SLC CGIL Nazionale

venerdì 31 luglio 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale (31.07.2009)



COMUNICATO

Radiofonia e RaiSat


Oggi abbiamo incontrato il Responsabile Relazioni Industriali della Rai, sulle questioni poste nelle nostre richieste scritte di incontro del 24 luglio 2009 e del 29 luglio 2009, su:

  • RaiSat, mancato rinnovo del contratto con Sky;
  • Situazione Radiofonia: Nomine e riassetto.

Sul primo punto si è chiesto un incontro con il Direttore Generale, avendo la questione un impatto importante sul futuro dell’azienda, sulle strategie e sul bilancio economico.

Radiofonia:

La Rai ci ha illustrato l’andamento degli ascolti e degli introiti pubblicitari con preoccupazione, nonostante infatti RadioRai 1 rimanga la prima negli ascolti, tutti i canali hanno un calo considerevole da anni, cosa che ha trascinato gli introiti pubblicitari, calati quasi del 50% dal 2000. Parlando della nomine l’Azienda ci ha assicurato che il riassetto sarà meno importante di quanto in questi giorni diffuso su agenzie e articoli di giornale, non vi saranno 3 Direttori per ogni Gr ma un solo Direttore (Gr1) e 2 Condirettori con deleghe su GR2 e Gr3, conseguentemente non si aumenteranno i costi attraverso la suddivisione della testata che oggi è unica.

Il progetto inoltre prevede la distinzione di responsabilità tra Radio 2 e 3 , precedentemente sotto una unica figura.

Si accorperà sotto lo stesso Direttore Palinsesto e Marketing.

Su questo riassetto ci sarà a settembre un incontro, alla presenza della nuova Direzione con OO.SS. Nazionali e Rsu Radiofonia.

RaiSat:

L’Azienda ha teso a rassicurare sul futuro dei lavoratori, questi “trasmigreranno” continuando a produrre gli stessi contenuti sul digitale terrestre e la nuova piattaforma TivùSat.

Inoltre, anche se la società dovesse chiudere i lavoratori sono garantiti dagli accordi sindacali intercorsi al momento della costituzione delle Società Consociate Rai, questi dovranno essere riassorbiti da Rai.

La scelta che, sarà illustrata nella conferenza stampa del Direttore Generale di lunedì 3 agosto (a seguito del Cda), di non proseguire il contratto con Sky è da legarsi all’opportunità di utilizzare digitale terrestre e la nuova piattaforma TivùSat e incrementando così gli introiti pubblicitari.

Per la Slc Cgil rimangono questioni irrisolte e visioni parziali che non aiutano l’azienda Rai ed i lavoratori.

Il Riassetto di Radiofonia ci sembra essere uno spoil sistem finalizzato all’occupazione di spazi di potere, così come tutto il processo che è in essere da mesi in Rai.

L’azienda vive una difficoltà importante legata alla crisi: Canone e Pubblicità e ci sembra tutta proiettata alla discussione sulle poltrone; questo mentre Sky cresce: ricavi e tecnologie; e Mediaset sembra non essere più individuato come un vero concorrente, nonostante continui a portare via pubblicità.

Quello che più ci preoccupa è questa mancanza di direzione forte, direzione che alle volte dovrebbe sapere dire di no alle richieste delle forze politiche, privilegiando la qualità e la professionalità.

Questa però è storia vecchia in Rai, anche se la rapacità sembra ultimamente aumentata; vorremmo però avere certezze sul futuro dei lavoratori: ci preoccupano infatti le modalità di reimpiego delle risorse di RaiSat, ci preoccupa il futuro di chi è precario in quella realtà, ci preoccupa il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

Ci si dice che non ci sono i soldi per le lavoratrici ed i lavoratori e poi si aumentano i livelli di Direzione, si rinuncia ad un contratto sicuro con Sky per 350 milioni di euro in 7 anni a fronte di una cosa futuribile ( senza le condizioni tecnologiche pronte per supportarne la trasmissibilità).

I lavoratori di RaiSat da domani non lavoreranno più per il cliente Sky, il loro prodotto non sarà più visto su piattaforma satellitare attuale ma sarà visto solo da coloro che hanno avuto nella loro zona lo switch off e acquisteranno il decoder adatto (attualmente sperimentale quello di TivùSat).

