla fornitura da parte dell’Azienda dei dati necessari per ragionare dell’efficacia dell’Accordo di giugno 2008, ed ha avuto pertanto una funzione preparatoria rispetto all’implementazione dell’accordo.

A tal riguardo la Rai ci ha fornito dati sull’evoluzione delle anzianità dei T.D. rispetto ai requisiti previsti nell’accordo 4 giugno 2008:

  • 260 hanno maturato i requisiti previsti per la fascia A, così ripartiti:

  • 210 Roma, 23 Milano, 10 Torino, 5 Napoli, 10 nelle sedi regionali, (245 in Rai, 15 nelle consociate)

  • 340 hanno maturato i requisiti previsti per la fascia B, così ripartiti:

  • 205 Roma, 51 Milano, 24 Torino, 12 Napoli, 18 sedi regionali, (8 RaiSat, 16 RaiWay).

Non esplicitiamo dati di maggiore dettaglio perché l’azienda aveva dei margini di incertezza.

Nel prossimo incontro ci dovrà fornire, perché così gli è stato richiesto da parte nostra:

  • numero dei lavoratori a TD fuori dai bacini,

  • evoluzione percentuale dei lavoratori TD a seguito dell’Accordo,

  • numero esatto di lavoratori assunti a TI da bacino in questi mesi.

Questi elementi, unitamente alle problematiche emerse e segnalate delle lavoratrici e dei lavoratori, debbono diventare la base per l’aggiornamento dell’Accordo di giugno.

Da parte sindacale sono stati elencati i seguenti problemi:

  • difficoltà a reperire alcune figure professionali da bacino,

  • difficoltà per alcuni territori ad avere il giusto turnover per assenza o carenza nel bacino,

  • modalità di calcolo della maturazione delle giornate lavorate,

  • possibili elusioni dell’accordo mediante il ricorso ad altre forme di rapporto di lavoro,

  • il verificarsi di nuove prime utilizzazioni non legate ad Accordi specifici.

Ovviamente nei prossimi incontri, anche coadiuvati dalle Rsu, si proseguirà un lavoro di raccolta dati e di trattativa per rafforzare l’efficacia e la funzionalità dell’Accordo.

L’Azienda da parte sua ha posto il problema del peso dell’entrata in bacino di 600 nuove persone, specificando che questo potrebbe non essere scontato, viste le difficoltà economiche che la Rai si trova ad affrontare in questi mesi.

Buongiorno Regione

Riteniamo il confronto di VERIFICA molto interessante, i primi 3 territori presenti all’incontro hanno esplicitato molteplici problematiche delle proprie realtà, alcune delle quali comuni a tutti:

  • riconoscimento economico per coloro che debbono svolgere mansioni diverse o più mansioni/attività (attraverso innalzamento del livello o indennità),

  • Scarsa o nessuna formazione per coloro che sono stati utilizzati per mansioni diverse dalle loro,

  • mancato riconoscimento al disagio nel reperire mezzi di trasporto pubblici per inizio lavoro,

  • in alcuni casi scarsità di risorse umane,

  • difficoltà a chiudere lo studio alle 00.30, a seguito del tgr notte, con una sola risorsa,

  • è stata lamentata l’inadeguatezza delle apparecchiature con cui si opera,

  • mancanza del giusto turnover per alcune figure professionali.

Nei prossimi giorni si concorderanno altre date per la prosecuzione degli incontri su entrambe le tematiche, è nostro desiderio operare nei tempi più rapidi possibili.

Esprimiamo infine preoccupazione per il permanere di tavoli separati, condizione voluta da altri, su materie che a nostro avviso non vedono divergenze di merito specifiche. Auspichiamo che sia possibile ricomporre l’unitarietà del confronto, nell’interesse di tutti.



Roma, 26 Novembre 2009
Segreteria Nazionale SLC-CGIL


mercoledì 25 novembre 2009

Emendamento A. Genovesi - A. De Luca

Informazione e Cultura


L’oscuramento mediatico dei dati della crisi e delle lotte dei lavoratori è una riduzione inaccettabile degli spazi di democrazia.
Nel ribadire la necessità di una forte iniziativa per la legge sul conflitto di interesse,la CGIL si deve impegnare per la libertà d’informazione: a tal fine, riteniamo strategica la valorizzazione di un servizio pubblico indipendente a partire dall’accrescimento di dignità e qualità del lavoro in Rai.
Occorre garantire a tutti e tutte l’accesso alla cultura. E’ fondamentale un rilancio di tutti gli spazi, pubblici e privati (teatri, circuiti cinematografici, musei) in cui si sviluppano ed esprimono informazione, formazione, conoscenza critica. Occorre dunque al tal fine sviluppare un’azione che porti al potenziamento dei fondi nazionali e locali per la cultura e al rilancio del Fondo Unico per lo Spettacolo.

Pag. 11 del Documento.


Alessandro Genovesi e Alessio De Luca


lunedì 16 novembre 2009

Comunicato Slc Cgil 16.11.2009



COMUNICATO
“BUONGIORNO REGIONE”


Il 12 novembre 2009, Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater e Libersind-Confsal si sono incontrate con la Rai per discutere dell’ex Accordo su Buongiorno Regione sedi Regionali.

Le organizzazioni assenti hanno richiesto alla Rai di incontrarsi su tavoli separati.

Dopo aver ricevuto informative sull’andamento del programma e sullo stato del personale dedicato si è avuta una breve discusso dell’applicazione del vecchio Accordo.

Le OO.SS. avendo riscontrato su diversi territori difficoltà nello svolgimento del lavoro per la realizzazione del programma, prima di entrare nella piena discussione di merito con delegazione, su:
  • riconoscimenti per il lavoro svolto,

  • organizzazione del lavoro, che dovrà essere fatta alla presenza della delegazione sindacale,

hanno chiesto: VERIFICHE E CONTRATTAZIONE sede per sede, su tutte le tematiche relative alla struttura del programma.

A questo la Rai ha risposto con la disponibilità a calendarizzare gli incontri a Roma alla presenza delle OO.SS. e delle delegazioni territoriali.

Infine si è concordato che tale calendarizzazione partirà dal 25 novembre 2009, le delegazioni saranno convocate da parte della Rai in ordine alfabetico.

Crediamo che tale passaggio sia fondamentale per verificare l’adeguatezza del modello, la necessità di risorse, l’applicazione dell’Accordo prima di discutere nel merito.

Ci spiace che le organizzazioni sindacali assenti si ostinino nel voler dividere la discussione su più tavoli. Slc proseguendo serenamente il proprio lavoro auspica da parte di tutti maggiore senso di responsabilità.


Roma, 16 novembre 2009
Slc Cgil Nazionale



mercoledì 11 novembre 2009

Sciolta la riserva su ipotesi biennio 2008-2009



COMUNICATO


Il 9 novembre 2009 si sono concluse le consultazioni dei lavoratori sull’Ipotesi d’Accordo sul rinnovo del CCL Rai.

Il voto è stato largamente favorevole, l’ 85% delle lavoratrici e dei lavoratori hanno detto si.

Riconoscendo in una fase come è quella attuale, crisi economica e difficoltà aziendali, legate a:

- scelte industriali discutibili,
- pressioni con effetti negativi della politica.
Va detto che le somme nonostante la fase sono in linea con i rinnovi contrattuali della Rai, è stato ritenuto positivo anche il rinvio a gennaio 2010 della parte normativa, scelta che non fa perdere in questo rinnovo richieste centrali per il lavoro in Rai:

  • Appalti, Classificazione, Scala parametrale, etc.

    Importante anche la pianificazione degli incontri su:

  • Accordo Bacino TD;
  • Buongiorno Regione;
  • Centri di produzione di Napoli, Milano, Torino;
  • Consociate, in particolare Rai Sat e Rai Way, per le loro specificità.

È stata apprezzata dai lavoratori la tornata assembleare, elemento importante per ricostruire la partecipazione e acquisire nuova spinta per la prosecuzione della trattativa.

Nelle assemblee vi è stata una critica forte da parte dei lavoratori TD, nella maggior parte dei casi legata al minor impegno economico aziendale sull’una-tantum rispetto ai colleghi TI, ed anche più in generale per la loro condizione di precarietà che in molti casi produce soprusi. Inoltre hanno fortemente sollecitato le organizzazioni sindacali ad un impegno per una buona implementazione dell’Accordo di bacino in discussione il 25 novembre.

A questo si è risposto con la considerazione che mai era stata pagata una una-tantum ai TD, e che le condizioni economiche e la scarsa disponibilità aziendale nei loro confronti, visibile anche nella proposta di un doppio regime fatta a settembre e la conseguente apertura di tavoli separati, non hanno consentito le condizioni per ottenere di più.
SLC CGIL assume le richieste provenienti dai:

  • TD.
  • Centri di Produzione di Milano, Torino e Napoli, i quali, con mozioni approvate nelle assemblee, chiedono alle organizzazioni sindacali di sensibilizzare la politica e le strutture confederali sulla condizione della Rai.
  • Dalle Sedi Regionali rispetto a produzioni importanti come ad esempio Buongiorno Regione.

Stimoli sono arrivati sulla questione della “piena utilizzazione degli interni” e della formazione continua, quest’ultima necessaria per garantire alle produzioni interne una maggiore qualità.

Critiche sono arrivate dai lavoratori all’utilizzo abnorme delle consulenze che, in molti settori, vedi in area editoriale, svolgono identica mansione dei lavoratori subordinati.

In tutte le assemblee i lavoratori hanno messo al centro il problema degli sprechi, manifestando il timore che la Rai subisca, nel clima generale, le sorti dell’Alitalia. Per questo tutti chiedono un forte impegno nella discussione del Piano Industriale, e lo stimolo alla direzione della Rai per un rilancio di sviluppo del servizio Pubblico.

Pertanto, sulla base dei risultati assembleari, oggi SLC CGIL ha comunicato alla Rai lo scioglimento della riserva sull’ipotesi di rinnovo del biennio 2008-2009.
Roma, 10 Novembre 2009
Segreteria nazionale SLC-CGIL


martedì 10 novembre 2009

Elezioni C.Rai.Pi



Elezioni degli Organismi C.RaiP.I.

