SLC CGIL Nazionale

mercoledì 17 giugno 2009

Comunicato Slc Cgil nazionale Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil

COMUNICATO SU CRAIPI


In questi giorni si ricorda Enrico Berlinguer …

Parlando della sua vita non si può non discutere di questione morale e correttezza.

Senza fare paralleli infelici, vogliamo però ribadire un concetto, il nostro paese è tormentato dall’assenza di moralità e onestà intellettuale, vive continue rimozioni della verità e della propria memoria. Per questo ci fa piacere citarlo nell’anniversario della morte e tributargli un saluto.

La Rai, anche per la fase storico/politica, è al limite della sua tenuta, non diciamo questo per fare allarmismi, ma per dire che il MODELLO RAI, quello che “distribuiva” soprattutto ai furbi e agli “amici”, è a un punto di non ritorno, e la nostra paura è che TUTTI paghino tali prassi. Per noi l’Alitalia costituisce un precedente da non emulare.

Tutti noi, il sindacato per primo, ci dobbiamo impegnare a cambiare questa situazione; quest’azienda è fatta di donne e uomini, professioniste e professionisti, persone che ogni giorno. anche con ingegno, si sforzano di rendere il servizio pubblico all’altezza di questo nome.

Craipi è uno degli elementi, è uno dei mondi che compongono l’universo Rai: un Fondo Pensione, che per regola ancora “non può essere definito tale”; un fondo gestito in maniera “casereccia” (che non sempre è sinonimo di genuinità); un fondo che non ha quegli elementi di trasparenza per i propri iscritti che fa gridare allo scandalo.

Hanno fatto bene, anzi benissimo, le lavoratrici e i lavoratori a chiedere chiarimenti mesi fa e a produrre un documento analitico. Hanno fatto benissimo i nuovi Delegati all’Assemblea Craipi a chiedere al Cda del Fondo TRASPARENZA sul Bilancio del 2008, presentando e votando alcune mozioni scritte in seno all’assemblea tenutasi il 9 giugno 2009.

In questo paese, in quest’azienda, per questo Fondo chiedere chiarezza e TRASPARENZA è già un atto rivoluzionario, per questo ringraziamo tutti quelli che hanno sostenuto tale proposta.

Senza scendere in polemiche con altre organizzazioni sindacali vorremmo però fare alcune precisazioni:

1) È stata diffusa, in maniera impropria, la relazione commissionata dalla RAI e dalla CRAIPI in risposta a un’istanza presentata a dicembre 2008 da un gruppo di iscritti al Fondo e a fronte di una sollecitazione della Slc Cgil Nazionale sul tema (lettera del 28 novembre 2008, con cui si richiedeva incontro urgente per analizzare il preoccupante andamento del Fondo per di più in un momento di seria crisi del sistema finanziario).

Diciamo impropria perché:

- a seguito di un incontro tra le Organizzazioni sindacali (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uil.com Uil) e la Rai, la relazione doveva essere consegnato alle organizzazioni sindacali dopo pochi giorni dalla richiesta, cosa mai avvenuta;
- il presidente del Fondo aveva dichiarato, nell’Assemblea del 9 giugno scorso, che lo avrebbe diffuso per fonogramma circolare ai dipendenti

È accaduto, invece, che un’organizzazione sindacale, assumendo la relazione come propria, abbia largamente diffuso il documento tra i lavoratori accompagnandolo con una lettera, intestata Uil.Com Uil Nazionale e firmata dal membro del Cda Uil e dagli otto Delegati all’Assemblea Craipi. Da parte nostra troviamo tale atteggiamento imbarazzante. Noi preferiamo, perché lo siamo, avere posizioni autonome da quelle aziendali.

Troviamo, oltretutto, curioso che ci sia questo sostengo pieno per la relazione del prof. Gennaro Olivieri, ordinario di matematica finanziaria alla Luiss “Guido Carli” e attuario.

Citiamo un verbale di Assemblea Crampi del 28.6.2006:

“Ottavio Bulletti richiama l’errore di valutazione sulle polizze effettuato lo scorso anno da parte del Professore Olivieri ed informa che il CDA ha contestato alla Rai la scelta del professionista che, con una relazione inesatta e fornita in ritardo ha creato problematiche alla Craipi”;

2) L’annunciata perdita del 6,6% del Fondo, “per quanto non ci sembri catastrofica”, come dichiarato nel comunicato UIL, ci preoccupa fortemente; si tratta di 15,7 milioni di euro di soldi degli iscritti che dovevano servire a garantirne il futuro. Il dato è ancora più grave perché conferma un trend decennale di bassa redditività del Fondo; ribadiamo che è l’andamento e la gestione di questi anni a preoccuparci e non il risultato di questo anno.