Questi cambiamenti tecnologici “improvvisati” stanno oltretutto producendo una disaffezione tra il pubblico con età elevata, storicamente pubblico di Rai.

Ci sembra poi curioso si rinunci alla certezza economica del contratto con Sky immaginando l’aumento di introiti pubblicitari in un momento di calo del mercato.

Si parla di calo di ascolti e poi non si interviene sulla qualità della produzione Radiofonica, mancano da anni interventi reali sul palinsesto, anni in cui di Direttori se ne sono visti passare tanti.

Ci poniamo questa serie di domande speranzosi che il futuro e le dichiarazioni della Rai ci forniscano certezze.

La cosa che abbiamo appreso oggi però è che la Rai ha soldi per investire (anche rinunciando a denaro sicuro), che ha la capacità di fare anche scelte onerose, per questo crediamo che il contratto di lavoro debba essere corposo.

Sono per noi i lavoratori l’unico elemento sano di quest’azienda, la loro professionalità è l’unico vero elemento di tenuta davanti alla crisi, al mercato dopato, al conflitto di interessi, alle mancanze e all’assalto alla diligenza.

Per questo il miglior investimento da fare è quello di dare il giusto alle lavoratrici ed ai lavoratori Rai nel rinnovo contrattuale.

Roma 31 luglio ’09
Slc Cgil Nazionale



mercoledì 22 luglio 2009

Comunicato Segreterie naz. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil (17 luglio 2009)

COMUNICATO
RIUNIONE RINNOVO CONTRATTUALE

Il 16 luglio 2009, si è svolta la riunione tra la delegazione sindacale (Slc CGIL – Fistel CISL – Uil.com UIL – Ugl Telecomunicazioni e Coordinamenti Nazionali delle rispettive sigle) e la RAI per il rinnovo del contratto di lavoro. Si è evidenziata per l’ennesima volta l’abissale distanza tra le disponibilità aziendali e le richieste del Sindacato, la somma individuata dall’azienda, 50 euro, è a dir poco offensiva.
Altresì l’intenzione aziendale è quella di modificare alcuni aspetti normativi per abbattere ulteriormente il costo del lavoro. L’azienda dichiara l’insostenibilità di tale struttura salariale soprattutto alla luce della profonda crisi (legata a riduzione degli introiti: pubblicitari, del canone).
Le OO.SS., si sono dette indisponibili, al cambiamento della struttura contrattuale del salario, reputando invece nelle disponibilità aziendali somme da recuperarsi in sperperi vari.
Sempre più convinti che sono altri gli strumenti economici a disposizione per aumentare le disponibilità economiche da investire sul contratto:
1 - Drastico abbattimento dei contratti di collaborazione (per l’80% inutili);
2 - Reale riduzione degli appalti con un piena utilizzazione (e continua formazione) delle risorse interne;
3 - Evitare la moltiplicazione figure di direzione con nessuna utilità reale.

Per questo Slc Cgil, Fistel Cisl e Uil.com Uil indicono lo STATO DI AGITAZIONE con avvio di una campagna di informazione, attraverso assemblee con i lavoratori, a partire dal mese di settembre.
La situazione creatasi impone alle organizzazioni sindacali di procedere con il pieno coinvolgimento delle donne e degli uomini che lavorano Rai.

Per sbloccare tale stasi è necessaria la partecipazione e la consapevolezza di tutti

Le OO.SS. auspicano, alla luce di tale posizione assunta che, la Rai dia una risposta di apertura e di ricerca delle risorse necessarie; la crisi pesa sull’azienda ma pesa principalmente sui lavoratori, soprattutto quelli con redditi vicini ai mille euro.

BUONGIORNO REGIONE

Altro impegno che deve essere onorato dall’Azienda è l’attuazione dell’accordo su “Buongiorno regione”, accordo che va perfezionato prima della ripresa della trasmissione prevista per il 28 settembre 2009.
Le lavoratrici ed i lavoratori Rai si sono impegnati per la riuscita di un prodotto “sperimentale”, è giusto che l’azienda risponda a tale disponibilità.
In mancanza di ciò le OO.SS. non escludono di disdettare l’accordo siglato.

BACINI LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO

Come da impegni assunti è necessario e urgente ridefinire gli accordi sui bacini, questo al fine di porre in una area di maggiori tutele e sicurezza occupazionale tutti quei lavoratori precari del bacino B e fuori bacino che per anni hanno prodotto contenuti e ricchezza per l’azienda di Servizio Pubblico Radiotelevisivo.

