SLC CGIL Nazionale

venerdì 10 dicembre 2010

Agenzie su sciopero e manifestazione



(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Se la Rai avesse ancora un gruppo dirigente oggi dovrebbe ringraziare i dipendenti che hanno scioperato perché credono ancora nel servizio pubblico e non vogliono assistere passivamente alla sua liquidazione industriale, culturale, editoriale": è l'opinione di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21.
"La loro - afferma Giulietti in una nota - non è una manifestazione di parte, ma la protesta di chi ancora crede che l'interesse generale venga prima del conflitto di interessi". (ANSA).

RAI: SCIOPERO; RIZZO NERVO, RISPETTO MA ORA RIPRENDA DIALOGO
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Bisogna avere un grande rispetto per i lavoratori della Rai che oggi hanno deciso di scioperare e che hanno organizzato una civile manifestazione sotto viale Mazzini. Adesso però è necessario che il dialogo riprenda. Sono, infatti, convinto che il piano industriale non sia stato spiegato bene a chi ogni giorno con il suo lavoro contribuisce al successo della Rai" E' l'auspicio del consigliere di amministrazione di Viale Mazzini Nino Rizzo Nervo.
"Il servizio pubblico attraversa un momento molto difficile - spiega Rizzo Nervo in una nota - che può essere superato soltanto con il concorso di tutti. Il piano non prevede affatto il ridimensionamento dell'azienda, anzi mette al centro il prodotto che è il vero core business e crea le condizioni per il risanamento attraverso l'aumento delle produzioni interne e non la cessione all'esterno dei contenuti del servizio pubblico. Per questo ritengo che il tavolo del confronto deve restare aperto ma l'azienda deve finalmente illustrare con chiarezza la situazione e i contenuti del piano industriale. Ma alla Rai bisogna chiedere di avere le carte in regola: non si possono chiedere sacrifici se prima non vengono eliminati gli sprechi, i privilegi di pochi e le scelte contrarie agli interessi aziendali". (ANSA)

RAI: PARDI (IDV), SOLIDARIETA' CON LAVORATORI IN SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Per un servizio pubblico italiano e non 'all'italianà esprimo la più completa solidarietà a tutti i lavoratori Rai che oggi scioperano contro un piano industriale fatto sulla loro pelle e che favorirà soltanto un ulteriore impoverimento dell'azienda", dice Francesco 'Pancho' Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in Vigilanza, annunciando l'adesione dell'Idv alla mobilitazione di oggi promossa da Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Tlc, Snater, Libersind Confsal, rappresentative degli operai, impiegati e quadri della Rai. "Un piano industriale - prosegue Pardi in una nota – che prevede la cessione di asset aziendali, anche strategici come RaiWay, l'esternalizzazione del lavoro e i conseguenti esuberi del personale significa rinunciare alle professionalità di altissimo livello presenti da sempre in Rai. Per questo è urgente riprendere immediatamente il dialogo tra azienda e sindacati, dialogo incomprensibilmente negato da mesi dai vertici. I lavoratori Rai sono il baluardo del Servizio Pubblico, gli ultimi difensori di un servizio di tutti e per tutti i cittadini".
"Tra l'altro - conclude l'esponente Idv - dispiace vedere che su una vicenda così importante, come quella per i diritti sacrosanti dei lavoratori, i sindacati non siano uniti: è infatti incomprensibile la posizione della Cisl. Nel prossimo futuro, indipendentemente da come andrà la questione di fiducia, è essenziale che le forze del centrosinistra sappiano ripensare il destino della Rai in una prospettiva capace di fare esprimere a pieno le potenzialità professionali dell'azienda senza più lottizzazioni". (ANSA).