Un risultato per i lavoratori…

Dopo mesi di discussioni a volte aspre e di rinvii poco comprensibili il 5 novembre si sono svolte le elezioni degli organismi del Fondo C.Rai.P.I..
Per noi si tratta di un risultato cercato e voluto con forza, ci siamo impegnati per mesi allo scopo di arrivare alla novazione delle cariche del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori, anche in forza dell’ottimo risultato ottenuto dalla Slc Cgil alle elezioni dell’assemblea dei Delegati del Fondo.
Le nostre istanze di rinnovamento trovano compimento nel passaggio democratico e, oggi, nella realizzazione di nuovi equilibri, che dovranno consentire una gestione più TRASPARENTE e ATTENTA dei denari e delle future pensioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Siamo stati responsabili, ed abbiamo unito all’apertura a forze nuove una volontà di trovare punti in comune con altre organizzazioni sindacali, sempre nel solco del cambiamento.
È assolutamente centrale riuscire a migliorare le condizioni del fondo, questo lo si fa anche facendo i conti con i numeri e con le volontà di alcuni di condividere un percorso, consapevoli che altri faranno resistenza volendo conservare la propria posizione.
Ora deve essere la Rai a dimostrarci di avere la nostra stessa forza di volontà. Chiediamo all’azienda di individuare le figure da inserire negli organismi nel più breve tempo possibile, non si può perdere altro tempo, la Covip osserva le scelte del Fondo e i lavoratori attendono un segnale d’interesse per il loro futuro; se questo non avvenisse avremmo fatto solo un esercizio democratico fine a se stesso. Per ora, infatti, le nuove nomine rimangono congelate in attesa che la Rai sciolga la riserva sui propri membri, oseremmo dire anche questo con una interpretazione forzata delle regole, essendo i Consiglieri non eletti o nuovamente nominati, a nostro avviso da considerarsi decaduti. Chiediamo all’Azienda, a nome dei lavoratori, di trovare persone NUOVE, professionisti che abbiano la capacità ed il desiderio di produrre una discontinuità rispetto al passato, essendo consapevoli che sussiste la condizione per farlo.
Noi l’abbiamo fatto, perché quando le cose non vanno bene il primo impegno deve essere quello di sviluppare un’ analisi al proprio interno, per poi rispondere ai bisogni dei lavoratori con una forte discontinuità; non tutti i sindacati hanno dato questa lettura, e continueranno a rappresentarlo con la forza che gli elettori gli hanno concesso. Da parte nostra, nelle elezioni degli organismi C.Rai.P.I., abbiamo favorito chi delle altre organizzazioni esprimeva un concreto rinnovamento negli uomini e nelle idee.
La Cgil ha inserito nel CDA la Dr.ssa Annalisa De Sario, e nel Collegio dei Revisori la Dr.ssa Francesca Asci, entrambe stimate lavoratrici Rai, giovani e con le caratteristiche per svolgere al meglio questo complicato compito. E’ superfluo sottolineare che facciamo loro i nostri migliori auguri.
Da parte nostra è piena la volontà di collaborare e ricostruire, chiarendo da subito che rimangono in piedi i nostri progetti di cambiamento.
Qualcuno è rimasto fuori dagli organismi, forse quel qualcuno dovrebbe fare un esame di coscienza sulle scelte di questi ultimi mesi, a partire dalle modalità con cui si è fatto passare il bilancio del 2008, con la totale assenza di risposte sulla richiesta di trasparenza. A questo va aggiunto l’impedimento delle elezioni degli organismi nell’assemblea svoltasi prima dell’estate, che ha prodotto un rallentamento e una tensione che è andata solo a discapito dei lavoratori.

Crediamo che il processo di RINNOVAMENTO debba pervadere la Rai in tutti i suoi spazi di partecipazione democratica.
C.RaiP.I. ha dimostrato che ci può essere il cambiamento, ora bisogna far partire un identico processo per la RSU/Rls. Non è pensabile affrontare il Nuovo Contratto da gennaio 2010 senza una rinnovata rappresentanza. In Rai è doveroso far partecipare attivamente ai ragionamenti per i diritti ed il salario quelle forze che oggi hanno poca voce e far ottenere spazi adeguati a chi ha volontà di “fare”.
L’Arcal e la Fasi non sono da meno, la necessità di ricostruire democraticamente il controllo dei lavoratori su questi enti è forte, si deve ristabilire la corretta gestione. Anche in questo, su questi punti, siamo pronti a collaborare e a costruire, con le organizzazioni che sono pronte a ragionare in termini di discontinuità e rinnovamento.
Tornando a C.RaiP.I., nonostante il risultato elettorale sia stato assolutamente positivo, e, per una volta, la gestione dell’assemblea corretta, sono comunque emersi elementi curiosi, oseremmo dire “inquietanti”.

Chiediamo con lettere formali a C.Rai.P.I., nella persona della Dr.ssa A. Laganà, e alla Rai, se la notizia riferitaci da fonti interne, che sia stata effettuata una registrazione audio/video dell’Assemblea dei Delegati C.Rai.P.I. del 5 novembre, corrisponda a verità.
Lo chiediamo perché, se questo corrispondesse a verità, sarebbe un atto grave. Anche se nessuno di noi ha nulla da nascondere, infatti, e i comportamenti dei delegati Slc Cgil inconsapevolmente filmati lo potrebbero dimostrare, andrebbero fatte due considerazioni:
1) quando si filma una iniziativa di questo tipo si deve, per motivi legali e di correttezza sostanziale, avvertire e chiedere autorizzazione ai partecipanti.
2) Nel corso dell’Assemblea si sono svolte delle elezioni, oltretutto, come è statutariamente previsto, segrete.
Alla luce di tutto questo vorremmo capire:
• nelle mani di chi è tale registrazione (posto che esista) ?
• chi ha voluto la registrazione?
• per quale motivo è stata eseguita, oltretutto utilizzando dipendenti (tecnici) Rai, all’insaputa dei partecipanti?
• perché si fa una registrazione quando in ogni assemblea, contrariamente al passato, si scrive un verbale che poi viene reso pubblico?
• (ultima e più importante domanda) in relazione al fatto che in tale assise si è espletata una funzione democratica (il voto segreto per le elezioni degli organismi del Fondo) dove erano posizionate e puntate le telecamere?
Per quanto scritto alle parti interessate ci riserviamo azioni di carattere legale.

Per concludere va chiarito che non temiamo registrazioni.
Sarebbe anzi utile e interessante utilizzare questo strumento anche in altre occasioni con la consapevolezza di tutti. Ad esempio potrebbe rivestire una certa utilità avere una registrazione dell’assemblea C.Rai.P.I. del 26 giugno 2009, in modo da renderne chiari alcuni passaggi ai lavoratori.
Per quanto accaduto (sempre che sia accaduto) esprimiamo una volta di più il bisogno di una netta discontinuità col passato gestionale.
La Cgil, nonostante tutto, si batterà per questo con grande convinzione e serenità.

Roma, 9 Novembre 2009
Slc Cgil Nazionale


lunedì 9 novembre 2009

APPELLO PER UN REALE RINNOVAMENTO GENERAZIONALE



VERSO IL XVI CONGRESSO DELLA CGIL


APPELLO PER UN REALE RINNOVAMENTO GENERAZIONALE


“Servono fatti, non pugnette”
Paolo Cevoli – attore comico Zelig


L’Italia è un Paese malato perché è un paese vecchio. La classe dirigente politica, imprenditoriale e sindacale ha abbondantemente superato i 50 e i 60 anni ed è figlia - nella stragrande maggioranza dei casi - delle consorterie, delle burocrazie, delle reti familistiche. In Italia tutto si muove secondo il principio della coptazione basata sulla fedeltà al capo di turno e non sul merito, le differenze, le conoscenze, le intelligenze, la voglia di innovare e progettare il futuro. Di questo male oscuro soffriamo tutti, CGIL compresa.

Siamo tutti presi dalla retorica dei “giovani e del rinnovamento”; scriviamo pagine piene di buone intenzioni, ma poi – scendendo per i rami dell’organizzazione, nelle Camere del Lavoro e nelle Federazioni provinciali di categoria - siamo poco impegnati, nel concreto, a sburocratizzare, a rinnovare segreterie e gruppi dirigenti, ad imporre un reale ricambio generazionale. Se mai la Conferenza di organizzazione aveva dato un impulso, questo non è mai stato messo in pratica: pochi sparuti casi di rinnovamento non sono diventati la regola, ma solo un’eccezione. Le scelte approvate nel documento e contenute nelle delibere sono state volutamente disattese e l’attuale gruppo dirigente della CGIL non è apparso essere in grado di fare alcunché affinché ciò non accadesse. Non vi è stata nessuna scelta politica chiara dell’organizzazione nazionale nel chiedere impegni precisi alle strutture rispetto a quanto deciso. Abbiamo lasciato sulla carta scelte che potevano dare un impulso vero e forte all’avvicinamento di giovani alla nostra organizzazione a tutti i livelli. Se per gli altri contenuti della conferenza abbiamo preteso dalle strutture un comportamento che rispettasse quanto assunto, lo stesso non abbiamo fatto sui giovani.

E’ opportuno fare scelte chiare che riguardano anche le piattaforme contrattuali e gli accordi che firmiamo. Non possiamo non dirci che anche su questo, nella maggior parte delle ultime vertenze e rinnovi contrattuali, abbiamo dato l’idea di non interessarci dei giovani e soprattutto dei precari. Stesso ragionamento possiamo farlo sulle politiche messe in campo sul tema previdenziale e sul welfare state nel suo complesso. Con troppa leggerezza infatti si è messa in campo una politica che inevitabilmente metterà a rischio le pensioni delle nuove generazioni. Troppo poco si fa per allargare un sistema di tutele volto all’inclusione dei soggetti più deboli e all’estensione di diritti di cittadinanza quali ad esempio il diritto all’abitare e alla assistenza per le giovani famiglie.

Prendiamone atto tutti insieme e comportiamoci di conseguenza. Partendo da noi: praticando quanto predichiamo.

L’età media dei gruppi dirigenti della CGIL è abbondantemente sopra i 50 anni; in molte strutture confederali e di categoria la regola degli 8 anni ha prodotto solo una costante moltiplicazione di incarichi o la rotazione tra strutture diverse delle stesse compagne e compagni; negli organismi direttivi, nelle segreterie nazionali e in quelle delle grandi realtà metropolitane il quadro è desolante.

Le difficoltà di questa fase, per la CGIL, i rischi di isolamento sono allora anche figli delle difficoltà generazionali, dell’incapacità di sbloccare l’organizzazione, di aprire un dibattito che impedisca che il prossimo congresso si riduca alla mera conta tutta interna ad una generazione.

