SLC CGIL Nazionale

martedì 14 dicembre 2010

comunicato Slc‐Cgil Uilcom‐Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind‐ConfSal (14.12.2010)



I Lavoratori Rai hanno scioperato per salvare la Rai
Lo Sciopero Rai è pienamente riuscito.

Il 10 dicembre le lavoratrici e i lavoratori della Rai si sono astenuti per l’intero turno di lavoro con punte di adesione allo sciopero superiori all’85‐90%.

Conseguentemente sono saltati tutti i programmi in diretta, alcuni di essi sono stati spostati alla giornata successiva.

Oltre 1500 lavoratori, provenienti da tutta Italia, si sono radunati davanti Viale Mazzini per manifestare il loro dissenso al piano industriale.

Mai, negli ultimi decenni, c’è stata una reazione cosi forte e coesa dei lavoratori contro un Piano Industriale, e le scelte dei vertici aziendali.

Un dato così alto non può che segnalare al Direttore Generale e al CDA l’indisponibilità dei lavoratori ad accettare questo Piano Industriale.

Va doverosamente citata anche la contemporanea adesione con astensione audio/video dei giornalisti e il documento di sostegno dei dirigenti alla vertenza dei lavoratori.

Tutta l’azienda reputa sbagliato determinare il risparmio attraverso esternalizzazioni, cessione di asset strategici e riduzione di personale che riducano le capacità produttive e ideative del servizio pubblico.

I lavoratori hanno indicato con forza l’importanza del mantenimento del perimetro aziendale e la necessità di salvare l’azienda rilanciandola attraverso gli investimenti in formazione e sviluppo tecnologico, il taglio degli sprechi, il miglioramento dei processi produttivi e gestionali, la salvaguardia della rete trasmittente e quella dei lavoratori precari che in questi anni hanno determinato in maniera strutturale la capacità produttiva aziendale.

Le OO.SS. ribadiscono che solo attraverso un Patto che impegni tutti a un percorso di riduzione dei costi, senza intaccare la produzione e la struttura aziendale, investendo su tecnologie e formazione si può salvare il Servizio Pubblico italiano.

Progetti aziendali che ipotizzano la vendita o la cessione della gestione dei gioielli di famiglia per passare la nottata e l’idea che la Rai possa divenire simile ai concorrenti privati dal punto di vista produttivo, tutto questo è stato respinto dalle Lavoratrici e dai Lavoratori della Rai, nonostante il palese quanto discutibile ostruzionismo messo in atto da chi non ha proclamato lo sciopero.

Slc‐Cgil Uilcom‐Uil Ugl Telecomunicazioni Snater Libersind‐ConfSal


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