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Il Partito Democratico sostiene le ragioni dei lavoratori Rai che oggi scioperano. Il futuro della Rai non può prescindere dalla valorizzazione delle professionalità interne che sono la vera ricchezza del servizio pubblico. Oggi la Rai deve dimostrarsi all'altezza della sfida dell'innovazione tecnologica e non potrà certo farlo procedendo con scelte improvvisate, nascoste dietro la pur evidente esigenza di risanare i conti". E' la solidarietà degli esponenti del Pd Matteo Orfini e Carlo Rognoni. "Il risanamento - affermano Orfini e Rognoni in una nota - si può fare in tanti modi, e certamente scaricarne i costi sui lavoratori e impoverire l'azienda smembrandola non sono le uniche soluzioni possibili. Il piano industriale, per quel poco che è stato possibile capire dato che lo si è voluto di fatto secretare, non è adeguato a fare della Rai un'azienda forte, innovativa e competitiva. E' inoltre indispensabile recuperare un metodo di confronto e concertazione con le parti sociali a cui un piano così delicato non va semplicemente illustrato, ma deve essere discusso seriamente e approfonditamente". (ANSA).

“Smantellano la parte tecnologica della Rai e colpiscono chi lavora per mantenere nani e ballerine." Cosi' Emilio Miceli, Segretario generale Slc-Cgil, nel corso della manifestazione a viale Mazzini per lo sciopero generale della Rai. "Chiediamo una commissione che indaghi sugli sprechi.Vogliono esternalizzare gran parte della Rai, a partire da Raiway. E’ indubbio che l’attività centrale dell’azienda sia quella trasmissiva. Invece vogliono dismettere le torri e la gente che lavora in questo settore dell’azienda. La nostra firma sulle esternalizzazioni non ci sarà. In un momento di crisi, il Cda vuole continuare ad assicurare il dividendo politico. Forse, allora, i lavoratori e i sindacati sono gli unici che tengono alla Rai in questo paese. Ci chiediamo perché soldi finiscano nelle tasche di chi non si spende per migliorare l’azienda. Non c’è dubbio che le cose migliori della Rai sono quelle realizzate dai lavoratori interni. Chiediamo allora una commissione anti sprechi che ci dica come vengono spese le risorse dell’azienda. Né si può continuare a ricattare i precari e cacciarli: perché altrimenti saremo di nuovo in piazza. Siamo forti e questa manifestazione lo dimostra. Forte e determinante è stato il contributo dei giornalisti Rai per la riuscita dello sciopero. Chiediamo al Cda di riflettere su questo sciopero.”


SCIOPERO; MASI, APERTO A DIALOGO MA PROTESTA E' ERRORE
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Premesso che lo sciopero è un diritto fondamentale dei lavoratori e pertanto va non solo rispettato ma anche sempre e comunque garantito, ribadisco che la manifestazione di alcune sigle sindacali oggi in Rai rischia di essere un grave e controproducente errore perché allontana dal tavolo delle trattative e di quel dialogo necessario per trovare soluzioni in un momento in cui c'é bisogno di collaborazione da parte di tutti". Lo afferma il direttore generale della Rai, Mauro Masi, in merito allo sciopero di oggi.
"Un momento in cui Rai sta per la prima volta tentando di risolvere sul serio i propri problemi strutturali di bilancio per troppo tempo lasciati marcire - prosegue la nota -. Sarebbe forse utile e interessante che i promotori dello sciopero di oggi andassero a esercitare il loro diritto verso chi per decenni ha gestito Rai tra sprechi e disattenzioni magari indagando a fondo le cause di questi sprechi e disattenzioni e, chissà, forse individuando in questo esercizio, sorprese interessanti". "Per parte mia - conclude Masi - ribadisco di essere sempre disponibile al dialogo, 24 ore al giorno sette giorni su sette, ma sempre e solo nell'interesse dell'azienda e non di chi utilizza questi eventi per tentare, peraltro inutilmente, come accaduto di recente, di farsi un po' di pubblicità patetica d'accatto a scapito dell'immagine di Rai".