Il congresso non è ancora iniziato e già si vedono prevalere modelli organizzativi, linguaggi e logiche vecchie e obsolete; soprattutto rischia di prevalere una dinamica che terrà ancora bloccata la nostra organizzazione nel suo rinnovamento generazionale. Come una Chiesa millenaria, di fronte alle profonde novità emerse dalla crisi produttiva, sociale e culturale degli ultimi anni, il rischio più grande che abbiamo di fronte è infatti la tentazione di richiuderci in vecchi riti, di serrare le fila, di auto assolverci.

Eppure una nuova generazione sta emergendo dai luoghi di lavoro, con un bagaglio di conoscenza, di voglia di sperimentare e di mettersi in gioco enorme: una generazione che facciamo fatica ad intercettare. E anche quando ciò avviene (penso all’esperienza personale fatta nei call center), producendo anche ottimi delegati e delegate, generosi e coraggiosi, non siamo poi in grado di offrire loro percorsi ed esperienze dentro l’organizzazione che siano positivi, che ne riconoscano valore ed originalità. Ragazze e ragazzi che già oggi, in moltissimi casi, risulterebbero più preparati e più capaci di tanti segretari e di tanti “dirigenti”.

Per queste ragioni ritengo non sia più il tempo solo dei “buoni propositi”, per queste ragioni ritengo che il prossimo congresso debba operare un “rinnovamento forzato” della nostra organizzazione, con strumenti chiari ed esigibili, con vincoli concreti e senza “scappatoie”.

In particolare propongo ai firmatari della mozione/mozioni un “lodo rinnovamento” che obblighi tutti i livelli dell’organizzazione a:

- destinare in termini strutturali almeno il 5% delle risorse, a tutti i livelli della CGIL e delle categorie, alla promozione di quadri under 35. Sto parlando di ore di permesso, distacchi (totali o parziali), rimborsi, formazione mirata. Un 5% del bilancio da spendere, che va reso pubblico fino all’ultimo euro sui siti dell’organizzazione e che va certificato dalle istanze di controllo superiori;
definire in modo chiaro ed ineludibile nei regolamenti la scelta di destinare, in termini straordinari per i prossimi 2-3 anni, le risorse dei fondi di reinsediamento (qualche milione di euro) esclusivamente a progetti che mettano in capo a giovani quadri il rilancio della specifica struttura o presenza sindacale;
- darsi il vincolo all’interno dello Statuto delle quote “verdi” del 20% per tutti i comitati direttivi a tutti i livelli dell’organizzazione;
- darsi il vincolo statutario di inserire in ogni segreteria di struttura (che abbia una percentuale di iscritti giovani pari o superiore al 5%), a qualsiasi livello, almeno un componente under 35.

Personalmente voterò – e se qualche compagna o compagno dovessero chiedermi un parere – inviterò a votare per chi si riconosce in queste critiche e sosterrà questi punti programmatici. Basta con le parole e con i buoni propositi, servono scelte chiare e proposte che divengano vincoli positivi.


Alessandro Genovesi – Segretario Nazionale SLC-CGIL


Ps: per chi volesse sostenere questa proposta può scrivere a:
rinnovamentocgil@libero.it


mercoledì 28 ottobre 2009

Dichiarazione di E. Miceli sulla firma del contratto Rai (28.10.09)

È un accordo positivo sul piano economico se si pensa alla quantità (2300 euro) dell’una tantum e al fatto che i 68 euro di aumento sono riferibili al soltanto al periodo pregresso.

Ma il vero tema è lo stato dell’azienda. La Rai è un’azienda pericolosamente in crisi per la caduta dei ricavi pubblicitari, con un aumento dell’evasione del canone, soprattutto dopo le esternazioni destabilizzanti del Presidente del Consiglio. È in crisi per la mancanza di investimenti sulle piattaforme e per il modo stupefacente con cui ha rifiutato, in queste condizioni, le risorse derivanti dal contratto con Sky.

La Rai oggi deve ricorrere alle banche se vuole finanziare la spesa corrente diversamente dalla situazione sana nella quale si trovava appena due anni fa.

Queste sono le preoccupazioni dei lavoratori e del sindacato. L’Azienda sembra essere alla deriva e nessuno, ad oggi, mostra di volersene occupare.

Roma, 28 ottobre 2009

Comunicato Slc nazionale (28.10.09)



COMUNICATO


Il giorno 28 ottobre si è firmata l’Ipotesi di Accordo per il Rinnovo del CCL per quadri, impiegati e operai dipendenti Rai, all’incontro hanno partecipato Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil.com Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind-Confsal e la Rai nelle persone di Luciano Flussi, Luigi Meloni e Marco Anastasia.

Contrariamente a quanto è stato diffuso nelle scorse settimane, la trattativa è stata serrata e con momenti di forte tensione; le difficoltà che vive l’azienda, legate alla crisi economica non meno che ad una politica industriale piena di contraddizioni e priva di chiare linee di sviluppo, hanno contribuito decisivamente al ritardo di 22 mesi del rinnovo contrattuale.

L’Azienda ha inizialmente proposto di risolvere il biennio con la sola erogazione di un una tantum riferita ai TI. Nel successivo incontro del 27 ottobre le somme proposte dall’azienda, anche se migliorative erano, rispetto a quelle proposte nell’incontro del 9 settembre, ancora insufficienti. La lunga e serrata contrattazione è riuscita a far lievitare l’una tantum da 2000 a 2300 euro, da 750 euro per i TD a 1000, da 62 euro a 68 euro l’aumento sui minimi, tutto questo senza toccare la struttura del salario.

Le somme messe a disposizione dall’azienda sono significativamente cresciute, condizione questa che ha dato la possibilità di arrivare ad un riconoscimento economico importante e una operazione di equità:

2300 euro di una tantum al 4° livello (T.I.), pagata in 2 tranches di 1150 euro, erogate in novembre 2009 e gennaio 2010 con tassazione separata (inferiore alla ordinaria).

1000 euro di una tantum al 4° livello (T.D.), convenzionalmente riferito al periodo 1/11/2008 – 31/12/2009, erogata in proporzione ai periodi di servizio a tempo determinato effettivamente prestati nel citato arco temporale, con tassazione separata.

68 euro sui minimi contrattuali (per tutti), distribuiti in 2 tranches: 1 gennaio 2010 (50 euro), 1 giugno 2010 (18 euro), con tutti gli effetti sulla retribuzione.

E’ stata rinviata la discussione sulla parte normativa a partire dal gennaio 2010, accogliendo una richiesta delle organizzazioni sindacali nata nelle assemblee che si sono svolte in queste settimane; argomenti come: la classificazione e la scala parametrale, la revisione delle figure professionali, una più stringente regolamentazione degli appalti, la piena occupazione degli interni, la trasfertistica, sono tutte questioni che hanno bisogno di momenti di approfondimento ed elaborazione da far vivere dentro un pieno rinnovo contrattuale.

E’ stata pianificata una serie di incontri su tematiche fondamentali, anch’esse in molti casi sollecitate dagli incontri con le lavoratrici ed i lavoratori delle diverse realtà Rai:

Adeguamento Accordo sui TD,

Buongiorno Regione e perfezionamento dell’Accordo,

Prospettive per i lavoratori di Rai Way e digitalizzazione,

Prospettive dei lavoratori Rai Sat e Rai Net,

Condizione del lavoro nei Cptv di Napoli, Milano e Torino.

C’è stato un nostro forte impegno per l’acquisizione di una somma idonea per i TD, l’Azienda in un primo momento li aveva esclusi totalmente dall’una tantum, evidentemente elemento centrale nel rinnovo del biennio 2008/2009. Alla fine si è riusciti a riconoscere un’una tantum per i lavoratori presenti nei bacini, introducendo un criterio perequativo.

In una dichiarazione programmatica, allegata al testo dell’accordo e sottoscritta dalle parti, sono stati inoltre assunti impegni ad affrontare il futuro della Rai nel nuovo contesto competitivo, riconoscendo che le esigenze di efficientamento del lavoro non sono separabili dall’efficientamento degli altri fattori che costituiscono l’impresa.

Nei prossimi giorni si organizzeranno le Assemblee per la valutazione dell’Ipotesi di Accordo.

Rimane forte la nostra preoccupazione per la situazione ed i conti economici della Rai, ci rendiamo conto di aver strappato con la trattativa e i mesi di pressione (assemblee e proclamazione di sciopero) un risultato economico congruo, sappiamo però che esso non risolve la questione del lavoro in azienda.

Sarà necessario affrontare le questioni normative e soprattutto progettare il futuro del servizio pubblico nel nostro paese, compito al quale noi possiamo prendere parte con forza e responsabilità ma che deve vedere la sensibilizzazione dei lavoratori e dell’opinione pubblica.

La politica ed il mercato dopato dal conflitto di interessi sta marginalizzando quella che era una delle risorse più importanti del nostro paese, con la perdita di spazi di democrazia e di professionalità.



Roma, 28 ottobre 2009
Slc Cgil Nazionale



Ipotesi di accordo (28.10.09)



IPOTESI DI ACCORDO

In data 28 ottobre 2009 in Roma, tra la RAI-Radiotelevisione Italiana, assistita dall’Unione degli Industriali di Roma e le OO.SS. SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, UGL-TELECOMUNICAZIONI, SNATER e LIBERSIND-CONFSAL, assistite dalle rispettive strutture territoriali e dal coordinamento nazionale RAI e’ stata stipulata la seguente ipotesi immodificabile di accordo di rinnovo della parte economica del CCL per quadri, impiegati ed operai dipendenti da RAI- Radiotelevisione Italiana, Rai Cinema, Rai Net, Rai Sat, Rai Trade, Rai Way e New.co Rai International, la cui applicazione e’ subordinata all’approvazione dei competenti organi aziendali e dei lavoratori delle Società del Gruppo.

