SLC CGIL Nazionale

giovedì 6 maggio 2010

Risposta ai lavoratori della Direzione Produzione Ingegneria



Care/i Lavoratrici e Lavoratori di ingegneria,
Abbiamo accolto con favore la vostra lettera aperta di qualche giorno fa.
La sensazione è che in Rai si sia scoperchiata una situazione fino a qualche tempo fa “conosciuta” ma sottaciuta.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il mancato raggiungimento del Premio di Risultato.
Non intendiamo, come organizzazione, dire “lo avevamo detto”.
Vi ricorderete l’iniziativa con la “lettura critica” del Bilancio Rai da parte di Cusani nel 2008, o per meglio dire la lettura del “Progetto Industriale o Piano Industriale”: costi elevati, sprechi, mancanza di strategia , assenza di formazione ed investimenti tecnologici.
Tutto questo oggi è amplificato dalla crisi economica, dal calo della pubblicità e da una gestione ancora peggiore del passato. Gestione dietro la quale compare indifendibile il conflitto d’interessi del Presidente del Consiglio.
Questa gestione sembra annullare quei vecchi meccanismi “Raiofili” propri dei tempi andati e di una dirigenza legata anche sentimentalmente all’azienda. Meccanismi che, seppur in uno “stato confusionale”, consentivano a maestranze, impiegati, tecnici, funzionari, dirigenti e giornalisti della Rai di costruire un prodotto di qualità. Meccanismi che consentivano al vostro settore di instradare investimenti e scelte produttive legate alla “conoscenza”.
La sensazione è che oggi si risponda ad altro, che la politica peggiore domini su tutti e tutto, lasciando il buon senso fuori dalla porta.
La vostra dura presa di posizione ci colpisce favorevolmente. Credo che il vostro coraggio ne infonderà tanto altro a coloro che in queste settimane, attraverso denunce e proteste, cercano non solo di ottenere il giusto dal punto di vista economico, ma di garantire il futuro della Rai.
Da parte nostra l’impegno c’è tutto.
Le proposte che con gli altri sindacati abbiamo sviluppato sul comunicato del 5 maggio sono chiare.
Facciamo le cose seriamente, discutiamo del futuro, riformiamo alcune specifiche condizioni che stanno soffocando il lavoro: regole sugli appalti, sulle consulenze e sulla precarietà che va superata.
Vogliamo essere parte attiva nel salvataggio dell’azienda. Vogliamo, con i lavoratori, determinare un cambiamento positivo, che rimetta al centro il lavoro, la professionalità ed un prodotto di qualità.
Per far questo siamo ben consci che ci volete voi. Che ci vogliono tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della Rai.
Noi sindacati dobbiamo essere in grado di aggregare, costituire spazi di partecipazione ed elaborazione.
Questo stiamo tentando di fare attraverso le molte assemblee di questi giorni, e attraverso una continua comunicazione con tutti voi.
Sappiamo che tutti dobbiamo fare la nostra parte, e che non si può abbassare la guardia. Il nostro sarà un impegno anche diretto a costituire un fronte unitario dei sindacati. Il nostro appello è a tutte quelle forze e quei lavoratori che vogliono evitare che la Rai finisca come l’Alitalia.

Alessio De Luca
Coordinatore Nazionale Rai Slc Cgil


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