SLC CGIL Nazionale

venerdì 25 settembre 2009

RAI: SLC/CGIL, LA RAI SPRECA RISORSE E NON INVESTE SUI LAVORATORI

“La Rai non smette mai di stupirci. Dopo le polemiche di ieri sui costi provocati dalla scelta di Michele Santoro che per Annozero ha dichiarato di essere stato costretto ad utilizzare operatori di ripresa esterni, invece degli operatori Rai a causa della mancata individuazione delle risorse interne da assegnare alla trasmissione, assistiamo oggi alla delibera della nomina di ben tredici nuovi Vicedirettori tra Rai Uno e Rai Due.” Così una nota di Slc/Cgil.

“Il direttore generale Masi ieri impazzava sulle agenzie con la storia dei bilanci in rosso, prevedendo per quest’anno perdite per 50.000.000 di euro, dimenticandosi che si tratta della stessa cifra fatta perdere alle casse della Rai con la rinuncia, da lui voluta, al contratto con Sky.”

“Slc/Cgil da sempre rivendica la necessità di ridurre gli appalti, utilizzando a pieno le risorse interne nè assumendo, d’altro canto, lavoratori autonomi con identica mansione dei dipendenti. Denunciamo ancora una volta questa pratica, diffusa e utilizzata in Rai per tutti i programmi più importanti. Infatti la Rai non solo utilizza risorse esterne ma acquista esternamente anche i contenuti, senza più idearli, con costi stratosferici. Ci chiediamo di chi sia la responsabilità di simili scelte.
Da mesi si tenta di definire, nel contratto, norme stringenti sull’utilizzo degli appalti: ad oggi non è dato sapere motivazioni, quantità e qualità delle utilizzazioni e soprattutto tipologia contrattuale dei lavoratori esterni.”

“Se le affermazioni dell’azienda non sono solo strizzatine d’occhio al sultano, richiediamo che le azioni necessarie al cambiamento siano avviate in ogni remoto feudo della Rai – conclude la nota. Il recupero delle risorse interne e il taglio delle iniziative inutili permetterebbe a questa azienda di recuperare risorse economiche da poter investire sulle principali attività e sui lavoratori che contribuiscono a realizzarle, cominciando con il mettere a disposizione del rinnovo contrattuale le quantità economiche indispensabili per concludere un contratto degno di questo nome.”

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