Le Parti
· valutato che non è stato possibile raggiungere un’intesa su una ipotesi di definizione del contratto condivisa, il cui punto di equilibrio era fondato su un impianto che accogliesse parzialmente le rivendicazioni sindacali contenute nelle piattaforme con un incremento dei minimi sensibilmente più elevato rispetto all’inflazione programmata e che prevedesse contestualmente modifiche di alcuni istituti contrattuali,
· considerato che si e’ di fatto giunti al termine del biennio economico 2008-2009.
· tenuto conto degli impatti della crisi economica generale sui lavoratori stessi,

a copertura del citato biennio 1/01/2008-31/12/2009, in assorbimento ed in sostituzione di quanto previsto in tema di vacanza contrattuale, convengono di corrispondere ai lavoratori in servizio a tempo indeterminato alla data odierna, proporzionalmente ai periodi di servizio effettivamente prestati a tempo indeterminato nell’arco temporale indicato, un importo “una tantum” – riferito al parametro del livello 4 - di euro 2.300,00 (duemilatrecento/00) lordi, che verrà erogato con le seguenti modalità:
con le competenze del mese di novembre 2009 l’importo di euro 1.150,00 (millecentocinquanta/00), riferito all’anno 2008, e con le competenze del mese di gennaio 2010, l’importo di euro 1.150,00 (millecentocinquanta/00), riferito all’anno 2009.

Ai lavoratori inseriti nelle fasce A e B dei bacini costituiti ai sensi dell’accordo del 4 giugno 2008 e successivi, verrà corrisposto, in luogo della somma di cui sopra, un importo una tantum – riferito al parametro del livello 4 – di euro 1.000,00 (mille/00) lordi, convenzionalmente riferito al periodo 1/11/2008 – 31/12/2009, in proporzione ai periodi di servizio a tempo determinato effettivamente prestati nel citato arco temporale. Tale somma verrà erogata con le competenze di marzo 2010 ovvero con la prima busta paga utile successiva.

Le Parti concordano altresì di incontrarsi il 12 novembre p.v. per definire i criteri per procedere agli sviluppi professionali dei lavoratori inquadrati nelle Sedi Regionali, così come stabilito dagli accordi riguardanti l’iniziativa editoriale “Buongiorno Regione” ed il 25 novembre p.v. per avviare la verifica sui lavoratori a tempo determinato, con particolare riferimento ai nuovi ingressi in fascia A ed in fascia B del bacino costituito ai sensi dell’accordo sindacale sottoscritto il 4 giugno 2008.

Le Parti decidono di avviare a gennaio 2010 il confronto sui temi inerenti la parte normativa del CCL unitamente alla trattativa sulla parte economica. Le Parti si impegnano sin d’ora a definire, in tale sede, in particolare, i seguenti argomenti:

- razionalizzazione della struttura della retribuzione, nell’ottica di una ridistribuzione delle risorse economiche e della ottimizzazione del costo del lavoro
- sistema di Relazioni Industriali
- appalti
- formazione
- revisione dei profili professionali
- area quadri (Funzionari)
- trasferte.

Si conviene inoltre di avviare incontri specifici relativamente al piano industriale, alle Società del Gruppo ed ai Centri di Produzione.

Le Parti, infine, tenuto conto dell’impegno assunto ad affrontare la razionalizzazione della struttura retributiva, convengono di aumentare i minimi di stipendio - con riferimento al biennio 1/01/2008-31/12/2009 - nella misura di euro 50,00 (cinquanta/00) l.m., riferita al parametro del livello 4, con decorrenza 1/01/2010 e di ulteriori euro 18,00 (diciotto/00) l.m., con decorrenza 1/06/2010.

A decorrere dal presente accordo, per i lavoratori di cui al punto 2 delle norme
transitorie inserite nell’art.32 del CCL, la rivalutazione degli aumenti di anzianità prevista al comma 3 del medesimo articolo avverrà esclusivamente con riferimento a cinque aumenti. Per il presente rinnovo la rivalutazione avverrà per i primi cinque aumenti maturati dalla data di assunzione e pertanto non verrà applicata per gli aumenti biennali maturati e maturandi che eccedano il quinto. Il regime definitivo verrà stabilito in sede di confronto sulla struttura della retribuzione.

ALLEGATO
DICHIARAZIONE CONGIUNTA PROGRAMMATICA

La situazione generale di crisi economica – nazionale ed internazionale - determinatasi nell’ultimo biennio ha generato riflessi negativi sull’attività economica di tutti i settori produttivi, ivi compreso il comparto radiotelevisivo. Con particolare riferimento alla RAI, si e’ evidenziata una elevata riduzione degli introiti pubblicitari ed il permanere delle criticità connesse alla riscossione del canone, con previsioni di ricavi in costante diminuzione. Il quadro economico e’ tuttora caratterizzato da elementi di incertezza e tutte le strutture aziendali sono state chiamate a collaborare per perseguire ed implementare azioni volte a contenere i costi. In tale contesto risulta pertanto fondamentale l’impegno ed il senso di responsabilità di tutte le parti nel cercare di contenere il più possibile i costi in generale, anche attraverso la migliore efficienza delle risorse umane.
Al riguardo le Parti si danno reciprocamente atto che l’andamento delle quote di mercato nel settore televisivo configura, oramai, una posizione di simmetria in termini di ricavi complessivi tra i principali operatori del settore ed è, dunque, necessario trovare strumenti idonei a sviluppare politiche del lavoro coerenti per favorire la competitività delle Aziende del Gruppo Rai.
Pertanto l’Azienda ha manifestato la necessità di procedere ad una revisione di
alcuni istituti contrattuali nell’ambito del presente rinnovo del CCL, tesa ad attuare una razionalizzazione della struttura retributiva. Le OO.SS. sottolineano tuttavia che, pur non essendo contrarie in linea di principio ad affrontare tali tematiche, gli interventi richiesti devono essere valutati in un contesto più generale di contenimento dei costi, operando prioritariamente sul fronte dei costi esterni, dentro uno scenario di progetto industriale, produttivo ed organizzativo, finalizzato allo sviluppo delle risorse aziendali e lavorative.





venerdì 23 ottobre 2009

Comunicato Segreteria naz. Slc Cgil (23.10.2009)



COMUNICATO



Il giorno 23 ottobre il Coordinamento Rai Slc Cgil si è riunito unitamente alla Segreteria Nazionale Slc Cgil, in tale occasione si è valutata la posizione da assumere rispetto alla fase contrattuale.

Considerato che l’evoluzione del quadro è da ascrivere alle iniziative prodotte: assemblee nei luoghi di lavoro e proclamazione dello sciopero.

Considerato che, a seguito dell’incontro col Direttore Generale del 16 ottobre, l’azienda ha comunicato la disponibilità di ulteriori risorse da destinare al contratto, aprendo uno spazio negoziale per il quale Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater e Libersind-Confsal si sono battute avviando le procedure di raffreddamento e svolgendo le assemblee.

Considerate le sollecitazioni che dai lavoratori arrivano affinché la Cgil sia presente alla trattativa, per il raggiungimento del risultato più avanzato.

Slc Cgil Nazionale unitamente al Coordinamento decide di revocare lo sciopero per partecipare all’incontro del 26 ottobre 2009.

Slc Cgil sarà al tavolo per:

- Verificare che vi siano risorse sufficienti per rinnovare il biennio economico in modo soddisfacente, con un adeguato equilibrio tra la copertura economica del periodo pregresso e l’acquisizione stabile in busta paga dell’aumento contrattuale.
- Verificare la possibilità e la tempistica per gli sviluppi successivi della contrattazione in relazione agli altri aspetti sollevati nel corso della trattativa.
Slc Cgil conferma la determinazione di far approvare dai lavoratori qualunque ipotesi di Accordo che possa scaturire dalla trattativa, organizzando unitariamente o non un referendum per sciogliere la riserva.

In assenza di elementi qualificanti Slc Cgil riprenderà le iniziative di lotta.

Rimane intera la preoccupazione per la situazione più complessiva della Rai, per la mancanza di un piano industriale, per le recenti scelte relative a Rai Sat, a interventi su palinsesti e programmi, alle nomine, che abbiamo ripetutamente denunciato.

Slc Cgil conferma che continuerà a sollecitare, anche con iniziative specifiche, un cambiamento volto a rilanciare l’azienda, le sue capacità produttive e ideative, l’utilizzo delle sue risorse e del suo patrimonio professionale.



Roma, 23 ottobre 2009
Segreteria Nazionale SLC-CGIL


giovedì 22 ottobre 2009

SLC CGIL: "Su internalizzazione RAISAT incontro immediato"



Slc/Cgil, ancora una volta, si trova costretta a denunciare il modo di procedere della Rai su questioni che attengono direttamente la condizione e le prospettive dei lavoratori. Oggi si comunica tramite agenzia che il Cda “ha avviato il processo di internalizzazione delle attività della società consociata RaiSat”, senza che sia stata data risposta alle pressanti e ripetute richieste da parte sindacale circa il futuro di RaiSat.

Sono mesi che, a seguito del contratto non rinnovato con Sky, si chiede a Rai chiarezza rispetto al piano industriale di RaiSat e al futuro dei lavoratori.

Oggi veniamo informati, con agenzia, metodo che sembra ormai consuetudinario in Rai, di una scelta rilevantissima per il futuro di 100 lavoratori e per il servizio pubblico, la produzione di canali importanti (ex piattaforma Sky) presenti sul digitale terrestre saranno gestiti da Rai e non più da RaiSat. Ci domandiamo quale sarà il futuro professionale di quei lavoratori e che fine faranno quelle importanti esperienze.