Le OO.SS. si rendono disponibili da subito ad incontri per trovare soluzioni su questi ultimi 2 punti.
Roma, 17 luglio 2009

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL


lunedì 20 luglio 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale 15.07.2009


COMUNICATO

SU C.RAI.PI


La Slc Cgil è preoccupata per le modalità con cui si sta gestendo la fase di transizione del Fondo C.Rai.Pi.

Sono ormai mesi che le lavoratrici ed i lavoratori si sono espressi nel voto (6/7 aprile 2009).

Non è lettura di parte affermare che i lavoratori associati hanno scelta la via del rinnovamento, a questo ci sembra però non rispondano il Cda uscente e le tempistiche dell’azienda.

Il Fondo, il suo andamento, la sua gestione continuano a preoccuparci; il bilancio dello scorso anno indica una perdita del 6,6%, milioni di euro che si sono volatilizzati: in parte per la crisi, in parte ricalcando un trend negativo che continua da circa 10 anni in Craipi.

Per questo vi alleghiamo un nostro studio con tabelle che: esemplificano, comparano e chiariscono.

Riteniamo che sarebbe senso di responsabilità di tutti: parte sindacale e aziendale, avviare la fase di rinnovamento degli organismi e far seguire a questo un cambiamento gestionale.

È vero che C.Rai.Pi, essendo un Fondo Preesistente può derogare a regole di sicurezza Covip (e di legge) fino a dicembre 2010, è anche vero però che essa è una scelta per noi sbagliata, la quale non aiuta il Fondo e con esso i lavoratori.

Il richiedere elementi di trasparenza non è un attacco nei confronti di qualcuno, è il tentativo di avviare un processo virtuoso, con il quale i lavoratori permetteranno la crescita e la messa in sicurezza del Fondo (in Crisi per: motivi generali, rigidità gestionali, scelte d’investimento opinabili, dimensioni, prepensionamenti e richieste di anticipi) anche con nuove immissioni di Tfr, senza le quali Craipi è destinato nel tempo all’insostenibilità.

La sfiducia non si recupera con l’occultamento dei dati e della realtà o scaricando sul mercato tutte le colpe, non si recupera imponendo il mantenimento degli organismi scaduti attraverso l’interpretazione partigiana delle regole. Si affronta con un processo di rinnovamento, dati comunicati, prospettive chiare.

Invitiamo tutti al senso di responsabilità, si sta giocando una partita importantissima soprattutto per quei lavoratori, i più giovani, che col Fondo stanno costruendo la loro “assicurazione” per la vecchiaia.

Craipi è delle lavoratrici e dei lavoratori Rai.

Roma, 15 Luglio 2009
Slc Cgil Nazionale





Comunicato Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil del 15.07.2009 su assemblea del 15.06.2009

Care lavoratrici e cari lavoratori,

Come e’ noto, l’assemblea CRAIPI del 26 giugno:

ha approvato il bilancio 2008 con 17 voti favorevoli (CISL, UIL, UGL) e 16 contrari (CGIL e SNATER);
non ha potuto eleggere i componenti degli organi collegiali (CdA e Collegio dei Revisori) di nomina sindacale.

Sappiate che …

… Bilancio


CGIL si è presentata in assemblea con la dichiarata intenzione di chiedere il rinvio dell’approvazione del bilancio a settembre per consentire al CdA la correzione di alcuni dati errati, la revisione degli indicatori di comparazione del risultato economico complessivo, l’inserimento di informazioni mancanti, un supplemento di indagine su alcuni criteri di redazione (alla fine del presente comunicato trovate una sintesi delle critiche espresse). Le richieste erano finalizzate a ottenere un documento capace di assolvere compiutamente la propria funzione “informativa”. L’attuale bilancio non evidenzia, infatti, l’iter logico delle scelte e le valutazioni operate dagli amministratori nonché diverse informazioni utili per una corretta valutazione della situazione finanziaria, patrimoniale ed economica del fondo.

