SLC CGIL Nazionale

sabato 18 febbraio 2012

RAI NOTA SLC CGIL: Comunicato, Delibere, Odg Coordinamento Nazionale. Lettera Enpals





Roma, 10 Febbraio 2012
Ai Componenti del
Coordinamento Nazionale gruppo Rai
RSU SLC‐CGIL gruppo RAI
A tutte le Strutture SLC‐CGIL
Loro Sedi

Care/i,
Vi diamo alcune delucidazioni sulla fase. Vi alleghiamo del materiale e vi rinviamo il documento a 5 con alcune spiegazioni.

Riteniamo che, visto il continuo riposizionamento delle organizzazioni sindacali e le informazioni parziali che stanno girando di allegare:

‐ COPIA DELLE DELIBERE del 29 NOVEMBRE:

Questi documenti sono utili a chiarire le reali determinazioni aziendali. La loro sinteticità rende bene la crudezza degli effetti.

Ulteriori opzioni che l’azienda ha esposto nei vari incontri intercorsi in queste settimane, dai 2 famosi canali dedicati al pubblico estero: All News e Made in Italy; l'internalizzazione di una parte della produzione fiction, per quanto interessanti, non sono ad oggi né oggetto di delibera né di alcun atto formale che ne sancisca la reale attuazione.

‐ Ordini del giorno votati al Coordinamento Unitario dell'11 gennaio 2012: Per chiarire, a tutti i lavoratori, la coerenza del nostro agire.

‐ Ci teniamo a ribadire che la nostra posizione, in forma sintetica, e' rappresentata dal documento Slc Cgil, Fistel Cisl, Ugl Tlc, Snater e Libersind‐ConFsal del 2 febbraio u.s.;

Tale documento, anche per le interlocuzioni intercorse con alcuni lavoratori a seguito della sua diffusione, ci obbliga ad alcuni chiarimenti:

Rai Italia – non era nostra intenzione, parlando di inefficienze e qualità, imputare ai lavoratori tale responsabilità, è evidente che Rai Italia può essere migliorata, determinanti sono le scelte editoriali e la volontà di investire sulla produzione, cosa che non ha nulla a che vedere con la professionalità dei lavoratori ma piuttosto con le scelte di vertice.

TD – Precisiamo che, per quanto dichiarato dall’azienda al tavolo, la ricollocazione di circa 600 lavoratori, smantellamento di Rai Italia e Rai Corporation e di Riprese Esterne, non annullerebbe l’attuazione dell’accordo ma sicuramente comporterebbe la necessità di rivedere i tempi della sua attuazione. Ragionamento sul quale, con grande chiarezza, abbiamo espresso la nostra contrarietà, e che suffraga i dubbi sulla reale capacità di ridurre i costi attraverso la riduzione del perimetro aziendale e non invece attraverso il miglioramento dei processi, il taglio degli sprechi e l’investimento in tecnologia e formazione.

Coordinamento Unitario – vogliamo precisare che il Coordinamento delle 5 organizzazioni firmatarie il documento non si è più svolto, il maltempo ha contribuito, ma sarebbe forviante non ritenere che alcune distanze che si stanno concretizzando nelle posizioni delle diverse organizzazioni non abbiano contribuito, rimane che la Slc Cgil ha svolto il proprio Coordinamento Nazionale. Durante lo svolgimento dello stesso, la delegazione ha condiviso l’impostazione del documento a 5 del 2 febbraio, ribadendo quanto condiviso nel percorso degli ultimi mesi per la difesa dell'azienda e del lavoro.

Preoccupante è l’impostazione della discussione intercorsa sino ad oggi, in tutte e 2 le occasioni, 18 gennaio e 1 febbraio, l’azienda ha sempre precisato che le DELIBERE non sono modificabili, e soprattutto si è evitato di affrontare i temi presenti nella piattaforma rivendicativa dello sciopero del 22 dicembre, tralasciando quindi quegli elementi fondamentali di risparmio che sono: la regolamentazione e contrazione degli appalti e delle consulenze.

La novazione contrattuale, ribadiamo, non può essere strumento utilizzato per impedire il contrasto delle organizzazioni sindacali alle delibere, lo riteniamo, e lo spieghiamo bene nel documento a 5, uno scambio improprio ed un ricatto non accettabile.

Il contratto va rinnovato, va rinnovato il prima possibile e nella condizione data, senza scambio
con asset e diritti.

Rai Way ‐ Nel documento ribadiamo la necessità che il Direttore Generale, sulla base della sollecitazione proveniente dal Coordinamento Nazionale Unitario di Rai Way, chiarisca la propria posizione sulla cessione dell’asset.

Rimane difficile per le organizzazioni sindacali mantenere l’impegno di non belligerare in uno settore sul quale non si è in grado di dare concreta garanzia per il futuro e addirittura non si vuol nominare durante i confronti.

E' nostra intenzione, nel caso in cui l'azienda convochi sulla base del nostro documento, andare al tavolo alla presenza del coordinamento.

Visto il clima, e i molti incontri intercorsi in ristretta tra le parti, riteniamo necessario che al confronto partecipino anche i delegati.

E’ nostra volontà, se l’Azienda si renderà disponibili ad una reale discussione, affrontare la trattativa.

Inutile dire che, in caso di mancata convocazione, o di esito negativo del confronto, la nostra organizzazione, con i sindacati che vorranno percorrere la stessa strada, riprenderà le iniziative esplicitate nel Coordinamento Unitario dell’11 gennaio u.s. ed il Coordinamento Unitario di Rai Way del 27 gennaio u.s., prevedendo, inoltre, di riunire nuovamente gli organismi dirigenti per un confronto e per stabilire ulteriori iniziative, senza escludere l’esigenza di svolgere, a partire dai settori maggiormente interessati alle delibere, assemblee con i lavoratori.

Saluti,
p. SLC‐CGIL Nazionale
Alessio De Luca





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