L’improvvisa scelta ci sembra diretta più a limitare le perplessità ed i malumori per le scelte industriali che a dare soluzione alle vicende dei lavoratori. Per questo richiediamo un incontro nel più breve tempo possibile, senza il quale dovremo valutare iniziative di lotta.


mercoledì 21 ottobre 2009

RAI. GENTILONI: AUTOLESIONISTA RINUNCIA A PIATTAFORMA SKY

(DIRE) Roma, 19 ott. - "Nella contesa tra SKY e Mediaset c'e' una vittima designata, la RAI". Lo dice Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Partito Democratico.
"L'annuncio di Sky sull'alta definizione e sull'offerta digitale terrestre nel proprio decoder si inserisce nella competizione in atto con Mediaset che e' sempre piu' impegnata nella pay-tv", sottolinea Gentiloni che aggiunge: "Questa competizione e' un fatto positivo e puo' rivelarsi vantaggiosa per i telespettatori".
"Quel che e' certo - osserva l'esponente democratico - e' che dall' annuncio di oggi esce ridimensionata e perfino ridicolizzata la scelta della RAI di far guerra a SKY per conto di Mediaset. La rinuncia al contratto RAISat e le minacce RAI di uscire dalla piattaforma SKY si rivelano oggi come avventate e autolesioniste".
"Dal momento che RAI - conclude Gentiloni - non ha una sua tv a pagamento da promuovere, piuttosto che muovere guerra a SKY dovrebbe varare invece una strategia degna del servizio pubblico".

martedì 20 ottobre 2009

RAI: RIZZO NERVO, ARRIVA SKY IN DIGITALE TERRESTRE RAI PERDE

(ANSA) - ROMA, 19 OTT - "Complimenti alla direzione generale! La notizia che da dicembre sarà possibile ricevere il digitale terrestre anche con il decoder Sky è la prova definitiva che la Rai, in un periodo di crisi del mercato e di conseguente difficoltà per i suoi bilanci, non rinnovando il contratto per Raisat ha gettato dalla finestra circa 60 milioni di euro l'anno e determinato rischi concreti per la continuita' aziendale della societa' controllata". Lo dice il consigliere d'amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo. "L'andamento dei nuovi abbonamenti Sky nelle aree già 'all digital' e la tenuta degli ascolti del gruppo Rai - continua Rizzo Nervo - avevano già dimostrato l'infondatezza delle simulazioni di sviluppo del mercato che erano servite per definire opportuna e strategica la rottura del rapporto con Sky. Non consola ricordare che il sottoscritto insieme ad altri consiglieri aveva in cda ma anche pubblicamente criticato con
fermezza questa scelta aziendale, cosi' come era stata prevista l'apertura di una istruttoria da parte dell'Agcom. Ma il punto vero oggi e' un altro: adesso chi pagherà i danni?"

TV: DIGITALE TERRESTRE SU DECODER SKY, SFIDA A RAI-MEDIASET

(AGI) - Roma, 19 ott. - Rivoluzione in vista per Sky. A dicembre la pay-tv lancera' la Digital Key", uno strumento che, collegato al decoder Sky, permettera' di accedere a tutta
l'offerta gratuita in chiaro del digitale terrestre integrata nella guida elettronica dei programmi (EPG) di Sky. Inoltre, i canali HD passeranno, entro il 2010, da 16 a 30.
Per vederli sara' offerto a tutti gli abbonati un televisore full HD con soli 50 euro di anticipo e rate a partire da 6 euro al mese. Ad annunciare quella che si configura come una nuova tappa della battaglia che oppone la tv di Murdoch a Rai e Mediaset e'
una nota della stessa Sky.
In una nota, SKY annuncia oggi una serie di novita' che rivoluzionano il mondo della Televisione digitale, dando una nuova forte accelerazione alla diffusione dell'Alta Definizione in Italia. Queste novita' renderanno ancora piu' semplice e conveniente accedere alla straordinaria offerta HD di SKY. Un'offerta in continua crescita: oggi gia' 1
milione di famiglie italiane vedono i 16 canali in HD di SKY con il meglio di cinema, sport, intrattenimento, documentari nell'eccellente qualita' dell'altra definizione senza costi aggiuntivi rispetto al pacchetto prescelto. Il numero di canali HD continuera' a crescere, diventando 30 entro la fine del 2010. Inoltre, la pay tv annuncia l'arrivo di un nuovo strumento che semplifichera' l'accesso a tutti i canali in chiaro presenti sulle principali piattaforme televisive, con un unico decoder e un solo telecomando.
A partire dal 23 ottobre, grazie all'offerta "Sky, Tv Tutto Incluso" sia chi e' gia' abbonato sia chi intende abbonarsi a SKY, potra' entrare nel mondo dell'Alta Definizione in modo rivoluzionario. Infatti, con soli 50 euro di anticipo, sara' possibile acquistare un televisore Full HD - da scegliere tra un'ampia gamma di modelli delle migliori marche e di varie dimensioni - pagando le successive 36 rate mensili in abbinamento con la sottoscrizione di qualsiasi combinazione di pacchetti SKY. Per esempio, sara' possibile acquistare un televisore Full HD da 32 pollici aggiungendo al canone mensile di abbonamento una rata compresa tra i 6 e i 10 euro, a seconda della combinazione di pacchetti prescelta. Grazie a questa offerta - prosegue la nota - gli abbonati SKY potranno assistere agli eventi sportivi preferiti con una qualita' audio-video mai vista prima. Ad esempio, grazie a SKY, in occasione delle prossime Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali di Vancouver sara' possibile per la prima volta in Italia vedere tutti gli eventi e seguire in diretta tutte le gare a cui parteciperanno atleti italiani. I Giochi Olimpici saranno seguiti dal torneo Sei Nazioni di Rugby e dai Mondiali di Calcio Sudafrica 2010, che solo SKY offrira' interamente in HD.
Ma l'offerta HD di SKY comprende anche le migliori partite del campionato italiano di calcio di Serie A, la Uefa Champions League, gli incontri dei piu' avvincenti campionati esteri di calcio, basket, tennis e molto altro. In piu' tutti i grandi film italiani ed internazionali, le serie tv piu' amate - come Lost, Flash Forward e Lie to me - e i
documentari piu' spettacolari.
Per dare l'opportunita' a sempre piu' abbonati di vedere film e sport con la qualita' dell'Alta definizione, da oggi e' possibile accedere a questi pacchetti ad un prezzo piu'
conveniente grazie alla possibilita' di abbonarsi ai pacchetti SKY Cinema, Sport e Calcio senza sottoscrivere tutti i cinque generi del pacchetto Mondo.
Per esempio, si potra' accedere ai 12 canali del pacchetto Cinema - di cui 3 gia' in Alta Definizione senza costi aggiuntivi - abbonandosi a solo tre generi di Mondo e pagando
una rata di soli 34 euro mensili, 9 euro in meno rispetto alla combinazione minima precedente che includeva il pacchetto cinema.
E' anche possibile ora scegliere il pacchetto Sport, che include migliaia di ore in Alta Definizione senza costi aggiuntivi, abbonandosi solo a quattro generi di Mondo, invece
dei 5 necessari in precedenza. Le nuove combinazioni di pacchetti potranno essere
sottoscritte sia da coloro che sono gia' abbonati a SKY sia da coloro che intendono abbonarsi. A dicembre, infine SKY offrira' un'altra importante opportunita' per consentire ai propri abbonati di completare il passaggio alla tv digitale accedendo anche ai canali gratuiti disponibili sul digitale terrestre. SKY lancera' infatti la "Digital Key", una piccola penna Usb con funzione di sintonizzatore TV Digitale Terrestre che, collegata al decoder SKY HD o My Sky HD, permettera' di accedere a tutti i canali in chiaro disponibili sul digitale terrestre in un modo straordinariamente semplice ed economico.
Infatti, la "Digital Key" integrera' nella Guida TV SKY la programmazione dei canali dtt consentendo di fare zapping su tutta l'offerta digitale in chiaro senza cambiare telecomando. In questo modo l'abbonato SKY avra' a disposizione un'ampissima offerta di canali televisivi digitali, accedendo oltre che al bouquet di canali tematici e in Alta Definizione di SKY, anche a tutta l'offerta in chiaro presente sia sul digitale terrestre
che sul satellite.

sabato 17 ottobre 2009

Comunicato Slc Cgil su incontro con Masi



COMUNICATO

Le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Snater, Libersind-Confsal si sono incontrate con il Direttore Generale della Rai ed i Responsabili delle Relazioni Industriali.

M.Masi ci ha descritto la profonda situazione di crisi dell’azienda, dovuta a:
- Forte riduzione del mercato pubblicitario,
- Aumento dell’evasione del Canone, il tutto in una situazione di crisi generale.

Si è scelto di non rinnovare il contratto con Sky (RaiSat), perché la proposta della controparte era diretta a cannibalizzare la Rai, ed essendo Sky un diretto competitor dell’azienda non è possibile concedere dei favori.

Positivo è invece l’andamento della piattaforma digitale che sta registrando l’aumento degli ascolti, anche se si scontano delle difficoltà tecniche legate al raggiungimento delle località montane o isolate.
Ha poi teso a evidenziare la posizione inusuale della Slc Cgil, invitata nonostante la proclamazione di Sciopero.
L’Azienda per la prima volta ha dichiarato che il costo del lavoro degli operai, impiegati e quadri Rai è di 700 milioni di euro, da questo si evince che il costo dei contratti dei giornalisti e Dirigenti è di 270/300 milioni di euro.

La Slc Cgil ha ribadito la sua convinzione nella proclamazione dello sciopero per il giorno 30 ottobre 2009, poiché dopo un blocco che da 22 mesi impedisce il rinnovo del Contratto di Lavoro, la necessità è quella di reperire risorse consistenti per poter concludere un contratto dignitoso, senza tralasciare l’acquisizione di nuove regole e nuovi comportamenti su temi come: la regolazione degli appalti, delle consulenze e in generale politiche di efficientamento.

La Slc ha nuovamente criticato la scelta da parte della Rai di abbandonare il contratto con Sky in un momento di crisi importante, mettendo le lavoratrici ed i lavoratori di RaiSat in una difficile condizione: riduzione del lavoro, riduzione delle assunzioni dei TD e assenza di prospettive professionali.
Si è denunciato l’esternalizzazione del lavoro mentre Centri di produzione come Napoli, Milano e Torino vivono una crisi profonda di produzioni, si è ribadita la assoluta necessità di saturare il lavoro interno.

La Fistel Cisl da parte sua ha criticato l’assenza di Uil e Ugl al tavolo col Direttore Generale, ed ha proposto di arrivare rapidamente a concludere un biennio solo economico incrementando le risorse disponibili, per poi, dentro il nuovo “modello contrattuale” (non firmato dalla Cgil) aprire da gennaio 2010 la trattativa per il triennio (economico e normativo), saltando quindi il biennio successivo e proponendo un modello non condiviso da nessuna delle organizzazioni al tavolo.

Alla luce di tutto questo il Direttore Generale, in sintonia con il CdA, ha chiesto 48/72 ore per riflettere sulla possibilità di trovare altre risorse, questo senza promettere miracoli e ammettendo che ancora ci sono sprechi e inefficienze da recuperare, ha però evidenziato che molto di ciò che viene denunciato come tale è favolistico.

A fronte di tali dichiarazioni Slc Cgil si è detta disponibile a valutare le prossime proposte, senza però sospendere lo sciopero, il quale si svolgerà, se non ci saranno novità significative, il 30 di ottobre.