Precisiamo che:

Il rinvio dell’approvazione del bilancio è un atto legittimo e non comporta il COMMISSARIAMENTO DEL FONDO, decisione che spetta al Ministro del lavoro, su richiesta della COVIP, nei casi accertati di malfunzionamento del fondo. Rincresce piuttosto che il Presidente del Fondo e alcuni delegati abbiano utilizzato lo “spauracchio” del COMMISSARIAMENTO DEL FONDO per invitare ad approvare il bilancio o per giustificare il voto favorevole in assemblea;
Le certificazioni rilasciate dalla Società di Revisione Contabile (KPMG) e dal Collegio dei Revisori non ostacolavano in alcun modo la rielaborazione del documento di bilancio secondo le indicazioni dell’Assemblea dei Delegati, soggetto “sovrano” in materia di approvazione del bilancio. L’eventuale rielaborazione del documento avrebbe implicato esclusivamente un ritardo di soli 2 mesi dell’approvazione e il rilascio di ulteriori certificazioni;
La correzione delle inesattezze, peraltro riconosciute dallo stesso CdA, l’implementazione delle informazioni, l’approfondimento di alcune tematiche relative alle modalità di redazione non dovevano né potevano essere all’ordine del giorno. I delegati sono tenuti, per disposizione di legge, ad approvare o meno il bilancio sulla base della sua capacità di fornire un’informazione esauriente. I delegati CGIL non hanno trovato il documento esaustivo e hanno votato in modo consequenziale. Sarà pur vero che il bilancio CRAIPI è passato da 4 fogli a 42 pagine più 5 grafici, come evidenziato da alcuni delegati, ma attualmente sono innumerevoli le notizie assenti che impediscono una corretta comprensione e valutazione della gestione (nonostante le 42 pagine, sappiamo poco o nulla di gestioni patrimoniali e polizze assicurative!!!).

Opponendo alla forza della ragione le ragioni della forza il CdA, con il sostegno della maggioranza dei delegati, ha rigettato con forza la nostra impostazione sulla base delle seguenti argomentazioni:

Craipi non è tenuta a presentare un bilancio più analitico e completo dell’attuale;
Il bilancio è stato certificato dalla società di revisione e dal collegio dei revisori.

Di fronte a questa impostazione, abbiamo ritenuto che l’unico modo di assolvere DEGNAMENTE il mandato ricevuto e applicare la legge fosse quello del voto contrario.

… Nomina dei componenti sindacali negli organi collegiali

Prendendo a pretesto l’assenza, in due casi, dell’autocertificazione attestante la sussistenza dei requisiti di professionalità e onorabilità richiesti dalla legge, il CdA ha ritenuto di non poter presentare all’assemblea, per la successiva votazione, la lista delle candidature trasmesse ad SLC-CGIL e dall’UGL-Telecomunicazioni.

Si tratta di un’interpretazione del tutto arbitraria dell’art. 6, comma 4, dello statuto dichiarato vigente (2003), non supportata da alcuna documentazione. Lo statuto non prevede l’attestazione preventiva dei requisiti e non ci risulta che il diritto societario applicabile alla fattispecie ne escluda la regolarizzazione contestuale (il candidato CGIL era a Roma e ha immediatamente predisposto la certificazione richiesta) o successiva all’elezione. È difficile anche comprendere la decisione del Consiglio di Amministrazione di non richiedere alle sigle sindacali interessate, prima dell’assemblea, la documentazione necessaria.

Non è stato quindi possibile, nonostante le nostre richieste e proteste, procedere all’elezione dei nuovi componenti sindacali degli organi collegiali che, a questo punto e per quanto è dato sapere, è rinviata sine die.

… Mozione del 9 giugno 2009

In merito alle richieste di trasparenza, votate a larga maggioranza nel corso dell’assemblea del 9 giugno 2009, il CdA ha diffuso un comunicato che respinge ogni nostra richiesta di dati e informazioni.

Di fatto c’è stata negata:

La pubblicazione, sul sito intranet della CRAIPI, dei dati relativi agli incontri degli organi collegiali (date, partecipanti, estratto delle decisioni prese, …) per non meglio specificate ragioni di privacy;
La possibilità di accedere a tutta la documentazione del fondo, tranne che al registro delle adunanze dell’Assemblea e al registro dei soci. È rimasta pertanto inevasa la richiesta di informazioni presentata, sin dal maggio 2009, dai delegati CGIL.