RAI : SCIOPERO; AZIENDA, NO PROVOCAZIONI,OK RIPRESA CONFRONTO
IMPEGNO A RISANAMENTO E QUINDI A DIFESA DEI POSTI DI LAVORO
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Rai continua a ritenere che vadano rigettate tutte le provocazioni e le strumentalizzazioni politiche e che invece la ripresa del confronto con tutte le componenti sindacali sia la maniera per poter ricercare soluzioni strutturali e governare i processi di cambiamento in atto". E' quanto recita il controcomunicato aziendale della Rai, in onda nelle edizioni in forma ridotta di telegiornali e giornali radio. "Il diritto di scioperare - prosegue la nota - va sempre rispettato e garantito, ma i telespettatori devono sapere che - in questo caso - si tratta di uno sciopero contro una Rai impegnata a risanare per la prima volta, in maniera seria e responsabile, il proprio bilancio e pertanto a difendere i posti di lavoro; contro una Rai in grado di vincere - e quest'anno con un distacco record - la competizione degli ascolti; contro una Rai capace, in pochi mesi, di moltiplicare la propria offerta passando dagli storici tre canali analogici ai 14 digitali, tutti a titolo gratuito, con un grande vantaggio per i telespettatori". (ANSA).

RAI : SCIOPERO; USIGRAI, CONFRONTO SOLO CON ADEGUATE GARANZIE
A GARIMBERTI E CDA CHIEDIAMO PARTECIPAZIONE ATTIVA
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Con lo sciopero, insieme alle sigle sindacali dei lavoratori e con la solidarietà dei dirigenti, stiamo dando una storica adeguata risposta ad un'azienda che sventola i nostri successi per celare il proprio malgoverno. Che dire degli ostacoli che hanno dovuto superare Annozero e Vieni via con me?". Lo afferma il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna, chiedendo adeguate garanzie per la ripresa del confronto. "L'Usigrai respinge tutte le affermazioni contenute nel controcomunicato aziendale - si legge in una nota -, cogliendo come positivo solo il pentimento laddove si parla di "ripresa del confronto con tutte le componenti sindacali" come modo per ricercare soluzioni. La Rai avrebbe dovuto semmai parlare di avvio del confronto visto che il direttore generale arroccandosi su alcune pregiudiziali lo ha di fatto precluso". "Fa sorridere amaramente il preambolo del controcomunicato Rai - prosegue Verna -, secondo cui il diritto di scioperare va sempre rispettato e garantito. C'é già la Costituzione a dircelo, non abbiamo bisogno di ulteriori concessioni Piuttosto la risposta che ci attendiamo dall'azionista e dal CdA, anche dopo il referendum su Masi, è sulla legittimazione dell'attuale Dg E poi come andare ad un tavolo di confronto con una controparte che si mostra senza reticenze "annoiata" da quel che diciamo? Ci si può sedere solo con precise garanzie. Va bene dunque l'auspicio espresso dal presidente Garimberti, ma chiederemo a lui e al consiglio di amministrazione (bene anche Verro e Rizzo Nervo) una partecipazione attiva". (ANSA).

SCIOPERO; VENDOLA, LAVORATORI DICONO NO A DECLINO
(ANSA) - ROMA, 10 DIC - "Sono al fianco degli operai, degli impiegati e dei quadri della Rai, che oggi scioperano. I lavoratori scioperano perché non vogliono assistere al declino della loro azienda". E' quanto scrive il presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, sul suo sito. "I lavoratori della Rai scioperano contro il piano industriale - afferma Vendola - che, di fronte ai problemi di bilancio dell'azienda, non trova migliore soluzione se non quella di scaricare i costi della crisi sui lavoratori, mortificando chi quella azienda l'ha costruita. Il piano industriale pensato dai vertici aziendali, infatti, non guarda alla possibilità di conquistare nuovi mercati o di costruire nuovi format, puntando sulle tante e validissime professionalità presenti nell'azienda; non pensa ai lavoratori come a risorse importanti, tramite le quali uscire dalla crisi".
"Al contrario - prosegue il leader di Sel -, esternalizza il lavoro, cede i settori strategici della Rai, e chiudendo la porta in faccia a molti lavoratori, rinuncia a produrre nuove idee, rinuncia all'innovazione e alla creatività. Il piano industriale mette una pietra sul futuro dell'azienda culturale più importante del nostro Paese. E non è un caso che anche l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, abbia aderito oggi allo sciopero delle maestranze. Evidentemente le preoccupazioni degli operai, dei costumisti, degli sceneggiatori, dei falegnami, sono condivise anche dai giornalisti, ben consapevoli di come la Rai sia ormai da tempo occupata dai partiti e dalle lobby, e non sia più purtroppo un bene comune".


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