Roma, 16 ottobre 2009
Slc Cgil Nazionale


giovedì 15 ottobre 2009

Comunicato Stampa Slc Cgil 13.10.2009



COMUNICATO STAMPA

RAI: SLC/CGIL, DISPONIBILI A INCONTRO MASI SENZA RITIRARE SCIOPERO 30 OTTOBRE


“Adesso il Direttore Generale della Rai fa sapere che intende incontrare i sindacati firmatari del Contratto Rai per venerdì prossimo.” Così una nota della Segreteria nazionale Slc/Cgil.

“Tale invito segnala l’indubbia preoccupazione dell’azienda di fronte all’apertura delle procedure di sciopero e all’andamento delle assemblee che si stanno tenendo in tutte le realtà Rai in questi giorni.
E’ una risposta, a lungo sollecitata, che arriva a procedure di sciopero aperte e che al momento appare ancora priva di quei contenuti di apertura necessari per sbloccare la vertenza contrattuale dei lavoratori Rai.”

“Slc/Cgil mantiene in piedi lo sciopero – conclude la nota – confermandone la proclamazione per il 30 ottobre, dando comunque disponibilità all’incontro e riservandosi una valutazione delle proposte che il Direttore Generale porterà al tavolo.”




Roma, 13 ottobre 2009


Comunicato Segreteria nazionale Slc Cgil su sciopero



Per la Dignità ed il Salario SciopereRAI!!!


In questi giorni stiamo svolgendo Assemblee in tutte le Sedi della Rai, questo in preparazione dello Sciopero del 30 ottobre 2009.

È ormai chiaro che l’azienda non vuole impegnare risorse idonee per il rinnovo Contrattuale e che su una serie di questioni:

Buongiorno Regione,

Verifica e aggiornamento Accordo su stabilizzazione dei T.D.,

Chiarimenti sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di RaiSat,

continua a non dare risposte e a non voler trovare le condizioni per soluzioni condivise.

Sappiamo che, soprattutto in un periodo di CRISI, è difficile chiedere ai lavoratori di SCIOPERARE E LOTTARE, la Rai però, vive una crisi d’identità che non è causata solo dalla difficile situazione economica, ma da scelte gestionali, industriali e organizzative che reputiamo sbagliate.

Sono ormai mesi che si decidono nomine discutibili e scelte industriali azzardate (risoluzione Contratto con Sky in testa), questa situazione ci preoccupa fortemente, l’impressione è che qualcuno voglia nascondere sotto la crisi generale la profonda crisi strutturale e di progetto della Rai.

Ci impressionano le affermazioni di alcuni neonominati, dipendenti Rai, che si pronunciano contro il pagamento del canone, minando con le proprie dichiarazioni le entrate dell’azienda con le quali gli si paga lo stipendio.

Dobbiamo essere consapevoli che tutto questo ci avvicina, nel contenuto, e nell’immaginario collettivo all’Alitalia; oggi occorre dimostrare di avere la forza di reagire, facendo capire alla Rai e ai cittadini, i quali fruiscono del Servizio Pubblico Radio Televisivo, che i lavoratori vogliono il riconoscimento della dignità del proprio lavoro, attraverso un giusto rinnovo contrattuale, ma nel contempo indicano le strade per evitare a breve un collasso silenzioso, che stanno nella lotta agli sprechi e alle clientele e nella valorizzazione delle risorse aziendali.

Se non riusciremo a far passare questo messaggio i cittadini di questo paese penseranno che in Rai sono tutti uguali, accosteranno le esose nomine politiche, gli appalti faraonici e gli stipendi dei conduttori ai salari degli operai, degli impiegati e dei quadri.

Mischieranno disservizi, mancanze, scelte industriali avventurose alla professionalità e passione dei dipendenti Rai.

Lo SCIOPERO è la prima risposta a questo stato delle cose, non è sufficiente che l’azienda abbia accettato di mettere in discussione la sua proposta del 9 settembre, quella che NOI ABBIAMO RESPINTO CON FERMEZZA da subito.

Quello che serve è un’apertura sulle risorse necessarie al rinnovo del Contratto, che sono a oggi inadeguate.

La nostra capillare campagna di assemblee è volta ad informare, a rendere le lavoratrici ed i lavoratori partecipi del percorso, ben sapendo che la vertenza è difficile.

Non sarebbe servito continuare in una discussione con l’azienda senza che i presupposti fossero modificati, senza partecipazione dei lavoratori, senza mobilitazione. Ormai sono 22 mesi che i lavoratori vedono il loro stipendio fermo e le trattative contrattuali sottoposte a ritardi e rinvii, che si estendono anche ad altri accordi da verificare e attuare (Buongiorno regione e T.D.).

Per questo abbiamo SCELTO DI LOTTARE.

In campo ci sono: il salario, i diritti, il futuro dei lavoratori.

Che la Rai ed il Direttore Generale ci dimostrino di capire l’importanza del lavoro. Impegnino da subito risorse e volontà di fare.


Noi abbiamo detto no a chi voleva compromettere il futuro dei lavoratori e dell’Azienda, la creazione di un DOPPIO REGIME, un contratto nel contratto per gli ultimi arrivati, meno diritti per coloro che saranno il futuro della Rai ci dimostra l’assenza di visione del futuro da parte della nuova Direzione.

La qualità, la professionalità, si paga, si paga ovunque, in Rai invece: si sceglie di premiare chi è contro l’Azienda, si nomina chi vorrebbe vedere chiuso il Servizio Pubblico, si premia o nelle migliori delle ipotesi si lascia vivacchiare chi utilizza il proprio ruolo per arricchimento personale o scambio attraverso l’utilizzo indiscriminato degli appalti o delle Consulenze (e che per far questo lascia degradare il lavoro e gli strumenti), chi immagina la Rai come un’azienda asservita, dedita al lucro e alla divulgazione di modelli sociali vuoti.

Per tutto questo vi chiediamo di partecipare alle Assemblee e di Scioperare il giorno 30 ottobre (intero turno).

Senza di voi la Rai non ha futuro. Le lavoratrici ed i lavoratori Rai sono chiamati a: costruire, ideare, produrre, manifestare e scioperare: per la dignità del lavoro, per il salario, per l’autonomia e la qualità del servizio pubblico e anche per rispondere a chi rema contro.

Roma, 14 ottobre 2009
SEGRETERIA NAZIONALE SLC-CGIL


Volantino sciopero 30 ottobre



SCIOPERO RAI

CONTRO gli sprechi

CONTRO gli appalti inutili

CONTRO relazioni industriali ingessate

CONTRO l’applicazione unilaterale degli Accordi


PER un Contratto dignitoso (con più risorse)

PER il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori

PER il futuro del Servizio Pubblico Radio Televisivo

PER la piena utilizzazione dei lavoratori interni

PER la piena tutela dei tempi determinati

PER il riconoscimento della professionalità e della qualità

PER la formazione continua

il 30 ottobre

(intero turno di lavoro)


martedì 6 ottobre 2009

Comunicato Slc-Cgil Fistel-Cisl Snater Libersind-Confsal su proclamazione sciopero



CONTRATTO ….E’ SCIOPERO

Il 5 ottobre 2009 si sono incontrate le OO.SS. SLC CGIL FISTEL CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL con la Rai per il tentativo di conciliazione previsto dalla legge in relazione all’apertura delle procedure per la proclamazione dello sciopero dei lavoratori del gruppo rai.

L’Azienda, non recependo le richieste più volte ribadite dalle OO.SS, ha confermato la sua totale indisponibilità a rivedere le sue posizioni, in merito al rinnovo del CCL.

Le OO.SS. hanno invitato la Rai a riconsiderare scelte gestionali, industriali e organizzative, al fine di liberare risorse da destinare al contrato di lavoro scaduto da 22 mesi e nel contempo al fine di dare segnali chiari e coerenti della volontà, rivolta a 360 gradi, di correggere gli elementi di spreco e le disfunzionalità esistenti.

La Rai si è però limitata a ribadire che le risorse per il contratto restano quelle già offerte.

I Sindacati hanno con forza sottolineato che, in una trattativa le quantità economiche si determinano negoziando e non prendendo atto di decisioni predeterminate e unilaterali. Solo una volta acquisito questo metodo, diventa possibile e necessario misurarsi con i problemi del futuro dei lavoratori e dell’intero Gruppo rai.

Pertanto le OO.SS., preso atto di quanto sopra, considerata esperita con esito negativo la procedura obbligatoria di raffreddamento e conciliazione, hanno deciso di programmare un pacchetto di 8 ore di sciopero, le cui modalità, data di effettuazione e motivazioni, saranno comunicati entro brevissimo, nel rispetto delle regole previste dalla Legge 146/90 e 83/2000. Nei prossimi giorni si organizzeranno assemblee in tutte le sedi di lavoro della Rai, per coinvolgere, attraverso l’informazione e il confronto, le lavoratrici e i lavoratori nelle prossime azioni di lotta.


Roma 5 ottobre 2009
SLC CGIL FISTEL CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL



mercoledì 30 settembre 2009

Manifestazione 3 ottobre: punto di ritrovo Slc



Informiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori che il punto di ritrovo di SLC il giorno 3 ottobre pv è alle ore 15,30 nei pressi di Porta del Popolo - lato Piazza del Popolo (per chi non è di Roma: Porta del Popolo è la Porta da cui si accede alla Piazza da Piazzale Flaminio).
Vi ricordiamo di portare striscioni e bandiere

Area Organizzazione
SLC-CGIL nazionale


Il 19 settembre manifesta per la libertà



3 ottobre 2009

(Ore 16.00 P. del Popolo)


manifesta per la libertà


Il Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione Cgil sarà in Piazza del Popolo a Roma, per rispondere all’aggressione del Presidente del Consiglio ai media, alla libertà di stampa e d’informazione.

I lavoratori della Rai sono ben consapevoli della portata dell’attacco subendo in quanto partecipi del servizio pubblico: pressioni, epurazioni, occupazioni, depauperamento delle professionalità.

Per questo invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori ad essere presenti

L’invito è soprattutto per tutti quei lavoratori che hanno sensibilità per il futuro del pubblico servizio.

Per quelli che ancora oggi si scandalizzano:

  • per la perdita della qualità e della professionalità,

  • per i denari buttati per moltiplicare incarichi di direzione o per costituire appalti inutili…


martedì 29 settembre 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (29.09.09)



COMUNICATO


Care/i Lavoratrici e Lavoratori,
Sono ormai mesi che dimostriamo senso di responsabilità e pazienza.
Il tempo dell’Accordo sulla stabilizzazione dei Precari (cosa assolutamente giusta), il rinnovo dei vertici Rai, la micro conflittualità e le problematiche giornaliere, Buongiorno Regione e la discussione sull’attuazione dell’Accordo per i TD, si sono trasformati per volontà Rai in elementi ostativi della novazione del Contratto Collettivo di Lavoro.