Con queste premesse è difficile essere OTTIMISTI sulle possibilità di ottenere, come richiesto dai lavoratori, discontinuità di gestione e trasparenza. Configge poi con la sbandierata volontà di chiarezza e unità sindacale la diffusione di notizie ASSOLUTAMENTE FALSE circa una presunta volontà della CGIL e/o dei suoi Delegati di voler "traghettare" il fondo CRAIPI verso altri lidi “amici” (Telemaco, Biblos o Cometa, per intenderci). Si tratta dei soliti “mezzucci” per sviare la discussione dalle cose sostanziali (ad esempio delle perdite realizzate dal fondo, nonostante lo stesso non sostenga costi di gestione perché pagati dalla RAI. Da un fondo che non sostiene costi di gestione, ci si spetterebbero rendimenti superiori a quelli medi e non inferiori, come potete riscontrare nell'apposito documento)

Noi delegati CGIL, (minoranza, seppur qualificata 15 su 40). continueremo a proporre e sostenere tutte le iniziative che, NEI FATTI E NON A PAROLE, siano idonee a tutelare gli interessi degli iscritti e dei lavoratori che ci siamo impegnati a rappresentare.

Ci auguriamo che i delegati che hanno espresso la maggioranza in seno all’ultima assemblea promuovano e sostengano iniziative coerenti con le richieste di trasparenza e rinnovamento espresse dai lavoratori.

LE NOSTRE CRITICHE AL BILANCIO CRAIPI 2008:

Il Bilancio non riporta un distinto rendiconto (stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa) per ciascun comparto (nello specifico, il comparto ordinario e quello garantito per gli iscritti “silenti”). La “confusione” patrimoniale dei contributi dei silenti e degli iscritti ordinari comporta la mancata determinazione del rendimento effettivo maturato per ciascuna categoria di iscritti;
Alcune poste economiche attinenti investimenti gestiti direttamente dal Fondo (specificatamente gli oneri di negoziazione dei Titoli di Stato, di debito, di capitale e degli OICR) figurano tra gli oneri della gestione indiretta;
Il rendimento 2008 del Fondo (pag. II) è comparato con quello complessivo realizzato dalle principali categorie di Fondi (negoziali, aperti, PIP, …) indipendentemente dalla loro composizione finanziaria e non, come sarebbe stato corretto, con quello medio dei Fondi appartenenti alle suddette categorie ma aventi la medesima struttura patrimoniale della CRAIPI;
I “valori di chiusura degli indici di borsa” (pag. III) sono errati (il presidente del fondo ha riconosciuto una certa leggerezza nell’inserimento dei dati);
Le numerose tabelle che riclassificano, secondo logiche differenti (classi di attività, distribuzione per valuta o territoriale degli investimenti, …), gli investimenti diretti e in gestione (pag. 18 e ss.) riportano dati complessivi differenti.
Alcune tabelle, relative a voci di bilancio, non riportano il corrispondente importo dell’esercizio precedente;
La tabella “distribuzione per valuta” (pag. 20) non riporta, per la voce USD (dollaro Statunitense), il dato delle polizze assicurative, della cui esistenza si ha certezza in base a quanto riportato a pagina III.

Il bilancio non riporta inoltre:

Le motivazioni delle perdite, rispettivamente di 10,9 e 5,1 milioni di euro, maturate dai fondi d’investimento (OICR) e dalle gestioni patrimoniali e della perdita di 3,3 milioni di euro relativa a una polizza assicurativa;
La composizione del risultato economico delle gestioni patrimoniali (proventi e oneri realizzati, plus/minusvalenze, …);
Dati e informazioni sufficienti per comprendere le caratteristiche finanziarie nonché l’investimento lordo e netto in Gestioni patrimoniali e polizze assicurative;
Una tabella riepilogativa del rendimento netto delle diverse classi di attività e della composizione dei risultati (sono presenti dati parziali);
Il bacino dei potenziali iscritti, distinto per società del Gruppo e per tipologia contrattuale;
Una chiara rappresentazione degli iscritti attivi e non (manca la legenda e la ripartizione tra vecchi e nuovi iscritti);
L’età media degli iscritti alla CRAIPI al 31.12.2008;
Alcuni dati essenziali nella tabella relativa ai “Titoli detenuti in portafoglio” a pag. 19 (valuta, quantità nominale e prezzo al 31/12, …);
I criteri di redazione della tabella “Distribuzione territoriale degli investimenti” e le ragioni della mancata rappresentazione delle Gestioni Patrimoniali (queste ultime presenti nelle tabelle dei bilanci fino al 2006);
Le ragioni per cui nella “tabella della distribuzione per valuta degli investimenti” siano assenti le gestioni patrimoniali (presenti nei bilanci fino al 2006).

Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil



Comunicato Slc Cgil nazionale 15.07.2009

Sindacato Lavoratori Comunicazione

Trasm a m/fax Roma, 15 luglio 2009


C.RAI.P.I.
Viale Mazzini 14 - 00195 Roma
e, p.c. RAI – Radiotelevisione Italiana
Direzione Risorse Umane e Organizzazione
Viale Mazzini 14 - 00195 Roma

FISTel-CISL

UILCOM-UIL

SNATER

LIBERSIND CONFSAL

UGL Telecomunicazioni

In riferimento alla vostra del 9 luglio 2009 – 165/2009 riteniamo di dovervi delle risposte.

Il Presidente del Fondo ha il dovere di regolare correttamente l’esercizio del voto. Il Presidente ed il CdA hanno il dovere di raccogliere il materiale consegnato dalle Organizzazioni Sindacali presentatrici di lista e valutare per i candidati il possesso dei requisiti di onorabilità.

Per poter svolgere correttamente questi compiti è necessario comunicare per tempo alle Organizzazioni presentatrici regole e modalità, cosa che nel caso in oggetto non ci risulta avvenuta.

Questo ci stupisce, visto che: la lettera del 9 luglio (a cui stiamo rispondendo), il Comunicato a tutti i lavoratori Rai del 14 luglio, il Comunicato C.RAI.P.I. sull’andamento del Fondo a pochi giorni dalle elezioni dell’Assemblea, sono il sintomo di un forte impegno del Presidente del Fondo nel comunicare…non sempre con i giusti interlocutori.

Tale mancanza di comunicazione ha impedito al CdA la preventiva analisi delle autocertificazioni del possesso dei requisiti di legge o l’acquisizione della documentazione idonea. Ciò ha generato, nel corso dell’assemblea, una situazione conflittuale che ha acceso i toni ed ha impedito una soluzione che portasse alla elezione degli organismi C.RAI.P.I. (Cda e Collegio dei Revisori) come previsto dall’ordine del giorno della seduta del 26 giugno 2009.

Va inoltre ricordato che i candidati della nostra lista, essendo presenti il giorno 26 giugno 2009, presso viale Mazzini, hanno provato contestualmente a consegnare il materiale richiesto, ricevendo da parte della Presidente un rifiuto immotivato anche all’acquisizione.

Va aggiunto che il quadro di incertezza si è aggravato, in quanto la Presidenza dell’assemblea decideva a secondo dei momenti l’applicazione dell’uno o dell’altro Statuto Craipi (2003 o 2009).

Ci sembra infine sibillino l’enunciato dell’ultimo capoverso della Vostra: “l’atteso rinnovo della composizione del Consiglio di Amministrazione e relativo insediamento potrà avvenire solo nella contemporanea presenza delle convergenti e documentate designazioni dei componenti indicati dall’azienda o risultati eletti dall’Assemblea”; il che lascia intendere che l’Assemblea e gli associati sono vincolati, nella democratica elezione dei propri Consiglieri di Amministrazione, ai tempi e alle “esigenze” della Rai e dell’attuale Presidente C.RAI.P.I.

A questo punto chiediamo al Presidente di C.RAI.P.I. chiarezza, di comunicare alle Organizzazioni Sindacali quali documentazioni necessitano per il corretto svolgimento delle elezioni, se necessario di fornire i moduli per la dichiarazione di onorabilità.

Questo lo affermiamo per evitare ulteriori scelte unilaterali ed estemporanee e per garantire lo svolgimento regolare e rapido del voto.

È esigenza di tutte/i le lavoratrici ed i lavoratori quella della trasparenza e della chiarezza nel confronto democratico. Esprimiamo in questo modo la nostra disponibilità allo svolgimento delle elezioni del CdA e Collegio dei Revisori di parte sindacale nel più breve tempo possibile, riteniamo colpevole ogni ritardo che faccia permanere il Fondo in una assenza di chiarezza e di direzione.

Ovviamente tale lettera sarà inviata a Covip per doverosa documentazione.

Distinti saluti
Slc Cgil Nazionale