SLC CGIL Nazionale

venerdì 29 ottobre 2010

Comunicato Rsu e Snater Dir. Prod. Rm (28.10.2010)

COMUNICATO

La RSU e lo SNATER della Dir. Prod. di Roma sono stupiti dall’esplicitazione dei contenuti inerenti i provvedimenti di risanamento della Rai.
Nelle varie sedi di discussione l’azienda ha sbandierato come risolutori provvedimenti che sembrano essere in contraddizione con il reale “risanamento”.

a) Riduzione del 20% degli appalti.
Tale dato richiede un approfondimento circostanziato, sulla valenza incisiva reale, perché se già realizzata, a questa RSU non è arrivato nessun segno tangibile al riguardo. Se riguarda un piano ancora da eseguire allora è d’obbligo un necessario un approfondimento.
o Il 20% è riferito al valore economico, alla quantità o al volume degli appalti? Se la riduzione riguarderà attività importanti di progetti editoriali (quali format) realizzate all’esterno il cui costo incida da solo a ottenere il taglio del 20%, o alla riduzione di piccole attività o servizi non strategici per professionalità richieste o per i mezzi di produzione.
Quindi si vuole ridurre il ricorso ai “format” è conseguentemente reinternalizzare l’ideazione o si vuole continuare sulla strada del prodotto chiavi in mano?
Le esternalizzazioni o cessioni non sono forse attività che successivamente dovranno essere appaltate? Si annunciano tagli agli appalti e poi si intravedano mega appalti per realizzare le esternalizzazioni !
Fino ad ora l’Azienda ha operato su questo capitolo con azioni poco coordinate, incidendo principalmente sugli appalti di servizio con la politica del ribasso, oppure spostando i centri di spesa in modo da toglierli dal controllo sindacale

b) Aumento della produttività.
L’aumento della produttività è tangibile, i canali del digitale terrestre sono reali. Purtroppo scarseggiano gli investimenti in tecnologia e manca una strategia editoriale che dia certezze alla produzione.
o L’innovazione tecnologica e la formazione sono strategiche per migliorare e rendere efficiente i processi produttivi.
Attualmente, nonostante i nostri numerosi richiami, molti impianti, compresi quelli per alimentare i nuovi canali DTT, sono equipaggiati con mezzi obsoleti che solo grazie all’impegno di chi vi opera continuano a garantire il servizio.
o Il continuo impegno di risorse e di lavoratori su programmi che poi vengono cancellati dalla programmazione o spostati nella messa in onda, provocano un aumento sostanziale dei costi di produzione e un irresponsabile mal utilizzo dei lavoratori e degli impianti (vedi l’odissea sul Teatro delle Vittorie sostanzialmente fermo).
o Inoltre la dichiarazione aziendale di cospicui investimenti per i nuovi canali dgt, non trovano traccia nel CPTV di Roma, ne in mezzi tecnologici, e tantomeno in risorse umane,

c)Blocco del Turnover ( il reintegro di personale che và in pensione)
o Questa iniziativa è già attiva da molti anni, circa 15. Da quando sono state attivate le c.d. Incentivazioni. Attualmente, proprio per questa politica, alcuni settori considerati, secondo le stagioni, non strategici hanno avuto una riduzione anche del 50% di lavoratori addetti.
La carenza di alcune figure professionali accompagnata dall’aumento degli impegni produttivi e dall’assenza di investimenti in tecnologia ha messo in crisi intere linee produttive in cui si stanno creando forti contrasti tra le esigenze di esercizio e le legittime esigenze del lavoratore sancite anche dalla legge ( vedi riposi, nl, ferie e stacchi).

Solo analizzando questi capitoli si intravvede “ad essere buoni” una poco coerente e sana gestione aziendale. Se poi a tutto questo aggiungiamo le numerose nomine avvenute negli ultimi anni ci accorgiamo che le strategie messe in atto o quelle che si vogliono realizzare, conducono la Rai su un percorso di sostanziale ridimensionamento delle sue capacità produttive.

Roma 28.10.2010
RSU e SNATER Dir. Prod. Roma

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