SLC CGIL Nazionale

giovedì 15 ottobre 2009

Comunicato Segreteria nazionale Slc Cgil su sciopero



Per la Dignità ed il Salario SciopereRAI!!!


In questi giorni stiamo svolgendo Assemblee in tutte le Sedi della Rai, questo in preparazione dello Sciopero del 30 ottobre 2009.

È ormai chiaro che l’azienda non vuole impegnare risorse idonee per il rinnovo Contrattuale e che su una serie di questioni:

Buongiorno Regione,

Verifica e aggiornamento Accordo su stabilizzazione dei T.D.,

Chiarimenti sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di RaiSat,

continua a non dare risposte e a non voler trovare le condizioni per soluzioni condivise.

Sappiamo che, soprattutto in un periodo di CRISI, è difficile chiedere ai lavoratori di SCIOPERARE E LOTTARE, la Rai però, vive una crisi d’identità che non è causata solo dalla difficile situazione economica, ma da scelte gestionali, industriali e organizzative che reputiamo sbagliate.

Sono ormai mesi che si decidono nomine discutibili e scelte industriali azzardate (risoluzione Contratto con Sky in testa), questa situazione ci preoccupa fortemente, l’impressione è che qualcuno voglia nascondere sotto la crisi generale la profonda crisi strutturale e di progetto della Rai.

Ci impressionano le affermazioni di alcuni neonominati, dipendenti Rai, che si pronunciano contro il pagamento del canone, minando con le proprie dichiarazioni le entrate dell’azienda con le quali gli si paga lo stipendio.

Dobbiamo essere consapevoli che tutto questo ci avvicina, nel contenuto, e nell’immaginario collettivo all’Alitalia; oggi occorre dimostrare di avere la forza di reagire, facendo capire alla Rai e ai cittadini, i quali fruiscono del Servizio Pubblico Radio Televisivo, che i lavoratori vogliono il riconoscimento della dignità del proprio lavoro, attraverso un giusto rinnovo contrattuale, ma nel contempo indicano le strade per evitare a breve un collasso silenzioso, che stanno nella lotta agli sprechi e alle clientele e nella valorizzazione delle risorse aziendali.

Se non riusciremo a far passare questo messaggio i cittadini di questo paese penseranno che in Rai sono tutti uguali, accosteranno le esose nomine politiche, gli appalti faraonici e gli stipendi dei conduttori ai salari degli operai, degli impiegati e dei quadri.

Mischieranno disservizi, mancanze, scelte industriali avventurose alla professionalità e passione dei dipendenti Rai.

Lo SCIOPERO è la prima risposta a questo stato delle cose, non è sufficiente che l’azienda abbia accettato di mettere in discussione la sua proposta del 9 settembre, quella che NOI ABBIAMO RESPINTO CON FERMEZZA da subito.

Quello che serve è un’apertura sulle risorse necessarie al rinnovo del Contratto, che sono a oggi inadeguate.

La nostra capillare campagna di assemblee è volta ad informare, a rendere le lavoratrici ed i lavoratori partecipi del percorso, ben sapendo che la vertenza è difficile.

Non sarebbe servito continuare in una discussione con l’azienda senza che i presupposti fossero modificati, senza partecipazione dei lavoratori, senza mobilitazione. Ormai sono 22 mesi che i lavoratori vedono il loro stipendio fermo e le trattative contrattuali sottoposte a ritardi e rinvii, che si estendono anche ad altri accordi da verificare e attuare (Buongiorno regione e T.D.).

Per questo abbiamo SCELTO DI LOTTARE.

In campo ci sono: il salario, i diritti, il futuro dei lavoratori.

Che la Rai ed il Direttore Generale ci dimostrino di capire l’importanza del lavoro. Impegnino da subito risorse e volontà di fare.


Noi abbiamo detto no a chi voleva compromettere il futuro dei lavoratori e dell’Azienda, la creazione di un DOPPIO REGIME, un contratto nel contratto per gli ultimi arrivati, meno diritti per coloro che saranno il futuro della Rai ci dimostra l’assenza di visione del futuro da parte della nuova Direzione.

La qualità, la professionalità, si paga, si paga ovunque, in Rai invece: si sceglie di premiare chi è contro l’Azienda, si nomina chi vorrebbe vedere chiuso il Servizio Pubblico, si premia o nelle migliori delle ipotesi si lascia vivacchiare chi utilizza il proprio ruolo per arricchimento personale o scambio attraverso l’utilizzo indiscriminato degli appalti o delle Consulenze (e che per far questo lascia degradare il lavoro e gli strumenti), chi immagina la Rai come un’azienda asservita, dedita al lucro e alla divulgazione di modelli sociali vuoti.

Per tutto questo vi chiediamo di partecipare alle Assemblee e di Scioperare il giorno 30 ottobre (intero turno).

Senza di voi la Rai non ha futuro. Le lavoratrici ed i lavoratori Rai sono chiamati a: costruire, ideare, produrre, manifestare e scioperare: per la dignità del lavoro, per il salario, per l’autonomia e la qualità del servizio pubblico e anche per rispondere a chi rema contro.

Roma, 14 ottobre 2009
SEGRETERIA NAZIONALE SLC-CGIL


Nessun commento: