SLC CGIL Nazionale

martedì 6 luglio 2010

Slc Cgil Nazionale Coordinamento Rsu Slc Cgil Rai Way (06.07.2010)



COMUNICATO RAI WAY

In data odierna apprendiamo con preoccupazione e stupore che il giorno 14 luglio, al primo punto del tentativo di conciliazione, ci sarà il futuro-destino di Rai Way.

Tale preoccupazione nasce dal fatto che, fino a pochi giorni fa unitariamente si era detto che:”La rete "radiotelevisiva Rai" è bene pubblico, è lo strumento fondamentale per la diffusione dell’ informazione e della “cultura” a tutti i cittadini. - non assisteremo passivamente ad operazioni che ripetono gli orrori delle privatizzazioni dell’ultimo decennio, con i conseguenti scenari sull’occupazione e sulla libera circolazione delle informazioni.” NIENTE è CAMBIATO da allora! Al contrario il Direttore Generale è corso in vigilanza per farsi approvare il piano industriale.

In uno scenario che guarda con attenzione alle new-technology, dove lo sviluppo e lo studio delle nuove piattaforme di trasmissione sono centrali per diffondere il prodotto televisivo, per noi, non esistono spazi per parlare di “Valorizzazione delle torri – cessione degli asset” ma di una “Rai Way società che può anche fornire all’esterno servizi di broadcasting “chiavi in mano””

Se, e temiamo sarà, confermata la volontà aziendale (ampiamente preannunciata dalla stampa) di alienare l’intero patrimonio di Rai Way (TORRI, FABBRICATI INDUSTRIALI, SALE APPARATI ecc.), costringendo il personale a lavorare IN APPALTO presso il nuovo proprietario/monopolista, il declino dell’intero Gruppo sarà irrevocabilmente segnato: erano oltre dieci anni che sentivamo parlare del destino della rete: ma da Crown Castle, a Telespazio, all’operatore unico mai avremmo ipotizzato una cosa del genere.

Di certo questo è solo il primo passo per la cessione definitiva: impossibili saranno gli spazi a “salvaguardia dell’occupazione”.

Ci rivolgiamo in particolar modo ai tecnici di Rai Way, alcuni dei quali impegnati come RLS, che ben conoscono le difficoltà e i limiti all’accesso presso i siti di terzi; com’è pensabile proseguire nella mission e portare almeno a termine la digitalizzazione? Perché l’azienda invece di tener conto del recupero degli appalti e del conseguente attivo di bilancio ottenuto grazie al sacrificio dei lavoratori, vuole cedere la rete?

Il timore è che si sia assestando un colpo mortale all’azienda: per questo chiediamo ai lavoratori che unitariamente hanno invocato una grande giornata di protesta, di partecipare allo sciopero del 19 Luglio.

Roma, 06 Luglio 2010
Slc Cgil Nazionale
Coordinamento Rsu Slc Cgil Rai Way


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