Non è più accettabile il rinvio del Rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro.

Sono ormai 21 mesi che è scaduto, la Slc Cgil vuole con il vostro sostegno rompere questa immobilità. Sono mesi che va avanti una discussione su chi deve sacrificarsi per aumentare le risorse a disposizione del CCL, risorse ritenute scarse anche dalla Rai che ce le propone, salvo poi utilizzare denaro in “scelte molto discutibili”.

Noi nei nostri comunicati abbiamo già espresso una chiara contrarietà a un cambiamento della struttura del salario (modifica degli istituti), e abbiamo detto al Direttore Generale:

CI VOGLIONO PIU’ RISORSE.


Masi però sembra impegnato a realizzare nuove nomine, a “decidere palinsesti” ed a scegliere con chi non si fanno affari (vicenda Sky – a tal riguardo attendiamo ancora la convocazione per valutare la condizione dei lavoratori RaiSat), evitando di costituire un tavolo di trattative serio, come i lavoratori meriterebbero.

Sembra ormai chiaro che senza una spinta dei lavoratori o non si conseguirà un contratto o se ne farà uno solo parzialmente soddisfacente, per questo noi insieme ad altre organizzazioni abbiamo deciso di aprire le procedure di Raffreddamento per lo

SCIOPERO
QUESTO E’ IL MOMENTO DI RISPONDERE ALLA SORDITA’ DELL’AZIENDA

(nelle prossime settimane metteremo in campo delle assemblee)
Inoltre la Slc Cgil (unitamente a Fistel Cisl, Snater e Libersind) oggi invierà lettera di

DISDETTA
dell’accordo su BUONGIORNO REGIONE (sedi regionali).

Questo a seguito del Comunicato unitario del 17 luglio, in cui affermavamo che: ”Altro impegno che deve essere onorato dall’Azienda è l’attuazione dell’accordo su “Buongiorno regione”, accordo che va perfezionato prima della ripresa della trasmissione prevista per il 28 settembre 2009. Le lavoratrici ed i lavoratori Rai si sono impegnati per la riuscita di un prodotto “sperimentale”, è giusto che l’azienda risponda a tale disponibilità. In mancanza di ciò le OO.SS. non escludono di disdettare l’accordo siglato.”

Vogliamo chiarire ai lavoratori per evitare problemi che, la disdetta non implica la possibilità di rifiutare lo svolgimento del compito assegnato dall’azienda. La Slc Cgil, oltre ad auspicare che le altre OO.SS. disdicano l’Accordo, si impegnerà, nel caso in cui la Rai si rifiuti di trovare soluzioni condivise, a valutare la possibilità di addire azioni legali per il giusto trattamento dei lavoratori impegnati sul programma.
Se non riusciremo a chiudere a breve e dignitosamente questo contratto, comunque dovremo avviare le procedure per il RINNOVAMENTO DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI, anche in questo campo come in Craipi è necessario unire all’esperienza l’energia del Rinnovamento.
Bisogna dare spazi di rappresentanza a chi 6 anni fa non c’era in azienda, e rispondere a quei bisogni che si sono costituiti in questi anni. Il confronto democratico è rimandato da troppo tempo.

Per tutto questo invitiamo tutte le organizzazioni sindacali a costruire con noi la lotta, e chiediamo a voi di sostenerci pienamente.

Roma, 29 settembre 2009
Slc Cgil Nazionale




Fax Segreterie nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL


Trasm. a m/fax Spett. le
RAI Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane
Relazioni Industriali e Sindacali
Viale Mazzini, 14
00195 R O M A


OGGETTO: Procedure di raffreddamento e di conciliazione (in base all’art. 3 dell’Accordo sulle prestazioni indispensabili e sulle altre misure di cui all’art. 2, comma 2, legge n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, nel settore del servizio radiotelevisivo pubblico siglato in data 22.11.2002 tra OO.SS. e RAI).

MOTIVAZIONI: Per il mancato Rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati ed operai dipendenti da Rai e consociate del Gruppo Rai scaduto il 31 dicembre 2007;

Per la mancata attuazione di impegni contenuti nell’Accordo sul Programma Buongiorno Regione (Sedi Regionali).

Per la mancata verifica e implementazione dell’Accordo del 4 giugno 2008, sul lavoro a Tempo Determinato.

Con la presente si intendono avviate le procedure di legge per la proclamazione dello stato di agitazione e le iniziative di sciopero a sostegno della vertenza in oggetto.

Distinti saluti.
SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL


Comunicato Slc-Cgil Fistel-Cisl Snater Libersind-Confsal


Trasm. a m/fax Spett. le
RAI Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane
Relazioni Industriali e Sindacali
Viale Mazzini, 14
00195 R O M A


Con la presente, le scriventi OO.SS., intendono disdettare l’Accordo sul Programma Buongiorno Regione (Sedi Regionali), come preannunciato nel Comunicato Unitario del 17 luglio 2009, a seguito del mancato perfezionamento di quanto definito nel suddetto Accordo.

Distinti saluti.
SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL SNATER LIBERSIND-CONFSAL


Nota di Emilio Miceli, Segretario generale SLC-CGIL, su rischio declino RAI



L’assalto alla Rai è ormai diventato lo sport quotidiano di questo paese.
La sensazione è che lo si stia conducendo con tre obiettivi: impoverirla, normalizzarla, dequalificarla.
Non è un mistero che il dg Mauro Masi, con una straordinaria tempestività, e appena nominato, ha rinunciato a 50 milioni del contratto Sky, tra l’altro rendendo evidente un problema molto delicato, perché è assai discutibile che un servizio pubblico non stia dietro il clic di ogni telecomando e dunque dentro tutte le piattaforme. Che significa questa rinuncia a fronte di una situazione di bilancio in discesa e sempre più preoccupante? Ricordiamo sempre che la Rai riesce a chiudere i suoi bilanci solo attraverso vecchi trucchi contabili, a cominciare dagli ammortamenti. Siamo in una fase di crisi acuta, com’è noto, e ci riesce difficile incontrare un manager che rinuncia a ricavi per nulla inconsistenti. Si sa come sarebbe finita in qualsiasi azienda di questo paese e del mondo. Ovviamente è superfluo ricordare che il contratto dei dipendenti è scaduto da 22 mesi. Praticamente siamo alla vigilia del nuovo contratto senza aver rinnovato il precedente. Significherà qualcosa se un gruppo così importante non riesce a fare il contratto? Interessa qualcuno? Ovviamente la campagna contro l’abbonamento, che trae linfa dai giudizi e dai comportamenti di rappresentanti del governo e della maggioranza, non è solo stupida: è pericolosa. In questo momento, dentro la maggioranza sembrano coesistere due linee: chi vuole tagliare il canone (la Lega), e chi la pubblicità in obbedienza al servizio pubblico (dentro il PDL). Ci limitiamo solo ad osservare come tutte e due le proposte alla fine centrano lo stesso obiettivo: quello di portare i libri in tribunale! La Rai, per i distratti o per i superficiali, incassa metà ricavi dal canone e, dunque, metà per pubblicità. La verità è che, a prenderli sul serio, il fine ultimo non può che essere l’esistenza stessa dell’azienda, ormai sostanzialmente e formalmente subalterna, così come La7, al gruppo Mediaset; ed il direttore generale fin qui ha mostrato di assecondare questo progetto.

Allora i conti tornano. La manovra è a tenaglia: impoverire e normalizzare al fine di emarginare; dequalificare, e le nomine ne sono un chiaro esempio, al fine di ridurre la tv pubblica a soggetto marginale.

Queste le nostre preoccupazioni e questo il motivo anche del nostro impegno. Per l’informazione, per la tv pubblica, per un mercato realmente aperto cui nessuna authority ha il coraggio, a differenza di altri mercati, di regolare. Ma di questo parleremo più avanti.

Roma, 29 settembre 2009


venerdì 25 settembre 2009

RAI: SLC/CGIL, LA RAI SPRECA RISORSE E NON INVESTE SUI LAVORATORI

“La Rai non smette mai di stupirci. Dopo le polemiche di ieri sui costi provocati dalla scelta di Michele Santoro che per Annozero ha dichiarato di essere stato costretto ad utilizzare operatori di ripresa esterni, invece degli operatori Rai a causa della mancata individuazione delle risorse interne da assegnare alla trasmissione, assistiamo oggi alla delibera della nomina di ben tredici nuovi Vicedirettori tra Rai Uno e Rai Due.” Così una nota di Slc/Cgil.

“Il direttore generale Masi ieri impazzava sulle agenzie con la storia dei bilanci in rosso, prevedendo per quest’anno perdite per 50.000.000 di euro, dimenticandosi che si tratta della stessa cifra fatta perdere alle casse della Rai con la rinuncia, da lui voluta, al contratto con Sky.”

“Slc/Cgil da sempre rivendica la necessità di ridurre gli appalti, utilizzando a pieno le risorse interne nè assumendo, d’altro canto, lavoratori autonomi con identica mansione dei dipendenti. Denunciamo ancora una volta questa pratica, diffusa e utilizzata in Rai per tutti i programmi più importanti. Infatti la Rai non solo utilizza risorse esterne ma acquista esternamente anche i contenuti, senza più idearli, con costi stratosferici. Ci chiediamo di chi sia la responsabilità di simili scelte.
Da mesi si tenta di definire, nel contratto, norme stringenti sull’utilizzo degli appalti: ad oggi non è dato sapere motivazioni, quantità e qualità delle utilizzazioni e soprattutto tipologia contrattuale dei lavoratori esterni.”