Analizzeremo il bilancio appena consegnato all’Assemblea. Per ora ci è sembrato meritoria l’azione che i nostri delegati hanno fatto: CHIEDERE DATI ED ELEMENTI DI TRASPARENZA.

Crediamo, anche alla luce di tante dichiarazioni di certezza, che tutti i sindacati ci aiuteranno a ottenere l’accessibilità ai dati per tutti i lavoratori, questo a partire dal voto nella prossima assemblea.

Riportiamo, di seguito, alcune immediate considerazioni sulla relazione del prof. Olivieri.


Slc Cgil Nazionale
Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil


ANALISI TECNICA


Domandare è lecito…

La lettura della relazione del Prof. Olivieri ha confermato, se non rafforzato, le nostre preoccupazioni.

Va da subito chiarito che per l’analisi, il prof Olivieri, ha ricevuto molti dati e informazioni che ancora oggi il Fondo non rende disponibili ai delegati, istituzionalmente chiamati a tutelare gli interessi patrimoniali di tutti gli iscritti.

Preliminarmente osserviamo che l’analisi è stata fatta utilizzando dati che nessuno ha potuto verificare, contraddice le sue stesse affermazioni e non fornisce nessuna spiegazione esaustiva sulle modalità di investimento delle risorse. D'altronde, dice che … non esiste una soluzione univoca per tutti ... dipende dall'età, da questo si desume che tutte le forme d’investimento sono giustificabili.

Entriamo nel merito.

1) La relazione del Prof. Olivieri dice che 100 lire (o euro) investite nel 1989 hanno reso più del TFR. È vero, continua la relazione, che gli aderenti al Fondo nel 1997 e negli anni successivi hanno ottenuto un rendimento inferiore al TFR, ma questo non deve preoccupali; hanno una vita lavorativa per recuperare.

Commento

Il periodo considerato nell’istanza per valutare i risultati del fondo (8 anni, dal 2000 al 2007) è considerato poco significativo nonostante la “Nota Informativa per i potenziali aderenti” indichi chiaramente che l’orizzonte temporale del “comparto ordinario” è fissato nel breve/medio periodo (fino a 10 anni); un periodo ragionevole è, per il Prof. Olivieri, quello 1991 – 2007 (17 anni).

2) La relazione del Prof. Olivieri dice che nel periodo 2003 - 2005 la componente obbligazionaria ha pesato per oltre il 70% e, di converso, quella azionaria, fino al 30% (la relazione non spiega le motivazioni dell’indisponibilità dei dati per il 2006 – 2007). Per la COVIP (cfr. relazione 2007, pag. 88), un fondo con una simile struttura patrimoniale rientra tra i cd. fondi obbligazionari misti (investimento in capitale fino al 30%).

Commento

- Il dato elaborato da Olivieri è frutto, per una parte significativa (gestioni patrimoniali e polizze assicurative che valgono oltre il 50% nel periodo considerato) di una comunicazione della CRAIPI e non di analisi diretta dei prodotti finanziari. Nella relazione si legge infatti: “In merito a CRAIPI, invece, la composizione del portafoglio sembrerebbe caratterizzata da una minore percentuale di investimenti in titoli di debito rispetto a quella dei fondi pensione negoziali. In realtà, è necessario premettere che, sulla base delle indicazioni fornite dal Presidente del Fondo, sia le gestioni patrimoniali che gli investimenti assicurativi rispettano i vincoli pattuiti in modo tale che la quota della componente azionaria sia pari al 20%”. Avete capito bene … sulla base delle indicazioni fornite dal presidente del Fondo. Un’ulteriore conferma arriva dall’assenza, tra i materiali forniti dalla CRAIPI, proprio della documentazione necessaria per l’acquisizione del dato.
- La relazione del Prof. Olivieri inferisce, in modo discutibile, che la composizione del portafoglio tra titoli obbligazionari e azionari riscontrata nel periodo 2003 – 2005 sia coerente con le politiche di investimento descritte nella “Nota Informativa per i potenziali aderenti. Indipendentemente da tale argomentazione, nulla è detto circa l’adeguatezza dell’Asset Allocation al profilo di rischio degli iscritti, dei quali non è mai stata approfondita la propensione al rischio e ai quali non è stata ancora offerta la possibilità di scegliere il comparto più appropriato (tranquilli, ci stanno lavorando);
- La relazione del Prof. Olivieri non dice nulla di significativo sulla massiccia presenza di prodotti assicurativi e gestioni patrimoniali, che non figurano nelle politiche di investimento riportate nella “Nota Informativa per gli aderenti” (“I contributi versati e/o il TFR sono investiti in strumenti finanziari - azioni, titoli di Stato e altri titoli obbligazionari, quote di fondi comuni di investimento, OICR - sulla base della politica di investimento definita per il comparto Ordinario del Fondo, e producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione”);
3) La relazione del Prof. Olivieri dice che le perdite 2008 sono genericamente da attribuire al comparto azionario.

Commento

Nel bilancio 2008 la perdita del 6,6% è stata confrontata con indicatori assolutamente non condivisibili (per tutti il risultato dei fondi negoziali, che registrano una perdita pari a 8,4%, mentre il raffronto dovrebbe essere fatto, come spiegato al punto 2, con i fondi negoziali simili - obbligazionari misti - che hanno perso mediamente il 3.9%). Troverete un’analisi completa dei risultati del Fondo nel periodo 2000 - 2008 sul sito www.inforai.blogspot.com

4) La relazione del Prof. Olivieri dice, con riferimento ai magri risultati del periodo 2001 – 2007, che l’arresto del trend di crescita è in linea con quanto registrato dagli altri fondi pensione negoziali nello stesso periodo. In particolare, i risultati 2002 sono coerenti con l’andamento del mercato; diverso è per gli anni 2001 e 2007 ma non se ne spiega il perché (per il 2007 il risultato può essere giustificato, in parte, dalle perdite connesse allo smobilizzo di attività necessarie per liquidare crescenti richieste di anticipo). In conclusione, le perdite descritte nell’istanza non sono da imputare ad una presenza sproporzionata di titoli rischiosi (nei limiti di Fondi similari) ma al fatto che gli investimenti azionari, pur rappresentando una quota piccola degli investimenti, hanno subito una perdita complessiva significativa, tanto da poter pesare in maniera piuttosto incisiva sul portafoglio.

Commento

Le affermazioni del prof. Olivieri non sono supportate da alcuna evidenza resa nota agli iscritti. Insomma, tutto tranquillo e tutto bene, e sorvoliamo sui milioni di perdite prodotti dal comparto assicurativo.

5) La relazione del Prof. Olivieri dice è opportuna la diversificazione anche valutaria nella scelta degli investimenti.

Commento

La relazione non cita gli studi che attestano la suddetta asserzione, non dice se l’attuale Consiglio di Amministrazione ha le competenze e gli strumenti per gestire tale rischio né se CRAIPI si sia coperta, come previsto nella “Nota Informativa redatta per i potenziali aderenti”,da questo rischio e, qualora lo abbia fatto, come (ricordiamo che il forte deprezzamento del dollaro americano sull’euro negli anni 2000 – 2007 è stato concausa delle forti perdite del comparto assicurativo).

6) La relazione del Prof. Olivieri dice le preoccupazioni sul peggioramento strutturale dell’equilibrio finanziario del Fondo non sono fondate. Gli indicatori riportati nell’istanza (elevata età media degli iscritti, dimensioni ridotte del patrimonio gestito, limitate prospettive di crescita degli iscritti, crescita modesta della raccolta previdenziale) sarebbero non significativi o in linea con quelli dei fondi negoziali.

Commento

Nel ricordare che le relazioni annuali della COVIP tengono in grande considerazioni la dinamica dei suddetti indicatori, notiamo che:

- L’età media degli iscritti CRAIPI è superiore a 46,6 anni a fronte dei 41,6 dei fondi negoziali e dei 44,3 dei fondi preesistenti (sicuri che siamo in linea?);

