SLC CGIL Nazionale

sabato 18 febbraio 2012

EMITTENZA - RAI indennità di disoccupazione programmisti registi e assistenti alla regia




Care/i,

sono ormai 2 anni che tentiamo di risolvere il problema del pagamento dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori a TD.
Nonostante le molte sollecitazioni la Rai non ha mai dato una reale disponibilità al confronto, scegliendo di interpretare unilateralmente le circolari Inps/enpals.
A sostenere questo vi alleghiamo del materiale di repertorio.

Vi alleghiamo anche il materiale che fa riferimento alla sentenza di Firenze e le successive circolari enpals/inps, perché da quel momento nasce un irrigidimento delle sedi inps per il riconoscimento al pagamento dell’indennità, ed una interpretazione estensiva della Rai nel considerare alcune figure professionali, programmisti registi e assistenti alla regia, assimilate a registi e aiuto registi, e di conseguenza personale artistico per il quale non è necessario effettuare il versamento del contributo di disoccupazione.
Questi 2 comportamenti, stanno producendo di fatto il blocco del pagamento dell’indennità per tutti i programmisti registi e gli assistenti alla regia sopra il 4 livello, indipendentemente dalla reale mansione svolta dai lavoratori.

A noi sembra chiaro, anche per il momento in cui la norma che regola il settore nasce, che la figura di regista teatrale, cinematografico e di audiovisivo, non è riconducibile tout court alla figura professionale del programmista regista presente nel CCL Rai, e volendo essere più precisi, e disponibili a ragionare sulla vecchia impostazione del contratto aziendale, non può essere, se non molto raramente, estesa ai lavoratori a Tempo Determinato che mai sono collocati ai livelli apicali delle figure professionali.

La circolare enpals e inps, conseguente ad un pronunciamento della cassazione che ha imposto agli Istituti una lettura autentica (riducendo di fatto una loro discrezionalità che aveva, negli anni, tentato di sopperire ad una inadeguatezza dell’impianto normativo), ha tentato di fare ordine. Dobbiamo anche dire che, purtroppo, poco ha spostato il confronto avviato e poi interrotto con le organizzazioni sindacali.
Vogliamo però ricordare che la nostra organizzazione anche per quanto riguarda le figure artistiche del settore dello spettacolo dal vivo e cinematografico, sta agendo per il riconoscimento del diritto all’indennità di disoccupazione ma, ovviamente, in questo caso il piano di azione può essere solo quello della richiesta di una modifica normativa.

A questo punto, viste anche le molte sollecitazioni provenienti dai lavoratori, per provare a sbloccare la situazione o per provare a trovare soluzioni condivise tra le parti, soprattutto per alcune figure di area editoriale, abbiamo deciso unitariamente di inviare agli istituti erogatori, Inps ed Enpals, una comunicazione per invitarli ad una verifica dei comportamenti adottati dall’azienda, così come già è stato fatto dalla nostra stessa categoria per i lavoratori del broadcasting.

Se anche a queste sollecitazioni non ci dovesse essere adeguata risposta rimane sempre la via legale, c’è la nostra la disponibilità, attraverso le nostre strutture (Slc territoriali, INCA e Uffici Vertenze), a costruire la tutela legale dei lavoratori ed a procedere con ricorsi ed azioni legali. In funzione di questo vi ricordiamo che la tempistica per poter agire in tal modo è di 300 giorni dalla domanda + 1 anno massimo, oppure 1 anno dal respingimento del ricorso.

Per ulteriori spiegazioni nei prossimi giorni, a livello territoriale, comunicheremo l’indizione di assemblee.

Saluti,

Alessio De Luca

Segreteria Nazionale SLC-CGIL










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