“Se le affermazioni dell’azienda non sono solo strizzatine d’occhio al sultano, richiediamo che le azioni necessarie al cambiamento siano avviate in ogni remoto feudo della Rai – conclude la nota. Il recupero delle risorse interne e il taglio delle iniziative inutili permetterebbe a questa azienda di recuperare risorse economiche da poter investire sulle principali attività e sui lavoratori che contribuiscono a realizzarle, cominciando con il mettere a disposizione del rinnovo contrattuale le quantità economiche indispensabili per concludere un contratto degno di questo nome.”

martedì 22 settembre 2009

Lettera aperta Segreteria naz. Slc Cgil (21.09.09)



Lettera aperta

La scrivente Segreteria Nazionale, a seguito dell’incontro del 9 settembre u.s., ritiene che la trattativa contrattuale non sia ulteriormente percorribile sulla base delle proposte avanzate dalla Rai in tale occasione.
L’inadeguatezza delle risorse messe in campo dall’azienda costituisce il principale, anche se non l’unico elemento ostativo a pervenire a una rapida e positiva soluzione della vicenda contrattuale. Un tale quadro infatti non offre alcun margine per ipotesi di avvicinamento tra le parti sul merito della trattativa.
La scrivente Segreteria Nazionale chiede alla Rai di rivedere tale posizione entro la settimana in corso, perché solo attraverso la sostanziale disponibilità di ulteriori risorse economiche, il sindacato sarà pronto ad riavviare fin da subito il confronto contrattuale, evitando una fase di contrapposizione conflittuale, a partire dallo sciopero, che sarà necessaria qualora la trattativa non trovi lo sbocco suddetto.


Roma, 21 settembre 2009
La Segreteria Nazionale SLC CGIL


giovedì 17 settembre 2009

Strage di militari italiani in Afghanistan: la Fnsi rinvia la manifestazione prevista per sabato 19 settembre a Roma, in Piazza del Popolo



“Con profondo rispetto verso i caduti, nell’espressione di un’autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d’intesa con le altre organizzazioni aderenti (Cgil, Acli, Arci, Art. 21, Libertà è Giustizia e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo."



FNSI: rimandata la Manifestazione del 19



La strage di soldati italiani a Kabul ha spinto la Federazione nazionale della stampa, il sindacato nazionale dei giornalisti, a rinviare la manifestazione in difesa della libertà di stampa, in programma sabato prossimo

Dopo l'attentato di oggi a Kabul in Afghanistan è stata rinviata la manifestazione di sabato a Roma per la libertà di informazione.
“Con profondo rispetto verso i caduti, nell'espressione di un'autentica, permanente volontà di pace quale condizione indispensabile di una informazione libera e plurale capace di rappresentare degnamente i valori della convivenza civile”, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha deciso, d'intesa con le altre organizzazioni aderenti (CGIL, ACLI, ARCI, Art. 21, e numerose associazioni sindacali, sociali e culturali), di rinviare ad altra data la manifestazione per la libertà di stampa programmata a Roma per sabato prossimo.

“In un momento tragico come questo - scrive la FNSI in una nota - ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in Afghanistan. Sono morti dell'Italia che paga oggi un pesante tributo nella frontiera della sicurezza internazionale e della lotta al terrorismo. Il nostro rispettoso pensiero va subito ai soldati caduti, alle loro famiglie, alle forze armate che, in un Paese martoriato, rappresentano la nostra comunità in ossequio a risoluzioni dell'Onu, in una complicata ricerca di una via di uscita dell'Afghanistan dal terrore verso la democrazia”.

“I giornalisti - continua la FNSI -, che hanno pagato alti prezzi di sangue per il diritto-dovere di informare compiutamente i cittadini su dolorose vicende belliche e del terrorismo in ogni parte del mondo, rinnovando la solidarietà e il cordoglio nei confronti di tutti i caduti e delle loro famiglie, riconfermano l'impegno permanente per un' informazione che dia sempre voce alle ansie, alle speranze, alle idee di tutti”.



Comunicato dei lavoratori RaiSat



RaiSat oscurata, perché?

I lavoratori di RaiSat esprimono viva preoccupazione per le sorti della consociata del gruppo Rai dopo il fallimento della trattativa per il rinnovo dell’accordo con Sky Italia, avvenuto con modalità poco chiare.
Il risultato è stato quello di veder sparire dalla piattaforma satellitare i sei canali che non solo hanno garantito dieci anni di ascolti, qualità di programmazione e utili ricavati sia dai 50 milioni di euro annui di Sky sia dalla raccolta pubblicitaria.
Sono stati chiusi due dei sei canali RaiSat e i quattro “superstiti” hanno visibilità sulla nuova piattaforma satellitare TivùSat (chi l’ha vista?) e nelle regioni completamente digitalizzate. Per ora solo la Sardegna. RaiSat, dunque, potrebbe essere visibile su tutto il territorio nazionale solo allo switch-off definitivo previsto per la fine del 2012.
Ad oggi l’azienda è quasi totalmente paralizzata: sono più che dimezzati i contratti di collaboratori, consulenti, programmisti-registi, assistenti ai programmi che negli anni hanno rappresentato la maggior parte delle risorse impiegate.
Fa eccezione la produzione dei canali Rai4 e RaiGulp, anch’essi realizzati da RaiSat sotto la responsabilità editoriale della Rai, che continuano regolarmente ad essere programmati in tutta Italia sul DTT.

I lavoratori di RaiSat dopo aver preso atto della situazione senza ricevere alcuna comunicazione ufficiale né durante né dopo la trattativa, hanno quindi potuto solo constatare, negli ultimi mesi, la progressiva paralisi dell’azienda.
Oggi chiedono che il piano industriale annunciato dal Direttore Generale della Rai per la fine di ottobre, tenga conto della professionalità acquisita nella produzione di canali tematici valorizzando le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni hanno costruito contenuti di grande qualità dando lustro al servizio pubblico.
Per rispondere alle sfide del mercato televisivo ci si aspetta che la Rai investa su queste risorse e sull’azienda RaiSat che può essere il traino per una presenza significativa della Rai sul Digitale Terrestre e sulle piattaforme satellitari.
I lavoratori di RaiSat hanno deciso di aderire alla manifestazione del 19 settembre per la libertà di informazione nel timore che la strategia aziendale che ha voluto la discesa di RaiSat dalla piattaforma Sky, debba intendersi come il primo passo verso la progressiva “dissoluzione” della Rai e del servizio pubblico nelle sue articolazioni.


I lavoratori di RaiSat.



lunedì 14 settembre 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (14.09.2009)



RAI: BALLARO', SLC/CGIL IN ONDA SOLO VESPA E BERLUSCONI?


Per Slc/Cgil continuano le scelte preoccupanti della nuova Dirigenza Rai, ultimo caso lo spostamento o meglio la cancellazione della puntata di martedì di Ballarò, per dare spazio mediatico a Porta a Porta con protagonista Berlusconi. Fatti di questo genere sono la chiara manifestazione di voler far passare un messaggio unico e acritico.

È giusto dare risalto alla condizione delle popolazioni abruzzesi e alla ricostruzione, è sbagliato non consentire a più trasmissioni e testate di esprimere la propria visione.

Per Slc/Cgil non rimane che rilanciare la partecipazione alla Manifestazione del 19 settembre a Piazza del Popolo. Quest’ennesimo addomesticamento dell’informazione rende tale scelta sempre più valida e doverosa.



Slc Cgil nazionale

Roma, 14 settembre 2009



sabato 12 settembre 2009

Piazza Bella Piazza







Comunicato Slc Cgil su Raisat (11.09.09)




Il giorno 10 settembre 2009, la Slc Cgil insieme a Snater, Uil.com Uil, Fistel Cisl e Ugl Telecomunicazioni hanno incontrato in assemblea i lavoratori di RaiSat.

Dopo l’incontro poco soddisfacente con Direttore Generale M. Masi di un mese fa, era questa un’esigenza per comprendere la reale condizione del lavoro in azienda.
Tolte le rassicurazioni, che la stessa direzione Rai ha fornito ai sindacati sul dato occupazionale, rimangono una serie di preoccupazioni amplificate dalle parole dei lavoratori.
Infatti RaiSat, azienda sperimentale e con utili importanti fino al 31 luglio del 2009, oggi versa in condizione comatosa.

Per questo:

Ci si aspetta chiarezza rispetto al progetto industriale, la valorizzazione di lavoratrici e lavoratori che in questi anni hanno costituito una esperienza importante, hanno costruito contenuti di grande qualità dando lustro al pubblico servizio.
Ci si aspetta un investimento su queste risorse e soprattutto su un lavoro che può essere da traino per il futuro della Rai sul Digitale Terrestre e sulla piattaforma di TivùSat.
Quello che invece ci siamo trovati ieri davanti sono lavoratori preoccupati del loro futuro, inteso soprattutto come futuro professionale e di evoluzione di una produzione che deve rispondere alle sfide del mercato.
Ci si preoccupa del futuro di quei lavoratori ancora non a tempo indeterminato, i quali possono vivere le vicissitudini di un gruppo con grandi difficoltà nella gestione delle proprie risorse.
Va detto con chiarezza che in questo momento il lavoro è pressoché fermo, tutta la parte dedita all’ideazione è stata eliminata, autori e consulenti esterni sono stati mandati via e ormai si mandano in onda prodotti Rai o cose già pronte.
Questo ovviamente si lega alla scelta rispetto al contratto con Sky, condizione che permette la trasmissibilità dei canali di RaiSat solo sulla Sardegna dove è avvenuto lo Switch off del Digitale Terrestre e su TivùSat (sulla quale mancano i dati della diffusione/acquisizione del decoder - presente in pochissimi negozi).
Tutto questo implica, oltre la perdita secca dei famosi 50 milioni di euro l’anno del contratto con Sky, la mancata diffusione di un prodotto il che può voler dire perdere pezzi di mercato. Ciò è ancor più grave, vista la diffusa inadeguatezza rispetto al cambiamento tecnologico da parte della Rai, che ha subito la scelta del legislatore sul digitale, invece di cogliere questo cambiamento come una opportunità di evoluzione del servizio pubblico.

In considerazione di queste criticità, unitamente alle altre organizzazioni sindacali chiederemo al Direttore Generale della Rai un incontro per chiarire quanto elaborato durante l’assemblea.
Infine Slc Cgil ha proposto ai lavoratori di RaiSat la partecipazione all’iniziativa sulla libertà di informazione del 19 settembre 2009, lanciata dalla Fnsi e organizzata anche dalla Cgil.

E’ necessaria la mobilitazione di tutti contro gli attacchi in atto, che colpiscono anche la Rai, che tendono a soffocare l’informazione libera, le professionalità, le esperienze e alcune realtà produttive importanti, al fine di impedire la critica e favorire gruppi privati riconducibili al Presidente del Consiglio.

Roma, 11 Settembre 2009
Slc Cgil Nazionale