- Il fondo ha registrato, nel 2007, un decremento dell’attivo netto destinato alle prestazioni per oltre 2 milioni di euro; nel 2008 il decremento è stato superiore a 14 milioni di euro (tutto normale? possiamo dormire sonni tranquilli?);
- Il trend di crescita dei contributi previdenziali complessivi si è ridotto negli anni e, addirittura, è diminuita la quota % dei contributi derivanti dal TFR;
- Non è nota l’incidenza degli iscritti attivi rispetto al bacino dei potenziali sottoscrittori; ciò impedisce ulteriori utili analisi sull’appeal del fondo, specialmente per i dipendenti assunti dopo il 28 aprile 1993;
- Con riferimento all’equilibrio finanziario del fondo, connesso alla sussistenza del matching temporale tra attività e passività, l’ultimo studio risale al 31.12.2005 (non è disponibile sul sito intranet della CRAIPI). Al riguardo ci saremmo aspettati, almeno, un’analisi del fenomeno delle anticipazioni che, per le dimensioni raggiunte, è sintomatico della sfiducia degli iscritti nella redditività del medesimo (I fondi Mediaset e Telemaco hanno registrato un ricorso alle anticipazioni cd. 30% in misura percentualmente minore (siamo sicuri, quindi, che siamo in linea con i fondi negoziali migliori?).
7) La relazione del Prof. Olivieri dice il livello di comunicazione non è in linea con gli attuali standard (pagg. 33-34 della relazione). Si raccomanda al Consiglio di Amministrazione di:
- rendere conforme la comunicazione periodica agli iscritti a quanto riportato nelle disposizioni della COVIP (delibera 10 febbraio 1999);
- integrare le informazioni rappresentate nel bilancio annuale secondo quanto riportato nell’Istanza e nel rispetto delle “Disposizioni COVIP del 17 giugno 1998” e s.m.i. (la relazione non chiarisce i profili di difformità con la normativa sul bilancio; verosimilmente si riferisce anche alla necessità di rappresentare il patrimonio degli iscritti in quote).

Commento

Il progetto di bilancio per l’anno 2008 non riporta le informazioni richieste nell’istanza del 4 dicembre 2008. L’incontro dei delegati con i gestori avvenuto in seno all’assemblea del 9 giugno non può ritenersi esaustivo della carenza di informazione poiché:

- I delegati non erano informati della presenza dei gestori;
- I delegati non conoscevano il bilancio 2008, distribuito solo al termine dell’incontro;
- Il Consiglio di Amministrazione non ha permesso ai delegati di acquisire la documentazione prodotta dai 3 gestori invitati;

- Le informazioni richieste per la chiarezza del bilancio devono essere inserite o allegate allo stesso.

Per terminare, vale la pena ricordare che la relazione del Prof. Olivieri:

Non contesta la tabella dei rendimenti nel periodo 2000 – 2007 (da cui si evince che CRAIPI ha avuto, mediamente, risultati peggiori di: inflazione, TFR, BOT, BTP, FIPDRAI, Fondi negoziali …..) né alcun altro dato quantitativo riportato nell’istanza (ricordiamo che una sigla sindacale ha fatto, della presunta e mai dimostrata erroneità dei dati denunciati, il refrain della campagna elettorale);
Non ha risposto a tutte le osservazioni esposte nell’istanza. In particolare:
- Non analizza i pessimi rendimenti delle polizze assicurative (le polizze assicurative hanno prodotto perdite per 7,8 milioni di euro nel periodo 2000 – 2007 e appena 326 mila euro nel 2008);
- Non spiega le ragioni di opportunità economica che hanno giustificano la forte concentrazione delle risorse investite in gestioni patrimoniali e polizze assicurative di 2 noti gruppi finanziari (Generali e Allianz Ras);
- Non analizza la struttura dei costi di intermediazione sostenuti dal Fondo per verificare se siano in linea con quelli di mercato e se i gestori con portafogli maggiori siano anche quelli che assicurano combinazioni di rendimento/rischio migliori;
- Non spiega perché la mancata crescita degli iscritti, la riduzione della massa amministrata, l’abnorme numero delle richieste di anticipazioni, che non trova proporzionale riscontro in altri fondi ben più grandi del nostro, non debbano preoccupare gli iscritti e i potenziali aderenti.

Su tutte le problematiche evidenziate e sulle altre non toccate dalla relazione del Prof. Olivieri, auspichiamo che quanto prima (possibilmente nel mese di settembre) possa essere convocata un’assemblea ordinaria dei delegati per discutere, analizzare e indirizzare le scelte di investimento del Consiglio di Amministrazione.

Nostro compito è quello di informare e tutelare le lavoratrici ed i lavoratori della Rai.


Slc Cgil Nazionale
Delegati Assemblea Craipi Slc Cgil



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